Servizi e Sportelli Sociali
  • 20 Dicembre 2013 | ISTAT: reddito e condizioni di vita. Dati 2012 vedi

    Nel 2012, il 29,9% delle persone residenti in Italia è a rischio di povertà o esclusione sociale, secondo la definizione adottata nell'ambito della strategia Europa 2020. L'indicatore deriva dalla combinazione del rischio di povertà (calcolato sui redditi 2011), della severa deprivazione materiale e della bassa intensità di lavoro. L'indicatore adottato da Europa 2020 viene definito dalla quota di popolazione che sperimenta almeno una delle suddette condizioni.
    Rispetto al 2011, l'indicatore cresce di 1,7 punti percentuali, per l'aumento della quota di persone in famiglie severamente deprivate (dall'11,2% al 14,5%); la quota di persone che vivono in famiglie a rischio di povertà è sostanzialmente stazionaria (19,4%) dopo l'incremento osservato tra il 2010 e il 2011; si mantiene stabile, dal 2010, anche quella relativa alla bassa intensità lavorativa (10,3%).
    Il rischio di povertà o esclusione sociale è di 5,1 punti percentuali più elevato rispetto a quello medio europeo (pari al 24,8%) come conseguenza della più elevata diffusione della severa deprivazione (14,5% contro una media del 9,9%) e del rischio di povertà (19,4% contro 16,9%).
    Leggi tutto nel sito dell'Istat
    Scarica il Rapporto
    (fonte sito Istat)

  • 20 Dicembre 2013 | Sanità a km zero. Tutte le facilitazioni dell'Azienda USL per accedere ai servizi sanitari vedi

    - Al telefono o via internet prenoti, disdici, cambi gli appuntamenti per esami e viste.
    - Paghi il ticket anche presso banche, supermercati o da casa
    - Prelievi sangue per esami senza prenotazione.

    Sette milioni di operazioni, ogni anno, per accedere ai servizi sanitari, tra prenotazioni di visite ed esami, disdette e cambi di prenotazione, pagamento del ticket, scelta del medico di medicina generale o del pediatra di libera scelta, certificati di esenzioni e attribuzioni della fascia di reddito.
    Nella maggior parte dei casi i bolognesi si recano ancora in uno dei 400 sportelli attivi presso le Aziende sanitarie del territorio, le farmacie, le parafarmacie o le strutture del privato accreditato, ma qualcosa sta cambiando rapidamente nelle loro abitudini.
    Oltre 1 milione e 200 mila operazioni (il 17% del totale) sono state effettuate, infatti, utilizzando i diversi canali attivati sperimentalmente dall’Azienda Usl di Bologna a partire dallo scorso anno, che affiancano la rete fisica degli sportelli. Una Sanità a Km 0, alla quale si accede attraverso il web, un call center e le reti di pagamento di Coop Adriatica, Coop Reno e Unicredit. Una strategia che punta a migliorare la qualità della presa in carico del cittadino sin dal momento del primo accesso ai servizi, grazie ad una offerta diversificata in grado di intercettare tutte le fasce di popolazione, sempre più facile da utilizzare e più vicina ai luoghi di vita e di lavoro.
    La sperimentazione ha consentito la semplificazione delle procedure, uniformando e omogeneizzando le piattaforme informatiche e le funzionalità degli sportelli. Uno sforzo organizzativo che oggi mette a disposizione dei bolognesi una rete di accesso vasta, flessibile e multiforme.
    Per illustrarne le potenzialità e promuoverne l’utilizzo da parte dei cittadini, l’Azienda avvierà nei prossimi giorni la campagna di comunicazione Sanità a Km 0.
    Leggi tutto nel sito dell'Azienda USL Città di Bologna
    (fonte Azienda Usl Bologna)

  • 18 Dicembre 2013 | Cambiano i numeri di telefono allo sportello sociale di S.Stefano vedi

    Non è più attivo il numero dello sportello sociale 051/301232 che viene sostituito dallo 051/2197030 
    Varia anche il numero del centralino: inattivo lo 051/301211 sostituito dallo 051/ 2197011
    (fonte redazione sportello sociale)

  • 18 Dicembre 2013 | E' disponibile il n.1, dicembre 2013 della nuova Newsletter InfoDoc vedi

    La newsletter è prodotta dalla redazione degli sportelli sociali ed è dedicata ai temi della informazione, comunicazione e documentazione in campo sociale.
    Dopo il "numero zero" di novembre è on line il numero 1/2013 con oltre 40 notizie; scaricalo dalla sezione "Newsletter InfoDoc" di questa pagina
    (fonte redazione sportelli sociali Comune Bologna)

  • 18 Dicembre 2013 | Servizi per anziani: sperimentare per un nuovo sistema di sostegno alla domiciliarita' vedi

    L'allungamento della speranza di vita e il conseguente invecchiamento della popolazione hanno provocato l'incremento della domanda di aiuto da parte degli anziani e dei loro care givers mettendo in discussione le modalità di organizzazione dei servizi.
    Il Comune di Bologna vuole privilegiare interventi a sostegno della domiciliarità riconoscendone il valore aggiunto rispetto all'istituzionalizzazione dell'anziano non autosufficiente e sta avviando, a tal proposito, sperimentazioni sul territorio, in particolare nei Q.ri Borgo-Reno e Savena.
    Gli obiettivi che si intendono raggiungere riguardano il miglioramento della qualità dei processi di:
    - accoglienza e valutazione del bisogno del cittadino richiedente aiuto, attraverso la riduzione dei tempi di attesa e di inutili passaggi del cittadino da un servizio all'altro;
    - attivazione degli interventi, attraverso la presenza di un professionista specifico di riferimento per la pianificazione e il monitoraggio degli stessi;
    - verifica del raggiungimento degli obiettivi del Piano Assistenziale Individualizzato attraverso il controllo della qualità dei servizi erogati.
    Leggi tutto il contributo di Margherita Giusti, Ufficio fragilità, non autosufficienza, disabilità del Comune di Bologna

    Consulta la sezione del sito "Gli operatori scrivono"...libri, articoli su riviste, ricerche, testi online prodotti dagli operatori dei servizi sociali del Comune di Bologna.
    Un patrimonio di idee, riflessioni, competenze, esperienze vissute che accompagna e innova il lavoro quotidiano nei servizi, a contatto con le esigenze e le storie, spesso dolorose, delle persone, dei cosiddetti utenti.
    "Gli emarginati non sono la parte malata della società, ma il prodotto di una società malata. In questo senso è necessario produrre non solo servizi, ma anche e soprattutto cultura".

    (fonte redazione sportello sociale)

  • 11 Dicembre 2013 | I CSV contro la povertà: un catalogo di interventi replicabili vedi

    Il progetto regionale di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale è stato ideato e promosso dal volontariato dell’Emilia-Romagna insieme ai Centri di Servizio per il Volontariato del territorio (d’ora in poi CSV), al loro Coordinamento, al Comitato di Gestione.
    Dopo la fase di formulazione che ha coinvolto circa 240 Associazioni di Volontariato del contesto regionale, il progetto è entrato in fase di piena realizzazione delle  attività nel 2010, l’Anno europeo di lotta alla povertà e per l’inclusione sociale.
    Dal 2010 al 2013 ha coinvolto attivamente circa 3.703 volontari.
    La pubblicazione "Le buone prassi: Progetto regionale di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale", raccoglie parte delle attività realizzate dal progetto riconducibili non solo ai contesti territoriali, alle loro reti di riferimento, ma anche alle tre categorie tematiche di intervento: beni alimentari e di prima necessità, lavoro e beni relazionali. Si tratta di buone pratiche avviate per far fronte ai bisogni, mettendo al centro le singole persone e le loro famiglie. Sono esperienze che rappresentano un bene prezioso messo a disposizione della comunità e di chi le vorrà replicare e trasferire in altri contesti. Fra le diverse attività, alcune, come quelle legate alla realizzazione degli empori e della raccolta e distribuzione del cibo, sono entrate più di altre nell’immaginario collettivo, grazie anche all’informazione profusa dai media locali, nazionali ed internazionali; altre, come quelle legate al lavoro o alla custodia dei minori, hanno consentito di risolvere con percorsi innovativi problemi complessi che coinvolgono non solo i singoli individui, ma anche famiglie.
    Approfondisci nel sito di Volabo
    Scarica il Catalogo
    (fonte CSV Bologna)

  • 11 Dicembre 2013 | Morire di carcere: detenuto di 51 anni si impicca nel carcere di Viterbo vedi

    Si chiamava Paul Badea il 51enne di origini romena che sabato scorso si è tolto la vita impiccandosi nel carcere "Mammagialla" di Viterbo.
    Era stato arrestato una prima volta lo scorso 13 novembre, in provincia dell'Aquila, con l'accusa di detenzione di armi e di essere coinvolto in una serie di furti di rame.
    Il 16 novembre aveva ottenuto gli arresti domiciliari, ma venerdì 6 dicembre è stato nuovamente arrestato, questa volta in provincia di Viterbo e condotto al carcere "Mammagialla", dove si è ucciso il giorno seguente.
    Con la sua morte salgono a 47 i suicidi avvenuti nelle carceri italiane da inizio anno, 800 dal 2000.
    Il Dossier completo sul tema delle morti in carcere a cura di Ristretti Orizzonti
    (fonte newsletter Ristretti orizzonti)

  • 11 Dicembre 2013 | Mutui: rinnovato il Fondo per giovani coppie e genitori single vedi

    E’ stato rinnovato il Fondo per l’accesso ai mutui delle giovani coppie, con una semplificazione delle condizioni e una dotazione complessiva di 70 milioni di euro che andranno a potenziare l’iniziativa, rivolta inoltre ai genitori single con figli minori.
    Il protocollo d’intesa è stato firmato a Roma dal Ministro per l’integrazione Cécile Kyenge e dal Presidente dell’Associazione bancaria italiana (Abi), Antonio Patuelli.
    Approfondisci
    (newsletter cittadinanzattiva)

  • 11 Dicembre 2013 | On line i materiali della Conferenza regionale per l'inclusione lavorativa delle persone disabili vedi

    L'occupazione delle persone con disabilità, le nuove norme del tirocinio per la socializzazione con il lavoro e l'inclusione, la responsabilità sociale delle imprese e del territorio.
    Questi alcuni dei temi trattati nel corso della seconda Conferenza regionale per l'inclusione lavorativa delle persone con disabilità, svoltasi a Forlì lo scorso 14 e 15 novembre.
    La Conferenza si è posta l'obiettivo di fare il punto sullo stato d’attuazione in Emilia-Romagna della Legge n. 68/99 per l'inserimento lavorativo delle persone disabili, per metterne a fuoco gli aspetti performanti e nel contempo quelli da rivisitare anche attraverso nuove disposizioni normative che rispondano alle criticità emerse nel corso della sua operatività. L'iniziativa è stata realizzata attraverso un percorso partecipato, avviato diversi mesi fa, con il contributo e il coinvolgimento della Consulta regionale delle persone con disabilità, della Conferenza regionale del terzo settore e delle Amministrazioni provinciali.
    Sul sito dell'Assessorato regionale alla Formazione e al lavoro è ora disponibile la documentazione distribuita e le slides degli interventi
    (fonte sociale.emilia-romagna.it)

  • 11 Dicembre 2013 | Quartiere Savena: quando il condominio diventa solidale vedi

    Per tutto il mese di dicembre 2013  sarà operativo il progetto sperimentale "Condominio diffuso... al Savena", iniziativa sviluppata a partire dalla collaborazione tra Cooperativa Universo Famiglia e Casa delle donne per non subire violenza Onlus, con il sostegno del Quartiere Savena.
    L’unione delle due associazioni ha lo scopo di intrecciare due realtà differenti: quella degli anziani bisognosi di assistenza e d'altra parte quella di donne inserite in un progetto di inclusione lavorativa; si tratta perciò di raggiungere un duplice obiettivo: fornire una forma di assistenza qualificata ad anziani in un primo stadio di necessità psico-fisica, rispondendo contemporaneamente al bisogno di sostegno di una gran parte di anziani non coperti dall’intervento pubblico i quali tuttavia non possono accedere ad un’offerta “privata” per motivi economici; favorire un percorso di inserimento lavorativo a donne a loro volta provenienti da situazioni di difficoltà.
    Approfondisci
    (fonte sito sociale.emilia-romagna)

  • 11 Dicembre 2013 | Salute: prorogate dalla Regione per il 2014 le misure contro la crisi vedi

    La Regione ha approvato, per il quinto anno consecutivo, la proroga per l'esenzione dal pagamento del ticket su visite ed esami specialistici per i residenti in Emilia-Romagna che hanno perso il lavoro, sono in cassa integrazione, in mobilità o con contratto di solidarietà. L'esenzione riguarda anche i famigliari a carico.
    E' inoltre è prevista la distribuzione gratuita dei farmaci di fascia C per le famiglie in situazione di estremo disagio economico-sociale individuate o in carico ai Servizi sociali dei Comuni .
    Per informazioni ci si può rivolgere al numero verde gratuito 800 033033 del Servizio sanitario regionale o consultare la Guida ai servizi sul portale Saluter.
    Leggi tutto nel sito della Regione E.Romagna
    (fonte sito Regione E.Romagna)

  • 6 Dicembre 2013 | Il 21% delle famiglie con componenti disabili è a rischio impoverimento vedi

    Oltre il 21% delle “famiglie con disabilità” in Italia è a rischio povertà, contro il 18% circa delle famiglie senza componenti disabili: lo dicono i dati, elaborati per Redattore sociale dall'Istat, rilevati nella “Indagine sulle condizioni di vita” (Eusilc) relativi al periodo 2004-2011. Dati che evidenziano come la disabilità in famiglia pesi particolarmente al Nord, dove la “forbice” tra famiglie con disabilità e famiglie senza disabilità è particolarmente larga: il rischio povertà riguarda infatti il 14% delle prime, contro meno del 10% delle seconde. Diversamente, al centro e al sud la differenza pare essersi assottigliata negli ultimi anni: nel 2010, il rischio povertà riguardava al Centro circa il 16% delle famiglie e al Sud oltre il 33%, ma senza significative differenze tra famiglie con o senza disabilità.

    Per quanto riguarda la tendenza degli ultimi anni, dal 2003 al 2010 non si registrano variazioni significative: è interessante però notare che, mentre il rischio povertà per le famiglie con disabilità è cresciuto di due punti tra il 2009 e il 2010 al Sud (da 31 a 33%) e al Centro (da 14,2 a 16,4%), al Nord le condizioni economiche di queste famiglie hanno subito un leggero miglioramento, facendo scendere il rischio povertà da 11,3 a 9,9%.

    A livello nazionale, comunque, non si assottiglia la forbice tra famiglie con disabilità e senza: il rischio povertà, che nel 2003 interessava il 23% delle famiglie con disabilità e il 19% di quelle senza, 7 anni dopo interessa il 21% delle prime e il 18% delle seconde: in altre parole, le famiglie in cui sia presente una persona disabili hanno maggiori difficoltà economiche delle altre. L'indagine pare quindi confermare quanto denunciato
    da famiglie e associazioni, che riferiscono di una maggiore sofferenza economica delle famiglie in cui sia presente almeno una persona con disabilità. Sull'argomento, sopratutto l'Anffas aveva sollecitato, per voce del presidente Roberto Speziale, una rilevazione da parte dell'Istituto di statistica, perché fosse possibile verificare e quantificare scientificamente una condizione di disagio vissuta e testimoniata dalle famiglie.

    L'Istat, interpellato da Redattore Sociale, ha risposto per voce del direttore del Dipartimento delle statistiche sociali e ambientali, Linda Laura Sabbadini: “L’Istat inserisce, nella maggior parte delle rilevazioni, uno o più quesiti (gli stessi quesiti sono utilizzati da diversi anni anche negli altri paesi dell’Unione Europea), mirati a individuare la presenza di persone con disabilità nelle famiglie, con l’obiettivo di descriverne le condizioni di vita e di salute. Tra le principali rilevazioni, si possono citare: l'Indagine sulla salute e sull’utilizzo dei servizi sanitari, l'Indagine di ritorno sulle persone con disabilità, l'Indagine sulle attività e la vita quotidiana e l'Indagine Eu-Silc sul reddito e le condizioni di vita”.

    Per quanto riguarda in particolare il rapporto tra disabilità e povertà, “grazie ai dati rilevati con l’indagine Istat – Eu-Silc sul reddito e le condizioni di vita – continua Sabbadini - è stato possibile produrre alcuni indicatori che documentano la condizione economica di queste famiglie e consentono di fornire misure della distribuzione del reddito familiare, del disagio economico e del 'rischio di povertà', e di confrontarla con quella riscontrata nel resto della popolazione. Questi indicatori sono stati messi a disposizione attraverso il Sistema sulla Disabilità (disabilitàincifre) dell’Istat pubblicato sul sito istituzionale (Istat.it) per condividere e rendere accessibile il patrimonio informativo delle Istituzioni che producono dati relativi alla disabilità. Attualmente il sito è in fase di ristrutturazione per essere potenziato con strumenti di diffusione più moderni, pertanto la sezione con gli indicatori in oggetto non è aggiornata. Si prevede di completare questa operazione nei prossimi mesi, nel frattempo restiamo a disposizione per fornire l’elaborazione dei dati più aggiornati”. I dati più aggiornati sono quelli che l'Istat ha anticipato su richiesta di Redattore Sociale.


    (fonte redattoresociale)

  • 4 Dicembre 2013 | Bologna, rinnovato per il 2014 il protocollo su disagio abitativo vedi

    E’ stato rinnovato presso la Prefettura il protocollo d'intesa sulle misure straordinarie di intervento per la riduzione del disagio abitativo. L’accordo proroga sino al 31 dicembre 2014, grazie alla rinnovata disponibilità manifestata dai soggetti aderenti al protocollo sottoscritto il 30 ottobre 2012, le misure già vigenti.
    Il fondo di salvaguardia, messo a disposizione dalla regione Emilia-Romagna, continuerà ad essere gestito dalla provincia di Bologna e destinato all’erogazione dei contributi a fondo perduto in favore degli inquilini in possesso dei requisiti previsti dal protocollo.
    Per il pagamento della restante percentuale di morosità non coperta dal contributo a fondo perduto, l’inquilino potrà continuare a rivolgersi agli Istituti bancari che hanno aderito al Protocollo, chiedendo l’apertura di una linea di credito che copra fino ad un massimo del 50% della somma residua, credito che sarà garantito dal Fondo di garanzia messo a disposizione dalle Fondazioni bancarie aderenti.
    Leggi tutto nel sito del Ministero dell'Interno
    Leggi nel sito della Regione
    (fonte sito Ministero Interno)

  • 4 Dicembre 2013 | Facilitazioni per le cure odontoiatriche e protesiche vedi

    Ricordiamo che la Regione E.Romagna ha messo in atto alcune misure relative a cure odontoiatriche gratuite a persone con malattie che compromettono l'apparato dentario e, gratuite o con compartecipazione alla spesa in relazione al reddito, a persone in condizioni disagiate.
    Leggi tutto nel sito Saluter della Regione E.Romagna
    (fonte sito Saluter Regione E.Romagna)

  • 4 Dicembre 2013 | Il grido di Papa Francesco: i poveri non possono aspettare vedi

    Pubblicata nei giorni scorsi l'Esortazione apostolica 'Evangelii Gaudium' con cui Papa Bergoglio traccia il percorso del proprio pontificato nei prossimi anni. Una chiesa aperta, audace, pronta a cambiare e a chiedere.
    Tra le sfide del mondo attuale, denuncia il sistema economico: "E' ingiusto alla radice. Ascoltare il grido dei poveri".
    Leggi tutto l'articolo su vita.it
    Scarica il testo dell'Esortazione apostolica 'Evangelii Gaudium'
    (fonte newsletter vita.it)

  • 4 Dicembre 2013 | Il Piano di Zona per la salute e il benessere sociale: attuativo 2013 vedi

    La "Legge Quadro per la realizzazione del Sistema Integrato di Interventi e Servizi Sociali" n.328/00 adotta il metodo della pianificazione per disegnare il sistema integrato di interventi e servizi sociali locali, i livelli essenziali di assistenza e di assicurarne la fruizione alle persone e alle famiglie.
    La legge (art.19) prevede l’utilizzo dei Piani di Zona come strumento di programmazione locale dei servizi sociali socio-sanitari per favorire il loro riordino, potenziamento, messa in rete e monitoraggio degli stessi.

    Anche il Comitato di Distretto di Bologna (l'organismo di governo locale delle politiche sociali e socio-sanitarie composto dagli Assessori e dai Presidenti dei quartieri del Comune di Bologna con la partecipazione del Direttore del Distretto dell'Azienda Usl) ha adottato il Piano di Zona triennale per la Salute e per il Benessere sociale quale strumento di programmazione integrata, individuando le priorità e gli indirizzi strategici, e il Programma Attuativo Annuale che definisce le attività nei diversi ambiti d'intervento e le relative risorse assegnate: quelle del Fondo Sociale Regionale e del Fondo Regionale per la Non Autosufficienza (FRNA), oltre a quelle proprie del Comune, del Fondo Sanitario e ai trasferimenti su progetti provenienti da enti pubblici o privati (Ministeri, Fondazioni, Inps, ecc.).

    Il contenuto del Piano di Zona è l'esito di un lavoro di gruppo realizzato nell'ambito dei quattro tavoli di coordinamento tecnico dell'Ufficio di Piano, specializzati per area tematica (adulti, disabili, anziani, famiglie e minori) e coordinati da Comune e Ausl, con la partecipazione di tecnici di Comune, Ausl, Asp, Centro di giustizia minorile, Casa circondariale e Ufficio per l’esecuzione penale esterna.

    Il percorso di programmazione, integrazione e monitoraggio di interventi, servizi e progetti, compresi nel Piano, prevede anche la consultazione e approvazione finale di organizzazioni esterne come il Tavolo del Welfare a cui partecipano le Consulte comunali (handicap, famiglie, esclusione sociale) e delle organizzazioni del privato sociale del territorio maggiormente rappresentative, il tavolo di confronto con le Organizzazioni Sindacali nonché la deliberazione finale del Comitato di Distretto e della Giunta Comunale.

    Il Piano di Zona e il Programma Attuativo 2013 vogliono rappresentare, oltre che un atto di programmazione, anche un utile strumento di lavoro per chi opera all'interno delle istituzioni (operatori, dirigenti, funzionari, politici) che possa orientare e fornire elementi utili di approfondimento e riferimenti nell'ambito della ricchissima offerta di servizi e interventi volti al benessere e alla salute dei cittadini di questo territorio.

    Per una più agevole consultazione il PdZ è dotato di una premessa che riassume:
    - Linee di indirizzo regionale per il biennio 2013-2014 e riparto del Fondo Sociale Locale 2013 su alcune linee prioritarie:impoverimento, nuove generazioni e responsabilità familiari, valorizzazione del contesto pluriculturale, sostegno al sistema dei servizi.
    - Esiti dei progetti prioritari presenti nel Piano Attuativo 2012 del Distretto di Bologna
    - Progetti prioritari per il 2013-2014
    - Percorso di programmazione 2013 e soggetti coinvolti

    Inoltre, seguendo l'indice tematico, il piano è stato strutturato nelle seguenti cinque macro-aree:
    1. Programma dei progetti e degli interventi per target (schede di monitoraggio 2012 e nuove schede progetto 2013 per target di popolazione, ricomprese e trattate nei tavoli di coordinamento tematico su minori, disabili, anziani e adulti):
    - interventi trasversali di sistema
    - minori e famiglie
    - disabili
    - anziani
    - immigrati
    - giovani e dipendenze
    - povertà ed escusione sociale
    2. Programmazione Fondo Regionale Non Autosufficienza 2013-2015 del Distretto di Bologna
    3. L'Accreditamento dei servizi socio-sanitari per anziani e disabili: fabbisogno 2013/2014
    4. Progetti di miglioramento del Distretto di Bologna: un aggiornamento
    5. Progetto di Unificazione delle ASP Giovanni XXIII e ASP Poveri Vergognosi

    Documentazione
    Scarica il Piano attuativo 2013 dal sito dello sportello sociale
    L'archivio dei Piani di zona dei Distretti della provincia di Bologna
    (fonte Ufficio di Piano Comune di Bologna, redazione sportelli sociali)

  • 4 Dicembre 2013 | Nuovo ISEE: il via dal Consiglio dei Ministri vedi

    Dopo gli innumerevoli abusi di chi ha ottenuto agevolazioni economiche che non gli spettavano e le conseguenti polemiche, il consiglio dei ministri ha approvato il nuovo Isee, ''per affrontare lo scandalo dei finti poveri''.
    Lo ha annunciato il premier Enrico Letta ricordando "lo scandalo di chi andava all'università in Ferrari", vicende che "feriscono i tanti che hanno bisogno" dei servizi del welfare. ''Riformare l'Isee (indicatore della situazione economica, ndr) è un atto a forte valenza etica, in un momento in cui l'emergenza sociale impone di orientare le risorse disponibili a favore di chi è in uno stato di reale necessità'', si legge in una nota del ministero del Lavoro. "Con la riforma - afferma ancora il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini - intendiamo disporre di uno strumento più corretto per valutare le condizioni relative tra famiglie con diverse possibilità economiche, ma anche restringere gli spazi all'evasione, ricordando che ogni presunta furberia toglie un'opportunità a coloro che ne hanno diritto". L'Isee terrà conto di "tutte le forme di reddito, persino quelle fiscalmente esenti", e darà "peso più adeguato alla componente patrimoniale"(fonte sito tiscali)

    Rassegna stampa
    - 3 dicembre
    Così sarà misurata la ricchezza delle famiglie Letta: «Parte la lotta ai falsi poveri».
    Sotto la lente tutte le forme di reddito, «anche quelle fiscalmente esenti». Più peso alla componente patrimoniale
    Letta: "Via al nuovo Isee. Basta finti poveri".
    Addio all'autocertificazione. Faro sui conti correnti.
    Approvata la riforma dell’indice Isee. Peseranno più la casa e patrimonio
    Cambia l’indicatore della situazione economica. Letta: «Così fermiamo lo scandalo dei finti poveri». Giovannini: si combatte l’evasione
    Nell'Isee pesano di più la casa e il patrimonio
    - 4 dicembre
    Più sconti per figli e disabili


    Documentazione
    Che cos'è l'Isee
    Raccolta di documenti sull'ISEE dal 2010 al settembre 2013 nel sito di Iris (oltre 150 documenti)

    Commenti
    La CGIL sul nuovo ISEE

    (fonti: redazione sportelli sociali, sito tiscali, sito Repubblica-Sole24h-Corriere della sera-La Stampa; sito grusol.it)

  • 4 Dicembre 2013 | Povertà, in E.Romagna 20 mila vanno alla Caritas vedi

    In Emilia-Romagna, nel 2012, quasi 20.000 persone si sono rivolte a uno dei 15 Centri di ascolto della Caritas  per chiedere aiuto. Il numero è in aumento, erano 15.873 nel 2010 e 16.325 nel 2011, e su cui hanno inciso, oltre alla crisi, anche il terremoto che ha colpito l'Emilia-Romagna nel 2012 e l'Emergenza Nord-Africa. Sono alcuni dati contenuti nel  Dossier regionale sulla povertà realizzato della Caritas diocesana.
    - I dati
    Dal rapporto emerge che, anche se la maggior parte delle  persone che si rivolgono ai centri sono di origine straniera (sette su 10), è in aumento il numero degli italiani.  Cresce anche il numero delle persone che ha un lavoro, il 16% di chi ha chiesto aiuto. Il 70% delle richieste arriva da persone che vivono in famiglia. Il 49% degli utenti dei Centri di ascolto è rappresentato da donne: cresce il numero delle ragazze madri e delle ex badanti che hanno perso il lavoro.
    I senzatetto sono 3.556, dato che si avvicina ai quasi 4.400 rilevati da Istat: ciò significa che i Centri di ascolto riescono a intercettare una quota rilevante di persone senza dimora.  
    Leggi tutto nel sito emilia.romagna-sociale
    (fonte sito e.romagna-sociale)

  • 4 Dicembre 2013 | Ricerca ASL: Il futuro del welfare? Più povero e privato vedi

    Maggiore impoverimento e sempre più spazio ai privati. Cambierà così il welfare, secondo lo studio condotto dalle Usl di Bologna e Ferrara e presentato oggi durante il convegno “Gli scenari futuri del welfare”. Dati non oggettivi ma che di certo possono far luce sulle aspettative di welfare nel nostro Paese, stando attenti però,
    come spiega il direttore generale dell’Ausl di Bologna, Francesco Ripa di Meana, “di non prendere questa giornata come se vedessimo il futuro dentro una palla di cristallo”.  Il campione è stato formato da 101 persone tra amministratori, opinion leader, produttori e tecnici. A loro è stato somministrato un test che prendeva in esame 4 aree: società e famiglia, risorse, geografia dei committenti e i profili di consumo.
    I risultati, che si riferiscono a un cambiamento che potrebbe avvenire in un lasso temporale tra i 10 e i 15 anni, alternano riscontri di ottimismo a risposte del tutto più sconfortanti e, talvolta, anche contraddittorie. Quel che sembra essere però una convinzione altamente diffusa è che il finanziamento pubblico diminuirà, nella stessa misura in cui aumenterà quello privato.
    Leggi tutta la notizia nella rassegna stampa del sito Oaser
    (fonte sito Oaser, agenzia redattoresociale)

  • 4 Dicembre 2013 | Sportelli sociali: orario periodo natalizio 2013/14 vedi

    Gli sportelli sociali dei Quartieri osserveranno anche per il periodo natalizio il normale orario di apertura (martedì e giovedì, dalle 8,15 alle 17,30) con le sole seguenti variazioni: 
    - nelle giornate di martedì 24 e martedì 31 dicembre tutti gli sportelli terminano l'apertura alle ore 14,00
    - nelle giornate di martedì 24 e martedì 31 dicembre e nella giornata di giovedì 2 gennaio  rimangono chiusi gli sportelli Navile-zona Lame di via Marco Polo (rivolgersi a quello di via Saliceto) e nel Quartiere Porto-Saragozza lo sportello della zona Porto di via Pier Crescenzi (rivolgersi a quello di via della Grada)
    Consulta sedi e orari degli sportelli sociali
    (fonte redazione sportello sociale)

  • 4 Dicembre 2013 | T-days: trenino natalizio accessibile anche alle carrozzine vedi

    Durante le prossime festività natalizie, come preannunciato, dentro l'area pedonale dei T Days sarà in funzione un trenino leggero, a basso impatto ambientale e accessibile gratuitamente alle carrozzine delle persone disabili, pensato specificamente per il periodo dell'anno in cui il centro è maggiormente frequentato dai cittadini.
    Il trenino, analogo a quello già in funzione per gli itinerari turistici a San Luca, sarà attivo dalle 10 alle 20 di tutti i giorni e percorrerà l'asse Rizzoli-Ugo Bassi con tre fermate.
    Leggi tutto nel sito del Comune
    (fonte sito Comune Bologna)

  • 29 Novembre 2013 | La Legge di stabilità passa al Senato. Le misure "sociali" in attesa del vaglio della Camera vedi

    Fondo non autosufficienza, cinque per mille, violenza di genere, emergenza Africa, lotta alla povertà estrema e anche nuove norme per la distribuzione da parte delle onlus di cibo agli indigenti. Ecco alcune delle misure relative al sociale inserite nel testo della legge di stabilità approvata a Palazzo Madama.

    Fondo Non autosufficienza
    Confermate le decisioni prese nei giorni scorsi dopo la manifestazione dei disabili gravi del Comitato “16 novembre”: ci sono 275 milioni di euro per il Fondo non autosufficienza previsto dalla legge 296/2006, ai quali si aggiungono ulteriori 75 milioni di euro da “destinare esclusivamente in favore degli interventi di assistenza domiciliare per le persone affette da disabilita gravi e gravissime, ivi incluse quelle affette da sclerosi laterale amiotrofica”. Tale disponibilità si intende aggiuntiva rispetto “alle risorse ordinariamente previste dal predetto Fondo”. Quindi l’ammontare complessivo del fondo è di 350 milioni, con una parte di 75 milioni vincolata per le disabilità gravi e gravissime, le quali potranno comunque attingere anche alla parte ordinaria del Fondo.

    Cinque per mille
    La legge di stabilità rende operative anche per l’esercizio finanziario 2014 (con riferimento alle dichiarazioni dei redditi 2013) le modalità di riparto della quota del 5 per mille in base alle scelte dei contribuenti. Il testo prevede che “le risorse complessive destinate alla liquidazione della quota del cinque per mille nell'anno 2014 sono quantificate nell'importo di euro 400 milioni”. Resta dunque anche per il 2014 il famigerato “tetto” che di fatto azzoppa le scelte dei cittadini e sottrae risorse a tutti gli enti e le organizzazioni beneficiarie.

    Violenza di genere
    La legge approvata dal Senato prevede anche un incremento di dieci milioni l’anno per tre anni (2014, 2015 e 2016) del Fondo per politiche relative ai diritti e alle pari opportunità: questi finanziamenti aggiungivi saranno indirizzati al “Piano straordinario contro la violenza sessuale e di genere” previsto dal decreto legge 93/2013 poi convertito con la legge 119/2013.

    Lampedusa
    Il testo della legge di stabilità prevede inoltre che per “fronteggiare la grave situazione socio-economica nell'isola di Lampedusa, determinatasi a seguito dell'eccezionale afflusso di cittadini provenienti dai Paesi del Mediterraneo, e rafforzarne !a dotazione di infrastrutture, finalizzata ad una maggiore efficienza del servizi, il Cipe assegna al Comune di Lampedusa e Linosa 20 milioni di euro per li triennio 2014-2016, a valere sulle risorse dei Fondo per lo Sviluppo e la Coesione stanziate dalla presente legge per il periodo di programmazione 2014-2020”. Entro marzo i comuni di Lampedusa e Linosa dovranno presentare un piano di interventi in materia, che riguarderanno “il miglioramento dell'efficienza della rete idrica, di riqualificazione urbanistica e di potenziamento e ammodernamento dell'edilizia scolastica”.

    Povertà
    Il testo conferma uno stanziamento minimo (5 milioni) per il Fondo per la distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti, uno stanziamento di 250 milioni per la vecchia carta acquisti e uno nuovo di 40 milioni che estende anche al territorio non ancora coperto (quindi al centro-nord) la sperimentazione della nuova social card già attiva nelle 12 città più grandi e di prossima partenza in tutto il sud.

    Cooperazione
    Il testo della legge prevede che “a valere sulle disponibilità del fondo di rotazione di cui alla legge 16 aprile 1987, n, 183, sono destinate, fino al limite di 60 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014, 2015 e 2016, risorse a favore delle azioni di cooperazione allo sviluppo realizzate dal Ministero degli affari esteri, in coerenza ed a complemento della politica di cooperazione dell'Unione europea”.

    Distribuzione cibo agli indigenti
    La legge di stabilità prescrive un irrigidimento delle condizioni per le onlus che effettuano la raccolta e la distribuzione gratuita di prodotti alimentari agli indigenti. “Gli operatori del settore alimentare, inclusi quelli della ristorazione ospedaliera, assistenziale e scolastica, che forniscono prodotti alimentari alle organizzazioni riconosciute non lucrative di utilità sociale ai sensi dell'articolo 10 del decreto legislativo 4 dicembre 1997, n, 460, e successive modificazioni, che effettuano a fini di beneficenza, raccolta e distribuzione gratuita agli indigenti di prodotti alimentari, devono registrare l'oggetto, il luogo, la data, Torà e il destinatario della fornitura”. Esse inoltre devono garantire anche che “la durata e le modalità del trasporto, nonché dello stoccaggio e della somministrazione degli alimenti non inficino la sicurezza dei medesimi”. La modalità di attuazione di queste norme sarà definita, recita il testo approvato, “con decreto del ministro della Salute”, che ha peraltro già annunciato la necessità di rivedere il testo nel passaggio alla Camera. La legge prevede comunque che tali norme “non si applicheranno alla distribuzione gratuita di prodotti alimentari di proprietà degli operatori del settore alimentare effettuata dai medesimi direttamente agli indigenti”.

    Varie ed eventuali
    Trova spazio nel testo di legge anche l’autorizzazione di una spesa di 3 milioni di euro per il 2014 a favore del Centro nazionale di adroterapia oncologica al fine di “consentire le attività di ricerca, assistenza e cura dei malati oncologici”. Per “proseguire le attività dell'Associazione nazionale privi della vista ed ipovedenti (Anpvi onlus) e in particolare le attività del Centro autonomia e mobilità e della scuola cani guida per ciechi di Campagnano di Roma”, è autorizzata la spesa di 300 mila euro per l'anno 2014.

    I documenti ufficiali disponibili possono essere consultati nel sito regioni.it
    A questo link è disponibile il testo del ddl stabilità, trasmesso dal Senato alla Camera.
    (fonte agenzia stampa redattoresociale, redazione sportello sociale)

  • 29 Novembre 2013 | Pass disabili, al via dal 26 novembre le nuove regole vedi

    Novità per i pass disabili in attuazione delle disposizioni operative per il rilascio e l’utilizzo dei contrassegni di parcheggio per disabili approvate nel gennaio 2013 dalla Giunta comunale.
    Dal 26 novembre, ai nuovi contrassegni rilasciati a cittadini residenti, è possibile collegare al massimo 2 targhe in via permanente, modificabili 12 volte l’anno. E’ inoltre possibile aggiungere una terza targa dalla validità giornaliera, per un massimo di 50 giorni l’anno.  
    Ai titolari di contrassegni rilasciati prima del 26 novembre 2013 sarà invece spedita a casa una comunicazione informativa nella quale saranno indicate le modalità di applicazione della nuova regolazione. Nel frattempo possono variare i mezzi precedentemente comunicati con apposita comunicazione.
    Leggi tutto nel sito del Comune
    (fonte sito Comune Bologna)

  • 27 Novembre 2013 | Da gennaio via libera all'Asp unica. Il Consiglio comunale approva la delibera vedi

    Dal 1° gennaio prenderà il via l'Asp unica di Bologna, il nuovo colosso dei servizi sociali che unirà le aziende per i servizi alla persona Poveri Vergognosi e Giovanni XXIII. Un solo ente che si occuperà di welfare, persone in situazione di disagio, anziani e immigrati.
    La delibera di unificazione è stata approvata dal Consiglio Comunale lo scorso 18 novembre.

    Ai sensi della recente legge regionale (LR 12/2013) la nuova ASP avrà un direttore generale (che, come precisato dallo statuto, sarà scelto per bando), un amministratore unico al posto del Cda (per rendere la struttura più snella, con meno costi) e un comitato scientifico che però non avrà spese aggiuntive, ma affiancherà i vertici nelle scelte dell’azienda.

    Con i suoi 180 dipendenti, l’Asp Poveri Vergognosi si occupa di servizi sociosanitari ad anziani, in particolare alle persone non autosufficienti. Offre posti letto a uomini e donne in condizioni di disagio sociale, esternalizzando anche molti servizi alle cooperative del territorio. La  Giovanni XXIII, con circa 300 dipendenti, oltre a occuparsi dei pazienti in età avanzata nelle proprie strutture, garantisce assistenza a domicilio. Entrambe le aziende, infine, hanno un vasto patrimonio immobiliare e artistico, dai palazzi ai fabbricati.

    Approfondisci sul sito del Comune
    :
    La delibera di unificazione approvata in Consiglio
    Il progetto di Unificazione
    Lo statuto della nuova Asp


    Fonti: bologna.repubblica.it, Redazione sportello sociale




  • 27 Novembre 2013 | Clausole sociali: il Comune approva il regolamento vedi

    Il Consiglio Comunale ha approvato il regolamento sulle "clausole sociali", che prevede che nelle gare di Palazzo D'Accursio venga riservata una percentuale minima di spesa per l'affidamento di beni e servizi a cittadini che si trovano in difficoltà.

    Da ora in poi, nei bandi del Comune di Bologna, verrà dunque dato più spazio al lavoro per disabili, persone svantaggiate, ma anche cassaintegrati, disoccupati di lungo periodo, ultracinquantenni, giovani inoccupati, adulti soli con figli.
    Le linee di indirizzo erano già state approvate dalla conferenza metropolitana e la giunta comunale le ha adottate assumendo anche alcuni orientamenti.
    Ora verrà creato un "gruppo guida", formato dagli assessori e dal capo dipartimento benessere di comunità, che dovrà indirizzare le azioni e valutare gli esiti delle iniziative di sostegno ai cittadini in difficoltà lavorativa. Ci sarà inoltre un "gruppo di lavoro" che individuerà le categorie da privilegiare, indicherà i criteri di massima per la valutazione dei progetti e monitorerà l'esecuzione dei contratti.
    Il consiglio ha anche approvato due emendamenti, a firma di Sazzini (Sel) ed Errani (Pd), che chiedono monitoraggi costanti sull'applicazione del regolamento e sulle persone reinserite nel mondo del lavoro e anche un rendiconto su quanto fanno per le categorie svantaggiate le aziende partecipate del Comune (a loro il regolamento non può essere applicato).

    Per Sazzini è "un ottimo risultato e un deciso passo in avanti nella costruzione di un nuovo modello di welfare promozionale, di politiche attive per l'inclusione socio-lavorativa". Il regolamento, infatti, oltre a includere tra le fasce svantaggiate le persone impiegate dalle cooperative sociali di tipo b, "comprende tutte le aree di nuova fragilità come cassaintegrati, disoccupati di lungo periodo, ultracinquantenni, giovani inoccupati, adulti soli con figli". Ci sono quindi anche quelle fasce di popolazione che a causa della crisi economica "rischiano di scivolare da una condizione di autonomia e indipendenza ad una situazione di svantaggio socio-economico", conclude il consigliere.

    >> Scarica il Regolamento


    Fonte: bologna.repubblica.it

  • 26 Novembre 2013 | Crisi e consumi: boom dei GAS vedi

    Sono sempre più numerosi gli Italiani che si avvicinano ai GAS (Gruppi di acquisto solidale). Due sono le motivazioni alla base di questa tendenza: l’impoverimento delle famiglie - l’acquisto di gruppo può permettere un risparmio anche del 30% sui prodotti di alta qualità -, ma soprattutto la ricerca di un consumo sostenibile non solo economicamente ma anche dal punto di vista sociale e ambientale. Ecco perché ai GAS si rivolge un numero crescente di persone. Vi raccontiamo questo fenomeno che, con un trend di crescita annuale tra il 10 e il 20 percento, si sta espandendo lungo tutto il Paese, offrendo nuovi spazi – e modelli - alla produzione e all’acquisto di prodotti alimentari.
    Leggi tutto
    (fonte newsletter secondo welfare)

  • 26 Novembre 2013 | Un bando per la gestione di servizi abitativi temporanei vedi

    Il Comune di Bologna ha emesso un bando per l'affidamento in concessione della gestione di servizi abitativi temporanei per l'autonomia a favore di cittadini in condizioni di disabilità, marginalità e/o fragilità (art. 30 D.Lgs n. 163/06) con concessione di immobili quali vantaggi economici o beni strumentali.
    La scadenza del bando è fissata al 7 gennaio p.v.
    Gli immobili oggetto della concessione sono da adibire ad uso abitativo temporaneo, prevedendo l'accoglienza di cittadini e famiglie che necessitano di sostegno per il consolidamento di percorsi di reinserimento volti al conseguimento della definitiva autonomia personale.
    La gara è aperta a: Associazioni di promozione sociale, organizzazioni di volontariato, altri organismi non aventi scopo di lucro, Cooperative sociali. Sono inoltre ammessi a partecipare i seguenti soggetti giuridici, a condizione che siano in possesso dei requisiti richiesti:
    - Raggruppamenti di imprese appositamente e temporaneamente raggruppate;
    - Consorzi. Sono ammessi i consorzi di cooperative, consorzi stabili (artt. 35 e 36 del D.Lgs. n.163/2006).
    Consulta il bando e scarica la modulistica
    (fonte redazione sportello sociale)

  • 25 Novembre 2013 | Convegni, corsi, conferenze sociali a Bologna (dicembre 2013) vedi

    Gli appuntamenti per conoscere e approfondire le tematiche sociali e sociosanitarie a Bologna nel mese di dicembre 2013.


    dal 29 novembre al 10 dicembre
    programma delle iniziative legate alla Giornata ONU dei Diritti delle Persone con Disabilità
    a cura Provincia di Bologna

    lunedì 2 dicembre
    "Minori stranieri non accompagnati tra formazione e lavoro. Dall’accoglienza all’autonomia: orientamenti, risorse e misure"
    a cura di Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Regione Emilia Romagna, Italia Lavoro
    dalle 9.30 alle 13.30 presso la Sala Auditorium della Regione Emilia Romagna, via Aldo Moro 18, Bologna

    lunedì 2 dicembre
    Convegno "Teatro e salute mentale"
    a cura di Istituzione Minguzzi, Azienda Usl
    dalle 9.30 alle 17, presso l'Arena del Sole, in via Indipendenza 44, a Bologna

    lunedì 2 dicembre
    Convegno “Anziani, tecnologie multimediali ed ausili. Strumenti di prevenzione, stimolazione e mantenimento delle autonomie”
    a cura di Asphi
    dalle 9.15 alle 12, presso Aula Magna Regione Emilia Romagna, in via Aldo Moro 30, a Bologna

    lunedì 2 dicembre
    seminario "Migrazione e Sviluppo"
    a cura di Cospe
    dalle 15,30 alle 19,30, Sala Caduti sul Lavoro, Palazzo della Provincia, Via Zamboni 13, Bologna

    martedì 3 dicembre
    Presentazione del libro "Vissuti di Qualità"
    a cura della Provincia di Bologna
    dalle ore ore 17 presso la Sala del Consiglio Provinciale  di Palazzo Malvezzi, in via Zamboni 13, a Bologna

    martedì 3 dicembre
    proiezione del videodocumentario "Non chiamateli mostri. Storie di ordinaria schiavitù" (traffico internazionale di esseri umani per il "racket degli accattoni")
    a cura Comune Casalecchio, Rassegna politicamente scorretto
    alle ore 21.00, Casa della Conoscenza, via Porrettana 360, Casalecchio di Reno (Bo)

    venerdì 6 dicembre
    Convegno "Valutare la prevenzione. Teaorie e strumenti dell'Intervento educativo"
    a cura di Università di Bologna, Regione Emilia Romagna, Azienda Usl
    dalle ore 9 alle 17 presso il Dipartimento di scienze dell'educazione, in via Zamboni 32, a Bologna

    sabato 7 dicembre
    "Convegno conclusivo del Progetto regionale di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale"
    a cura di Comitato di Gestione del Fondo speciale per il Volontariato dell’Emilia Romagna e il Coordinamento dei Centri di Servizio per il Volontariato dell’Emilia Romagna
    dalle 9.15 alle 13, presso la Sala conferenze della Terza Torre della Regione Emilia Romagna, in via della Fiera 8, a Bologna

    sabato 7 dicembre
    convegno "“AFFERMIAMOCI. Conoscere e tutelare i propri diritti. Percorsi, informazione e confronto verso l’autodeterminazione”
    a cura di Aism Piacenza
    dalle 9,30 alle 14 , Aula Magna Facoltà di Agraria, Via Fanin 50, Bologna

    lunedì 9 dicembre
    "La psichiatria come storia. Incontro-dibattito in ricordo di Ferruccio Giacanelli"
    a cura dell'Istituzione Minguzzi
    dalle ore 17 alle 19.30 presso la Biblioteca della Salute Mentale e delle Scienze Umane, in via Sant’Isaia 90, a Bologna

    lunedì 9 dicembre
    Presentazione del libro "Cercare un futuro lontano da casa. Storie di minori stranieri non accompagnati"
    promosso da Ceis e Edizioni Dehoniane Bologna
    dalle ore 17 presso la Sala Marco Biagi, in via Santo Stefano 119, a Bologna

    domenica 10 dicembre
    conferenza "Diversi tra i diversi: I migranti LGBTQ"
    a cura di Cassero LGBT Center
    dalle 21 alle 23, Il Cassero LGBT Center, via don Minzoni 18, Bologna

    mercoledì 11 dicembre
    Convegno "L'amore a colori. Promozione del benessere socioaffettivo e sessuale con gli adolescenti di origine straniera"
    a cura di Regione Emilia Romagna e Azienda Usl di Bologna
    dalle ore 8.45 alle 17 presso presso la Sala conferenze della Terza Torre della Regione Emilia Romagna, in via della Fiera 8, a Bologna

    mercoledì 11 dicembre
    presentazione del volume "Volti e maschere della pena: tra carcere duro e giustizia riparativa", a cura F.Corleone, A.Pugiotto, EDS, 2013
    a cura Garante regionale per le persone private di libertà personale
    ore 16.30, Biblioteca dell’Assemblea legislativa, viale A. Moro 32, Bologna

    giovedì 12, venerdì 13, sabato 14 dicembre
    primo convegno della Società italiana di storia del lavoro
    a cura Soc.ital.storia del lavoro, Ist.Gramsci, UniBo, Rgione E.Romagna
    dalle 9,30 alle 18, vari sedi

    venerdì 13 dicembre
    Convegno "Il buon ascolto: i servizi per l'accesso di fronte ai nuovi bisogni dei cittadini"
    a cura di Regione Emilia Romagna
    dalle 9.30 alle 13 presso presso la Sala conferenze della Terza Torre della Regione Emilia Romagna, via della Fiera 8, a Bologna

    Sabato 14 dicembre
    seminario "Il Memofilm, la creatività contro l'Alzheimer.5 anni di ricerca scientifica  sull'uso del cinema contro le demenze. I risultati"
    promosso da Asp Giovanni XXIII°, Cineteca di Bologna, UGF
    dalle 9,30 alle 13, cinema Lumiere, via Azzo Gardino 65, Bologna

    martedì 17 dicembre
    convegno "Investire sulla Diversità. Centri Interculturali e Nuove Generazioni: risorse in Emilia-Romagna"
    a cura di Regione Emilia-Romagna, Fondazione Mondinsieme Reggio Emilia, Comune di Bologna, Rete dei Centri Interculturali, ReteTogether, Network nazionale Città Interculturali
    dalle 9,30 alle 13, Cappella Farnese, palazzo d'Accursio, Piazza Maggiore 6, Bologna

    venerdì 20 diicembre
    seminario "Presentazione Report Accoglienza senza fissa dimora. Accogliere per ricominciare”
    a cura Caritas regionali E.Romagna
    dalle 9,30 alle 12,30, Aula Magna Regione E.Romagna, Via Aldo Moro 30, Bologna

     

  • 22 Novembre 2013 | 2 dicembre 2013: giornata dei diritti delle persone con disabilità vedi

    La Giornata dei Diritti delle Persone con Disabilità è indetta dall'ONU il 3 dicembre di ogni anno ed "ha lo scopo di mettere in risalto l'interdipendenza tra i diritti delle persone con disabilità e lo sviluppo della società".
    La Provincia di Bologna ha iniziato a celebrarla dal 2005 su richiesta di alcune Associazioni e conferma tale impegno anche quest'anno, organizzando così la sua nona edizione.
    Consulta il calendario delle iniziative organizzate nei comuni della provincia
    (fonte newsletter Provincia di Bologna)

  • 22 Novembre 2013 | 25 novembre. Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne vedi

    Il 25 novembre 1960, nella Repubblica Dominicana, le sorelle Mirabal, mentre si recavano a far visita ai loro mariti in prigione, furono bloccate sulla strada da agenti del Servizio di informazione militare. Condotte in un luogo nascosto nelle vicinanze furono torturate, massacrate a colpi di spranga e strangolate, per poi essere gettate in un precipizio, a bordo della loro auto, per simulare un incidente.
    L'assemblea Generale dell'ONU con la risoluzione del 17 dicembre 1999 ha designato il 25 novembre come Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, ufficializzando una data che fu scelta da un gruppo di donne attiviste, riunitesi nell'Incontro Femminista Latinoamericano e dei Caraibi, a Bogotà nel 1981.
    Leggi il programma completo delle iniziative nei comuni della provincia di Bologna organizzate in occasione del 25 novembre 2013
    (fonte wikipedia e redazione sportello sociale)

  • 21 Novembre 2013 | Piano freddo 2013/14: al via dal 29 novembre vedi

    Parte come ogni anno il Piano freddo del Comune, rivolto alle persone che dormono in strada, realizzato in collaborazione con i Servizi che si occupano delle persone adulte in situazione di disagio, Associazioni, Parrocchie e in raccordo con la Polizia municipale e la Polizia di Stato.
    Quest'anno sono disponibili complessivamente 211 posti aumentabili fino a 246 in caso di necessità.
    Come ogni anno l'accesso alle varie strutture avviene attraverso una procedura di invio effettuata dai seguenti servizi a cui è necessario rivolgersi negli orari e giorni fissati:
    - Centro diurno Open, via Sabattucci 2
    - Unità di strada, sia presso lo sportello di via Polese 15 che nei momenti di uscita del veicolo del servizio (l.go Respighi e p.zza XX settembre)
    - Servizio mobile di sostegno, che copre vari punti della città
    L’invio ordinario viene effettuato per 15 notti, con eventuale successivo rinnovo da parte del servizio inviante
    Le strutture ospitanti saranno aperte dalle 19 alle ore 9, ove possibile le persone potranno restare nelle strutture fino alle 9.00 del mattino .
    Gli ingressi vengono effettuati dalle ore 19 alle ore 23, eccetto la prima notte in cui la persona  deve arrivare in struttura entro e non oltre le 20.30.
    Consulta la scheda sul Piano freddo con tutte le indicazioni operative
    (fonte redazione sportelli sociali)

  • 20 Novembre 2013 | Arrivati in redazione (novembre-dicembre 2013) vedi

    Le riviste, i libri, le newsletter, i rapporti di ricerca, gli opuscoli, le guide, i documenti on line utili per il lavoro sociale

    LIBRI - G.Costanzo, Madre e bambino nel contesto carcerario italiano, Armando, Roma, 2013
    Il testo affronta e approfondisce il delicato problema della presenza in carcere dei bambini che vivono con la madre detenuta. In particolare si evidenzia la problematicità del legame madre-bambino in carcere sottolineando le possibili ripercussioni dell’ambiente coercitivo carcerario su entrambi i soggetti. L’Autrice suggerisce di evitare che bambini così piccoli trascorrano la loro prima infanzia in un ambiente degradato e inadeguato inserendoli in centri di accoglienza specializzati esterni che consentano alle madri di poter crescere i propri figli in un clima più sereno e familiare.

    LIBRI - Maineri M., Collaboriamo: come i social media ci aitano a lavorare e a vivere bene in tempo di crisi, Hoepli, Milano, 2013
    "Collaboriamo! Come i social media ci aiutano a lavorare e vivere bene in tempo di crisi". E' questo il titolo del nuovo saggio di Marta Mainieri, edito Hoepli, che approfondisce le ragioni del successo dei social media nell'ambito dello scambio e dell'aiuto reciproco.
    Collaboriamo! fornisce inoltre numerosi consigli e si rivolge a persone che utilizzano questi servizi e che desiderano sperimentare percorsi di consumo alternativi e modi differenti per uscire dalla crisi e trovare nuove fonti di guadagno o di risparmio.

    LIBRI - Guerrieri A., "'Quando il pane non basta. Viaggio nelle mense della carità", edizioni Ancora, 2013
    Il reportage giornalistico si propone di far parlare gli invisibili, gli emarginati che affollano i refettori della carità, dimenticati troppo spesso dall'opinione pubblica; giovani, donne, stranieri, anziani, famiglie, padri separati, in sostanza tutte le categorie che stanno pagando caro il prezzo della crisi. La giornalista/scrittrice dedica inoltre una sezione all'Aquila terremotata
    Una recensione

    LIBRI - Valutazione multidimensionale dei percorsi di continuità assistenziale. Gestione sul territorio secondo il chronic care model , collana Dossier, Agenzia sanitaria e sociale E.Romagna, 2013
    L’obiettivo primario del progetto “Gestione delle malattie croniche ad alto impatto assistenziale sul territorio secondo il chronic care model al fine di ridurre la disabilità, il ricorso inappropriato all’ospedalizzazione e di migliorare la qualità di vita del paziente e del caregiver” è valutare l’esito dell’implementazione di un modello di intervento assistenziale secondo l’approccio del chronic care model (CCM) per i percorsi relativi alla frattura di femore e allo stroke. Il CCM è un modello di assistenza medica dei pazienti affetti da malattie croniche che propone una serie di cambiamenti dei sistemi sanitari utili a favorire il miglioramento della condizione dei pazienti, introducendo un approccio proattivo tra personale sanitario e pazienti stessi, con questi che diventano parte integrante del processo assistenziale

    RICERCHE - La qualità del servizio sociale territoriale in E.Romagna, collana Dossier, Agenzia sanitaria e sociale E.Romagna, 2013
    La ricerca ha avuto come focus i servizi sociali territoriali (intesi come insieme di sportello sociale e servizio sociale professionale) dell'Emilia-Romagna.Nella prima parte dell’indagine è stata realizzata una mappatura dei modelli istituzionali e organizzativi dei servizi sociali in regione, la seconda parte della ricerca si è concentrata sulla qualità del servizio sociale territoriale: attraverso una metodologia di indagine di tipo qualitativo (interviste, focus group e nominal group tecnique).

    RICERCHE - "Il terzo settore al servizio della comunità: il capitale sociale non va in Svizzera", a cura provincia di Bologna e Forum terzo settore, 2013
    Misurare il valore del Terzo Settore bolognese, non soltanto in termini numerici ed economici, ma anche per quanto concerne la capacità dei soggetti del volontariato, dell’associazionismo e della cooperazione sociale di generare capitale sociale, solidarietà e consapevolezza. È questo l’obiettivo della ricerca "Il Terzo Settore a servizio della comunità: il capitale sociale non va in Svizzera", condotta da Davide Conte e Natascia Nuzzo.

    RIVISTE - Gli Asini: rivista e casa editrice
    Non una nuova casa editrice ma un onesto e utile strumento di ricerca e approfondimento per le minoranze attive e positive, in un’epoca di corruzione e di sbandamento del nostro paese, nata dalla collaborazione tra la rivista Lo Straniero e l’associazione Lunaria. Il pensiero critico e radicale, le analisi, le inchieste, i documenti e le esperienze delle buone pratiche, le proposte necessarie che vengono dalle minoranze sociali e culturali più responsabili, dai gruppi impegnati nel cambiamento.
    Coordinata da Goffredo Fofi e Giulio Marcon, la nuova iniziativa editoriale lanciata da Lo Straniero in collaborazione con l’associazione Lunaria, dà voce a temi, analisi, interventi e saggi che discutono le trasformazioni della società italiana nel quadro del mondo attuale e della sua crisi, forse irreversibile.
    L’economia, la politica, la cultura, l’educazione, gli antichi e nuovi fondamenti etici, il rifiuto delle basi distruttive e opportunistiche del potere e dei suoi complici, l’apertura alle esigenze di giustizia, al rispetto per la natura e per il futuro. Di fronte ai profondi cambiamenti politici, sociali e culturali dell’Italia e del mondo, questa nuova iniziativa editoriale intende aprire uno spazio – anticonformista e radicalmente controcorrente – di approfondimento e di dibattito, dando voce ad autori vecchi e nuovi che sanno essere coscienza critica della società e della cultura.

    RIVISTE - Lo straniero
    Lo straniero è una rivista mensile nata a Roma nel 1997, fondata e diretta da Goffredo Fofi con un nutrito gruppo di collaboratori. Si occupa di arte, cultura, scienza e società, privilegiando settori fondamentali per il nostro agire: globalizzazione, la pace, l’immigrazione, l’educazione e l’espressione artistica – teatro, fotografia, fumetto e arti visive, letteratura, cinema…

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    Newsletter della Fondazione Zancan, Padova
    Iscrizione dalla home page di http://www.fondazionezancan.it

  • 20 Novembre 2013 | Un nuovo servizio della redazione degli sportelli sociali: Newsletter info-doc vedi

    La Newsletter Info-doc "Informazione, comunicazione, documentazione sociale"  viene prodotta a cadenza mensile e recapita notizie attinenti servizi, prodotti, ricerche, dibattito attorno ai nodi della informazione, comunicazione e documentazione nel lavoro sociale.
    Tra i temi trattati: Biblioteche e sociale, Centri di documentazione, Cinema e prodotti audiovisivi, Formazione (corsi, convegni, mostre, fiere, master...), Informazione e sviluppo di comunità, editoria sociale, ricerche e osservatori su media e temi sociali, riviste, siti, social network, ...
    Nel numero zero che abbiamo preparato, raccogliendo per un anno notizie (oltre cento, tra il 2012 e il 2013), potete farvi una idea dei temi di questo servizio e  delle risorse che può far circolare: scarica il numero zero
    - Per iscriversi: coloro che sono interessati a ricevere la newsletter devono mandare una e-mail all'indirizzo  
    redazionesportellosociale@comune.bologna.it con oggetto "iscrizione info-doc"
    (fonte redazione sportelli sociali Comune Bologna)

  • 14 Novembre 2013 | Dispersione, disabili, immigrati: gli interventi "sociali" del pacchetto scuola vedi

    Integrazione degli alunni disabili, lotta alla dispersione scolastica, borse di studio: sono queste alcune delle misure “sociali” contenute nel decreto legge “L’istruzione riparte”, approvato ieri in Parlamento.
    Welfare per gli studenti. Sotto questa voce, ricede, tra le altre misure, lo stanziamento di 15 milioni per il 2014 per garantire agli studenti capaci e meritevoli ma privi di mezzi il raggiungimento dei più alti livelli di istruzione. I fondi saranno assegnati secondo criteri stabiliti in autonomia dalle Regioni e serviranno per coprire spese di trasporto, con particolare riferimento ai disabili. Potranno accedere alle erogazioni gli studenti delle scuole secondarie di I e II grado.
    - Libri di testo.
    Per ridurre i costi a carco delle famiglie, vengono stanziati 8 milioni di euro (2,7 per il 2013 e 5,3 per il 2014) per finanziare l'acquisto da parte delle scuole (o reti di scuole) di libri di testo e ebook da dare in comodato d'uso agli alunni in situazioni economiche disagiate.
    - Lotta alla dispersione.
    A questo scopo vengono stanziati 15 milioni di euro, precisamente 3,6 per il 2013, 11,4 per il 2014. Sarà avviato un programma di didattica integrativa che contempla il rafforzamento delle competenze di base e metodi didattici individuali e il prolungamento dell’orario per gruppi di alunni nelle realtà in cui è maggiormente presente il fenomeno dell’abbandono e dell'evasione dell'obbligo, con attenzione particolare alla scuola primaria e all’integrazione degli alunni stranieri. Le risorse stanziate per il funzionamento del Programma potranno essere utilizzate anche per il compenso delle prestazioni aggiuntive del personale docente coinvolto.
    - Orientamento.
    6,6 milioni (1,6 per il 2013 e 5 per il 2014) sono stanziati per sostenere iniziative rivolte ad accompagnare gli studenti nella scelta del proprio successivo percorso formativo: in questo ambito, un’attenzione particolare sarà rivolta agli studenti con disabilità.
    - Salute a scuola.
    Viene ampliato il divieto di fumo a scuola, esteso anche alle aree all’aperto di pertinenza degli istituti. Vietato anche l’uso della sigaretta elettronica nei locali chiusi delle scuole. Saranno previsti incontri degli studenti con esperti delle Asl per parlare di educazione alla salute e dei rischi derivanti dal fumo. Inoltre, per quanto riguarda la salute alimentare, nelle gare d’appalto per l’affidamento e la gestione dei servizi di refezione scolastica, si dovrà prevedere un’adeguata quota di prodotti agricoli ed agroalimentari provenienti da sistemi di filiera corta e biologica.
    - Docenti di sostegno.
    Le novità riguardano non tanto l’aumento,quanto la stabilizzazione dei docenti che affiancano le classi con ragazzi disabili: si autorizza infatti l’assunzione a tempo indeterminato di oltre 26 mila insegnanti di sostegno, per garantire maggiore continuità ai circa 52 mila alunni oggi assistiti da insegnanti che, finora, cambiavano da un anno all'altro. È prevista l’unificazione delle quattro aree scientifiche dei docenti di sostegno per il futuro reclutamento. Dal 2015/2016 il riparto dei posti di sostegno garantisce una percentuale uguale tra Regioni.
    - Edilizia scolastica
    Per mettere in sicurezza gli istituti scolastici e migliorarne le condizioni strutturali, le Regioni potranno contrarre mutui trentennali, a tassi agevolati, i cui oneri di ammortamento saranno a carico dello Stato.
    .- Formazione dei docenti
    E’ previsto uno stanziamento di 10 milioni per il 2014, che saranno utilizzati tra l’altro per incrementare le competenze relative all’educazione all’affettività e al rispetto delle diversità e delle pari opportunità.
    (fonte redattoresociale)

  • 14 Novembre 2013 | Bologna città delle bambine e dei bambini vedi

    Anche quest'anno Bologna festeggia l'anniversario della Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, approvata il 20 novembre 1989.
    Dal 16 al 24 novembre, “Bologna Città delle bambine e dei bambini”, progetto coordinato dal Comune, in collaborazione con oltre 45 realtà educative e culturali bolognesi impegnate in progetti e azioni per l'infanzia e l’adolescenza, propone un vasto programma  ispirato, come da tradizione,  ad uno degli articoli della Convenzione Onu.  
    Leggi tutto nel sito del Comune
    (fonte sito Comune Bologna)

  • 14 Novembre 2013 | Fuori e dentro. Un altro sguardo sul carcere vedi

    Un punto di contatto tra il mondo esterno e quello interno al carcere, per far comprendere che dietro al reato c'è una persona che ha commesso un errore, talvolta grave, ma che non può essere privata dei suoi diritti fondamentali.
    Dal 20 novembre al 1° dicembre, teatro, cinema, letteratura, tavole rotonde, cucina e sport dedicati alla città.
    “Fuori e Dentro”, promossa da un gruppo di associazioni operanti nell'ambito della realtà carceraria, cerca di portare i cittadini a contatto con l’umanità dei detenuti attraverso chi li conosce, nel tentativo di far comprendere che dietro al reato c’è una persona che ha commesso un errore, talvolta grave, ma che non può essere privata dei suoi diritti fondamentali e della sua dignità. Teatro, cinema, letteratura, tavole rotonde, cucina e sport: momenti di cultura e dialogo che si aprono alla città e invitano i cittadini a lasciarsi coinvolgere.
    Leggi tutto nel nodo cultura del sito del Comune di Bologna
    (fonte newsletter Comune Bologna)

  • 14 Novembre 2013 | La Polizia Municipale impara il linguaggio dei segni vedi

    Un gruppo di 20 agenti, a cui ne seguiranno altri, saranno in grado di comunicare, nello svolgimento del proprio servizio, con le persone non udenti tramite la lingua dei segni.
    Succede a Bologna, dove il Comune ha firmato un accordo di collaborazione con l’Ente Nazionale Sordi (E.N.S.) per l'organizzazione di attività formative di avvicinamento alla Lingua Italiana dei Segni (L.I.S.) da parte degli operatori dell'amministrazione comunale a diretto contatto con i cittadini.
    In questo modo il personale avrà le competenze necessarie a sostenere, con le persone sorde segnanti, una conversazione attinente alle proprie funzioni e competenze professionali.
    Pertanto, in attuazione di tale accordo, la Polizia Municipale ha organizzato uno specifico corso di formazione di L.I.S. della durata di 51 ore. Il percorso formativo, realizzato in maniera coordinata con E.N.S., fornirà ad un primo gruppo di 20 agenti le conoscenze e gli strumenti indispensabili per poter comunicare con le persone non udenti tramite la lingua dei segni.
    In particolare il corso si articolerà in due fasi: una prima fase di introduzione alla cultura del mondo dei sordi e alle nozioni generali della lingua dei segni e una seconda fase improntata sull'elaborazione delle situazioni più comuni che possono interessare una persona sorda che entra in relazione con la Polizia Municipale (richiesta di informazioni su luoghi, monumenti e persone, controllo di polizia stradale, incidente stradale, vittima di reato, ecc.).
    (fonte Giornale della Protezione Civile, novembre 2103)

  • 14 Novembre 2013 | Povertà-1. Nasce l’Alleanza contro la povertà: insieme per cambiare vedi

    Per la prima volta associazioni, organizzazioni, sindacati e Non sono mai stati così tanti, e forti della novità che portano promettono di dare battaglia per convincere il governo ad avviare fin dal 2014 un Piano nazionale contro la povertà. Sono quelle associazioni, organizzazioni, sindacati, soggetti istituzionali che hanno deciso di dare vita all’“Alleanza contro la povertà”, un sodalizio – che viene presentato questa mattina a Roma - nato per “promuovere adeguate politiche contro la povertà assoluta”. Ci sono dentro venti realtà ampiamente radicate sul territorio, ma il progetto è aperto a tutti coloro che condividono la necessità di un intervento forte per arginare il diffondersi di un fenomeno, quello della povertà assoluta, che
    colpisce ormai l’8% della popolazione residente nel nostro paese e che negli ultimi sette anni è raddoppiato, arrivando a coinvolgere (dato 2012) quasi 5 milioni di persone.

    Come è noto in Italia (con la Grecia unico paese dell’Europa a 15) manca una misura universale di
    contrasto alla povertà assoluta e tutte le richieste di introdurne una si sono finora rivelate vane. Problemi di copertura economica, certamente, ma a pesare in questa inerzia quasi solamente tutta italiana è stata anche l’assenza di un’adeguata e convincente azione di pressing politico.
    E’ quella che ora si propone di fare l’Alleanza alla quale finora hanno aderito Acli, Anci, Action Aid, Azione Cattolica Italiana, Caritas Italiana, Cgil – Cisl - Uil, Cnca, Comunità di S. Egidio, Confcooperative, Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Federazione Nazionale
    Società di San Vincenzo De Paoli Consiglio nazionale italiano Onlus, Fio-PSD, Fondazione Banco Alimentare, Forum nazionale del Terzo Settore, Lega delle Autonomie, Movimento dei Focolari, Save the Children, Jesuit Social Network. In tutte queste realtà c’è la “consapevolezza che solo unendo le forze si può provare a cambiare qualcosa, a cominciare da questa legge di stabilità che rappresenta il banco di prova della volontà politica di avviare sin dal prossimo anno un Piano nazionale contro la povertà”.
    L’“Alleanza contro la povertà” nasce da un’idea di Cristiano Gori (docente alla Cattolica di Milano), coordinatore del gruppo di studio che ha elaborato nei mesi scorsi la proposta del Reis (reddito di inclusione sociale), presentata all’attenzione dell’opinione pubblica da Acli e Caritas Italiana. Il Reis, un mix di diritti e di doveri, di contributi monetari e servizi alla persona, è stato pensato per un’introduzione graduale in quattro anni, partendo da un finanziamento iniziale di 900 milioni di euro. Anche sulla spinta di quella proposta (e di altre che, come il lavoro proposto da Irs, Ars e Capp sulla riforma del welfare, tendono all’introduzione di una misura universale di tal genere), il governo, con il ministro del Welfare Giovannini, aveva a metà dello scorso mese di settembre presentato il Sia (Sostegno per l’inclusione attiva), risultato del lavoro compiuto da un tavolo di lavoro coordinato dal viceministro Cecilia Guerra. Una misura presentata proprio come uno strumento universale di contrasto alla povertà, dall’impegno finanziario a regime di circa 7 – 8 miliardi di euro annui, e per la quale il ministro Giovannini si era impegnato a verificare la possibilità di stanziare dei fondi nella legge di stabilità.Il testo poi varato dal governo, però, e ora all’esame del Parlamento, non contiene però alcun
    riferimento al Sia o ad alcuna altra misura universalistica di contrasto alla povertà assoluta, prevedendo semplicemente, al momento, 250 milioni per il rifinanziamento della “vecchia” social card, la carta acquisti varata nel 2008 i cui limiti strutturali sono ormai evidenti a tutti. In questo contesto, la prima partita che la neonata “Alleanza contro la povertà” (all’interno della quale alle Acli è stato affidato il compito del coordinamento politico-organizzativo) si troverà a giocare sarà proprio quella della legge di stabilità, il cui sbarco in Aula al Senato è previsto per il prossimo 18 novembre.
    Scarica il documento di Alleanza contro la povertà
    (fonte redattoresociale.it)

  • 14 Novembre 2013 | Povertà-2. Il 2012 anno dei record: aumentano richieste di cibo e medicinali vedi

    Mentre in Italia la politica tarda a prendere decisioni lungimiranti per combattere l’indigenza, la povertà avanza senza sosta tra gli italiani e nel 2012 fa segnare dati da record. Secondo gli ultimi dati Istat, infatti, nel 2012 le persone in povertà assoluta sono 4 milioni e 814 mila, cioè l'8 per cento della popolazione, il valore più alto registrato dal 2005, anno della prima rilevazione della povertà assoluta. Un balzo in avanti senza precedenti, quindi, che dal 2011 al 2012 fa segnare un aumento di un milione e 400 mila persone che si trovano in questa condizione. In povertà relativa, invece, 9 milioni e 563 mila, cioè il 15,8 per cento dell'intera popolazione. Nel 2001 erano 8 milioni 173 mila, pari al 13,6. Anche in questo caso, un aumento di quasi un milione e 400 mila individui.

    Povertà attanaglia famiglie e minori
    Se si guarda i dati con più attenzione, emerge come la povertà colpisca in modo significativo famiglie e bambini. Secondo l’Istat, la povertà relativa coinvolge 3 milioni e 232 mila famiglie in povertà relativa (il 12,7 per cento) e un milione e 725 mila famiglie in povertà assoluta (il 6,8 per cento delle famiglie residenti in Italia). Sono i minori, tuttavia, i più colpiti dalla povertà assoluta. Su 4 milioni e 814 mila poveri assoluti, la metà risiede nel Mezzogiorno, sono 2 milioni e 347 mila, mentre un quarto è costituito da minori: i bambini in povertà assoluta sono un milione e 58 mila. Nel 2011, i minori in queste condizioni erano 723 mila. Tra i poveri assoluti anche gli anziani, passati da 707 mila nel 2011 a 728 mila nel 2012.

    In aumento chi chiede da mangiare
    Secondo la Coldiretti, anche in quest’ambito si parla di cifre record: sarebbero 4.068.250 i poveri che nel 2013 in Italia sono stati addirittura costretti a chiedere aiuto per il cibo da mangiare, con un aumento del 10 per cento sullo scorso anno e del 47 per cento rispetto al 2010. A ricevere pacchi alimentari o pasti gratuiti circa 4,1 milioni di persone, il massimo dell'ultimo triennio. A chiedere di che sfamarsi anche i bambini e anche nelle regioni italiane
    più ricche, come la Lombardia dove quasi 38 mila bambini con meno di cinque anni hanno chiesto
    assistenza alimentare agli operatori sociali che si occupano di povertà.

    Cresce la povertà sanitaria
    Dal 2006 al 2013 aumenta anche la povertà sanitaria cresciuta in media del 97 per cento: secondo la Fondazione Banco Farmaceutico Onlus e la Caritas Italiana, crescono i cittadini che hanno difficoltà ad acquistare i medicinali anche quelli con prescrizione medica. Il dato dell’incremento, però, non è uniforme su tutto il territorio nazionale. Al Nord la povertà sanitaria è cresciuta del 72 per cento, Al Centro l’incremento percentuale è del 476 per cento. Al Sud si attesta attorno al 33 per cento. Una crescita esponenziale della povertà sanitaria è stata registrata a Roma. Se la Caritas romana ha fatto registrare un aumento di richieste pari al 29 per cento rispetto al 2012, a far segnare un record è il Banco farmaceutico che nel periodo 2006-2013 ha visto aumentare del 503 per cento le richieste di medicinali gratuiti.

    Le povertà sottostimate
    Nonostante non manchino gli studi sulla marginalità estrema, non mancano neanche le voci critiche sulla verosimiglianza delle statistiche. Una recente ricerca, condotta dal sociologo Luca Di Censi, afferma infatti che a Roma i senza dimora sarebbero il 50 per cento in più di quanto stimato fino ad oggi dall’Istat: non 8 mila quindi, ma quasi 12 mila. Un dato che, secondo il ricercatore, tra il 2002 e il 2011 ha visto anche un incremento di persone in queste condizioni di circa il 200 per cento. Ma la ricerca ha messo in evidenza anche un altro fenomeno, quello che gli operatori chiamano “barbonismo domestico”, cioè vivere l’esperienza dell’abbandono e della povertà estrema nella propria abitazione. Nella sola città di Roma, dal 2002 ad oggi ci sono stati oltre 400 casi segnalati, ma il fenomeno è in aumento.

    Le risposte frammentarie della politica
    Di fronte ad un quadro così preoccupante e soprattutto in rapida evoluzione, a mancare sono soprattutto politiche durature che sappiano dare risposte strutturali ad una povertà sempre meno marginale nella società italiana. Mentre la Croce rossa internazionale mette in guardia i paesi
    europei sulla possibile durata decennale degli effetti della crisi, in Italia la lotta alla povertà si ridiscute anno per anno con la legge di stabilità. Se non ci saranno novità entro la fine dell’anno, contro la povertà in Italia sono stati stanziati circa 445 milioni per il 2014, così ripartiti: 50 milioni per la sperimentazione della nuova Social card, altri 140 per l’allargamento della sperimentazione alle regioni del Sud, altri 250 milioni invece andranno alla finanziare la Carta acquisti tradizionale, con l’intenzione di avviare un allargamento della sperimentazione anche al Nord Italia e 5 milioni stanziati nel ddl stabilità per il Fondo per la distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti. Scartata, ad oggi, la possibilità di avviare anche in Italia una sorta di reddito
    minimo. Sostenuto dal ministro del Welfare Enrico Giovannini, il progetto del Sostegno per l’inclusione attiva (Sia), non è stato inserito in legge di stabilità come auspicato dallo stesso
    ministro, ma secondo la Fio.psd la partita è ancora aperta e non è detto che entro il termine dell’iter del ddl stabilità, non possano esserci sorprese.
    (fonte agenzia giornalistica redattoresociale)

  • 13 Novembre 2013 | Lo Sportello lavoro è su facebook! vedi

    Inaugura la pagina facebook dello Sportello lavoro del Comune di Bologna. La pagina vuole essere uno strumento di informazione e di aggancio,  per avvicinare ed incontrare il cittadino su diverse tematiche, visto l'utilizzo ormai  molto  diffuso di questo social network da parte degli utenti dello Sportello.
    Sulla pagina sono a disposizione tutte le informazioni utili per la ricerca  attiva  del  lavoro  in rete, quali siti, indirizzari utili da utilizzare per l'autocandidatura di aziende,... Verranno inoltre pubblicate le notizie più interessanti sui temi della formazione gratuita, dei tirocini, dell'orientamento e sui laboratori informatici di ricerca attiva del lavoro  promossi dallo Sportello.

    Per seguire lo Sportello lavoro su facebook: www.facebook.com/sportellolavorobologna

    Per maggiori informazioni sullo Sportello Lavoro:
    www.comune.bologna.it/lavoro/servizio_singolo/119:6655/

  • 6 Novembre 2013 | A Forlì la seconda Conferenza regionale per l'inclusione lavorativa delle persone con disabilità vedi

    E' in programma a Forlì il 14 e 15 novembre la seconda Conferenza regionale sull'inclusione lavorativa delle persone con disabilità.
    La Conferenza,  prevista dall’art. 18 della Legge Regionale n. 17/2005, vuole fare il punto sullo stato d’attuazione in Emilia-Romagna della Legge n.68/99 per l'inserimento lavorativo delle persone disabili, per metterne a fuoco gli aspetti performanti e nel contempo quelli da rivisitare anche attraverso nuove disposizioni normative che rispondano alle criticità emerse nel corso della sua operatività.
    Leggi tutto su bandieragialla.it
    (fonte newsletter bandieragialla.it)

  • 31 Ottobre 2013 | Istruttoria pubblica "Il disagio adolescenziale e giovanile" vedi

    Sollecitare proposte innovative nell'offerta dei servizi e nelle forme di sostegno agli adolescenti, ai giovani e alle famiglie, con particolare riferimento alla fascia di età 10-19 anni. E' uno degli obiettivi principali dell'Istruttoria pubblica indetta dal Comune di Bologna sul tema del disagio adolescenziale e giovanile.
    Le Associazioni, i Comitati ed i Gruppi di cittadini interessati ad intervenire all'istruttoria possono presentare domanda entro le 12 del 30 novembre. La prima seduta è convocata 10 dicembre alle 9.30 nella Sala del Consiglio comunale di Palazzo d'Accursio.
    Per informazioni é possibile scrivere all'indirizzo IstruttoriaPubblica@comune.bologna.it o contattare i numeri telefonici del Settore Staff del Consiglio comunale 051.2194184 - 051.2194504 – 051.2193902 (dalle 9.30 alle 13).
    Approfondisci nel sito del Comune

    Altre Istrutorie pubbliche in campo sociale svoltesi negli ultimi anni:
    - Immigrazione
    - Disabilità
    (fonte sito Comune Bologna)

  • 31 Ottobre 2013 | Comunicazione targhe invalidi: nuovo numero di fax vedi

    Da lunedì 28 ottobre è attivo il nuovo numero di fax 051/7095044 dello Sportello Mobilità urbana per la comunicazione delle targhe dei veicoli delle persone invalide (residenti a Bologna e non).
    La comunicazione è inerente agli accessi occasionali alla ZTL e alla comunicazione delle targhe associate al "Contrassegno di parcheggio per disabili"(contrassegno H).
    Il vecchio numero 051/2193069 rimarrà attivo fino al 28 novembre 2013.
    (fonte settore mobilità Comune)

  • 30 Ottobre 2013 | Sono on line la nuova newsletter Disabilità e il supplemento bibliografico vedi

    E' on line il n.126 della nostra newsletter disabilità; tra i temi trattati i tirocini formativi di persone disabile, il protocollo di intesa sulle barriere con gli ACER della regione, la legge Fornero e le ricadute sui permessi legge 104, le nuove possibilità che si aprono con la Legge di stabilitò sui mutui casa..e alt6ro ancora. 
    Leggi la newsletter
    Il supplemento bibliografico realizzato in collaborazione con il CDH di Bologna, 34 nuove segnalazioni
    (fonte redazione sportello sociale)

  • 30 Ottobre 2013 | Promuovere la salute e il benessere dei bambini: due lezioni magistrali il 30 e 31 ottobre vedi

    Nella recente normativa regionale (L.R. 117/2013 “Indicazioni attuative del Piano sociale e sanitario regionale per il biennio 2013/2014”) una delle priorità richiamate è quella di “immaginare e sostenere il futuro” attraverso azioni dirette nei confronti delle giovani generazioni.
    In particolare viene posta attenzione al fatto di investire e potenziare maggiormente le politiche sanitarie, educative e sociali nella loro funzione strategica di promozione del benessere per la crescita dei bambini e dei ragazzi, di sostegno alle funzioni genitoriali, di prevenzione per rompere la catena di riproduzione delle diseguaglianze sociali e favorire processi di inclusione.

    In questa ottica Comune, Regione, Agenzia sociale e sanitaria, Kids in places organizzano due lezioni magistrali, oggi e domani, in Cappella Farnese di palazzo d'Accursio (p.Maggiore), dalle 17,45 alle 19,30
    La prima, dal titolo "I diritti dei bambini nel campo della salute" è con Jeffrey Goldhagen, della University of Florida.
    La seconda, dal titolo "L'equità nella salute comincia dai bambini" è con Raul Mercer, Facultad Latino americana de Ciencias Sociales, Buenos Aires.
    Le lezioni magistrali si svolgeranno in lingua inglese
    Ulteriori informazioni
    (fonte agenzia regionale socio sanitaria)

  • 29 Ottobre 2013 | Cambio ai vertici della CTSS vedi

    Beatrice Draghetti e Luca Rizzo Nervo, rispettivamente Presidente della Provincia di Bologna e Assessore alla Sanità e Integrazione Socio-Sanitaria, Sport e Coordinamento Quartieri del Comune di Bologna, sono stati eletti alla Presidenza della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria di Bologna (CTSS).
    La CTSS è un organo di governo della sanità bolognese, che riunisce tutti i 50 sindaci dell’area metropolitana (escluso l’imolese che ha una propria Ctss) e svolge funzioni di programmazione, indirizzo e verifica delle politiche sanitarie e sociali dell’area metropolitana di Bologna. Oltre che sanitaria, la Conferenza è anche sociale, e ciò le consente di coordinare la programmazione di due ambiti fortemente intrecciati tra loro, che richiedono una attenzione costante alla integrazione degli interventi.
    La CTSS promuove e coordina gli accordi in materia di integrazione socio-sanitaria previsti dai Piani di zona, assicurando il raccordo e la coerenza con i Piani per la salute previsti dal Piano sanitario regionale.
    (fonte ufficio stampa azienda USL)

  • 29 Ottobre 2013 | Convegni, corsi, conferenze sociali a Bologna (novembre 2013) vedi

    Gli appuntamenti per conoscere e approfondire le tematiche sociali e sociosanitarie a Bologna nel mese di novembre 2013.

    venerdì 1 novembre
    incontro "Sistema C.I.E. e la violazione dei diritti umani"
    a cura di Circolo Acli Achiropita e Associazione Legali Immigrazionisti
    dalle 16 alle 19, saletta dell'oratorio della Parrocchia Madonna del Lavoro, via Ghirardini 15, Bologna

    martedì 5 novembre
    tavola rotonda "Housing first. Un Nuovo Welfare è possibile?"
    a cura di Piazza Grande, Avvocato di strada, Fiopsdù
    ore 10,30, Sala Anziani, palazzo d'Accursio, p.zza Maggiore, Bologna

    mercoledì 6 novembre
    seminario "Voi come noi...noi come voi. Neomaggiorenni attivi per un nuovo servizio di supporto all’autonomia" (Progetto Voi come noi...noi come voi)
    a cura di Ass.Agevolando
    dalle 14,00 alle 18,30, Cappella Farnese, palazzo d'Accursio, p.zaa Maggiiore, Bologna

    venerdì 8 novembre
    convegno "Giovani adulti: consumi, sostanze, nuove dipendenze"
    a cura Az.USL Bologna
    dalle 9,00 alle 13,30, Auditorium Biagi, Biblioteca Sala Borsa, p.Nettuno, Bologna

    venerdì 8 e sabato 9 novembre
    seminario “L’impresa sociale e culturale”
    a cura di Tools For Culture
    dalle 10,30 alle 18,30, Urban center, p.Nettuno 3, Bologna

    Venerdì 8 novembre e venerdì 15 novembre
    incontro "Tutela dei lavoratori stranieri al tempo della crisi"
    a cura di Circolo Acli Achiropita e Associazione Legali Immigrazionisti
    20.30 alle 21.30, saletta dell'oratorio della Parrocchia Madonna del Lavoro, via Ghirardini 15, Bologna

    venerdì 8 e venerdì 15 novembre
    percorso di formazione "Giocare è una cosa serie: percorso sul gioco di azzardo"
    a cura Comune, Regione, Arci, Libera
    ore 9.00, Sala del Consiglio, Quartiere Porto, Via dello Scalo 2, Bologna

    lunedì 11 novembre
    Presentazione della rivista "Sicurezza e Scienze Sociali"
    a cura di UniBo, Dip.Sociologia
    alle ore 15.00, Dipartimento di Sociologia e Diritto dell'Economia, Strada Maggiore 45, Sala Poeti, Bologna

    martedì 12 novembre
    convegno "Asilo e Reinsediamento in Europa "
    a cura di Progetto Torre (Transnational Observatory for Refugee’s Resettlement in Europe)
    dalle 9.00 alle 18.30, Sala Marco Biagi, Via Santo Stefano 119, Bologna

    mercoledì 13 e giovedì 14 novembre
    corso di formazione “Promuovere la cultura e la metodologia dell’auto mutuo aiuto e facilitare l’avvio dei gruppi”
    a cura Az.USL Bologna
    dalle 8,30 alle 17,00, Comune di Bologna, Aule didattiche, Settore Istruzione, Via Cà Selvatica 7, Bologna

    mercoledì 13 novembre
    seminario "FareWelFare" (presentazione dei lavori del Tavolo Tematico FareWelFare, organizzato da Fondazione Alma Mater e Università di Bologna)
    a cura di Fondazione Alma Mater
    dalle 10 alle 18, Aula Prodi, Piazza San Giovanni in Monte 2, Bologna  

    giovedì 14 novembre
    seminario "Ascolto [del minore]... Diritto e dovere"
    a cura di Garante per l'infanzia e l'Adolescenza di Regione Emilia-Romagna, UnoBo
    dalle 9 alle 13, Sala Guido Fanti, Regione Emilia-Romagna, Viale Aldo Moro 50, Bologna

    venerdì 15, venerdì 22, venerdì 29 novembre
    corso di formazione "Corso di formazione gratuito in materia di libera circolazione e soggiorno dei cittadini comunitari"
    a cura di Melting Pot e GVC
    dalle 9,30 alle 18, Sala del Silentium Quartiere San Vitale, Vicolo Bolognetti 2, Bologna

    mercoledì 20 novembre
    convegno "Prove tecniche per un progetto adolescenza...Attivazione, connessione e continuità tra le risorse dei servizi e della comunità"
    a cura Regione E.Romagna
    dalle 9.00 alle 13.15, Regione Emilia-Romagna, Assemblea Legislativa, Sala Polivalente “Guido Fanti”, Viale Aldo Moro 50, Bologna

    mercoledì 20 novembre
    seminario “Amministrazione di sostegno: il rendiconto annuale (gestione e criticità)”
    a cura Ordine dei Dottori commercialisti di Bologna
    dalle 15 alle 18, Sala Conferenze Marco Biagi, P.zza De' Calderini 2/2, Bologna

    mercoledì 20 e giovedì 21 novembre
    convegno 5a edizione del Forum sulla non autosufficienza
    a cura Maggioli editore
    dalle 9 alle 18,30, Centro congressi Savoia Hotel, via del Pilastro 2, Bologna

    giovedì 21 novembre
    seminario "Sportello sociale e welfare dell'accesso: strade da percorrere"
    a cura di Provincia di Bologna
    dalle 9,30 alle 12,30, Sala del Consiglio provinciale, via Zamboni 13,  Bologna

    giovedì 21 novembre
    seminario "Persona, famiglia, carcere"
    a cura di AMI, Camera penale, Fondazione forense
    dalle 14,30 alle 19,30, Tribunale di Bologna, Palazzo Legnani Pizzardi - Aula Primo Zecchi, Via Luigi Carlo Farini 1, Bologna

    Venerdì 22 novembre
    incontro "Famiglie straniere e tutela dei minori"
    a cura di Circolo Acli Achiropita e Associazione Legali Immigrazionisti
    dalle 15 alle 18, saletta dell'oratorio della Parrocchia Madonna del Lavoro, via Ghirardini 15, Bologna

    sabato 23 novembre
    seminario "La solitudine del corpo nella patologia psichiatrica"
    a cura di AITSaM
    alle 9,30, Casa della solidarietà, via del Fanciullo 6, Casalecchio di Reno (BO)

    martedì 26 novembre
    seminario "Presentazione della nuova legge regionale sui Tirocini Formativi"
    a cura ConfCooperative E.Romagna
    dalle 15,00, sede Confcooperative Emilia Romagna, Sala Palissandro, via Calzoni 1/3, Bologna

    giovedì 28 Novembre
    convegno "Scenari futuri del welfare"
    a cura Az.USL Bologna
    dalle 9,00 alle 13,30, Relais Bellaria, Hotel & Congressi, Via Altura 11/Bis, Bologna

    Giovedì 28 novembre
    presentazione della rivista "Gli asini" (in particolare il n.16-17/2013 dedicato al tema del servizio sociale sospeso tra ieri e oggi, nel tempo della crisi)
    a cura Istituzione inclusione sociale, rivista Gli Asini
    dalle 15 alle 17, 30,  sede Asp Poveri Vergognosi, in via Barozzi 7, Bologna

    venerdì 29 novembre
    convegno ""Valori e innovazione per il miglioramento della qualità e della sostenibilità del sistema sociale e sanitario regionale"
    a cura di Regione Emilia-Romagna
    dalle 9.30 alle 17,00, Aula Magna di Santa Lucia, via Castiglione 36, Bologna

    venerdì 29 novembre
    incontro "Deontologia dell'avvocato immigrazionista: esperienze a confronto"
    a cura di Circolo Acli Achiropita e Associazione Legali Immigrazionisti
    dalle 15 alle 18, saletta dell'oratorio della Parrocchia Madonna del Lavoro, via Ghirardini 15, Bologna

    venerdì 29 novembre
    seminario "Persone disabili di origine straniera: risorsa o svantaggio? Le sfide per l’integrazione"
    a cura di OPIMM Opera dell'Immacolata
    dalle 14,30 alle 18,00, Sala consiliare “Falcone e Borsellino”, Quartiere Reno,  Via Battindarno 123, Bologna

    sabato 30 novembre
    convegno "Tutto esaurito! La cultura accessibile strumento di inclusione e civiltà"
    a cura Coop Accaparlante, Comune San Lazzaro
    dalle 9,30 alle 18,00, Mediateca, via Caselle 22, S.Lazzaro di Savena (BO)

    sabato 30 novembre
    seminario "Vivere con la malattia di Parkinson oltre la terapia farmacologica: il canto e il ballo come strumenti riabilitativi"
    a cura Azienda USL Bologna
    alle 9.30, Circolo Arci, via Bellaria 7, San Lazzaro di Savena

  • 28 Ottobre 2013 | Caritas diocesana: cambio al vertice vedi

    L'Arcidiocesi di Bologna ha reso noto l'avvicendamento alla guida della Caritas diocesana tra Paolo Mengoli, responsabile dal 2005, e Mario Marchi, diacono permanente presso la Parrocchia di Sant’Antonio da Padova a La Dozza e impegnato nella mensa che la Caritas gestisce in via Santa Caterina.
    Visita il sito della Caritas diocesana di Bologna
    (fonte redazione sportello sociale)

  • 28 Ottobre 2013 | Povertà, le regioni bocciano la Social card ordinaria. vedi

    La vecchia social card non piace alle regioni. Motivo: fa spendere soldi allo Stato e non incide sulla qualità di vita delle persone indigenti. Molto meglio potenziare la nuova social card e, nel contempo, continuare a pensare a un sostegno di inclusione attiva (Sia), così come introdotto sulla scena pubblica dal ministro Giovannini qualche tempo fa. Una posizione che sarà formalizzata con degli emendamenti da presentare, come regioni, nel corso della discussione sulla Legge di Stabilità.
    A rendere nota la posizione delle regioni è la coordinatrice degli assessori regionali alle Politiche sociali, Lorena Rambaudi. La filosofia di fondo è chiara e viene sottolineata dalla stessa Rambaudi: “Sappiamo che il momento è difficile, non ci permettiamo quindi di fare richieste non esigibili con le poche risorse a disposizione. Noi chiediamo solo che i pochi soldi vengano spesi meglio”.
    - Sia, social card e Fondo sociale.
    Afferma la Rambaudi: “Il Sia ha creato aspettative. Ha destato interesse, curiosità. Come regioni crediamo che sia importante che l’Italia vada verso una misura universalistica di contrasto alla povertà. Sinceramente, credo che non ne possiamo fare a meno. Però gli studi mostrano che per tale misura c’è bisogno di un budget iniziale di 1,5 miliardi, budget che a regime sarà di circa 7 miliardi. Inizialmente sembra che il ministero volesse attingere ai fondi europei e in tal senso c’è stata un’esplorazione. Tuttavia si è visto che le risorse europee non possono essere usate per erogazioni monetarie dirette. Possono essere legati ai progetti di inclusione, ma non alla misura economica in sé”. Da qui la necessità di accantonare per il momento il Sia e dirigersi verso opzioni più fattibili.
    “Il fatto che non ci siano soldi per il Sia – continua la Rambaudi – non giustifica il mantenimento della spesa per misure come la vecchia social card, una misura assistenzialista con scarso impatto sulla povertà. E’ uno spreco di denaro. Meglio continuare a puntare sulla social card sperimentale, quella pensata per le città metropolitane, allargando il raggio d’azione. Una misura, questa, legata a progetti individuali. Su questo siamo disponibili a confrontarci”.
    Da qui la proposta: “Il Fondo sociale previsto nella legge di Stabilità è di 250 milioni di euro. O meglio, sarebbero di 300 milioni ma 50 vengono trattenuti dal Governo. Siamo ai minimi storici. Altri 250 milioni sono previsti per la social card. E’ qui che vorremmo intervenire. La nostra proposta è quella di togliere 100 milioni dai 250 previsti per la social card (o meglio, per la vecchia carta acquisti, ndr) e dirottarli sul Fondo sociale, con la precisa indicazione che essi devono andare a supportare i servizi contro la povertà”. Una proposta che, a parità di risorse, viene considerata più efficace e rispondente alla realtà.
    [...]
    La proposta sulla social card sarà formalizzata il 6 e 7 novembre prossimi, quando si riuniranno dapprima la commissione Politiche sociali e poi la conferenza dei presidenti. Sarà quella l’occasione nel corso del quale gli assessori presenteranno la domanda per ricalibrare gli intereventi contro la povertà. Una proposta che, con l’appoggio dei presidenti, diventerà un vero emendamento da presentare in sede di dibattito sulla legge di Stabilità.
    (fonte redattoresociale)

  • 28 Ottobre 2013 | Rifondare il welfare: la Lezione Magistrale di Jean-Louis Laville a Bologna vedi

    Un conflitto tra capitale e democrazia che dura da due secoli con alterni risultati e che può condurre, come è accaduto nel Novecento, a totalitarismi e autoritarismi. «Anche oggi – ha esordito Jaean-Louis Laville, sociologo e economista, nella sua Lezione Magistrale tenuta nella Sala A della Terza Torre della Regione Emilia-Romagna, a Bologna il 21 ottobre scroso– questo rischio esiste, ma ci sono anche le risorse per evitare questo esito e sono le strade della solidarietà, della reciprocità, del dono».

    Laville ha richiamato Jurgen Habermas, la sua enunciazione che la democrazia non è data solo dalla buona salute delle istituzioni pubbliche, ma dalla esistenza e dalla vitalità degli spazi pubblici; e Karl Polaniy e la sua critica alla cosiddetta “naturalità” della società di mercato alla quale viene opposta una idea del mercato incardinato in un sistema di relazioni e di valori.
    Anche l’ideologia del progresso come regolatore “naturale” delle società e limitatore automatico delle diseguaglianze viene messo in discussione da Laville: «Sono modelli stanchi – ha detto –: le crisi ricorrenti dagli anni Settanta del Novecento a oggi lo dimostrano. Anche l’affermarsi della visione ecologista e l’irrompere del femminismo nello spazio pubblico, portando in luce e all’attenzione generale temi a lungo ignorati, mettono in evidenza la crisi dello Stato patriarcale e di ideologie come quella del progresso. Oggi – ha proseguito Laville – quei movimenti si sono spesso frammentati, territorializzati, ma hanno dato vita a esperienze che propugnano e praticano modi alternativi di vivere e di fare economia».
    Non più solo Stato e mercato come grandi protagonisti della vita sociale, ad esempio, dei Paesi europei, ma esperienze concrete che avvengono nello spazio pubblico e che rigenerano, rifondandola, l’idea stessa di solidarietà.

    «Con  la crisi economica – ha osservato Laville – si affermano nuove forme di associazionismo legate alle tematiche dell’inclusione; non solo: entra in crisi l’ideologia del new public management, quell’idea per cui il pubblico deve trovare efficienza attraverso il contenimento dei costi senza troppo curarsi di cosa questo provochi nella sfera sociale».
    In campo, per Laville, ci sono tre ipotesi: la prima è quella che vede nel new public management la soluzione alla crisi del welfare; la seconda, più praticata negli USA e in Asia, immagina che lo scopo della cooperazione e dell’associazionismo sia quello di moralizzare il capitalismo, in parte messo al servizio del sociale, privatizzando la funzione pubblica; il terzo, per il quale propende Laville, quello fondato su una democrazia pluralistica nel quale le associazioni e la cooperazione assumono una funzione pubblica.
    «In una democrazia pluralistica – ha osservato Laville – non si parla di crescita economica per poi provvedere alla redistribuzione, ma la crescita è già pensata in funzione del benessere collettivo. Esperienze di questo tipo sono già all’opea in alcuni Paesi, ad esempio in Brasile: non è utopia, ma realtà».

    Alla Lezione di Laville, presentata da Augusta Nicoli e introdotta dall’assessore regionale alle attività produttive, Gian Carlo Muzzarelli – il quale aveva tracciato un quadro della crisi rintracciandone le cause nella prevalenza di una economia distorta e prevalentemente finanziaria e ha ricordato che la democrazia «non può essere solo rappresentativa, ma deve basarsi sulla trasparenza e sulla partecipazione, restituendo ai cittadini lo scettro sulle decisioni» – hanno fatto seguito l’intervento di due economisti di grande spessore: Stefano Zamagni e Patrizio Bianchi, entrambi sostenitori di una economia civile di mercato che metta l’accento sulla capacità di autorganizzazione e autoproduzione sociale e che punti decisamente verso una pluralità di forme economiche e associative.

    «Con la globalizzazione è entrato in crisi anche il welfare – ha ricordato Zamagni – e occorre trovare nuovi equilibri per un modello che cambia radicalmente. L’Italia segna il passo: ci sono leggi che incentivano il pluralismo economico che sono ferme da anni perché mancano i regolamenti attuativi e la rendita finanziaria continua a venire privilegiata rispetto al lavoro. Eppure, ci può essere anche una finanza che non sia solo speculazione, ma anche di valore sociale».
    «L'inclusione deve uscire dalla logica dell'assistenzialismo ed entrare nell'ambito del riconoscimento dei diritti delle persone – ha detto Patrizio Bianchi, che è anche assessore regionale –. Ogni semplificazione è sbagliata: oggi la pluralità di economie e la pluralità degli attori coinvolti è necessaria per passare da una gestione tollerabile dell'esclusione ad una capacità di includere basata sul reale riconoscimento dei diritti delle persone».
    «Abbiamo voluto una mattinata per pensare – ha concluso l’assessore alle Politiche sociali Teresa Marzocchi, che ha promosso l’incontro –: l’urgenza non deve fare venire meno la capacità di riflettere e guardare oltre ai nostri confini, verso l’Europa, verso altre esperienze. Occorre rifondare la coesione sociale e noi vogliamo farlo attraverso un approccio pubblico all’economia plurale, attraverso una trasversalità e una collegialità che è la stessa che ha fatto sì che questa mattina i miei colleghi di giunta che si occupano di lavoro, attività produttive, ricerca, formazione, università, abbiano focalizzato l’attenzione sul welfare».
    Marzocchi ha sottolineato la necessità di ascoltare: «I cambiamenti si fanno dando voce ai cittadini, ampliando lo spazio pubblico, sostenendolo e rafforzandolo. Rileggendo il nostro passato, che è una passato ricco di esperienze positive, e avendo come obiettivo quello dell’inclusione e dei diritti senza i quali non si può parlare di vera democrazia».
    «Giorni fa – ha concluso Marzocchi – da don Lugi Ciotti abbiamo riscoperto l’importanza dell’esere eretici, ovvero, di scegliere. Oggi l’assessore Muzzarelli ha detto che dobbiamo e vogliamo essere audaci. È una parola importante, che dobbiamo coniugare con speranza e con il coraggio di chi vuole trasformare la speranza in atti concreti».
    (Fonte Emilia Romagna Sociale)

  • 28 Ottobre 2013 | Social card sperimentale, a Bologna 476 richieste su 450 disponibili vedi

    Nel capoluogo emiliano i conti tornano: sono 476 le domande pervenute al Comune per ottenere la social card su 450 assegnabili.
    Merito anche della decisione dell’amministrazione di aprire il bando a famiglie già note ai servizi sociali: grazie alla presenza sul territorio, il comune di Bologna aveva individuato circa 450 famiglie disagiate già conosciute a cui offrire questa possibilità.
    La parola ora passa all’Inps, chiamata a controllare le domande e a decidere come saranno ripartiti il milione e 600 mila euro che il governo ha destinato a Bologna: si tratterebbe di un contributo mensile di circa 311 euro. “Ottimisticamente parlando, tra pochi giorni l’Inps dovrebbe restituire una graduatoria pulita – commenta Mara Rosi, coordinatrice dell’osservatorio famiglie del Comune di Bologna –, a cui seguirà un periodo già previsto per eventuali ricorsi, dopo di che le Poste potranno consegnare le social card. Si presume che questo possa avvenire verso i primi di novembre”.
    Secondo Rosi, le domande fatte pervenire risponderebbero tutte ai requisiti previsti dal decreto nazionale e dalle linee di indirizzo della giunta comunale: famiglie con minori e Isee non superiore ai 3 mila euro; con problematiche relative al lavoro e al disagio abitativo (il bando è stato aperto anche alle famiglie nelle graduatorie per le case popolari); residenza da almeno un anno e cittadinanza italiana (ma di fatto hanno potuto accedere anche i cittadini comunitari e extracomunitari da tempo in Italia).
    Sarà l’Inps a verificarlo. Una volta restituita la graduatoria definitiva, partirà anche il piano personale assistenziale previsto dal progetto dedicato a un numero compreso tra il 50 e il 75 per cento delle famiglie idonee (non si dimentichi che la social card è una sperimentazione), che include, in primis, misure volte al rientro nel mondo del lavoro di almeno un membro del nucleo familiare.
    Parte delle famiglie “escluse”, perciò, non godranno di questa presa in carico da parte del comune. “La nostra scelta di riservare la proposta alle persone già in carico ai servizi è stata premiata – commenta Amelia Frascaroli, assessore al Welfare di Bologna – Potremmo aiutare gran parte delle famiglie che negli ultimi anni ci hanno chiesto di intervenire”.
    “All’inizio la scelta di non aprire a tutti il bando per la social card ci ha lasciato perplessi – spiega Antonella Raspadori della Cgil – ma alla fine ha dato buoni risultati. Dimostra che almeno sul nostro territorio il comune riesce ancora a farsi carico, nei limiti del possibile, dei casi di disagio sociale”. Per Raspadori, però, la social card non aiuterà le famiglie a uscire dalla loro condizione di indigenza. Per due motivi: in primis, i criteri previsti sono troppo complicati e rigidi. Secondo, perché è ora di uscire da una logica meramente assistenziale: “Il tema del lavoro è ancora una volta trascurato.
    Come abbiamo fatto presente alla riunione di fine luglio con comune, Cisl e Uil, era necessario legare la social card alla disponibilità di un componente del nucleo a svolgere un’attività di pubblica utilità, ovviamente commisurata alla cifra erogata. È necessario agire attivamente, favorire un rientro al lavoro per chi non ce l’ha”. La colpa, secondo Raspadori, è dello Stato – Italia e Grecia casi unici in Europa – che non prevede un fondo nazionale per il contrasto delle povertà, scaricando tutto il peso sulle spalle degli enti locali.
    “Evidentemente, questo progetto si inscrive nei provvedimenti previsti dalla legge 328, la riforma dei servizi sociali, secondo la quale sono gli enti locali i principali protagonisti dell’assistenza, considerato il loro radicamento al territorio – spiega Alberto Schincaglia della Cisl – La social card, però, deve essere anche strumento verso un minore assistenzialismo a favore di un ruolo attivo dei soggetti disagiati nella società”.
    Luciano Roncarelli (Uil) si dichiara soddisfatto: “Ora speriamo che tutte le domande consegnate all’Inps siano regolari. Poi, ci auguriamo che, considerato la buona riuscita, questo progetto sia riproposto estendendo a tutti la possibilità di parteciparvi, complice magari una migliore situazione economica e uno stanziamento maggiore di fondi”.
    (fonte redattoresociale)

  • 28 Ottobre 2013 | Tirocini. Deroghe per persone con disabilità, svantaggiate e richiedenti asilo vedi

    È stata approvata dalla Giunta della Regione Emilia-Romagna l’attuazione delle deroghe, previste dalla legge n. 7 del 19 luglio 2013, relative ai tirocini di orientamento e formazione o di inserimento o reinserimento in favore di persone con disabilità, svantaggiate ai sensi della legge 381/91 e richiedenti asilo. Questi tirocini sono definiti dalla legge come tirocini di “tipologia c”.
    Le deroghe riguardano:
    - l’esclusione dal computo dei tirocini che un’azienda può ospitare,
    - la durata e ripetibilità del tirocinio,
    - la modalità di erogazione dell'indennità.
    Nello specifico, al fine di evitare concorrenza fra i giovani neodiplomati e laureati e le persone con fragilità/vulnerabilità sociale, i tirocini della “tipologia c” non devono essere considerati nel computo dei tirocini ospitabili.
    Per quanto riguarda la durata, invece, l’automatica ripetibilità del tirocinio è prevista per le persone con disabilità superiore al 79% e disabilità intellettiva e psichica.
    Il valore dell'indennità, infine, viene riparametrato sulla base della presenza del tirocinante in azienda, come prevista nel progetto formativo. In particolare può non essere erogata se la presenza del tirocinante è inferiore a dieci ore settimanali, mentre è pari a 200 euro se la presenza è tra dieci e venti ore settimanali.
    La delibera di GR n. 1472 del 21/10/2013, che costituisce la prima attuazione delle misure di agevolazione e di sostegno in favore dei beneficiari dei tirocini di tipologia c, contiene sia regole che sono immediatamente applicabili sia regole la cui applicazione è subordinata alla valutazione da parte di un Organismo tecnico, che dovrà essere istituito entro 15 giorni dall’entrata in vigore della delibera, che valuterà i casi in cui le deroghe sono possibili.
    Leggi tutto, scarica la Delibera di GR n. 1472 21/10/2013 e approfondisci il tema dei tirocini in E.Romagna

    Per chi vuole saperne di più ConfCooperative organizza un seminario di approfondimento nella giornata di
    martedì 26 novembre p.v.
    (fonte newsletter Regione E.Romagna)

  • 25 Ottobre 2013 | Nuova sede per il servizio sociale a bassa soglia vedi

    Nei giorni 29 e 30 ottobre il Servizio Sociale Bassa Soglia di via della Grada 2/2 resterà chiuso per effettuare il trasloco che porterà alla nuova sede in via Emilia Ponente 30/4 con i seguenti nuovi numeri di telefono:
    051/383509 - 051/388640
    Il servizio riprenderà la sua attività il giorno 31 ottobre
    La scheda sul servizio nel sito dello spprtello sociale
    (fonte redazione sportelo sociale)

  • 25 Ottobre 2013 | Casa e disabilità: mutui agevolati per le famiglie. Prosegue l'iter della legge di stabilità. vedi

    La legge di conversione del D.L. 31 agosto 2013, n. 102 - Disposizioni urgenti in materia di IMU, di altra fiscalità immobiliare, di sostegno alle politiche abitative e di finanza locale, nonché di cassa integrazione guadagni e di trattamenti pensionistici - (cd. “Decreto IMU”), ha incassato il via libera ieri dalla Camera.
    Oltre alle giovani coppie potranno usufruire dei finanziamenti agevolati per l'acquisto della prima casa anche i nuclei familiari di cui fa parte almeno un soggetto disabile. Lo prevede un emendamento presentato dalla Lega al decreto Imu-Cig approvato dall'Aula della Camera, fino ad ora non esistevano forme di agevolazione in tal senso.
    La legge deve ora completare il suo iter e se ne prevede l'approvazione entro l'anno: gli aggiornamenti in campo sociale li potete seguire a questa pagina e nel Dossier aggiornato nel sito del Ministero.
    Leggi tutta la notizia su Repubblica
    (fonte siti repubblica, money360, redazione sportello sociale comune Bologna)

  • 25 Ottobre 2013 | Casa: agenzia per l'affitto, canoni concordati e fondo anticrisi vedi

    Rinnovato l’accordo comunale tra le associazioni dei proprietari e i sindacati degli inquilini che rende più trasparente ed efficiente l’applicazione dei benefici fiscali nei contratti a canone concordato sul territorio comunale, suddiviso in zone catastali oggi visibili sul sito del Comune.
    A sostegno dei canoni concordati, anche l’accordo tra Comune e sindacati degli inquilini che stanzia 500.000 euro del fondo anticrisi, sotto forma di un contributo di 500 euro una tantum ai proprietari che stipuleranno o rinnoveranno un contratto di questo tipo fino a 700 euro mensili.
    Le nuove misure comunali, unite al rilancio dell’Agenzia Metropolitana per l’Affitto su area provinciale, formano un pacchetto di interventi mirati al sostegno e alla diffusione del canone concordato e alla prevenzione delle morosità in un momento di crisi economica in cui è fondamentale rafforzare le politiche abitative.
    (fonte sito Comune Bologna)

  • 23 Ottobre 2013 | Nasce il Centro di Documentazione Nazionale del Dipartimento per la Giustizia Minorile vedi

    Il progetto nasce dall’esigenza di catalogare, organizzare e diffondere la cultura della Giustizia minorile e di rendere pubblico il lavoro che negli anni è stato realizzato dal Dipartimento attraverso i Servizi territoriali della Giustizia Minorile.
    Il Centro di Documentazione contiene monografie, riviste, pubblicazioni, letteratura grigia, archivio multimediale, statistiche, normative che riguardano il lavoro sociale del Dipartimento per la Giustizia minorile.
    Leggi tutto
    (fonte newsletter CISMAI)

  • 22 Ottobre 2013 | Adriano Olivetti, al di la del mito. Persona, innovazione, comunità. Due giorni di dibattito a Bologna vedi

    Molte sono le cose che legano la figura di Adriano Olivetti (..si, proprio quello delle macchine per scrivere e dei primi personal computer) ai nostri tempi e alle cronache di questi giorni.
    Un imprenditore illuminato, antesignano per molti di quella che nel dibattito attuale viene definita come responsabilità sociale di impresa. Un cultore del valore della Comunità locale e non a caso la casa editrice da lui fondata si chiamava e si richiamerà Edizioni di comunità.
    Poi la fiction a lui dedicata che andrà in onda su RAI 1 il 28 e il 29 ottobre prossimi.
    Circa le cronache locali l'inaugurazione nemmeno un mese fa del MAST - Manifattura arti sperimentazione tecnologia, voluto dalla imprenditrice Isabella Seragnoli che non a caso, nei giorni del 25 e 26 ottobre propone al MAST una due giorni con relatori di eccellenza, per approfondire la figura e il pensiero dell'imprenditore di Ivrea, curata da Michele Fasano e nata a partire dal suo bel film «In me non c'è che futuro...» (prod. Sattva Films), documentario oggetto anche di un seminario un anno fa, curato dal Dipartimento benessere di comunità del Comune.

    "..la sua visione politica, prima ancora che economica, sfugge al senso comune...quasi visceralmente riaccende speranze....rianima passioni. Sembrerebbe che Adriano Olivetti sia più amato che pienamente inteso.
    ...ciascuno vede uno spicchio, il cono ottico del proprio punto di vista, accontentandosi forse di reperire tracce del proprio mito in una complessitò invece sfuggente.
    ..allora può accadere che l'insieme delle parti non risulti maggiore della loro somma, ma resti uno scarto...col rischio che resti solo un passato che si può solo sospirare.
    Il Focus Adriano Olivetti del 28 e 29 al Mast di Bologna intende creare l'occasione per andare alla radice, per esplicitare quello stupore iniziale, per accedere ai paradigmi propri della visione olivettiana e tentare l'esercizio di tradurlo concretamente nei quattro ambiti della riflessione di olivetti: territorio, politica, cultura, economia (lavoro)"
    .

    Una iniziativa di grande interesse, anche per chi opera nell'ambito del sociale e segue progetti legati ai temi della ri-costruzione di comunità; si pensi al lavoro sociale di comunità, a parte dei progetti legati al fondo anti crisi, all'operare del terzo settore e al suo intreccio con i servizi pubblici, alle riflessioni su welfare e responsabilità sociale di impresa.

    La presentazione del Focus Olivetti del 25 e 26 ottobre
    Il programma delle due giornate
    Gli eventi collaterali
    Il sito del MAST
    La fiction RAI su Adriano Olivetti
    Il film di M.Fasano "In me non c'è che futuro"il trailer del film
    L'iniziative del Dipartimento benessere di comunità su Olivetti e responsabilità sociale di impresa (maggio 2012)
    (fonte redazione sportello sociale Comune Bologna)

  • 18 Ottobre 2013 | Compiono cinque anni gli sportelli sociali del Comune di Bologna vedi

    Sono attivi dall'ottobre 2008 e rappresentano la porta unitaria di accesso per i cittadini al sistema dei servizi e delle risorse del territorio in campo sociale e sociosanitario.
    Presenti nei nove Quartieri cittadini sono aperti nelle giornate di martedì e giovedì dalle 8,15 alle 17,30.
    La loro funzione è quella di informare e orientare i cittadini, avviare i percorsi di eventuale presa in carico da parte del sistema dei servizi sociali, fungere da osservatorio dell'andamento della domanda sociale in città, contribuire alle attività di promozione sociale nel proprio territorio.
    Un compito certamente non facile, soprattutto nei confronti delle situazioni più articolate, dove il bisogno dell'utente si manifesta tra incertezze e complessità, spesso non facilmente decodificabile nell'ambito di un colloquio ad uno sportello o, magari, telefonico. Per affrontare meglio questa complessità gli sportelli di Bologna stanno organizzando anche una presenza regolare di un assistente sociale allo sportello in modo che il livello informativo e quello di raccolta di maggiori elementi per una eventuale presa in carico possano meglio intrecciarsi.

    Dal 2008 ad oggi sono stati circa 100mila i contatti agli sportelli e oltre 1 milione e mezzo le pagine visitate nel sito degli sportelli sociali che oltre a varie rubriche offre una banca dati sui servizi con oltre 130 schede tematiche interrogabili sia per target  di utenza (anziani, disabili, minori...) che per tipologia di servizio (residenziali, domiciliari, informativi, sociosanitari, ...).  

    Agli sportelli sociali in questi anni c'è stato un accesso soprattutto nella fascia delle persone anziane e a seguire nell'ambito delle famiglie con minori e degli adulti in situazione di disagio sociale, target quest'ultimo in crescita negli ultimi due/tre anni ma che cambia anche composizione sociale intrecciandosi con tutte quelle situazioni di difficoltà (reddito, abitazione) che l'era della crisi porta con sè e che sottolineano anche aspetti di inadeguatezza della attuale rete dei servizi ad affrontare queste nuove dinamiche.
    Le persone disabili accedono in maniera relativa allo sportello, ma questo anche in funzione della presenza ormai da oltre un decennio  di una articolata gamma di servizi informativi on line molto utilizzati, avviati dal precedente sportello comunale Informahandicap CRH. Il target immigrati accede per i problemi specifici di questa fascia di persone (arrivo in città, abitare, lavoro, pratiche amministrative, pratiche sanitarie) allo sportello specializzato dell'Azienda per i servizi alla persona Poveri vergognosi, emanazione del Comune.

    Circa i bisogni manifestati dalle persone agli sportelli quello economico è il prevalente, anche se di sovente dietro alla richieste economica si celano anche altre complesse problematiche, seguito dalle necessità di cura (anziani, disagio nelle famiglie), l'ascolto, l'orientamento e informazione sui servizi, le esigenze relative all'abitare. Gli utenti sono per 2/3 italiani e il rimanente di altre nazioni, con prevalenza di extracomunitari. La persona che ha direttamente una necessità accede nei 2/3 dei casi, mentre nel terzo rimanente sono famigliari o conoscenti a chiedere informazioni.

    Lavorano per i 10 sportelli sociali, per parte del loro orario, circa una cinquantina di persone con profilo amministrativo impegnati nelle realtà dei servizi sociali territoriali di quartiere, una assistente sociale funge da coordinatore del servizio stesso. Un gruppo di lavoro di collegamento si riunisce a cadenza bimestrale.
    Le attività informative, comunicative e di documentazione sono garantite da una apposita redazione attiva presso l'Ufficio di piano del Dipartimento benessere di comunità.
    Il sistema degli sportelli sociali non si limita ad "aspettare" gli utenti allo sportello, ma li informa regolarmente con due servizi di newsletter gratuiti: quella dello Sportello sociale con cadenza mensile e quella dedicata all'ambito della disabilità che esce ogni due mesi. Complessivamente le due newsletter hanno oltre 4300 abbonati.

    Parallelamente agli sportelli sociali restano comunque attivi in città altri sportelli di interesse sociale come lo Sportello Informafamiglia del Centro per le famiglie, lo Sportello del Servizio sociale e bassa soglia per i senza dimora non residenti, lo Sportello per Immigrati e richiedenti asilo dell'Asp Poveri vergognosi, lo Sportello del CAAD-Centro per l'adattamento domestico per anziani e disabili. Tutti questi sportelli nel 2012 hanno avuto complessivamente un numero di contatti pari a quello degli sportelli sociali a testimonianza di una domanda informativa e di orientamento sociale complessa ed articolata, con tutto quanto ovviamente di positivo e meno c'è in questo dato.

    Gli sportelli del Comune di Bologna fanno parte di una rete più vasta di carattere regionale di circa 300 sportelli attivi in tutte le provincia e di cui recentemente la Regione ha messo on line una banca dati consultabile nel sito dell'Urp della Regione

    Chi è interessato ad approfondire il tema degli sportelli può consultare:
    - il Rapporto annuale della redazione
    - la sezione del sito che raccoglie numerosa documentazione sugli sportelli sociali consultabili quasi tutti on line (articoli, ricerche, monografie)
    - il video sugli sportelli sociali del Comune di Bologna
    (fonte redazione sportello sociale Comune di Bologna)

  • 14 Ottobre 2013 | Il mito del falso invalido e i video della Guardia di finanza vedi

    Assolta "perché il fatto non sussiste": dopo essere finita sotto i riflettori delle televisioni nazionali e avere avuto bloccati per circa due anni la pensione di invalidità e l’assegno di accompagnamento che le spettano, una parrucchiera sessantenne di Lugo (Ra), affetta da retinite pigmentosa, è stata assolta dal Tribunale di Ravenna dall’accusa di avere truffato l’INPS.
    L’indagine contro la signora, al pari di tante altre contro i cosiddetti falsi invalidi, era iniziata alla metà del 2011, quando la Guardia di Finanza di Lugo l’aveva filmata mentre si recava in bicicletta da casa al negozio o al bar con in mano un giornale.
    Quelle stesse immagini erano poi state trasmesse in televisione, finendo anche su Raiuno, in una puntata della trasmissione Domenica in… L’Arena di Massimo Giletti, ove si era dato grande risalto al caso della “falsa cieca”, ignorando però – tra l’altro – i contenuti della Legge 138/01, che classifica e definisce le minorazioni visive, e non dando nemmeno modo di spiegare che cosa sia e che cosa comporti la retinite pigmentosa a uno degli ospiti in studio, il professor Sergio Zaccaria Scalinci, referente scientifico del Centro di Studio per l’Ipovisione e il Glaucoma dell’Università di Bologna.

    Si conferma quindi quanto polverone sia stato montato sui numeri e sulla "qualità" dei falsi invalidi con numeri reali delle persone concretamente deninciate e perseguite lontani anni luce dalla cifre sparate sulla stampa. Una riflessione dovrebbe essere fatta anche sui tanti video distribuiti alle tv o in rete e girati dalla Guardia di finanza; il caso della persona di Lugo non è isolato ed anche in altre circostanze le persone filmate erano veri invalidi e perfettamente in grado di svolgere le azioni che venivano loro contestate e portate a prova della falsa invalidità (ndr).

    Leggi tutto su superando
    (fonte superando.it)

  • 11 Ottobre 2013 | Invito a proporre iniziative socialmente innovative per il contrasto alla povertà vedi

    E' in corso il progetto di ricerca europeo FP7 ImPRove per cercare esperienze di innovazione sociale e contrasto della povertà da analizzare e portare alla conoscenza della Commissione Europea. Il Consorzio ImPRovE selezionerà 30 casi con lo scopo di analizzare in quali condizioni essi possano contribuire a integrare, rafforzare o modificare le politiche di welfare di contrasto della povertà.

    Le esperienze devono essere realizzate da organizzazioni della società civile, imprese sociali o amministrazioni locali; e devono provenire "dal basso", dunque a cura di attori e in contesti prossimi alla quotidianità e alle esperienze dei cittadini in condizioni di povertà ed esclusione sociale.

    Saranno oggetto di studio progetti che affrontano le seguenti tematiche: disoccupazione e attivazione, istruzione/educazione e minoranze (educativa di strada, ecc.), social housing (inclusione abitativa fasce deboli).

    Le proposte devono essere inviate entro il 25 ottobre 2013. Tuttavia, saranno accettati suggerimenti anche dopo questa data, inserendoli nel progetto in una fase successiva.

    Leggi come partecipare >>

  • 11 Ottobre 2013 | Giornalismo sociale: riparte il laboratorio di Piazza Grande vedi

    Sono aperte le iscrizioni per la terza edizione del Laboratorio di Giornalismo sociale di Piazza Grande. Come nelle passate edizioni il laboratororio propone diversi appuntamenti con grandi firme del giornalismo e dell’impegno sociale per una terza edizione che ospiterà nel primo incontro del 28 novembre l’intervento-evento di Alessandro Bergonzoni.

    Il laboratorio si svolgerà con lezioni frontali e lavoro di gruppo, pratica redazionale e tanta attenzione al multimediale e si svilupperà su dieci appuntamenti, ogni giovedì, dalle 17 alle 19. Location d’eccezione sarà il Centro di accoglienza “Beltrame” di via Sabatucci (lo stesso dello scorso anno) in collaborazione con “Condominio Sabatucci”, realtà associativa che ha lo scopo di animare la vita in dormitorio: alcuni ospiti della struttura saranno infatti allievi del “Laboratorio di giornalismo sociale”.

    Oltre a Alessandro Bergonzoni, saranno in aula i registi Michele Mellara e Alessandro Rossi (“God save the green” e “La febbre del fare”), il giornalista anitimafia Giovanni Tizian oggi al L’Espresso, il critico cinematografico e scrittore Goffredo Fofi, la giornalista scientifica oltre che conduttrice radiofonica Elisabetta Tola, lo sceneggiatore Francesco Matteuzzi e il regista Andrea Segre (Io sono Li, Mare Chiuso, Come un uomo sulla terra). Poi spazio agli incontri tematici: Ornella Favero di Ristretti Orizzonti porterà l’esperienza pluriennale dell’informazione dal e sul carcere, Vincenzo Branà, presidente del Cassero, interverrà sul tema dei diritti e dell’omofobia; infine Paolo Brivio, direttore del giornale di strada milanese “Scarp de’ tenis” farà il punto sui giornali dei senza dimora e sulle nuove formule per reggere il mercato della strada.

    "Una scuola di giornalismo popolare, quella che poi porta direttamente alle collaborazione con il nostro giornale, che si vuole differenziare di molto dalla vasta e costosa offerta formativa che si può trovare in giro - affermano da Piazza Grande - a partire, appunto, dall’accessibilità: € 120 per tutti i 40 partecipanti, come lo scorso anno, e come l’anno precedente. Tutti soldi che non finiranno nelle tasche dei relatori (e infatti li ringraziamo fin d’ora, visto che vengono gratis) ma che andranno a finanziare le tante attività dell’associazione 'Amici di Piazza Grande', fra cui la realizzazione di questo giornale".

    Per iscriversi al Laboratorio è necessario inviare il proprio curriculum e lettera motivazionale a: laboratoriopiazzagrande@gmail.com entro – inderogabilmente – le ore 12 del 14 novembre 2013. I partecipanti selezionati saranno poi contattati direttamente dalla redazione per l’iscrizione. Tutti gli iscritti riceveranno un attestato di partecipazione. Coordinatori del corso saranno Leonardo Tancredi e Mauro Sarti.

    Per ulteriori informazioni:

    tel. 051/34.23.28
    cell. 392/989.06.11

    (Fonte: redazione Piazza Grande)

  • 10 Ottobre 2013 | Parte il progetto Case Zanardi. Presentazione alla giornata mondiale ONU di contrasto alla poverta'. vedi

    Nel 1992, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite stabilì che venisse istituita, il 17 Ottobre di ogni anno, la "Giornata Internazionale per lo Sradicamento della Povertà" per promuovere la consapevolezza della necessità di sradicare la povertà e la miseria in tutti i Paesi.
    Per celebrare la giornata e discutere e porre alla attenzione della città i temi delle vecchie e nuove povertà, che gli anni della crisi tendono ad aumentare, il Comune, la Consulta permanente per la lotta all'eclusione sociale, l'Istituzione per l'inclusione sociale "don Paolo Serrazanetti" del Comune, in collaborazione con l'Antoniano, hanno organizzato una giornata di incontro e dibattito per giovedì 17 ottobre, dalle 9 alle 20, presso l'Antoniano di via Guinizzelli.

    Si inizia con un seminario su "Chi sono i poveri a Bologna" a cui seguirà, con l'intervento del Sindaco e degli Assessori alle politiche sociali ed abitative, la presentazione degli interventi che il Comune ha attivato per la coesione sociale grazie ad un fondo anti crisi ad hoc.
    La mattinata si conclude con la presentazione dei primi risultati del recente avviso pubblico relativo al "Progetto Case Zanardi" che prendono il nome da Francesco Zanardi, sindaco di Bologna negli anni della prima guerra mondiale, altro periodo di forte crisi e sofferenza economica per la popolazione, e dalle sue "Botteghe del pane" che, tra alterne vicende,  sopravvissero fin dopo la seconda guerra mondiale.
    Lotta allo spreco
    , riuso e riciclo, nuovi modi di consumare, stili di vita ecosostenibili, creare occupazione che coinvolga persone in difficoltà gli scopi di questo bando di co-progettazione condivisa tra Comune e terzo settore che ha visto la presentazione di ben 32 progetti. Uno dei possibili antidoti alla crisi e alle nubi di possibili difficoltà e "povertà" che si addensano all'orizzonte di molti cittadini, soprattutto quelle categorie che maggiormente ne pagano gli effetti come le giovani generazioni, le famiglie numerose, i genitori separati, le persone che perdono lavoro e reddito.

    Nel pomeriggio presentazioni di progetti innovativi di lotta alla povertà e all'impoverimento già attivi a Bologna e proiezione di filmati del Why poverty project.
    Scarica il programma dell'iniziativa
    (fonte redazione sportello sociale)

  • 8 Ottobre 2013 | Manutenzione casa: riparte anche nel 2013 il progetto Casa Nova vedi

    La Fondazione del Monte, in collaborazione con la CTSS Conferenza sociosanitaria territoriale e il Consorzio SIC, promuove anche per il 2013 un progetto di sostegno all’economia del territorio tramite l’erogazione di contributi destinati a persone residenti in Provincia di Bologna e il cui nucleo familiare abbia un valore ISEE per l’anno 2012 non superiore a € 16.000, innalzabile a € 18.000 nel caso in cui il richiedente, al momento della presentazione della domanda, si trovi in cassa integrazione o in mobilità, oppure nel caso in cui sia stato licenziato per circostanze unicamente riconducibili alla congiuntura economica negativa.
    I contributi sono utilizzabili per interventi di manutenzione ordinaria (per gli inquilini e i proprietari) e straordinaria (per i proprietari) delle abitazioni, con esclusione dei lavori condominiali.
    Il contributo Casanova viene concesso, dietro presentazione di regolare fattura e fino ad esaurimento dei fondi, a copertura del 65% delle spese sostenute e fino ad un massimo di € 2.600,00.
    Le domande  possono essere presentate presso l'apposito sportello del Consorzio SIC (per informazioni 340.1687757) o presso gli sportelli sociali dei Quartieri di residenza.
    Per ogni altra informazione e la modulistica consulta il sito del consorzio SIC
    (fonte redazione sportello sociale)

  • 8 Ottobre 2013 | Terza età: anziani sempre più in difficoltà ma si allunga l’attesa di vita e se ne può migliorare la qualità vedi

    L’Italia è il Paese in cui si vive più a lungo in Europa, ma non tutti gli anni di vita guadagnati sono in buona salute, anzi gli indici internazionali ci dicono che c’è ancora molto da fare anche rispetto agli altri Paesi .
    La rete di sorveglianza PASSI d’Argento, promossa dal Ministero della Salute e coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità CNESPS, attiva a livello di Asl e Regioni, ha presentato il 26 settembre all’ISS i risultati dell’ultima rilevazione nell’ambito del convegno focalizzato sulla strategia internazionale di invecchiamento attivo e in buona salute (“Active and healthy ageing”). I risultati si riferiscono ad un campione di circa 24.000 ultra64enni in 18 regioni italiane e la PA di Trento, intervistati a casa propria (al telefono o di persona) dagli operatori della propria struttura territoriale di assistenza sanitaria o sociale.
    I dati disegnano innanzitutto le caratteristiche anche sociali della popolazione target dell’invecchiamento attivo. Circa il 60% degli intervistati dichiara di avere difficoltà economiche, il 20% vive da solo, il 51% riceve aiuto nelle attività principali della vita quotidiana. Il 9% della popolazione intervistata fuma e circa il 19% ha un consumo di alcool considerabile a rischio. Il 38% dichiara di non essere stato vaccinato contro l’influenza nell’ultima stagione.

    Salute
    Anche tenendo conto delle differenze di età e sesso fra popolazioni di regioni “più e meno vecchie”, vi sono notevoli diversità. In media le persone che hanno difficoltà in 2 o più attività quotidiane (come usare il telefono, prendere le medicine, fare compere, cucinare o riscaldare i pasti, prendersi cura della casa e altro) sono il 37% con un gradiente dal 27% per le regioni del Nord Italia, all 34% al Centro e al 49% nel Sud e Isole. Le persone con disabilità (non in grado cioè di muoversi da una stanza all’altra, lavarsi, farsi il bagno o la doccia, vestirsi, mangiare, essere continenti, usare i servizi igienici autonomamente) sono in media il 16% con un gradiente Nord-Sud dal 12% al 22%. Una proporzione di circa il 14% non vede bene, una quota del 18% ha problemi di udito e un 15% di masticazione. Il 60% degli intervistati dichiara di essere iperteso. Il 64% soffre di almeno una malattia cronico-degenerativa (33% malattie cardiovascolari, 13% tumori, 20% diabete, 25% malattie respiratorie croniche) di queste patologie e ben il 13% di 3 o più anche queste con forti differenze fra regioni (ancora con un gradiente geografico dal 10% per le regioni del Nord Italia, al 13% al Centro e al Sud e Isole del 17%.) ma prima di tutto per età, dove la fascia degli ultra64enni più giovani (65-74 anni) rispetto agli altri (75 e più anni) mostra delle prevalenze molto differenti (9% vs 17%).
    [...]
    Leggi tutto
    Scarica il rapporto 2013
    (fonte sito Ministero della salute)

  • 4 Ottobre 2013 | Bologna presenta il Mast. L’imprenditrice Isabella Seragnoli sfida la crisi e regala alla città un mega-spazio per la cultura e l’aggregazione sociale. vedi

    Il 4 Ottobre è approdato a Bologna il MAST, Manifattura di arti, sperimentazione e tecnologia, centro polifunzionale, firmato GD. La Fondazione MAST, voluta da Isabella Seragnoli si compone di sette rami di attività tesia creare un welfare aziendale a 360°, in cui all’offferta culturale e al connubio arte e tecnologia si aggiungono servizi per il cittadino.
    «Mast nasce per promuovere progetti di innovazione sociale e offrire nuovi servizi. Mast in inglese è l’albero maestro delle navi e l’acronimo sta per Manifattura (identità produttiva del territorio), Arti (espressione della creatività), Sperimentazione (la pratica alla base della innovazione) e Tecnologia (applicazione di tecniche con il fine di migliorare la vita umana). La Fondazione punta a essere un ponte tra comunità e impresa (non è casuale il riferimento all’attività di Adriano Olivetti)  e abbiamo l’obiettivo di rilanciare tra le giovani generazioni le peculiarità che hanno caratterizzato da sempre il nostro territorio, quali la meccanica, la tecnologia e l’imprenditorialità». La nuova sede è composta da gallery, academy, auditorium, caffetteria, asilo nido, centro wellness e un ristorante.
    (fonte Giornale dell'arte, redazione sportello sociale)

  • 30 Settembre 2013 | Corsi, convegni, conferenze (ottobre 2013) vedi

    I corsi, le conferenze, i seminari, i convegni, le presentazioni di volumi utili per chi opera in campo sociale.

    martedì 1 ottobre
    convegno "Comunicare per pianificare: piano di comunicazione ai decisori dei contenuti di salute di una vita attiva”
    a cura di Regione E.Romagna,  Az.USL Cesena
    dalle 9,30 alle 18,00, Royal Carlton Hotel, via Montebello 8, Bologna

    giovedì 3 ottobre
    seminario "Sotto gli occhi di tutti: un seminario sul fenomeno della prostituzione al chiuso"
    a cura di Regione Emilia-Romagna e Comune di Modena
    dalle 9,00 alle 17,00, Terza Torre Regione E.Romagna, Sala A, viale della Fiera 8, Bologna

    giovedì 3 ottobre
    Presentazione del volume "Approssimarsi alla povertà: tra teorie, esperienze e buone prassi", di Chiara Giustini e Alessandro Tolomelli (Franco Angeli)
    dalle 17,00 alle 19,00
    Libreria Coop-Zanichelli, piazza Galvani 1/h, Bologna

    martedì 8 ottobre
    seminario "Economia sociale e sviluppo del territorio in Emilia-Romagna. I dati della cooperazione"
    a cura di Unioncamere, Regione E.Romagna
    dalle 15,30 alle 17,30,  Sede della Regione, Aula Magna, Viale Aldo Moro 30, Bologna

    mercoledì 9 ottobre
    seminario "Il sisma in Emilia: esperienze di continuità", nell'ambito del ciclo "Sotto i tigli"
    a cura di Aneka, Istituzione Minguzzi, Provincia
    dalle 15.00 alle ore 17.00, Biblioteca della Salute Mentale e delle Scienze Umane, via Sant’Isaia 90, Bologna

    giovedì 10 ottobre
    seminario "Il Terzo Settore al servizio della comunità: un incontro sull'importanza del capitale sociale"
    a cura Provincia Bologna, Forum 3 settore
    dalle 16,30 alle 19, Centro Italiano di Documentazione sulla Cooperazione e l'Economia sociale, via Mentana 2, Bologna

    venerdì 11 ottobre
    convegno "Povertà e impoverimento oltre la crisi: orientare le politiche future"
    a cura di IRESS, Regione E.Romagna
    dalle 9,30 alle 13,30, Aula Magna Regione, viale A.Moro 30, Bologna

    venerdì 11 ottobre
    convegno "Con noi e dopoi di noi. Assistenza e presa in carico delle persone in stato di minima responsività tra SUAP e domicilio"
    a cura Associazione "Insieme per Cristina". Fondazione I.P.S.S.E.R
    dalle 9,00 alle 16,30, Villa Pallavicini, via M.E.Lepido 196, Bologna

    venerdì 11 ottobre
    Presentazione della ricerca "Tra dipendenza e indipendenza. Consumi, consumi problematici e dipendenze con e senza sostanze"
    a cura Osservatorio epidemiologico metropolitano
    dalle 9.30 alle 14.00, Aula Magna del Dipartimento di scienze dell'educazione, Via Filippo Re 6, Bologna

    sabato 12 ottobre
    incontro "La pacifica rivoluzione di Nino Loperfido. Ricordo nel neuropsichiatra e dell'amministratore"
    dalle 20,00 alle 24,00, Casa del Popolo Calari, via De Carolis 7, Bologna

    sabato 12 ottobre
    seminario "Dopo lo stato vegetativo: le complicanze tardive dopo le gravi cerebrolesioni", nell'ambito della Giornata nazion ale dei risvegli
    a cura Ass.ne Amici di Luca
    dalle 9,00 alle 13,30, Cappella Farnese, piazza Maggiiore 6, Bologna

    lunedì 14 ottobre
    seminario "Volontariato a Pescarola: un lavoro per la collettività"
    a cura Coord.volontariato Lame, Q.re Navile
    dalle 17,30 alle 21,00, sala Cubo, via zanardi 239, Bologna

    martedì 15 ottobre
    corso di formazione "Il nuovo ISEE: verso l'accordo e l'operatività"
    a cura Maggioli formazione
    dalle 9,30 alle 17,30, Hotel Europa, via Boldrini 11, Bologna

    mercoledì 16, giovedì 17 ottobre
    corso di formazione "L'auto mutuo aiuto per facilitare l'avvio di gruppi"
    a cura Ausl Bologna
    dqalle 9 alle 17, Sala Polivalente, Borgo dei Servizi, via San Donato 74, Granarolo (BO)

    giovedì 17 ottobre
    convegno "L'inserimento scolastico dei bambini adottati"
    a cura Provincia Bologna, Ufficio scolastico regionale
    dalle 9,00 alle 13,45, sala A terza torre Regione, Viale della Fiera 8, Bologna

    venerdì 18 ottobre
    seminario "Il bello del welfare aziendale: coesione e competitività"
    a cura di UnionCamere E.Romagna nell'ambito di SmartCitiesExhibition 2013
    alle 11,45, Bologna Fiere, Padiglione 31, ingresso Ovest Costituzione, Bologna

    sabato 19 ottobre  
    convegno “Malattie Reumatiche e Dolore Cronico”
    a cura di AMRER
    dalle ore 8.45 alle 18,30, Sala Convegni Aemilia Hotel, via Zaccherini Alvisi 16, Bologna

    martedì 22 ottobre
    incontro "Adolescenza e disabilità"
    a cura di Aias Bologna
    dalle 14 alle 16,30, sala polivalente Q.re Savena, via Faenza 4, Bologna

    martedì 22 ottobre
    Convegno finale del progetto europeo UPCARING (progettazione integrata europea in tema di assistenti famigliari)
    a cura di IRS, Regione E.Romagna
    dalle 14.00 alle 17.00, Sala Regione E.Romagna, Via Aldo Moro 21, Bologna

    mercoledì 23 ottobre
    presentazione del volume "L'orto della socialità. Storia dell'orto comunale di via saragozza 142" (Milena Bernassi)

    a cura Q.re Saragozza, Ancescao
    alle ore 15, orto comunale di via saragozza 142, Bologna

    venerdì 25 ottobre
    seminario "Esclusi, sopravvissuti, poveri: vedere la povertà per avviare processi di cambiamento"
    a cura Fondazione Ist.Gramsci, Univ.Bologna
    dalle 15,30 alle 18,00, Cappella Farnese, palazzo d'Accursio, p.zza Maggiore, Bologna

    sabato 26 ottobre
    convegno "Educare passo a passo: percorsi scolastici assistiti per ragazzi con disabilità intellettiva"
    a cura di Ass.ne Eleve
    dalle 8,30 alle 17,00, CNR area ricerca, via Gobetti 101, Bologna

    martedì 29 ottobre
    lettura spettacolo sul tema "I discoli: bambini cattivi sotto sequestro. Il reclusorio pei discoli dell'Abbadia. Bologna 1822-1849" nell'ambito del festival internazionale della Storia
    a cura Festival della storia
    alle ore 21, Casa della Conoscenza, via Porrettana 360, Casalecchio di Reno (Bo)

    mercoledì 30 ottobre
    incontro "Cittadinanza attiva e cura della comunità"
    a cura di Comune Bologna
    dalle 17,00 alle 19,00, Sala Masina, Quartiere Navile, via di Saliceto 3/20, Bologna

     

  • 27 Settembre 2013 | Il 7 ottobre 2013 sarà la quindicesima giornata Nazionale dei Risvegli vedi

    La giornata, ricca di momenti di festa, inizierà alle 9.00 del mattino alla Casa dei Risvegli "Luca De Nigris", via Gaist 6, Bologna con un momento di incontro con i ragazzi e il "volo dei messaggi per un risveglio" e proseguirà con il primo meeting internazionale per il progetto L.U.C.A. (Links United for Coma Awakenings) e culminerà alle ore 21.00 al Teatro Arena del Sole, via Indipendenza 44 Bologna, con "Il paese delle meraviglie e altre storie" frutto dell'incontro tra la compagnia de "Gli Amici di Luca" il "Teatro dell'Argine" e il gruppo "Dopo diNuovo".
    Consulta il programma completo
    (fonte Ass.Amici di Luca)

  • 27 Settembre 2013 | Orfani bianchi, in Europa sono 500 mila vedi

    Si stima che in Europa siano 500 mila gli orfani bianchi, i bambini rimasti nei paesi di origine dopo che i genitori, spinti dal disagio economico, sono emigrati da Romania, Repubbliche Baltiche e Polonia in altri paesi europei – soprattutto in Italia, Spagna, Francia e Regno Unito – in cerca di lavoro e di una condizione di vita migliore.

    Questo è quanto emerge da uno studio condotto in 25 Paesi per conto della Commissione Europea “Social impact on Emigration and rural –urban Migration in Central and eastern Europe”, pubblicato lo scorso dicembre.
    La partenza dei genitori, in particolar modo delle madri incide a diversi livelli sullo sviluppo psicologico e sociologico dei bambini con conseguenze negative che si manifestano nei risultati scolastici, in fenomeni di criminalità giovanile, in comportamenti aggressivi e violenti e abuso di alcol.
    “E’ proprio da queste premesse che ha preso vita la necessità di sottoporre all’attenzione delle istituzioni un fenomeno sociale in aumento – ha detto Ivano Abbruzzi Direttore Ricerca e Progetti
    Fondazione L’Albero della Vita - Occorre affrontare e raccontare un’emergenza silenziosa, aggravata dalla crisi economica, che coinvolge intere generazioni di Paesi culturalmente e geograficamente a noi vicini”.
    Tra i genitori romeni che hanno sperimentato questa forma di "separazione" dai loro figli, il 66% ha detto che nel paese di arrivo hanno migliorato le loro condizioni economiche, con effetti positivi anche sui loro figli: gli standard più elevati di vita consentono loro di fornire più beni come abbigliamento, calzature e giocattoli. Tuttavia, per il 31% degli immigrati i miglioramenti del tenore di vita dopo la loro partenza sono quasi assenti. Quando i genitori si muovono, figli nel Paese di origine vivono con i membri della famiglia allargata o gli amici.

    Il dramma degli orfani bianchi è raccontato anche dal film documentario "A casa soli", del regista Ionut Carpatorea e curato dall'Associazione delle donne romene in Italia (Adri). "Dal 2006 ci sono stati suicidi di genitori che abitavano in Italia, in Spagna, che non potevano più stare lontano dai loro figli e di bambini che non potevano reggere la lontananza", spiega Silvia Dumitrache, presidente di Adri. Per questo l'associazione ha dato vita al progetto "Tua mamma ti vuole bene!" con l'obiettivo di aiutare le mamme lontane a comunicare con i propri figli utilizzando internet e colmare quel deficit di informazioni su un Paese dove i migranti andranno a lavorare attraverso una piattaforma on line, che crei una comunità, un forum di lettori e che aiuti gli immigrati a mantenere un collegamento con il Paese e la lingua d'origine.

    (Fonte: redattore sociale)

  • 25 Settembre 2013 | Quartiere Savena: trasloca il servizio sociale di Villa Mazzacorati vedi

    Da lunedì 7 ottobre 2013 gli uffici del Sevizio Sociale Territoriale del Q.re Savena che hanno sede presso Villa Mazzacorati, in via Toscana 19, si trasferiscono presso la sede del Centro Civico del Quartiere in via Faenza 4
    (fonte sito Comune Bologna)

  • 25 Settembre 2013 | Volontariato e incidenti domestici. Iniziative dei Q.ri Saragozza e Porto vedi

    La prevenzione degli incidenti domestici (e delle situazioni di non autosufficienza che ne possono derivare) e le realtà del volontariato del quartiere sono i temi di due iniziative in calendario nei prossimi giorni a cura dei Quartieri Saragozza e Porto.
    Si comincia mercoledì 2 ottobre alle 15,30 presso il Centro sociale della pace in via del Pratello 53. L'iniziativa rappresenta il secondo dei due incontri dedicati al tema della prevenzione degli incidenti domestici, che colpiscono soprattutto bambini ed anziani. Nel 2012 in Italia ci sono stati 4,5milioni di incidenti domestici, con oltre 8mila morti.
    L'altra iniziativa è in programma il 13 ottobre nel parco di Villa Spada con la festa del volontariato e dell'associazionismo Dalle 14 alle 19 stand, musica, spettacoli, laboratori...e un brindisi alle 16,30.
    (fonte sportello sociale q.re Saragozza)

  • 23 Settembre 2013 | Confermate le misure anticrisi per asili e mense scolastiche vedi

    Asili nido e mense scolastiche gratuiti, o con fortissime riduzioni, per i figli dei cassintegrati, di chi viene licenziato e di lavoratori a rischio e in difficoltà.
    Sono le misure anticrisi - confermate anche per il prossimo anno scolastico 2013/14 - volte a favorire la fruizione dei servizi educativi e scolastici e messe in campo dall'Amministrazione in un momento in cui la situazione di crisi economica continua a produrre effetti preoccupanti sulla situazione occupazionale e reddituale delle famiglie bolognesi.
    Leggi tutto nel sito del Comune
    (fonte sito Comune Bologna)

  • 23 Settembre 2013 | Verso la costruzione di un istituto nazionale di contrasto alla povertà (reddito minimo) vedi

    "In questo documento si descrive una misura nazionale di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale che si caratterizza per l’universalità, per il riferimento alle risorse economiche familiari e per la previsione di un percorso di attivazione economica e sociale dei beneficiari. Questa misura, che ancora manca nel sistema di
    protezione sociale italiano, costituirebbe a regime l’evoluzione naturale e l’universalizzazione delle sperimentazioni recentemente avviate con la Carta acquisti. Per sottolinearne il carattere inclusivo e di attivazione dei beneficiari, oltre che di sostegno economico, tale istituto è denominato “Sostegno per
    l’inclusione attiva” (SIA).
    Il documento rappresenta una posizione di sintesi del dibattito sviluppatosi tra i componenti del gruppo di lavoro. Nella sezione che segue si presentano e motivano le caratteristiche generali del SIA. Nelle sezioni successive si approfondiscono aspetti specifici concernenti il livello di riferimento, la titolarità, l’ammontare,
    la durata della prestazione monetaria, l’attuazione, il finanziamento e la fase di transizione al SIA a regime"
    Rapporto del Gruppo di lavoro sul reddito minimo istituito dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali con Decreto del 13 giugno 2013
    Sulla misura cominciano ad essere disponibili in rete i primi commenti.
    (fonte newsletter gruppo solidarietà)

  • 19 Settembre 2013 | Scuola: più di 200mila alunni con disabilità nel nuovo anno vedi

    Sono 207.244 gli alunni con disabilità nel nuovo anno scolastico 2013-14, circa il 2,3%. E sono 101.391 gli insegnanti di sostegno (90 in più rispetto allo scorso anno). E' quanto emerge dal Focus "Sedi, alunni, classi e dotazioni organiche del personale docente della scuola statale A.S. 2013/2014", appena pubblicato dal Servizio statistico del Miur.
    Gli alunni con disabilità si concentrano soprattutto nella secondaria di I grado (3,75%).
    Lazio e Abruzzo sono le regioni con la maggiore incidenza, ma la Regione con il maggior numero di iscritti disabili è la Lombardia (32.885), seguita da Lazio (24.417), Campania (22.162) e Sicilia (21.530). In termini relativi, la maggior incidenza di registra nel Lazio (3,0%), seguito da Abruzzo (3,2%), Liguria (2,9%) e Lombardia (2,8%).
    Si evidenzia comunque una costante crescita sia del numero di alunni disabili sia del numero dei posti di sostegno, dall'anno scolastico 2007/2008 ad oggi.

    In E.Romagna nelle 539 Istituzioni scolastiche esistenti (articolate in 2411 sedi) sono presenti in totale 534.260 allievi, di cui 87mila di cittadinanza straniera, suddivisi in 23.633 classi.
    Gli allievi disabili sono in totale 13.680 (792 nella scuola dell'infanzia, 5163 alle elementari, 3664 alle medie, 4061 alle superiori). I posti di sostegno in regione sono 6303.

    Scarica il rapporto con i dati nel sito del Ministero Istruzione
    (fonte Ministero Istruzione e sito regioni.it)

  • 13 Settembre 2013 | Nessuna fuga degli italiani dalle scuole multietniche vedi

    Non c’è nessuna fuga degli italiani dalle scuole multietniche. A sostenerlo è Vinicio Ongini, della direzione generale per lo studente del Miur e autore del libro “Noi Domani. Un viaggio nella scuola multiculturale”. “Ogni volta che inizia l’anno scolastico – spiega - , i media drammatizzano in modo eccessivo episodi che mettono l’accento sulla presenza nelle classi di bambini di origine straniera, comunicandola sempre e solo come un problema”. Il riferimento è al recente caso di Costa Volpino, in provincia di Bergamo, dove una prima elementare è stata cancellata perché aveva solo iscritti di origine straniera.

    “Non si può prendere un caso come quello di Costa Volpino e farlo passare per una fuga dalle scuole multietniche che riguarda tutta Italia. Questo non sta in piedi”, spiega Ongini. La questione è più complessa: “L’avvio dell’anno scolastico è un momento importantissimo e sono tanti gli aspetti coinvolti, dall’edilizia agli insegnanti. E poi c’è il lato multiculturale. Che puntualmente viene affrontato in questo modo: si prende un caso di cronaca, che viene drammatizzato, usato come clava ed esteso a livello nazionale. Il messaggio che passa è che si tratta di un problema. Io questo non lo condivido. Inoltre, quasi nessun giornalista va a vedere cosa succede, gli articoli sono tutti uguali. Sullo sfondo ci sono la velocità e la pigrizia dei media”.
    Occorre allora cambiare il linguaggio e le chiavi di lettura. “La presenza a scuola degli immigrati è una grande occasione di cambiamento, che può essere accolta o persa, ma che in ogni caso può dare la spinta per parlare di questo tema in modo nuovo, aggiungendo altri punti di vista. E non dimenticandosi mai di distinguere. Quando si parla di questo tema il verbo fondamentale da usare come bussola è distinguere”. Un esempio?
    “La cronaca parla sempre di casi che avvengono alle scuole elementari, mentre semmai i problemi di integrazione si incontrano alle superiori, dove arrivano adolescenti che non parlano l’italiano. E poi non si dice mai che la metà degli studenti di origine straniera sono nati in Italia”.

    Secondo le stime del ministero, gli alunni di origine straniera in quest’anno scolastico saranno circa 830 mila. Il dato conferma il trend degli ultimi 3/4 anni che sono stati caratterizzati da una crescita rallentata degli alunni con cittadinanza non italiana, causata con molta probablità dalla crisi.
    (fonte redattoresociale)

  • 12 Settembre 2013 | Accorciamo le distanze. 22 settembre Giornata del sostegno a distanza vedi

    Iniziativa promossa all'interno di Volontassociate 2013. Si svolgerà presso Presso Oasi dei diritti e delle arti (Laghetto dei Giardini), dalle 10.30 alle 18.30. Giochi, Laboratori, Iniziative e Progetti per scoprire le opportunità del sostegno a distanza a cura di Provincia di Bologna, Comune e Rete Elsad.
    Scarica il programma
    (fonte Osservatorio nazionale famiglia)

  • 12 Settembre 2013 | SpM3. Bologna città degli orti. Tra ecosostenibile, sociale, crisi vedi

    "Bologna ha fatto da apripista", scrive Daniela Condorelli su l'Espresso del 20 settembre 2013, "Bologna la città degli orti" rilancia il portale di Tiscali.
    Nei racconti dei nonni venivano citati i mitici orti di via Orfeo che qualche fortunato, se il grande portone di legno era aperto, riusciva anche ad ammirare. Poi dai primi anni '80 gli orti urbani hanno cominciato a fare parte della tradizione di Bologna; assegnati per molti anni alle persone anziane si sono sviluppati un po' in tutti i quartieri della città grazie alla collaborazione tra l'Amministrazione e l'associazione dei centri sociali e orti Ancescao. Dal 2009 l'assegnazione di un'area ortiva non è più riservata solo a persone anziane ma anche a persone adulte e famiglie. E da allora è boom...20 aree ortive, oltre 2700 orti, molte centinaia di persone in lista di attesa.

    Alle esigenze legate al tempo libero, al mantenersi in attività, al risparmio economico per persone anziane certamente non con pensioni d'oro, nel tempo il vento dell'orto ha cominciato a soffiare con maggiore intensità. Questo sia per le sensibilità di tipo ambientale e salutistico, che hanno trovato nel dibattito sulle smart city una delle loro corsie preferenziali, sia per l'attenzione ad un uso più corretto delle risorose alimentari su cui, anche qui, Bologna ha fatto da apripista con l'esperienza universitaria del Last minut market.
    A tutto questo sono da aggiungere i tempi di crisi che viviamo a cui le famiglie rispondono piantando pomodori e zucchine, coltivando l'antica arte italiana dell'arrangiarsi che comincia a fare concorrenza al tutto a 0,99 del pakistano sotto casa.

    Insomma è tutto un fiorire di iniziative: nascono associazioni che sperimentano e organizzanio corsi, si differenzia tra orti classici nelle aree periferiche, orti idroponici (coltivazioni in acqua), orti su balconi e tetti di casa, orti aziendali. C'è perfino chi ha mappato tutto e l'ha messo su internet creando una vera e propria banca dati georeferenziata degli orti bolognesi.
    E se gli anziani erano gli assoluti protagonisti di un tempo ora, oltre alle famiglie, altri soggetti si affacciano alla ribalta degli orti. Le persone immigrate che zappettando tra nonni e vicini di casa conoscono meglio la realtà bolognese e si fanno conoscere (vedi il bel video sulla esperienza degli orti di via Salgari) e perfino il mondo della disabilità a cui l'Azienda USL con l'area ausili di Corte Roncati propone un orto ergonomico, adatto e utile anche a chi è in carrozzina.

    Classico e moderno si mischiano. Il tutto tra utilità e forse anche qualche demagogia, come sempre capita quando un tema si impone e fa tendenza.
    E a breve per chi ha fame di orto un nuovo bando a cura del CAAB: 108 orti in palio per giovani e famiglie in zona San Donato, con tanto di corso di formazione e tutoraggio.

    Per approfondire:
    Come richiedere una area ortiva nel Comune di Bologna
    Il CAAB, centro agro alimentare, attiva un bando per assegnare orti
    La mappa degli orti urbani a Bologna
    Iniziative della coooperazione_1
    Iniziative della coooperazione_2
    Un blog sugli orti
    Gli orti aziendali_1
    Gli orti aziendali_2
    Un recente seminario in materia a Bologna (slide degli interventi)
    "Ortografie", una galleria di belle immagini sugli orti bolognesi
    Video: "Arrivano i giovani negli orti comunali"
    Video "Coltivare colture: l'esperienza deli orti di via Salgari"
    Altri video sulle esperienze degli orti a Bologna e in altre città
    (fonte redazione sportelli sociali)

    (*) SpM3, che sta per spendere meno, spendere mai, spendere meglio, è l'acronimo che nel nostro sito usiamo per indicare quelle notizie che, nel tempo della crisi, vogliono mettere l'accento non solo sulle risorse (contributi, card, bonus...) per, appunto, spendere meno o non spendere, ma anche sulla esigenza di riflettere sui nostri stili di vita e vedere anche se possiamo spendere meglio avendo attenzione, dentro la nostra personale economia (oikonomia= amministrazione delle cose domestiche), ai temi del riciclo, del riuso, dello spreco alimentare, delle fonti energetiche...

  • 12 Settembre 2013 | Bonus teleriscaldamento 2013 vedi

    Buone notizie per le famiglie che vivono in appartamenti con teleriscaldamento. Grazie ad una convenzione tra Hera e Comune di Bologna potranno usufruire di sconti sulla bolletta da 152 a 211 euro.
    Il bonus può essere richiesto da tutti i clienti domestici che utilizzano il teleriscaldamento con un contratto di fornitura diretto o con un impianto condominiale, se in possesso di un ISEE non superiore a 7.500 euro, o non superiore a 20.000 euro per le famiglie numerose (con più di 3 figli a carico fiscale).
    Il valore del bonus è pari a 152 euro per nuclei familiari fino a 4 componenti ed a 211 euro per nuclei familiari oltre 4 componenti.
    Il bonus, valido per il 2013, non retroattivo e limitato al solo riscaldamento, si dovrà richiedere al Settore Servizi per l'abitare del Comune di Bologna, ed Hera lo applicherà direttamente in bolletta, a partire da marzo 2014.
    Leggi tutto nel sito del Comune
    (fonte sito Comune Bologna)

  • 12 Settembre 2013 | Volontassociate 2013. Festa ai Giardini Margherita il 22 settembre. vedi

    La Provincia di Bologna, il Comune di Bologna, le Associazioni di Promozione Sociale, le Organizzazioni di Volontariato della provincia di Bologna, VOLABO – Centro Servizi per il Volontariato della provincia di Bologna presentano Volontassociate, la festa delle associazioni della provincia di Bologna, che si tiene da 9 anni ai Giardini Margherita nel mese di settembre.
    La manifestazione coinvolge circa 150 associazioni di Bologna e provincia, è un’occasione non solo per dare visibilità alla cittadinanza di ciò che l’associazione fa, ma anche per incontrare i propri soci, per rafforzare lo status di socio enfatizzando il senso di condivisione e di sentirsi parte dell’associazione stessa. La 9° edizione di Volontassociate 2013 per la città di Bologna avrà luogo il 22 settembre ai Giardini Margherita, luogo di ritrovo consueto dei bolognesi nelle giornate di festa. In caso di maltempo l’evento sarà rinviato al 6 ottobre.
    Scarica il programma
    (fonte Volabo)

  • 9 Settembre 2013 | Richiedenti asilo e rifugiati. Al via nuove iniziative a Bologna vedi

    Recentemente, a seguito anche della situazione nei paesi del nord Africa,  la stampa si è più volte occupata del tema dei rifugiati e delle difficoltà che queste persone incontrano a poter materialmente presentare le istanze (vedi ad esempio i respingimenti in mare) e circa i tempi e modi del riconoscimento del loro status, protetto da normative internazionali, e per il calo delle risorse in Italia per i servizi di aiuto che vengono attivati dopo il riconoscimento.
    Il sistema pubblico e privato attivo nel territorio bolognese è in grado di fornire risposte sufficientemente adeguate rispetto ai servizi di prima accoglienza, criticità emergono relativamente alle prospettive future ed agli interventi di integrazione socio-economica, in particolare per quanto riguarda le persone accolte nell'ambito dell'emergenza nord Africa, anche in relazione alla prevista cessazione dello stato di emergenza a far data dal 31.12.2012.

    Il progetto "AID-Azioni di Integrazione e Dialogo" che ha preso il via da alcune settimane, vede un partenariato tra Comune di Bologna (capofila), Provincia di Bologna, ASP Poveri e Vergognosi, C.R.I., Coop.va Lai Momo, Consorzio Indaco, Consorzio Arcolaio, Ciofs, Cefal. Obiettivi generali del progetto sono da un lato quello di rafforzare e sviluppare la rete tra i servizi pubblici territoriali ed i soggetti del privato sociale attivi sulle tematiche dell'asilo e del rifugio, dall'altro quello di sviluppare le attività a supporto dei percorsi di autonomia e integrazione socio-economica dei richiedenti asilo a vario titolo presenti sul territorio, attraverso percorsi individuali e personalizzati.

    Le azioni previste sono:
    - Attività di consulenza, informazione e orientamento ai servizi del territorio ed alle azioni  previste dal progetto;
    - Interventi personalizzati di supporto all'inserimento lavorativo;
    - Interventi personalizzati di accompagnamento all’autonomia abitativa
    - Offerta di attività ludiche, sportive e ricreative

    Per ogni informazioni:
    Sara Palmieri, Ufficio Tutele e Protezioni Comune Bologna, e-mail: sara.palmieri@comune.bologna.it

    Per approfondire il tema dei rifugiati e richiedenti asilo:
    - SPRAR sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati
    - Agenzia ONU per i rifugiati
    - Sportello protezioni internazionali di Asp Poveri vergognosi
    (fonte Ufficio tutele, redazione sportello sociale Comune Bologna)

  • 5 Settembre 2013 | La scuola entra nell'era dei BES vedi

    Come ogni novità, i BES, bisogni educativi speciali (con tutte le sigle, il lavoro che implicano e gli adempimenti che ne conseguono) hanno portato scompiglio nel mondo della scuola: cosa si intende? Chi decide quali alunni hanno un BES, visto che diversamente dal sostegno qui non c’è la certificazione di nessuno su alcunché? E che cosa bisognerà scrivere nel PdP (piano didattico personalizzato)? I genitori per il momento sono ignari, ma nei prossimi giorni dovranno imparare a districarsi con queste novità: soprattutto perché i BES sono una grande opportunità nella direzione di una scuola più inclusiva, da non lasciare sfumare.
    Un inserto speciale dedicato al tema nel numero del settimanale Vita in edicola questa settimana
    Per altre notizie sui BES consulta gli ultimi numeri della nostra Newsletter disabilità
    (fonte newletter vita.it)

  • 5 Settembre 2013 | Assistenza: oltre un quarto della spesa va al 40% più ricco della popolazione vedi

    Paradossi italiani: la spesa per assistenza sociale finisce in una parte considerevole nelle tasche di chi non ne ha bisogno, cioè famiglie con reddito elevato. Questo vale per interventi giustificabili come l’indennità di accompagnamento, ma anche per contributi di integrazione al reddito, che finiscono dove davvero non ce n’è bisogno. Il paradosso è messo nero su bianco nel rapporto “Costruiamo il welfare di domani”, realizzato da Prospettive sociali e sanitarie, Ars (Associazione per la ricerca sociale), Capp (centro di ascolto delle politiche pubbliche), Istituto per le ricerche sociali (Irs) con il patrocinio della Fondazione Cariplo.  Il rapporto è stato anticipato oggi al viceministro del Welfare Maria Cecilia Guerra e sarà presentato pubblicamente il 26 settembre a Milano nell'ambito del Convegno "Costruiamo il welfare di domani"

    Non stupisce, dunque, che l’Italia sia terz’ultima davanti solo a Bulgaria e Grecia nell’abbattimento della povertà, cioè nell’impatto che la spesa (calcolata in 18 miliardi) ha nella riduzione effettiva fenomeno: 19,7 per cento, contro una media Ue27 del 35,2 per cento, lontanissimi dal dato dell’Irlanda che sfonda quota 60 per cento.La spesa per l’assistenza, stimata in 67 miliardi di euro nel 2011, vale il 4,3 per cento del Pil e il 14 per cento delle risorse per la protezione sociale, che comprende anche previdenza, sanità e ammortizzatori sociali. Risorse che, però, non vengono fatte fruttare e, al contrario vengono mal distribuite. È vero soprattutto per assegni sociali e integrazione al reddito che, non basandosi sull’indicatore Isee, consentono l’accesso anche a persone con reddito elevato.

    I dati lo testimoniano: del complesso dei 51 miliardi analizzati, l’11 per cento è destinato al 20 per cento più ricco della popolazione. Complessivamente al 40 per cento più ricco affluiscono 13,8 miliardi, pari al 27 per cento dei trasferimenti. “Questo avviene perché la spesa sociale non è redistributiva, ma si disperde - spiega Emanuele Ranci Ortigosa, presidente Ars,direttore scientifico Irs e  direttore di Prospettive Sociali e Sanitarie -. Se questo va anche bene per alcuni ambiti, come la non autosufficienza, di cui è giusto che beneficino anche famiglie ad alto reddito, non va bene per altri interventi a integrazione del reddito”.

    Anche sul fronte dell’equità le cose non vanno troppo bene: la quota destinata agli anziani è molto maggiore rispetto alla quota per i giovani, specialmente per gli interventi contro la povertà. Ma anche da un punto di vista geografico le disparità non mancano: “La riduzione di povertà realizzata dai trasferimenti è ben più accentuata in alcune regioni, mentre in altre l’impatto è più modesto” sottolineano i ricercatori”.
    Risorse scarse e male utilizzate, monetizzazione diffusa delle prestazioni a scapito dei servizi,  frammentazione degli interventi, debole sussidiarietà orizzontale, centralismo sono solo alcune delle criticità, da cui consegue scarsa efficacia, equità ed efficienza del sistema. Una migliore gestione delle risorse diventa fondamentale, soprattutto in tempi di crisi, per riuscire a massimizzare l’efficacia degli interventi, migliorare l’equità, ottimizzare il rapporto costo/qualità e realizzare il welfare comunitario.
    Dall’analisi dei dati nasce la proposta di riforma del sistema socio assistenziale italiano contenuta nel rapporto e presentata oggi, che si propone di superare i cronici limiti che affliggono il sistema. La proposta guarda in particolare a tre ambiti: la non autosufficienza, il sostegno alle famiglie, la povertà.
    (fonte agenzia redattoresociale)

  • 4 Settembre 2013 | Rimossa la voce “zingari” dai moduli di denuncia per furto vedi

    In seguito alla segnalazione inviata dall’Osservatorio 21 luglio a due membri della Commissione Straordinaria per i Diritti Umani del Senato, i senatori Palermo e Manconi, ed alla segnalazione all’OSCAD da parte di ERRC, le organizzazioni scriventi hanno ottenuto l’intervento del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Leonardo Gallitelli al fine di rimuovere dai formulari di denuncia per furto la voce “zingari”.
    Lo scorso giugno l’Associazione 21 luglio ed ERRC si erano imbattuti in una notizia, pubblicata sul blog di Monica Lanfranco ospitato dal Fatto Quotidiano, in cui si denunciava l’esistenza in Liguria di moduli di denuncia per furto prestampati che prevedevano la possibilità di barrare il campo con la dicitura “zingari”, conferendo così automaticamente una connotazione etnica al reato ed avvalorando il binomio già ampiamente diffuso e stigmatizzante “zingaro = delinquente”.
    Grazie alle segnalazioni delle organizzazioni scriventi è emerso come tale fenomeno di discriminazione istituzionale fosse presente in tutti i comandi dell’Arma d’Italia e, come si legge nella risposta fornita alla Commissione per i Diritti Umani del Senato dal Comandante Generale dei Carabinieri, tale discriminazione fosse «esplicitamente richiesta dalla Banca Dati Interforze del Ministero dell’Interno».
    Leggi tutto
    (fonte newsletter CIRDI)

  • 4 Settembre 2013 | Disabili: sbloccate le assunzioni nella Pubblica Amministrazione vedi

    È questa la buona notizia che arriva dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, e che pone fino alla lunga battaglia di tante organizzazioni di persone con disabilità, contro quel discusso Parere espresso in maggio dal Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio, che aveva di fatto bloccato le assunzioni delle cosiddette “categorie protette” nella Pubblica Amministrazione.
    Leggi tutto su superando
    (fonte superando.it)

  • 3 Settembre 2013 | Riordino delle Asp, la legge vedi

    L'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna ha approvato la legge di riordino delle Asp, le aziende di servizi alla persona.
    - Gli obiettivi:
    Queste le principali finalità del provvedimento: unificazione delle Aziende pubbliche di servizi alla persona in ambito distrettuale, superamento della frammentazione esistente dei servizi con l’obiettivo di garantire maggiore adeguatezza gestionale, qualità e integrazione dei servizi stessi; percorsi di razionalizzazione amministrativa rispetto alle diverse competenze ora esistenti.
    - I punti:
    La legge, all’articolo 4, prevede la cessazione dei consigli di amministrazione in carica nelle Aziende. L’assemblea dei soci si dota quindi di un presidente individuato tra i suoi componenti (non sono previsti compensi o indennità); un amministratore unico che svolge le funzioni strategiche di indirizzo e verifica sulla gestione dell’Azienda; un direttore, responsabile della gestione e del raggiungimento degli obiettivi strategici (più Asp possono avvalersi di un unico direttore in base ad una apposita convenzione).
    All’articolo 5 (Patrimonio delle Aziende) si stabilisce che le Asp approvino e rendano pubblico un piano di gestione del patrimonio nel quale sono individuati: i beni utilizzati per la realizzazione dei fini statutari ed assistenziali; i beni che, in considerazione delle loro caratteristiche, vengono destinati a reddito in modo da garantire sostegno economico-finanziario alla gestione dei servizi.
    Infine, all’articolo 6, sono previste ulteriori forme pubbliche di gestione. Gli Enti locali possono individuare, in ambito distrettuale, una forma pubblica di gestione dei servizi sociali e socio-sanitari alternativa a quella dell’Asp, sulla base di motivate ragioni di opportunità e di economicità, comprovata da specifiche valutazioni economiche.
    Il testo della legge (bozza non ufficiale)
    (fonte newsletter sociale emilia romagna)

  • 3 Settembre 2013 | Libri scolastici. Richiesta di contributo entro novembre 2013 vedi

    Le domande per il contributo per la fornitura gratuita o semigratuita dei libri di testo per l'anno scolastico 2013/2014 vanno presentate entro il 12 novembre 2013 alle segreterie delle scuole frequabntate.
    La Delibera di Giunta regionale n. 936 dell’ 8 luglio 2013 fissa al 12 novembre 2013 il termine ultimo per consegnare, alle segreterie delle scuole secondarie di primo e secondo grado della regione, il modulo compilato di richiesta del contributo per la fornitura gratuita o semigratuita dei libri di testo (ai sensi dell'art. 3 della Legge Regionale 08/08/2001 n° 26).

    I destinatari dei contributi sono:
    - gli studenti residenti e frequentanti le scuole nella regione Emilia-Romagna, secondarie di 1° e 2° grado, statali, private paritarie e paritarie degli Enti Locali, non statali autorizzate a rilasciare titoli di studio aventi valore legale
    - studenti di scuole dell'Emilia-Romagna residenti in altre Regioni che erogano il beneficio secondo il criterio "della scuola frequentata.  In questo caso competente all'erogazione del beneficio è il Comune sul cui territorio si trova la scuola frequentata dallo studente. Qualora il richiedente sia residente in una Regione, diversa dalla Regione Emilia-Romagna, che applichi il criterio “della residenza”, il Comune nel cui territorio si trova la scuola frequentata, dovrà trasmettere la domanda al Comune di residenza ed in copia, per conoscenza, alla Regione di residenza.
    - in entrambi i casi è necessario avere un valore ISEE del nucleo famigliare riferito ai redditi dell'anno 2012, pari o inferiore a euro 10.632,94

    Per tutte le informazioni e scaricare la modulistica consulta la pagina del nodo scuola e istruzione nel sito del Comune
    (fonte newsletter Regione E.Romagna)

  • 2 Settembre 2013 | IMU. La situazione per anziani e disabili vedi

    Per anziani e disabili è il Comune a decidere sulla prima rata IMU. Stop al versamento se gli enti non hanno revocato il trattamento agevolato del 2012.
    Leggi tutto nell'articolo di Italia oggi


    (fonte Italia Oggi)

  • 2 Settembre 2013 | Carcere. Corte europea: l’ergastolo viola i diritti umani vedi

    La Corte europea dei diritti dell'uomo, con un’importante sentenza depositata il 9 luglio 2013 (n. 3896), ha stabilito che l’ergastolo è una pena inumana e degradante che viola i diritti umani fondamentali. Si tratta, dunque, di una decisione rivoluzionaria in materia detentiva, in netto contrasto con i precedenti orientamenti dei giudici di Strasburgo.
    Approfondisci
    (newsletter cittadinanzattiva)

  • 2 Settembre 2013 | Bonus idrico 2013. Tutto ancora fermo vedi

    Rimane ancora in sospeso la possibilità di presentare per l'anno 2013 la domanda per l'agevolazioni tariffarie sul servizio idrico, cosa che solitamente accadeva nel mese di settembre. Si è ancora in attesa di applicare eventuali provvedimenti dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas, ora competente nella determinazione del metodo tariffario.
    La gestione del bonus è passata da circa un anno dal Consorzio ATO5, non più esistente, all'agenzia ASTESIR, agenzia territoriale dell'E.Romagna per i servizi idrici.
    Consulta la scheda sul bonus idrico
    (fonte redazione sportello sociale)

  • 2 Settembre 2013 | Arrivati in redazione (settembre 2013) vedi

    I libri, le riviste, le newsletter, i rapporti di ricerca, i video, i documenti arrivati in redazione negli ultimi
    due mesi ed utili per chi lavora ed opera nel sociale.


    LIBRI - G.Di Luzio, "Clandestini", Ediesse, 2013
    È un viaggio tra le parole che fissano nell’opinione pubblica lo stigma di clandestino, extracomunitario, invasore, all’interno di un fenomeno descritto con una terminologia delittuosa. L’autore scandaglia la narrativa pubblica alla ricerca degli slittamenti semantici e svela una rappresentazione infarcita di stereotipi e luoghi comuni, che tuttavia è la percezione del fenomeno. Un manuale di autodifesa per i giovani contro quelle semplificazioni che individuano nel migrante il nemico simbolico a cui addebitare i mali della società, dalle città sporche alla disoccupazione. Un alfabeto dalla A alla Z corredato dal racconto del contesto storico, che ha sgravato parole spesso discutibili. L’Autore gioca con le parole, le smonta una ad una, dimostrando la loro capacità di agitare le acque e attizzare fuochi, da parte di chi le usa come lame affilate.


    LIBRI - F.Pasquini (a cura di), "Pedagogia, politiche edicative e territorio", edito a cura AspIrides e Q.re Navile
    Il volume è il risultato di una indagine che ha preso il via nel 2011 per costituire una immagine dettagliata della complessa rete di offerte educative prescolastiche ed extrascolastiche per adolescenti e preadolescenti nel quartiere Navile di Bologna.
    Informazioni:  http://www.comune.bologna.it/quartierenavile/ -   http://www.aspirides.it

    LIBRI- Associazione AssociAnimazione, "Un quotidiano animare la possibilità di futuro", a cura rivista Animazione sociale
    I dieci anni di attività della associazione AssociAnimazione
    Informazioni

    LIBRI - Presidenza Consiglio Ministri-Commissione adozioni internazionali, "Dati e prospettive nelle adozioni internazionali (dati al 31 dicembre 2012)", a cura istituo Innocentri Firenze

    LIBRI - AA:VV, "In buone mani", collana Quaderni CADIAI n.17, coop CADIAI, Bologna, 2012
    Percorsi di ricerca a sostegno della cura nell'ambito dei servizi per anzian

    OPUSCOLI - Anffas E.Romagna, "Ricordiamo. Perchè non accada mai più", ANFFAS E.ROmagna, 2012
    Il progetto T2 di sterminio dei disabili nella Germania nazista. Opuscolo pubblicato in occasione della omonima mostra realizzata dal Comitato regionale delle sezioni ANFFAS dell'E.Romagna
    Approfondisci
    Informazioni

    NEWSLETTER - Newsletter specializzate sui temi delle dipendenze (gratuite)
    - Newsletter dell’Osservatorio Epidemiologico metropolitano Dipendenze patologiche Ausl Bologna
    Richiedere a e.turino@ausl.bologna.it
    - Newsletter della Rete dei Centri di documentazione dell’E.Romagna su disagio giovanile, tossicodipendenze e alcolismo
    Iscrizione dalla pagina www.saluter.it/wcm/dipendenze/sezioni/documentazione/newsletter.htm
    - Newsletter dell'Associazione per i diritti degli utenti e consumatori (Aduc)
    Iscrizione dalla home pahg di http://droghe.aduc.it/ (rubrica primo piano)
    - Newsletter del Coordinamento nazionale comunità di accoglienza CNCA
    Iscrizione dalla home page di www.cnca.it
    - Newsletter del Cesdop, Centro studi documentazione sulle dipendenze e emarginazione, Lucca
    Iscrizione dalla home page di www.cesdop.it
    - Newsletter del centro studi ricerca e documentazion e dipendenze e aids (Firenze)
    Iscrizione dalla home page di www.cesda.net
    - Newsletter della Comunità Incontro
    Iscrizione dalla home page di www.comunitaincontro.org/index2.php
    - Newsletter del Centro Studi documentazione del Gruppo Abele
    Iscrizione dalla home page di http://centrostudi.gruppoabele.org/default.html
    - Newsletter della rivista Fuoriluogo sui temi delle droghe e delle dipendenze
    Iscrizione dalla home page di www.fuoriluogo.it/home
    - Newsletter di Rete Cedro, rete dei centri di documentazione sulle dipendenze della regione Toscana
    Iscrizione dalla home page di www.retecedro.net
    - Newsletter dell'Osservatorio permanente su giovani e alcol
    Iscrizione dalla home page di www.alcol.net

  • 30 Agosto 2013 | Convegni, corsi, conferenze (settembre 2013) vedi

    Convegni, corsi, conferenze di interesse sociale a Bologna nel mese di settembre


    domenica 1 settembre (e anche 5, 6, 7, 8)
    rassegna "Teatri mirabili di povertà. Teatro, concerti, incontri"
    a cura Teatro del Pratello, Associazione Tra un Atto e l'Altro,Istituto Storico Parri Emilia-Romagna
    ore 20 oppure 22, Centro civico Saragozza, via Pietralata, Bologna

    giovedì 5 settembre
    seminario  "Nuove tecnologie e multimedia in carcere"
    a cura di Amitiè
    dalle 10,00 alle 18,30, Mambo - Museo di Arte Moderna, via Don Minzoni 14, Bologna

    martedì 10 settembre
    seminario "Internet, la sanità e il welfare dei cittadini"-
    a cura di Cup2000
    dalle 9,30 alle 13, sede Cup2000, via del Borgo 90/c, Bologna

    martedì 17settembre
    seminario "Solidarietà e sostenibilità, risorse per l’inclusione sociale in tempi di crisi"
    a cura Programma Europeo Cities for active inclusion Eurocities-NLAO
    dalle 9,30 alle 15, sala convegni Antoniano, via Guinizzelli 3, Bologna

    venerdì 20 settembre
    convegno "La nascita di un bambino con Labio-Palato-Schisi. Alimentazione, deglutizione, linguaggio"
    a cura  associazione amici di Magù
    dalle 9,00 ale 17,00, Auditorium Regione Emilia-Romagna, viale Aldo Moro 18, Bologna

    sabato 21 Settembre 9,00-18,00
    seminario "Trattamento familiare e di coppia dei giocatori di azzardo"
    a cura di Istituto terapia familiare Bologna
    dalle 9,00 alle 18,00, Savoia Country House, via San Donato 159,  Bologna

    sabato 21 settembre
    corso "Cronicità, demenza, fasi avanzate della vita"
    a cura di Ausl Bologna
    Ospedale Bellaria, Aula Magna, Via Altura 3, Bologna

    domenica 22 settembre
    Giornata del sostegno a distanza 2013 (nell'ambito di Volontassociate 2013)
    a cura di Provincia, Comune, Volabo
    dalle 10,30, alle 18,30, Giardini Margherita, Bologna

    giovedì 26 settembre
    seminario "Dentro i diritti: la situazione dell’infanzia in Italia dallo stile educativo familiare (campagna A Mani Ferme)…ai dati del IV Rapporto CR" (rassegna Sotto i tigli)
    a cura istituzione G.F.Minguzzi
    dalle 16,30 alle 18,30, Biblioteca della Salute Mentale “G.Minguzzi-C.Gentili”, Via Sant’Isaia 90, Bologna

    venerdì 27 settembre
    convegno "Giovani, occuopazione, propspettive"
    a cura di Consiglio dei cittadini stranieri e apolidi della Provincia di Bologna
    Sala dello Zodiaco, Provincia di Bologna, via Zamboni 13, Bologna

    sabato 28 settembre
    ciclo di cinque seminari "Entnopsichiatria - Psiche e cultura"
    a cura Associazione diversa/mente
    Centro civico, Rastignano (BO)

    sabato 28 settembre
    convegno"Quando l’esistenza delle persone incontra l'Alzheimer"
    a cura di ARAD
    dalle 9,30 alle 13,30, Sala Polivalente "Martelli", Quartiere Savena, via Faenza 4, Bologna

    iscrizioni entro settembre (corso ad ottobre)
    corso "Incontriamoci a tavola. Corso interattivo di lingua/cucina italiana"
    a cura di Amiss
    ogni giovedì, dalle 14,45 alle 17,45, centro sociale Saffi, via Berti 2/8, Bologna

     

  • 29 Agosto 2013 | Bologna, truffe alla spesa pubblica. Scoperti 48 "falsi poveri" vedi

    Le indagini della Guardia di finanza a tutela del bilancio pubblico: rilevato complessivamente un danno erariale da 7 milioni di euro.
    Denunciati anche 48 beneficiari che, presentando attestazioni non veritiere (redditi, Isee), avevano indebitamento percepito delle prestazioni previdenziali e/o assistenziali. L'operazione ha riguardato anche agevolazioni ed esenzioni per ticket sanitari, libri scolastici e tasse universitarie.
    Leggi tutto su Repubblica
    (fonte La Repubblica)

  • 29 Agosto 2013 | Bus gratuito per i bambini delle elementari vedi

    Dopo la positiva sperimentazione avviata nel 2011, rinnovato anche per quest'anno l'abbonamento gratuito al trasporto pubblico urbano per tutti i bambini residenti a Bologna che frequentano la scuola elementare (cioè nati tra il 2003 e il 2009).
    Per ogni informazione visita il sito del Comune
    (fonte newsletter Comune Bologna)

  • 29 Agosto 2013 | Contributi mobilita casa-lavoro per lavoratori disabili. Anno 2013 vedi

    Il Servizio Politiche Attive del Lavoro e Formazione in attuazione della Delibera di programmazione delle risorse facenti capo al Fondo Regionale Disabili (n. 381/2012) concede contributi per il rimborso delle spese sostenute per il trasporto casa-lavoro-casa a lavoratori disabili inseriti al lavoro mediante percorsi di collocamento mirato (L. 68/99; ex L. 482/68) ed assunti, a tempo indeterminato oppure a tempo determinato per almeno 12 mesi che siano impossibilitati a recarsi sul luogo di lavoro con mezzi propri o con i normali mezzi di trasporto pubblici.
    Le risorse finanziarie disponibili ammontano complessivamente ad €. 180.000,00 E' prevista l'erogazione di un contributo forfettario quale rimborso delle spese sostenute per il trasporto casa/lavoro per un massimo di € 2.000,00 per ciascuno dei disabili individuati quali destinatari degli interventi di trasporto; l’importo del contributo verrà riproporzionato in caso di numero di richieste superiore alle 90 ipotizzate, per consentire a tutti i richiedenti in possesso dei requisiti di ammissibilità, di poter comunque usufruire del beneficio.
    Le richieste saranno dichiarate ammissibili qualora provengano da lavoratori disabili sprovvisti di ausili specifici per l'autonomia nel trasporto; potranno presentare la richiesta anche i lavoratori disabili che hanno già ottenuto il contributo negli anni passati a condizione che documentino l'utilizzo delle risorse già assegnate.
    Le istanze vanno presentate presso i Centri per l'Impiego della Provincia o l'Ufficio inserimento Lavorativo Disabili entro il giorno 11/10/2013
    Per informazioni NUMERO VERDE 800 28 60 40
    Link al bando
    (fonte newsletter Provincia)

  • 29 Agosto 2013 | Spendere meno: libri scolastici e... non solo vedi

    Una selezione tra i luoghi dove è possibile trovare libri di testo usati: esplora le offerte di librerie, mercatini e siti web, un modo utile e divertente per risparmiare. E per gli studenti universitari? Quasi tutte le librerie e le risorse proposte trattano anche testi universitari di seconda mano e, a volte, anche appunti e dispense!
    Leggi tutto
    (fonte newsletter Comune Bologna)

  • 27 Agosto 2013 | Creare cultura, non solo servizi. Teatri mirabili di povertà al Quartiere Saragozza vedi

    La VI edizione di “Pratello. Rassegna Teatro Musica.”, per l’estate 2013, ha per titolo "Teatri mirabili di povertà"  e, come nelle passate edizioni, affronta un tema contemporaneo e urgente: la povertà.
    La povertà oggi è di molti. E’ il dramma sociale sempre più vivo e più forte negli ultimi tempi, in un vorticoso aumento ovunque. La povertà colpisce in misura diversa donne e uomini; cittadini italiani e cittadini stranieri. Si affronteranno le povertà, antiche e nuove, le miserie e la privazione,  ricostruendo memorie di passati recenti, interrogandosi sulle rimozioni e sulle fughe dalla povertà, sull’assenza, oggi in Italia, di rappresentazioni della povertà .
    I ragazzi della Compagnia del Pratello vanno a gestire la corte di via Pietralata, cuore della vita civile e sociale del quartiere, diventando i padroni di casa “in trasferta”, svolgendo compiti di aiuto tecnici e di personale di sala. Saranno inoltre protagonisti del nuovo spettacolo teatrale di Paolo Billi. Il gruppo sarà formato da giovani in carico ai Servizi della Giustizia Minorile Emilia-Romagna, provenienti dall’Istituto Penale Minorile, dalla Comunità Ministeriale e seguiti dal Servizio Sociale Minorenni.

    "Teatri mirabili di povertà" propone un calendario di otto appuntamenti tra spettacoli, incontri, concerti, organizzati in tre sezioni:

    Sulle povertà. Concerti e teatri
    La sezione presenta tre produzioni originali che hanno per tema la povertà: due concerti con la partecipazione di Guido Sodo, Davide Fasulo, Davide Zaccaria, il Coro Arcanto; con i pianisti Marco Dalpane e Daniele Furlati; il nuovo spettacolo realizzato dalla Compagnia del Pratello, diretta da Paolo Billi, con la partecipazione straordinaria di Francesca Mazza e Angela Malfitano, liberamente ispirato a “I miresabili” di Victor Hugo.

    Le rappresentazioni delle povertà
    Luca Alessandrini, direttore dell’Istituto Storico Parri Emilia-Romagna, introduce tre incontri della sezione e dialoga con gli ospiti Michele Smargiassi, Giovanni Rinaldi, Goffredo Fofi.
    Un incontro della sezione è dedicato alla ricerca  “Vedere la povertà: una ricerca sulle nuove povertà a Bologna”, promosso dalla Fondazione Gramsci; ne parlano Gianluigi Bovini, Don Giovanni Nicolini. Le serate introducono domande e riflessioni sul radicale mutamento della povertà dal dopoguerra ad oggi; sul tramonto della solidarietà sociale di un mondo ormai passato; sulle contraddizioni della contemporaneità nei riguardi di povertà che conducono all’esclusione; sulla paura della povertà oggi che si declina nella paura di diventare poveri e nella paura dei poveri.

    Teatri poveri/Teatri solidali
    La sezione presenta quattro spettacoli di alcuni gruppi che hanno aderito alla rete dei Teatri Solidali, promossa e sostenuta dall’Istituzione Minguzzi della Provincia di Bologna. Una prima rassegna di lavori teatrali che vedono protagonisti persone portatrici di abilità differenti insieme a giovani attori e danzatori; occasione unica per assistere a spettacoli, che non sono presenti nei cartelloni teatrali, e  per vedere i lavori di coreografe di grande esperienza come Paola Palmi e Anna Albertarelli.

    La rassegna si svolgerà nell’arco di due settimane, dal 29 agosto al 8 settembre 2013, all’interno della Corte del Quartiere Saragozza, in via Pietralata 60.
    In caso di maltempo ci sposteremo nella Sala Cenerini del Quartiere Saragozza.
    La rassegna è a cura di Teatro del Pratello e dell'Associazione Tra un Atto e l'Altro, in collaborazione con Istituto Storico Parri Emilia-Romagna, ed è realizzata con il contributo di Bé, della Provincia di Bologna, del Centro Giustizia Minorile, di Unipol Banca, Coop Adriatica, Ottica Garagnani e di osti ed esercenti del Pratelo e dintorni.

    Il programma completo

    Per informazioni:
    Sito Web
    Tel. 333 1739550
    Scrivi una mail:  info@teatrodelpratello.it

  • 2 Agosto 2013 | Il progetto "Allattami" cerca nuove donatrici di latte umano per l'estate vedi

    Arriva dal Policlinico Sant'Orsola l'appello per nuove volontarie della banca del latte umano. Grazie infatti al progetto "Allattami", avviato dal Sant'Orsola e Granarolo, ed esteso ora anche all'ospedale Maggiore, anche i bambini nati prematuri, le cui mamme spesso non possono allattarli, riescono a nutrirsi con latte umano, più ricco di sostanze utili alla crescita e per combattere le malattie.
    Nei primi otto mesi di attività di "Allattami" sono stati raccolti e distribuiti ai neonati prematuri 2.500 biberon di latte donato da mamme che ne avevano in eccedenza.
    Ora col periodo estivo molte mamme sono in vacanza e servono altre donatrici.
    Leggi tutto su bandieragialla
    Approfondisci sul sito del progetto

    (fonte bandieragialla.it)

  • 1 Agosto 2013 | Nuove ondate di calore dal 2 al 5 agosto vedi

    Dal 2 al 5 agosto sono previste ondate di calore: 800 562110 è il numero verde da contattare per avere informazioni su come comportarsi in caso di temperature molto elevate.
    Il Progetto Prevenzione ondate di calore del Comune

    Come affrontare le ondate di calore:
    tra le precauzioni per affrontare le ondate di calore, è bene ricordare di limitare per quanto possibile la permanenza all’aperto nelle ore più calde della giornata (tra le 11 e le 17), di bere molto e spesso, anche quando non si ha sete, evitando alcol e caffeina, bibite gassate o contenenti zuccheri e, in generale, bevande ghiacciate o fredde.
    Fare bagni o docce con acqua tiepida per abbassare la temperatura corporea, utilizzare climatizzatori regolando la temperatura dell’ambiente con una differenza di non più di 6/7 gradi rispetto a quella esterna.
    Se si utilizzano ventilatori, infine, evitare di rivolgerli direttamente sul corpo.
    Particolare attenzione va prestata nei confronti dei bambini molto piccoli, degli anziani con patologie croniche (ad esempio i diabetici che devono assumere insulina o le persone con scompenso cardiaco) o che vivono da soli, di chi ha difficoltà ad orientarsi nel tempo e nello spazio, delle persone non autosufficienti, oltre che di quanti lavorano all’aperto o in ambienti nei quali c’è produzione di calore.
    (fonte newsletter Comune Bologna e Ufficio stampa Az.Usl)

  • 31 Luglio 2013 | Servizi socio sanitari per minori, novità nell'area di Bologna: più integrazione tra sociale e sanità vedi

    Da alcuni giorni è cambiata l'offerta dei Servizi Socio-sanitari rivolti ai minori della città di Bologna. Sono infatti state attivate sei Équipe Territoriali Integrate (ETI), allo scopo di qualificare il livello di integrazione tra operatori sociali, sanitari ed educativi. In precedenza il servizio si componeva di due sole equipe.
    - L'equipe: ciascuna equipe è composta dal Responsabile dell’Area Minori dei Servizi Sociali Territoriali, dal referente di Servizi Educativi Territoriali e dall'operatore sociale responsabile del caso per la parte riguardante i Quartieri, e da uno Psicologo del Consultorio, un professionista clinico della Neuropsichiatria per l'Infanizia e l'Adolescenza e operatori del Centro di Salute Mentale o del SERT . A questi si uniscono, laddove necessario, professionisti sanitari o sociali competenti sulla base delle specifiche situazioni, per una definizione integrata e condivisa del progetto di intervento.
    - L'altra novità: è stata istituita una Unità di Valutazione Multiprofessionale, con una funzione di monitoraggio del funzionamento delle équipe e soprattutto di confronto su quei casi multiprobleatici di particolare complessità.
    (fonte sociale.emilia-romagna.it)

  • 31 Luglio 2013 | Riforma Asp vedi

    L'Assemblea legislativa  dell'Emilia-Romagna ha approvato a maggioranza la riforma delle Asp (Aziende pubbliche di servizi alla persona).
    Dalla legge di riforma, che punta all'unificazione delle Asp in ambiti distrettuali o più vasti (provinciali) per ottenere risparmi, già in commissione era stata esclusa la gestione della scuole dell'infanzia 3-6 anni regolata da norme nazionali (i servizi scolastici vengono ''esclusi all'interno delle forme di gestione delle Asp''). Diverso il discorso per i nidi (0-3 anni): si tratta di servizi socio-educativi e vengono invece ammessi nelle gestioni Asp. Per sancire meglio l'esclusione della scuola dell'infanzia dal passaggio all'Asp, ipotizzato ad esempio a Bologna, sono stati approvati in Aula alcuni emendamenti che precisano quali "altre funzioni ed attività" possono essere conferite alle Aziende pubbliche di servizi alla persona. Garantita poi la continuità occupazionale ai dipendenti nei processi di riorganizzazione del personale.
    La riforma punta al superamento della frammentazione dei servizi per una maggiore adeguatezza gestionale, con percorsi di razionalizzazione amministrativa, permettendo risparmi di spesa e offrendo sostenibilità alla gestione pubblica in tempi di crisi, con politiche di innovazione gestionale per affrontare le esigenze degli utenti.
    (fonte sociale.emilia-romagna.it)

  • 31 Luglio 2013 | INPS: proroga al 31/10 dei termini verifiche reddituali vedi

    Sono in corso di spedizione le richieste di dichiarazione reddituale per i titolari di trattamenti pensionistici legati al reddito e dei modelli di dichiarazione per l’accertamento dei requisiti delle prestazioni collegate all’invalidità civile. I plichi inviati ai pensionati, a seconda delle situazioni personali, contengono i seguenti documenti:
    - Modello RED italiano o modello RED estero;
    - Integrazione RED 2010 – campagna RED 2011;
    - Modelli di dichiarazione per i titolari di prestazioni assistenziali (ICRIC, ICRIC-indennità di frequenza, ICLAV e ACCAS-PS);
    - Modello per Indennità di frequenza - Denominazione della scuola.
    Per la trasmissione delle attestazioni all’Inps, gli interessati possono rivolgersi ad un Centro di Assistenza Fiscale o a un professionista abilitato, oppure utilizzare la procedura online disponibile sul sito internet www.inps.it. I modelli Red esteri, invece, possono essere trasmessi all’Istituto tramite i Patronati o direttamente utilizzando la procedura on line messa a disposizione del cittadino sul sito internet www.inps.it .
    Per agevolare gli utenti, tenuto anche conto della concomitanza con gli adempimenti fiscali e con il periodo feriale, si è ritenuto opportuno prorogare i termini indicati nella lettera per il completamento del processo di verifica. Di conseguenza, saranno considerate utilmente trasmesse tutte le dichiarazioni presentate entro il 31 ottobre 2013 ai Caf, ai Patronati (per i Red esteri) o, tramite Pin, direttamente all’Istituto.
    (fonte INPS)

  • 31 Luglio 2013 | Il progetto Pippi. L'intervento preventivo fa diminuire gli allontanamenti dalle famiglie. vedi

    Con un "intervento preventivo" sulle famiglie "negligenti", che le veda parte attiva del loro recupero e non solo utenti di un servizio, diminuisce il rischio di allontanamento dei bambini. E' quanto emerge da una sperimentazione del Programma di interventi per la prevenzione dell'istituzionalizzazione (Pippi), risultato di una collaborazione tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, il laboratorio di ricerca e intervento in educazione familiare dell'Università di Padova e i servizi sociali di protezione e tutela dei minori delle 10 città (Bari, Bologna, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Torino, Venezia) che hanno aderito alla sperimentazione.
    Leggi tutto e scarica gli allegati
    (fonte sociale.emilia-romagna.it)

  • 31 Luglio 2013 | Famiglie in difficoltà e mutui vedi

    A seguito della pubblicazione dello specifico Regolamento, il 27 aprile 2013 è stata riavviata l'operatività del Fondo di solidarietà per l'acquisto della prima casa (art. 2 comma 475 e successivi della L 244/2007).
    Il Fondo consente ai mutuatari, con reddito Isee non superiore a 30.000 euro, di presentare alla banca che ha erogato il mutuo per l'acquisto della prima casa, di importo non superiore a 250.000 euro, la richiesta di sospensione del pagamento dell'intera rata fino ad un massimo di due volte, per complessivi 18 mesi, al verificarsi dei seguenti eventi occorsi negli ultimi 3 anni: morte, handicap grave o condizione di non autosufficienza, perdita del posto di lavoro a tempo determinato o indeterminato o dei rapporti lavorativi (art. 409 del cpc).
    Approfondisci nel sito del Ministero del tesoro

    Al contempo il 31 marzo 2013 si è conclusa l'iniziativa di autoregolamentazione relativa alla misura di sospensione del pagamento delle rate dei mutui per le famiglie in difficoltà, prevista nell'Accordo "Piano Famiglia" del 2009 e poi confluita nell'ambito dell'Accordo ABI - Associazioni dei Consumatori, siglato il 30 luglio 2012, denominato "Percorso Famiglia". Tale iniziativa prevedeva la sospensione del rimborso dellerate di mutuo per almeno 12 mesi:
    - per i mutui di importo fino a 150.000 euro accesi per l'acquisto, costruzione o ristrutturazione dell'abitazione principale, anche di quelli oggetto di operazioni di cartolarizzazione;
    - nei confronti dei clienti con reddito imponibile fino a 40.000 euro annui che hanno subito o subiscono nel periodo 2009-2012 eventi come morte, perdita dell'occupazione, insorgenza di condizioni di non autosufficienza, ingresso in cassa integrazione
    (fonte newsletter Politiche abitative)

  • 31 Luglio 2013 | Dimissioni protette per chi esce dall’ospedale ma non ha una casa vedi

    Consentire le dimissioni dall’ospedale di persone che non hanno un domicilio a cui tornare ma che necessitano di cure e assistenza. È l’obiettivo del progetto “Dimissioni protette”, promosso dal Comune in collaborazione all’Ausl, che sarà attivo dal primo agosto.
    “Si tratta di un servizio rivolto a persone assistite in ospedale ma dimissibili – ha spiegato Monica Brandoli, responsabile dell’Ufficio disagio adulto ed esclusione sociale del Comune di Bologna –  che non hanno un domicilio a cui tornare”. In questo modo, le persone potranno essere dimesse e accolte in strutture di residenza notturna con assistenza da parte dell’Ausl e dei servizi sociali. A disposizione ci sono 11 posti, di cui 5 al dormitorio Beltrame di via Sabatucci da subito e altri 6 alla residenza Irnerio di via Pallavicini.
    Il progetto si rivolge a persone con importanti bisogni sanitari come, ad esempio, persone amputate per danni vascolari gravi o con complicanze del diabete, che non hanno un luogo a cui tornare e le cui condizioni, spiega Maria Cristina Cocchi, direttore dell’area socio-sanitaria dell’Ausl di Bologna, “sono incompatibili con la strada”. L’Ausl mette a disposizione un operatore sanitario a tempo pieno e personale infermieristico, oltre a tutte le prestazioni necessarie legate ai bisogni della persona e alla supervisione medica che potrà essere affidata a Sokos o a medici di base.
    “L’obiettivo – conclude Cocchi – è quello di lavorare in maniera integrata sulle persone: una soluzione ottimale per le loro e che dà vantaggi dal punto di vista organizzativo per i servizi”.
    (fonte redattoresociale)

  • 31 Luglio 2013 | Bologna, nel 2012 quasi 700 accessi al Servizio a bassa soglia vedi

    In 12 mesi di attività, il Servizio sociale a bassa soglia del Comune, gestito in convenzione con Antoniano onlus, e rivolto ad adulti in difficoltà temporaneamente presenti sul territorio cittadino, ha incontrato 696 persone, ma solo nel 42 per cento dei casi c’è stata una presa in carico. Si tratta in gran parte di uomini (73 per cento), stranieri (72 per cento), tra i 45 e i 64 anni (237 persone), non residenti a Bologna (353). Le prese in carico sono state 293 in totale, di cui 69 ancora attive al 30 aprile. Sono quindi 224 le persone dimesse nel corso dell’anno.
    In 12 casi è stato attivato sul territorio un percorso a lungo termine verso l’autonomia. Per gli altri si è tentato di ricostruire le reti sociali nei luoghi di provenienza e residenza. Obiettivo del servizio, denominato Strambo ovvero Servizio che trova risorse alternative e multidisciplinari a Bologna, è, infatti, come ha spiegato l’assessore al Welfare del Comune di Bologna, Amelia Frascaroli, “riportare in un luogo dedicato persone non residenti a Bologna che hanno bisogni indifferibili e urgenti ma che non hanno prospettive di sviluppare relazioni o radici sul territorio, ‘alleggerendo’ il carico dei servizi sociali di quartiere”.

    Fallimenti di vita, di percorsi migratori, malattia, disagio psichico, assenza di casa o di lavoro. Sono le cause che hanno portato nel 2012 circa 1.700 persone a transitare per Bologna. “Di queste solo alcune si fermano e chiedono aiuto – ha raccontato Monica Brandoli, responsabile dell’Ufficio adulti vulnerabili e inclusione sociale del Comune – ma non sono molte quelle che poi restano”. In caso di bisogni urgenti e indifferibili, i servizi del luogo in cui si trova la persona, anche se non è quello di residenza, hanno l’obbligo di intervenire. La ‘novità’ del Servizio a bassa soglia è quella di “mettere in protezione la persona, risolvere l’urgenza e riprendere i contatti con il Comune di residenza e i suoi servizi”. Un esempio?
    “Siamo riusciti a ricondurre a Tortona, da dove proveniva, una persona accolta per 9 mesi in dormitorio e che, nel frattempo, aveva avuto un ictus – racconta – Abbiamo fatto un lavoro enorme ma abbiamo chiesto che le venisse restituita la residenza a Tortona dove ha ritrovato anche qualche familiare ed è stata ripresa in carico dai servizi”. Oltre a riallacciare i fili spezzati della vita delle persone, il lavoro fatto dal Servizio consente anche di risparmiare risorse, “circa 70 mila euro all’anno in questo caso”, afferma Brandoli.

    Sono 172 le persone inserite nei dormitori di emergenza e 152 quelle inviate alla Mensa dell’Antoniano. Sono 12 le persone inserite in percorsi più a lungo termine di cui 2 in dormitorio di primo livello, 2 in dormitorio di secondo livello e 8 nel dormitorio San Ruffillo gestito dall’Antoniano (6 hanno poi lasciato la struttura perché hanno trovato soluzioni in autonomia). Gli interventi sono stati anche di tipo economico: biglietti dell’autobus, spese mediche, rinnovo documenti, ticket di treni e pullman per rientrare nel Paese di origine o nel luogo di residenza, borse lavoro, ecc. “
    Il budget a disposizione era di 10 mila euro in un anno – dice Brandoli – Lo abbiamo utilizzato tutto ma poco più di 4.600 euro ci sono stati rimborsati da altri Comuni che hanno contribuito alle spese per l’inserimento di propri cittadini in dormitorio”. Sono stati spesi quindi circa 5.400 euro. In totale, il servizio costa al Comune circa 115 mila euro.

    Sono 489 gli uomini e 178 le donne viste e accompagnate dal Servizio a bassa soglia. In 237 casi si è trattato di adulti tra i 45 e i 64 anni, ma 18 erano over 65 e in 14 casi erano presenti bambini e ragazzi fino a 18 anni. Gli italiani sono il 28%. I non residenti sono 353, 206 i residenti in altri Comuni italiani, 57 i residenti a Bologna di cui 14 in via Mariano Tuccella ovvero l’indirizzo dei senza tetto, 51 i residenti in provincia. La maggior parte delle persone incontrate (282) era a Bologna da meno di 6 mesi, ma sono 177 quelle che si trovavano sul territorio da 2 a 10 anni e 44 da oltre 20 anni.
    Circa la metà è arrivata allo sportello in autonomia, in altri casi sono stati indirizzati da altri servizi. In media la presa in carico è durata poco più di 2 mesi.
    (fonte redattoresociale)

  • 31 Luglio 2013 | Assistente sociale in carcere, l'Ordine supporta il progetto del comune di Bologna vedi

    “Riportare gli assistenti sociali all’interno della Dozza? Siamo pronti”. L’Ordine degli assistenti sociali dell’Emilia-Romagna (Oaser) accoglie con soddisfazione la notizia secondo cui l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Bologna, Amelia Frascaroli, intende ripristinare all’interno del carcere cittadino la figura dell’assistente sociale. “La drammatica esperienza della restrizione della libertà personale racchiude realtà e significati di difficile ricomposizione – dice Anna Stella Massaro, vicepresidente Oaser – Reato e pena, carcerazione e isolamento dovrebbero essere riconvertiti in recupero di dignità e umanità, riabilitazione, reinserimento sociale, inserimento al lavoro”.
    Secondo l’Oaser, alla Dozza l’assistente sociale dovrà garantire il corretto collegamento “tra dentro e fuori, tra il detenuto e il resto del mondo, coordinando le proprie funzioni con quelle degli operatori già presenti nel carcere e sul territorio e con quelle degli altri professionisti utili al percorso di aiuto personalizzato”.

    La figura dell’assistente sociale manca alla Dozza dal 2008. Il suo ruolo sarà quello di supportare i detenuti negli ultimi 6 mesi di detenzione e nei primi mesi di libertà, per favorirne il reinserimento sociale ed evitare le recidive. “Il significato della nostra professione è sostenere, aiutare, responsabilizzare e promuovere le capacità delle persone affinché possano ri- progettare i percorsi di vita, connettendosi con la realtà sociale e le risorse della comunità”, commenta Massaro. “L’Ordine è disponibile da subito a supportare il progetto dell’assessore Frascaroli con la propria competenza istituzionale – conclude la vicepresidente – affinché la nuova esperienza si realizzi al meglio, integrandosi con il sistema dei servizi già esistente offerto alla città”.
    (fonte redattoresociale)

  • 26 Luglio 2013 | Rapporto annuale INPS 2012 vedi

    Il rapporto edito annualmente dall'INPS con tutti i dati relativi alla gestione degli interventi di natura pensionistica, assistenziale, previdenziale relativi al 2012.
    Il Rapporto è un documento che, oltre a fornire una panoramica sugli obiettivi e risultati delle molteplici attività dell'Ente, prospetta anche tutti i temi connessi a quella larga parte dello stato sociale di cui l'Istituto assicura il funzionamento.
    Scarica il rapporto 2012
    (fonte INPS)

  • 26 Luglio 2013 | Piazza Grande, con il progetto "Tutti a casa" risparmiati 18mila euro al mese. vedi

    Centodue persone in ventuno appartamenti e un risparmio di oltre 18mila euro al mese per il Comune. E' il bilancio dei primi quattro mesi di vita del progetto “Tutti a casa”, lanciato da Piazza Grande come alternativa al dormitorio pubblico per i senza fissa dimora e le persone in emergenza abitativa. Quella che doveva essere una risposta per gli ultimi, tuttavia, si sta rivelando molto utile anche per tantissimi “normali”: famiglie sfrattate, che hanno perso il lavoro, e che non riescono a trovare risposte soddisfacenti all'interno dei normali canali dei servizi sociali.
    Leggi tutto su Repubblica Bologna
    (fonte Repubblica.it)

  • 26 Luglio 2013 | Lavoro e disagio sociale: avviso pubblico per co-progettazione vedi

    Il Dipartimento Benessere di comunità del Comune di Bologna, l’Istituzione per l’inclusione sociale e comunitaria don Paolo Serra Zanetti, in collaborazione con i Quartieri, il Settore Sociale e lo Sportello del Lavoro intendono promuovere la co-progettazione e realizzazione di interventi e azioni finalizzati all'inserimento lavorativo di persone in condizione o a rischio di esclusione sociale. Gli ambiti di progettazione hanno come obiettivo la costruzione di una rete cittadina di soggetti pubblici e privati che favorisca e sviluppi l’assunzione di responsabilità sociale condivisa nel contrasto alla disoccupazione, all’esclusione sociale e promuova la riduzione degli sprechi di beni materiali e relazionali e stili di vita solidali ed ecosostenibili.
    Gli obiettivi che si intendono raggiungere mediante la partecipazione attiva dei diversi soggetti interessati sono:
    - la creazione di nuove possibilità di inserimento lavorativo
    - l'agevolazione dell'accesso ai beni di prima necessità
    - la formalizzazione di una sinergia pubblico-privato sociale al fine di consolidare una rete più efficace ed efficiente nell'ostacolo alle povertà
    - l’avvio di percorsi di educazione a nuovi stili di vita solidali ed ecosostenibili
    - il recupero e riutilizzo di spazi di proprietà pubblici e privati
    Leggi il bando in scadenza il 13 settembre p.v
    (fonte Istituzione inclusione sociale Comune Bologna)

  • 25 Luglio 2013 | I non vedenti? Eppur si muovono! Giuseppe Fornaro dell'U.I.C.I. interviene sui recenti arresti dei cinque "falsi non vedenti" vedi

    Fare la spesa, giocare a carte, salire e scendere le scale in piena autonomia, bere un caffè centrando la bocca senza problemi, usare telefonini e melafonini, guardare le vetrine, fare shopping. Sono poche delle numerose azioni  quotidiane che svolgiamo regolarmente ma, per qualcuno, questi gesti non possono compierli tutti, come i non vedenti o gli ipovedenti.
    La riflessione nasce dai recenti fatti di cronaca. Infatti, nell'ambito dell'inchiesta sui "falsi invalidi", i Carabinieri di Pozzuoli e la Guardia di Finanza di Napoli hanno eseguito cinque ordinanze agli  arresti domiciliari. Cinque falsi non vedenti, dunque, sono stati arrestati. Grande bella notizia, senza alcun dubbio. Peccato però che quelli che sono stati considerati falsi ciechi, ciechi lo sono per davvero. "Si tratta di autentici ipovedenti gravi e non vedenti che stanno vivendo giorni infernali", ci dichiara Giuseppe Fornaro, consigliere del consiglio Provinciale U.I.C.I. di Napoli e rappresentante delegato della U.I.C.I. per alcuni comuni vesuviani.

    «Stanno massacrando i diversamente abili facendoli passare per truffatori. Il tutto è davvero incredibile ed appare paradossale di come lo Stato prima investa somme di denaro per corsi di autonomia domestica e personale e poi condanna le persone una volta che sono diventate più autonome. Il problema principale è che si dà un’immagine dei non vedenti che non corrisponde alla realtà: sembra di tornare indietro nel tempo e di vedere vanificato tutto ciò che da qualche anno a questa parte stiamo facendo. Alla luce di ciò, l’U.I.C.I. sta lanciando una campagna informativa sui disabili visivi e a breve distribuirà filmati e contributi utili a far capire cosa possono fare i non vedenti e come vivono la propria quotidianità», ha affermato Fornaro, aggiungendo: « Siamo offesi, perché se qualcuno nota che ci muoviamo con abbastanza disinvoltura in un ambiente che conosciamo, passiamo per falsi invalidi e nessuno si pone il problema di come facciamo a spostarci con sicurezza. Il problema della vista c’è, ma non deve passare il messaggio che se sei capace di integrarti nella società allora sei un parassita».

    In effetti, alimentare il pregiudizio che il non vedente non possa adeguarsi al mondo che lo circonda diventa un insulto alle capacità mentali di chi ha un deficit visivo ma non per questo deve rinunciare all’uso delle proprie potenzialità mentali, personali e professionali.
    «Da cieco totale posso dire con tutti gli ausili per non vedenti, vivo una vita normale: grazie al programma di voice over uso pc, telefonini e i-Phone con naturalezza, così come viene naturale guardare lo schermo del dispositivo che usiamo - ha raccontato Giusepppe Fornaro - Con mia moglie, poi, mi fermo vicino alle vetrine, faccio compere e spendo in autonomia usando i giusti tagli perché non tutti forse sanno che sono state sviluppate banconote e monete dotate di caratteristiche che le persone non vedenti o con problemi visivi sono in grado di gestire con sicurezza. Da solo, inoltre, mi reco a casa di mio padre che si trova in linea diretta con la mia abitazione».

    C’è bisogno davvero di informarsi in maniera costruttiva, far conoscere le vere truffe ed i veri non vedenti. I ciechi mancano sì della vista, ma non per questo non possono vedere, capire, partecipare alla vita sociale né devono essere derisi ed allontanati dai soggetti "normodotati" specie se legati da una profonda affettività. Nonostante tutto, la società non è ancora pronta ad accettare il disabile come ricchezza, visto che ancora permangono le barriere più difficili da abbattere: quelle mentali. Ed è proprio questa la battaglia da vincere nel terzo millennio.
    (fonte Il Meridiano)

  • 25 Luglio 2013 | Bambini disabili in Italia: il secondo rapporto Unicef vedi

    Dati non aggiornati, impossibili da accorpare e comparare a livello internazionale, per mancanza di indicatori, metodologie e definizioni comuni: così i bambini e gli adolescenti disabili “sono troppo spesso invisibili nelle statistiche, nelle politiche, nelle società”: è quanto emerge dal rapporto su “La condizione dell’infanzia nel mondo 2013. Bambini e adolescenti con disabilità” realizzato dall’Unicef.

    Secondo il rapporto, infatti, “i bambini con disabilità sono tra le persone più  emarginate al mondo. Se i bambini che vivono in condizioni di povertà hanno minori probabilità di frequentare la scuola o accedere ai centri sanitari quelli con disabilità ne hanno ancora meno”.Fattore chiave per la discriminazione, anche il genere. “Le bambine con disabilità hanno minori possibilità dei maschi di ricevere cibo o cure – spiega il rapporto -. La discriminazione a causa  della disabilità è una forma di violenza e  deprivazioni molteplici portano a una maggiore esclusione per molti bambini con disabilità”. Ad oggi, però, dei bambini disabili presenti in tutto il mondo si sa poco e male, in particolar modo nei paesi in via di sviluppo.
    “Esistono  pochi dati affidabili sul numero di bambini con disabilità – spiega l’Unicef -, su quali siano le disabilità più diffuse e su come le disabilità abbiano avuto impatto sulle loro vite. Dai risultati è emerso che sono pochi i governi che hanno piani per allocare risorse al supporto e all’assistenza dei bambini con disabilità e alle loro famiglie”. Circa un terzo dei Paesi del mondo, inoltre, non hanno ancora ratificato la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità.
    Nonostante l’incertezza sui dati, aggiunge il rapporto, ad oggi si sono registrati progressi per l’inclusione dei bambini con disabilità, anche se non in modo uniforme in tutto il mondo. Progressi che l’Unicef chiede di ampliare con ulteriori azioni. Oltre alla ratifica e all’implementazione della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità e la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, l’Unicef chiede ai governi di supportare le famiglie che vanno incontro a costi più elevati per cure mediche per i bambini con disabilità.
    Secondo l’Unicef, inoltre, è fondamentale coinvolgere i bambini disabili “per confrontarsi con loro sui progetti e sulla
    valutazione dei programmi e dei servizi dedicati”.

    Per quanto riguarda l’Italia, in generale emerge una carenza di politiche e servizi di qualità, quindi “limitate opportunità di partecipare all’interno delle comunità”.
    “In Italia le famiglie con figli disabili non sono più in grado di andare avanti, hanno costi insopportabili e devono essere aiutate. Ma migliorare le condizioni di vita dei bambini disabili è un obiettivo economicamente irrealizzabile: il vero ostacolo non è la mancanza di risorse ma la mancanza di scelte politiche adeguate” - ha sottolineato il  presidente di Unicef Italia Giacomo Guerrera.
    Per quanto riguarda invece la scuola secondo i più recenti dati del ministero dell’Istruzione, nell’anno scolastico 2011-2012 gli studenti con disabilità erano 215.590 unità contro i 208.521 dell’anno precedente, mentre il numero degli insegnanti di sostegno, negli ultimi due anni si è passati dalle 96.089 unità del 2010/2011 alle oltre 98.000 dell’anno successivo, vale a dire dal 12,1% al 12,8% rispetto all’intero corpo docente.

    (fonte redattoresociale)

  • 25 Luglio 2013 | Volontariato ai Centri Anni Verdi vedi

    ASP IRIDeS ricerca associazioni o singoli cittadini maggiorenni interessati a svolgere volontariato presso i Centri Anni Verdi (fascia 11-14 anni), per attività di supporto, recupero scolastico ed aiuto ai compiti. I volontari affiancheranno le equipe educative di ASP IRIDeS in servizio presso i Centri Anni Verdi durante il momento giornaliero di supporto scolastico rivolto ai minori iscritti al centro, indicativamente dalle 14 alle 16.
    Leggi tutto nel sito del Comune
    (fonte sito Comune Bologna)

  • 18 Luglio 2013 | Fondo comunale Anticrisi vedi

    Sono 4,5 i milioni di euro del Bilancio 2013 che il Comune di Bologna destina ad uno speciale Fondo Anticrisi e per lo Sviluppo, a sostegno delle famiglie che subiscono maggiormente gli effetti della crisi economica. Oggi a Palazzo d'Accursio l'Amministrazione ha raggiunto un'intesa con i sindacati confederali sugli obiettivi di tale misura, impegnandosi a sostenere le famiglie in difficoltà nel far fronte alle spese per la casa, e ad offrire opportunità di lavoro temporaneo rivolto a persone espulse o mai entrate nel mondo del lavoro.
    All'emergenza abitativa sarà destinato 1 milione di euro. Al welfare saranno destinati 500.000 euro.
    Leggi tutto nel sito del Comune di Bologna
    Leggi il verbale di accordo con le OO.SS.
    (fonte newsletter Iperbole)

  • 18 Luglio 2013 | ISTAT: la povertà in Italia, dati 2012 vedi

    Nel 2012, il 12,7% delle famiglie è relativamente povero (per un totale di 3 milioni 232 mila) e il 6,8% lo è in termini assoluti (1 milione 725 mila). Le persone in povertà relativa sono il 15,8% della popolazione (9 milioni 563 mila), quelle in povertà assoluta l'8% (4 milioni 814 mila).
    Tra il 2011 e il 2012 aumenta sia l'incidenza di povertà relativa (dall'11,1% al 12,7%) sia quella di povertà assoluta (dal 5,2% al 6,8%), in tutte e tre le ripartizioni territoriali.
    La soglia di povertà relativa, per una famiglia di due componenti, è pari a 990,88 euro, circa 20 euro in meno di quella del 2011 (-2%).
    L'incidenza di povertà assoluta aumenta tra le famiglie con tre (dal 4,7% al 6,6%), quattro (dal 5,2% all'8,3%) e cinque o più componenti (dal 12,3% al 17,2%); tra le famiglie composte da coppie con tre o più figli, quelle in povertà assoluta passano dal 10,4% al 16,2%; se si tratta di tre figli minori, dal 10,9% si raggiunge il 17,1%.
    Aumenti della povertà assoluta vengono registrati anche nelle famiglie di monogenitori (dal 5,8% al 9,1%) e in quelle con membri aggregati (dal 10,4% al 13,3%).
    Oltre che tra le famiglie di operai (dal 7,5% al 9,4%) e di lavoratori in proprio (dal 4,2% al 6%), la povertà assoluta aumenta tra gli impiegati e i dirigenti (dall'1,3% al 2,6%) e tra le famiglie dove i redditi da lavoro si associano a redditi da pensione (dal 3,6% al 5,3%).
    Scarica il rapporto ISTAT
    (fonte sito Istat)

  • 17 Luglio 2013 | Invalidità civile e burocrazia: presentato il rapporto di Cittadinanzattiva vedi

    L’inasprimento delle misure di controllo, alla ricerca dei falsi invalidi, non è stato e non è indolore per chi è invalido sul serio. Nell’intento di difendere i diritti dei veri invalidi, Cittadinanzattiva ha promosso la campagna “VIP: Very Invalid People” a cui è seguita la raccolta dei dati per la redazione di un rapporto nazionale.
    Leggi la notizia ed il comunicato di presentazione dei dati
    Scarica il Rapporto
    (newsletter cittadinanzattiva)

  • 17 Luglio 2013 | Si laurea un detenuto della Dozza. E a settembre ce ne sarà un altro vedi

    Giovanni Gandolfo, 47enne detenuto alla Dozza, è stato il primo, ma a settembre sarà la volta di Giuseppe Mollace, che diventerà il secondo carcerato a laurearsi all’Università di Bologna, grazie al supporto dei volontari del servizio “Ausilio per la cultura” di Coop Adriatica. Lo anticipa la volontaria Laura Lucchetta, che racconta nel dettaglio di che cosa si occupa il progetto di solidarietà della Coop. “Ausilio per la cultura” è un servizio gratuito di consegna a domicilio di libri, audio-libri o riviste e dvd, per utenti in condizioni di disagio, ad esempio anziani non autosufficienti o disabili senza il supporto della propria famiglia. Il progetto, pensato sulla scia di “Ausilio per la spesa” viene realizzato da 24 volontari tra Bologna, Cesena e Venezia, 6 nel capoluogo emiliano. Oltre a occuparsi di anziani e disabili, però, sotto le Due Torri i volontari offrono il loro supporto anche all’interno della Dozza. Il progetto è in corso già da 7 anni, e i risultati in questi giorni appaiono evidenti: è fresca la notizia della laurea ottenuta il 18 giugno in Scienze Politiche (con una tesi sui percorsi di integrazione per i detenuti) da Gandolfo, che sta scontando una pena per omicidio. “Siamo davvero contenti che Giovanni sia riuscito a laurearsi – commenta Lucchetta – e ora aspettiamo che tocchi a Mollace, che dovrebbe completare la laurea quinquennale in Giurisprudenza subito dopo l’estate”.

    Visto che ai detenuti non è concesso seguire le lezioni al di fuori del carcere e che non possono usufruire nemmeno della connessione Internet, i volontari fanno da tramite tra l’Università e gli studenti-carcerati: “Abbiamo una convenzione con la Sala Borsa e altre 6 biblioteche in città – continua la volontaria – noi prendiamo in prestito i testi didattici, li portiamo ai detenuti, e quando hanno finito di usarli li riportiamo indietro”. Inoltre, “ci occupiamo di fotocopiare le dispense e di aiutarli nelle ricerche sul web”. A volte, poi, sono gli stessi professori dell’Università ad andare alla Dozza per tenere delle lezioni private e per far sostenere gli esami ai detenuti. Così, se all’inizio “Ausilio per la cultura” era solo un servizio a domicilio, oggi grazie all’impegno dei volontari e di Coop Adriatica, all’interno della Dozza sono state create diverse biblioteche, “una per la sezione femminile, una per quella maschile e una anche per le guardie penitenziarie”, racconta il responsabile delle Politiche sociali della Coop, Mattia Fontanella. L’ultima struttura messa in piedi, poi, “è la biblioteca universitaria – aggiunge – dove i detenuti possono trovare il materiale necessario per preparare gli esami”.

    Certo, ci sono ancora “diverse criticità da superare – dice Lucchetta – ad esempio sarebbe bello ottenere più spazi, per creare un vero e proprio Polo universitario alla Dozza, ma per il momento è un sogno che speriamo di realizzare in futuro”. L’impegno di Coop Adriatica per la diffusione della cultura in contesti di disagio, non si esaurisce però con il solo servizio di consegna a domicilio. Infatti, spiega Fontanella, “ogni anno organizziamo ‘Ad alta voce’: incontri con scrittori famosi all’interno di ospedali e carceri, a quali hanno partecipato autori come Dario Fo e Alessandro Baricco”. Poi c’è il concorso letterario “Parole in libertà” per  carcerati della Dozza. “Alle prime edizioni partecipavano in meno di 30, quest’anno sono stati circa 70 i detenuti che ci hanno lasciato i loro scritti – conclude il responsabile della Coop – sono stati tutti premiati con generi alimentari, e stiamo cercando di pubblicare i loro lavori”.
    (fonte RS agenzia stampa)

  • 17 Luglio 2013 | 365 giorni di Capo di Lucca, un e-book racconta la vita in dormitorio vedi

    È un variegato mosaico quello raccontato nel libro realizzato da Antoniano onlus, che raccoglie le voci di chi ha lavorato all’interno del dormitorio di Capo di Lucca di Bologna. La pubblicazione è uscita il 2 luglio 2013 in occasione della chiusura della struttura gestita dall’Antoniano insieme a Piazza Grande, che verrà trasferita in via Pallavicini, nella zona industriale. “365 giorni di Capo di Lucca” è una sorta di report, nato traendo spunto dai registri notturni compilati ogni giorno dal dicembre 2010 al novembre 2011 dagli operatori. Fotografie di Michela Zucchini. Il testo del libro è già disponibile gratuitamente su Internet e a breve sarà fruibile anche come app, con a disposizione ulteriore materiale multimediale.
    Approfondisci su Redattoresociale
    Scarica l'e-book
    (fonte redattoresociale)

  • 14 Luglio 2013 | Conferenza disabili, i temi trattati. Viceministra Guerra: “Falsa la notizia sull'ascensore bloccato”. vedi

    Sui contenuti dibattuti durante la Conferenza leggi:
    A Bologna la Conferenza sulla disabilità è stata un successo. Ma ora una montagna da scalare
    Le proposte della FISH
    “Falsi invalidi? Per la Corte dei conti nessuna frode. Sprecati i controlli Inps”
    Voci e volti dalla IV Conferenza nazionale sulla disabilità (video)
    Scarica anche la Rassegna stampa tratta da siti ed agenzie e curata dalla nostra redazione.

    Sulla polemica per un guasto ad un ascensore:
    la viceministra Cecilia Guerra: “Polemica inesistente, solo un guasto a uno dei tre ascensori disponibili". La rabbia delle associazioni: “C’è chi cerca visibilità sulla nostra pelle”. Il caso è esploso dopo la telefonata del presidente dell’associazione Fiaba a un’agenzia di stampa (ndr: scherzosamente si potrebbe dire che da fiaba a favola....il passo è breve)
    Leggi su redattoresociale
    Leggi sul blog Tantopremesso

    Terminata la Conferenza, Fondazione Asphi e Redazione sportello sociale stanno provvedendo ad aggiornare il sito conferenzadisabilibologna.it per trasformarlo da vetrina delle iniziative collaterali alla Conferenza a sito di documenti e notizie sui temi e contenuti dibattuti ed emersi durante la stessa, materiali che sono in parte già disponibili anche nel sito del Ministero del lavoro e delle politiche sociali (testi e file audio).

    Una ulteriore notizia positiva viene dalla Conferenza delle Regioni e delle Provincie autonome che ha approvato in data 25/7 il testo del Programma biennale di azione.
    (redazione sportello sociale Comune Bologna)

  • 5 Luglio 2013 | Conferenza nazionale politiche disabilità. Le iniziative collaterali a Bologna vedi

    Un ricco programma di iniziative, incontri, mostre, una serata al cinema e tutto quanto si può fare per rendere servizi di trasporto efficienti. Questo è quanto Comune,  associazioni, cooperative, Cineteca, BolognaWelcome, Azienda USL, Rete ferroviaria italiana, T-per trasporto passeggeri e.romagna, centrali radiotaxi, sono riusciti a mettere in campo, pur con tempi ristrettissimi, in occasione della Conferenza nazionale sulle politiche della disabilità che si svolgerà al Palazzo dei congressi nei giorni del 12 e 13 luglio p.v. (la conferenza, fissata in un primo momento il 5 e 6 luglio era già stata precedentemente rinviata una prima volta a causa della crisi di Governo dei primi mesi dell'anno).

    Il programma degli eventi prevede una serie di incontri presso sedi di assocazioni e cooperative, per visitare strutture, scambiarsi esperienze...ma anche per ascoltare musica e sorseggiare un buon aperitivo. Verranno inoltre allestite tre mostre presso il Palazzo dei Congressi (a cura di Ist.Cavazza, Anffas, Cadiai) e la sera di venerdì 12...cinema all'interno della manifestazione "Sotto le stelle del cinema": 2000 seggiole in piazza Maggiore per Alain Delon e Lea Massari in "La prima notte di quiete" e qualche utile lettura su cinema e disabilità.
    Il programma degli eventi è consultabile nel sito appositamente allestito: www.conferenzadisabilibologna.it

    Sul fronte dei trasporti (...un classico delle criticità, assieme ai servizi igienici pubblici) la collaborazione tra diversi soggetti ha puntalizzato le risorse di trasporto pubblico (bus con pedana e alloggiamento interno, taxi, taxi attrezzati/prioritari) e i servizi dedicati ad hoc con il "Servizio trasporto disabili" di Az.USL e Coop Dolce che si attiverà con corse specifiche per la Conferenza. Questo servizio, per le persone che non accedono al trasporto pubblico e che hanno segnalato le loro esigenze nella scheda di iscrizione, farà la spola tra la stazione ferroviaria, dove RFI ha allestito tutto al meglio, e il palazzo dei Congressi...dove la stessa cosa ha fatto BolognaCongressi (che ha curato tutta l'organizzazione dell'evento) con la consulenza su tecnologie e accessibilità di Asphi e CAAD Bologna.
    Sempre sul fronte trasporti T-per curerà che i bus sulla tratta FS-Palazzo Congressi siano sempre dotati di pedana per l'accesso delle carrozzine a cui si affiancheranno i 34 taxi attrezzati del servizio "Taxi prioritario per persone disabili" di CAT e COTABO che potranno essere utilizzati anche per le esigenze di trasporto da e per gli alberghi.
    Le persone che arriveranno a Bologna con mezzi propri avranno a disposizioni al Palazzo dei Congressi aree riservate per il parcheggio e per la salita e discesa delle persone con esigenze particolari.

    Per le esigenze delle persone con disabilità sensoriale il Ministero prevede il servizio di interpretariato della Lingua dei segni durante le sessioni della Conferenza ed è anche prevista la sottotitolatura alla serata del cinema in piazza. Al  Palazzo dei congressi ci sarà a  richiesta accesso al wireless per i computer e un servizio ad hoc per le persone sorde presso la segreteria del convegno.
    Personale specializzato e volontari saranno a disposizione per ogni esigenza presso il Palazzo dei congressi e la sera di venerdì 12 in p.Maggiore.

    Si prevede per la Conferenza un afflusso di circa 700 persone che, nonostante il periodo estivo, sarà similare a quello delle tre precedenti edizioni.

    Sempre nel sito conferenzadisabilibologna.it potrete trovare in home page una serie di schede utili per chi viene da fuori Bologna e anche l'elenco di tutti i soggetti che hanno collaborato affinchè la due giorni bolognese possa svolgersi al meglio (Comune Bologna, RFI, Az.USL, Cineteca Bologna, Cat, Cotabo, T-per, Consulta comunale handicap, AIAS, Amici di Luca, Anffas,  ANMIC, Asphi,  Casa Santa Chiara, CDH,  Comitato Paralimpico, Coop Dolce, Coop Cadiai, CRI, Fondazione Istituto Sordomute Povere, Istituto Cavazza, Lis-Learnig,  UICI)

    Per ogni informazione ed esigenza si può fare riferimento alla Segreteria organizzativa della Conferenza: 051/6375186 , info@bolognawelcome.it
    Un Infopoint per quelle giornate è previsto anche alla Stazione ferroviaria.
    (fonte redazione sportello sociale)

  • 2 Luglio 2013 | Orario estivo degli Sportelli sociali (luglio e agosto 2013) vedi

    Agosto: nelle due settimane comprese tra il 12/8 e il 23/8 gli sportelli sociali effettuano la sola apertura al mattino dalle 8,15 alle 14,00 nelle giornate di martedì e giovedì.

    Altre variazioni di orario di singoli sportelli:
    - Sportello Q.re Savena: martedì 16/7 chiusura alle ore 14
    - Sportello Q.re Reno: dall'1/7 al 31/8 apertura solo al mattino dalle 8,15 alle 13,30
    - Sportello Q.re Navile - Sportello Lame, via M.Polo: dall'1 al 31 agosto apertura solo al mattino dalle 8,15 alle 13.30
    (fonte redazione sportelli sociali)

  • 27 Giugno 2013 | Strutture residenziali psichiatriche: documento delle Regioni vedi

    La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, presieduta da Vasco Errani, ha approvato, nella riunione del 13 giugno, un documento sulle strutture residenziali psichiatriche, con approfondimenti su  aspetti come le indicazioni sull’assetto organizzativo, il Piano di trattamento individuale e il Progetto terapeutico riabilitativo personalizzato,
    tipologia delle Strutture Residenziali Psichiatriche, indicazioni per l’accreditamento delle residenze psichiatriche, monitoraggio e verifiche.
    Il documento (attuativo del Piano nazionale di azioni per la salute mentale, su cui è stato sancito un accordo nella Conferenza Unificata del 24 gennaio 2013) è stato poi trasmesso dal Presidente della Conferenza delle Regioni al Ministro per gli affari regionali, Graziano Delrio, al fine di attivare una fase istruttoria che possa portare ad un accordo in Conferenza Unificata.
    Leggi tutto su regioni.it
    Scarica il documento
    (fonte newsletter regioni.it)

  • 27 Giugno 2013 | Il nuovo Piano socio-sanitario dell'E.Romagna: "Più attenzione al ceto medio impoverito" vedi

    Integrazione, programmazione partecipata, riorganizzazione per rispondere ai bisogni di una comunità regionale che subisce gli effetti della pesante crisi economico-sociale e che è stata duramente colpita dal terremoto del maggio 2012. Sono le indicazioni attuative, per il biennio 2013- 2014, del primo Piano sociale e sanitario della Regione Emilia-Romagna che ne confermano, nell'impianto generale, le scelte di fondo aggiornandole "nell'ambito di un convinto rilancio delle politiche pubbliche di integrazione tra l'area sociale e sanitaria" ma anche tra l'insieme di tutte le politiche pubbliche "come condizione per lo sviluppo della rete dei servizi e della valorizzazione delle comunità locali".
    Le indicazioni attuative, proposte dalla Giunta regionale e approvate oggi dall'Assemblea legislativa, rilanciano il welfare "da troppo tempo, a livello nazionale - si legge nel documento - non considerato come valore strategico per lo sviluppo e la coesione sociale" e, al contrario, considerato "alla stregua di un forziere da cui attingere per la riduzione della spesa pubblica". Fulcro del piano, appunto, l'integrazione e la partecipazione al sistema di tutte le formazioni sociali partendo da una programmazione partecipata la cui responsabilità è pubblica e che punta anche all’innovazione.
    Leggi tutto su quotidianosanità.it
    Il piano sociale e sanitario (scheda sintetica)
    (fonte newsletter quotidiano sanità)

  • 25 Giugno 2013 | Aperto il bando per i voucher alle mamme vedi

    Dopo il congedo obbligatorio di paternità, è diventata operativa anche la seconda novità introdotta dalla legge n. 92/2012 (la cosiddetta "riforma Fornero") con l'obiettivo di sostenere la genitorialità e favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.
    Ve ne abbiamo già parlato nei mesi scorsi dalle pagine del sito (Notizia del 4 marzo ; Notizia del 23 maggio)

    Si tratta di un contributo economico alternativo al congedo parentale per la madre lavoratrice. Il 'voucher' è di 300 euro mensili per un massimo di sei mesi per le lavoratrici dipendenti e tre mesi per le atipiche e autonome iscritte alla Gestione Separata.
    E' utilizzabile entro gli 11 mesi successivi al congedo di maternità, per due scopi: l'acquisto di servizi di baby-sitting (attraverso i buoni per il lavoro accessorio) o le rette di asili nido pubblici o privati (che vengono direttamente pagate dall'INPS).

    Domande solo on line, nel sito INPS, dalle ore 11 del 1° luglio fino al 10 luglio
    Leggi tutto nel nodo istruzione del sito del Comune di Bologna
    (fonte newsletter Comune Bologna)

  • 18 Giugno 2013 | Ritornano il caldo e le possibili ondate di calore. Ritorna una rete di aiuto. vedi

    Sono 5.200 gli anziani bolognesi ultra-sessantacinquenni che in questi giorni stanno ricevendo una lettera con i consigli da seguire, per proteggersi dalle ondate di calore: 800 562110 è il numero verde da contattare, disponibile anche per coloro che non hanno ricevuto specifica comunicazione, per avere informazioni su come comportarsi in caso di temperature molto elevate o per richiedere aiuto.
    Il servizio è solo uno degli strumenti del progetto realizzato dal Comune di Bologna con la collaborazione dell’Azienda Usl di Bologna. In campo una rete di associazioni (Auser, Croce Rossa, Aviuss, Anteas e Ancescao), di centri sociali e di farmacie, coordinati dal servizio di gestione delle emergenze sociali del Comune e da Cup 2000 per la parte operativa.
    Oltre al numero verde è possibile avere un servizio specifico di assistenza domiciliare, accedere alle azioni messe in campo dai volontari come monitoraggio, compagnia, accompagnamenti a visite mediche e terapie e ai centri sociali anziani dotati di aree climatizzate. E ancora, consegna di generi alimentari di prima necessità e di farmaci. In occasione delle successive ondate di calore gli anziani saranno direttamente contattati per telefono e, nel caso, raggiunti da volontari od operatori sanitari.
    Il progetto di "Prevenzione dalle ondate di calore" riguarda però non solo gli anziani, ma anche gli adulti in situazione di grave disagio sociale (come i senzatetto), per i quali saranno attivati servizi di informazione, orientamento ai servizi diurni e il potenziamento della distribuzione di acqua e frutta.
    Particolare attenzione è necessaria nei confronti dei bambini molto piccoli, degli anziani con patologie croniche (diabetici o con scompenso cardiaco), di chi vive da solo o non è autosufficiente, di chi lavora all'aperto o in ambienti nei quali si produce calore.
    Il progetto Prevenzione dalle ondate di calore
    (fonte sito Comune Bologna)

  • 18 Giugno 2013 | Giovedì 20 giugno: giornata mondiale del rifugiato vedi

    Anche quest'anno, la Provincia di Bologna promuove un Calendario di iniziative di sensibilizzazione e formazione sul diritto di asilo. Lo fa in occasione del 20 giugno - Giornata mondiale del rifugiato, in collaborazione con il progetto regionale Emilia-Romagna Terra di asilo e con il fondamentale contributo di una serie di enti pubblici e realtà del Terzo settore.
    Il calendario del 2013 si articola in 4 eventi - sostenuti e organizzati da 23 diversi soggetti, dal 17 al 22 giugno, a Bologna-città e a Castel San Pietro Terme. Leggi il programma
    (fonte newsletter osservatorio immigrazioni)

  • 18 Giugno 2013 | ISEE 1: intesa Stato-Regioni sul regolamento per il nuovo ISEE vedi

    Il nuovo ISEE “è un passo avanti importante nell'equità e nella capacità di pesare il reddito, i problemi e le caratteristiche delle persone, basti pensare al meccanismo giusto per le famiglie numerose”, lo ha detto il Presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani sull'intesa in Conferenza Unificata sul nuovo ISEE, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta presso il dipartimento degli affari regionali, a cui hanno partecipato, oltre ad Errani, i Ministri Giovannini e Del Rio oltre ai presidenti di ANCi ed UPI.
    “Stiamo parlando di uno strumento per l'accesso ai servizi – ha ricordato Errani - e per selezionare l'accesso ai servizi. il problema della disparità dei servizi sta in un altro capitolo: quello dei LEP (livelli essenziali delle prestazioni) e dei Liveas”.
    Dopo il via libera in Conferenza Unificata al nuovo Isee grazie all'intesa raggiunta tra Stato, Regioni ed enti Locali, ora il provvedimento passa al vaglio delle competenti Commissioni parlamentari per un parere e poi in Consiglio dei Ministri per l'approvazione definitiva.
    Leggi tutto su regioni.it

    Approfondisci:
    Nuovo regolamento ISEE: Atto della Conferenza Unificata (13/6/2012)
    Nuovo Regolamento ISEE (scheda di sintesi): conferenza stampa del 13/6/2012
    DPCM Regolamento concernente la revisione delle modalità di determinazione e i campi di applicazione dell'Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) (ultima bozza)
    (DPCM: qui una versione graficamente migliore)
    (fonte newsletter regioni.it)

  • 18 Giugno 2013 | Bologna, si abbassa l’età dei minori che abusano di sostanze vedi

    Le cause sono le più disparate, dalla voglia di sentirsi più grandi a semplice curiosità o momento di sfogo, fino ad un modo per rompere il ghiaccio con i coetanei e per fare gruppo. Il risultato, però, è lo stesso: gli adolescenti che cominciano a utilizzare e abusare di sostanze stupefacenti sono sempre più giovani, si arriva alle scuole medie, e gli ultimi fatti di cronaca hanno in qualche modo lanciato un campanello d’allarme tra gli esperti, i medici e gli amministratori che si occupano di salute e sicurezza. A fine maggio un sedicenne di Bologna è morto all’ospedale di Modena in seguito a un’overdose di Mdma, una metanfetamina dagli spiccati effetti eccitanti.
    Lo scorso fine settimana, la Guardia di Finanza ha fermato una cinquantina di ragazzi con della droga in tasca fuori da Modena Fiere, fatto che ha portato l’assessore comunale modenese alle Aggregazioni Giovanili Fabio Poggi a dichiarare che “come amministrazione si è passati dalla fase di preoccupazione a quella di azione, perché occorre agire”.

    A Bologna c’è un servizio studiato appositamente per gli adolescenti che usano droghe: si tratta dello Spazio Giovani che ha sede in via Sant’Isaia, dove i ragazzi si presentano volontariamente e senza il rischio di essere o sentirsi etichettati come tossicodipendenti. Lo Spazio Giovani affianca altri servizi più specialistici, come il Sert o il reparto di psichiatria dell’Ausl. In via Sant’Isaia educatori esperti e sociologi cercano di portare avanti un lavoro continuativo e di dialogo con i ragazzi, circa una sessantina di minori l’anno più i maggiorenni, per provare a trasmettere loro la consapevolezza dei rischi a cui vanno incontro abusando di sostanze, sintetiche e non. “Da questo piccolo osservatorio – racconta l’educatrice dell’Ausl Maria Cristina Albertazzi – abbiamo notato che c’è un abbassamento dell’età per quanto riguarda tutti i comportamenti a rischio, non solo l’uso di sostanze ma anche ad esempio la sessualità”. Albertazzi spiega che lo Spazio Giovani intercetta gli adolescenti direttamente nei contesti a rischio: “Cerchiamo di farci conoscere nelle scuole e non solo con le consuete attività di informazione, ma anche con sportelli dedicati, in modo che i ragazzi, conoscendoci di persona, si possano sentire più a proprio agio e magari decidano di iniziare un lavoro con noi”.

    L’educatrice sottolinea il fatto che “l’attenzione negli ultimi tempi si è spostata maggiormente rispetto al passato nei confronti delle scuole medie”, e questo già di per sé fa intuire quanto l’abbassamento dell’età sia un problema reale. Inoltre, da studi e ricerche, emerge che “in alcuni corsi di studi il rischio che i minori comincino a usare droghe è maggiore, come gli Istituti professionali che raccolgono ragazzi un po’ più in difficoltà rispetto ad altre situazioni”. L’attività nelle scuole è definita “di corridoio”, ovvero un canale privilegiato per far arrivare i giovani allo Spazio. “Questi adolescenti non si sentono affatto dei tossicodipendenti – continua Albertazzi – loro usano le droghe ma contemporaneamente vanno a scuola, lavorano e conducono la propria vita, però quando si rivolgono a noi è perché hanno il desiderio di raccontare la propria esperienza e il disagio. Spesso si sono spaventati per eventi particolari o effetti che non si aspettavano dopo l’assunzione di sostanze, altre volte invece sono spinti dalle persone che li circondano”.
    (fonte redattoresociale)

  • 17 Giugno 2013 | Al via a Bologna la Social card sperimentale vedi

    Come noto da tempo il Governo ha inteso affiancare alla carta acquisti (social card ordinaria), che rimane in vigore in tutto il territorio nazionale, una ulteriore carta acquisti (definita ora nuova social card, ora sperimentale...) che sarà attivata in 12 grandi città, tra cui Bologna, con modalità differenti da quella ordinaria che è rivolta  ad anziani o famiglie con minori.
    Il decreto applicativo è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale nel mese di maggio.

    Il Comune di Bologna ha scelto di tenere conto delle situazioni già conosciute dai Servizi Sociali Territoriali e dal Settore Servizi per l'abitare; pertanto alle famiglie potenziali beneficiarie della sperimentazione è stata inviata una lettera informativa finalizzata alla presentazione della domanda.
    Le stesse vanno presentate entro il 23 luglio allo Sportello sociale del quartiere di residenza.

    I requisiti per accedere a questa opportunità, previsti dal decreto nazionale e dalle linee di indirizzo della Giunta comuneale di Bologna, sono:
    - famiglie con figli minori il cui ISEE del nucleo non superi i 3000 euro
    - famiglie con problematiche relative al lavoro e al disagio abitativo
    - avere residenza da almeno un anno e cittadinanza italiana; possono accedere anche i cittadini comunitari ed extracomunitari lungo soggiornanti
    La concessione della social card è inoltre legata all'avvio di un progetto personalizzato sul signolo o nucleo a cura dei servizi sociali territoriali e finalizzato all'uscita dalla fase di difficoltà del titolare.
    Il contributo economico, più favorevole di quello della social card ordinaria, viene riconosciuto da INPS ed erogato bimestralmente mentre la Carta acquisti verrà consegnata da Poste italiane.
    Per ogni informazione, tenendo conto che i criteri di accesso sono inderogabili, è possibile rivolgersi agli sportelli sociali nei Quartieri
    (fonte redazione sportello sociale)

  • 14 Giugno 2013 | Welfare: intesa sul regolamento per il nuovo ISEE vedi

    Il nuovo ISEE “è un passo avanti importante nell'equità e nella capacità di pesare il reddito, i problemi e le caratteristiche delle persone, basti pensare al meccanismo giusto per le famiglie numerose”, lo ha detto il Presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani sull'intesa in Conferenza Unificata sul nuovo ISEE, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta presso il dipartimento degli affari regionali, a cui hanno partecipato, oltre ad Errani, i Ministri Giovannini e Del Rio oltre ai presidenti di ANCi ed UPI.
    “Stiamo parlando di uno strumento per l'accesso ai servizi – ha ricordato Errani - e per selezionare l'accesso ai servizi. il problema della disparità dei servizi sta in un altro capitolo: quello dei LEP (livelli essenziali delle prestazioni) e dei Liveas”.
    Dopo il via libera in Conferenza Unificata al nuovo Isee grazie all'intesa raggiunta tra Stato, Regioni ed enti Locali, ora il provvedimento passa al vaglio delle competenti Commissioni parlamentari per un parere e poi in Consiglio dei Ministri per l'approvazione definitiva.
    Leggi tutto su regioni.it

    Approfondisci:
    Nuovo regolamento ISEE: Atto della Conferenza Unificata (13/6/2012)
    Nuovo Regolamento ISEE (scheda di sintesi): conferenza stampa del 13/6/2012
    DPCM Regolamento concernente la revisione delle modalità di determinazione e i campi di applicazione dell'Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) (ultima bozza)
    DPCM: qui una versione graficamente migliore
    (fonte newsletter regioni.it)

  • 13 Giugno 2013 | Guida ai diritti dei detenuti vedi

    Il vademecum, in cinque lingue, si intitola “Carcere e dintorni. Prontuario della normativa di riferimento”, è stato realizzato dall'ufficio del Garante dei detenuti dell'Emilia-Romagna.La pubblicazione  è destinata ad operatori, volontari e detenuti. Con un’attenzione particolare per le persone straniere, che spesso faticano a comprendere la realtà che li circonda e non riescono ad esercitare i diritti loro riconosciuti dall’ordinamento.
    Leggi tutto su sociale emilla romagna
    Scarica il vademecum
    (fonte newsletter sociale emilia romagna)

  • 13 Giugno 2013 | Il welfare secondo Giovannini vedi

    In Commissione Lavoro del Senato il ministro per il Lavoro e politiche sociali Giovannini e il viceministro Guerra hanno presentato gli indirizzi generali della politica del Ministero, con particolare riguardo alle politiche sociali.
    Leggi tutto su vita.it
    Leggi il verbale dell'incontro
    (fonte newsletter vita.it)

  • 13 Giugno 2013 | Infanzia e adolescenza: relazione al Parlamento 2013 del Garante vedi

    Le politiche per l’infanzia nel nostro Paese dimostrano di essere ancora carenti, soprattutto verso le fasce più deboli della popolazione e quindi nelle nostre aree depresse. E’ molto vicina ad essere una vera e propria dichiarazione di fallimento quella che proviene dalla Relazione al Parlamento 2013 del Garante per l'infanzia e l'adolescenza.
    In particolare c’è una scarsa attenzione verso le necessità materiali e i diritti dei minori, lo Stato non investe.
    Vive in povertà il 17,6% di bambini ed adolescenti, il 7% in povertà assoluta. C’è soprattutto il rischio di povertà ed esclusione sociale per i bambini e gli adolescenti che vivono in famiglie con tre o più minorenni.
    E’ evidente la necessità di una ''inversione di rotta''. Il presidente del Senato, Grasso, aprendo la presentazione della Relazione del Garante per l'Infanzia e l'adolescenza ha richiamato l’attenzione di una spesa pubblica ben indirizzata in tal senso: “soprattutto quella destinata ai minori, non è un costo ma un investimento fondamentale che 'paga' sia in termini di tutela di diritti che in un'ottica di razionalizzazione e risparmio per il futuro''.
    Leggi tutto su regioni.it
    Scarica il rapporto
    (fonte newsletter regioni.it)

  • 13 Giugno 2013 | Novità su ristrutturazioni edilizie, bonus mobili ed efficienza energetica vedi

    Il Consiglio dei Ministri, nella riunione del 31 Maggio 2013, ha preso importanti decisioni in materia di ristrutturazione edilizia, bonus mobili ed Eco-bonus, nell’approssimarsi della scadenza degli attuali benefici.
    La faccenda riguarda anche gli interventi finalizzati al superamento delle barriere architettoniche poiché inclusi nel quadro delle agevolazioni previste per le ristrutturazioni edilizie.
    Il provvedimento recepisce la direttiva 2010/31/UE che mira a dare un’adeguata risposta alla esigenza di favorire la riqualificazione e l’efficienza energetica del patrimonio immobiliare italiano.

    Il Consiglio dei Ministri ha prorogato la detrazione Irpef del 50% attuale fino al 31/12/2013, ed ha aggiunto un’interessante novità, il bonus per l’acquisto di mobili finalizzati all’oggetto dell’intervento per un massimo di 10 mila euro di spesa.
    A proposito di interventi di abbattimento di barriere architettoniche, che interessano anziani e disabili, si rammenta che la detrazione Irpef del 50% riguarda, tra l’altro, queste tipologie di interventi:
    - eliminazione delle barriere architettoniche sia su parti comuni che nei singoli appartamenti,
    - realizzazione di ogni strumento adatto a favorire la mobilità interna ed esterna all’abitazione per persone con handicap grave.

    Riportiamo l’elenco delle proroghe e delle importanti novità introdotte:
    - la proroga, fino al 31/12/2013, delle detrazioni IRPEF prevista nel decreto legge (50 per cento, dall’ordinario 36 per cento, per spese di ristrutturazioni edilizie fino ad un ammontare complessivo non superiore a 96.000 euro, 48.000 euro nel regime ordinario).
    - tale detrazione è stata estesa anche all’acquisto di mobili finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione, per un massimo di 10 mila euro (in pratica si concede un bonus di 5.000 euro);
    - le detrazioni riguarderanno anche gli interventi di ristrutturazione relativi all’adozione di misure antisismiche, nonché all’esecuzione di opere per la messa in sicurezza statica delle parti strutturali degli edifici, in base a quanto già previsto dall’art. 16 bis, comma 1, lett. i) del Testo unico delle imposte sui redditi;
    - si tratta, presumibilmente, dell’ultima conferma per questo genere di benefici fiscali, in quanto espressamente prevista nelle more della definizione di misure ed incentivi selettivi di carattere strutturale, finalizzati a favorire la realizzazione di interventi per il miglioramento e la messa in sicurezza degli edifici esistenti, nonché per l’incremento del rendimento energetico degli stessi.

    Riguardo invece gli eco bonus, con questo decreto legge è previsto un forte potenziamento dell’attuale regime di detrazioni fiscali che passerà dal 55% per gli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici (detrazione in scadenza il 30 giugno prossimo) al 65%, concentrando la misura sugli interventi strutturali sull’involucro edilizio, maggiormente idonei a ridurre stabilmente il fabbisogno di energia.
    Si tratta di un’ultima conferma, e non ne sono previste successive, per dare la possibilità a quanti non lo avessero già fatto di migliorare l’efficienza energetica del proprio edificio.
    Per approfondimenti e FAQ
    (Fonte Comunicato stampa Consiglio dei Ministri e sito ediltecnico.it)

  • 13 Giugno 2013 | Otto nuove schede informative disponibili nel sito degli sportelli sociali vedi

    Reperibili o attraverso la tipologia di servizio o attraverso i target di utenza a cui sono collegate, sono on line nel sito dello sportello sociale dal 13 giungo, otto nuove schede informative che portano il totale della banca dati su servizi e risorse a 131. In preparazione altre otto schede.

    Informazione, documentazione, promozione, ricerca
    Informazione e documentazione: centri e strumenti nel campo degli anziani
    Istituzione per l’inclusione sociale e comunitaria "don Paolo Serra Zanetti"
    Osservatorio nazionale sulla famiglia
    Interventi di sostegno economico
    Esenzione canone Televisione per persone con più di 75 anni
    Fondo nuovi nati (ex bonus bebè)
    Servizi ed interventi domiciliari
    Progetto Home Care Premium
    Servizi per il lavoro
    Sportello comunale per il Lavoro
    Servizi socio sanitari
    E-Care Bologna (sostegno alla fragilità)
    (fonte redazione sportello sociale)

  • 5 Giugno 2013 | Vacanze disabili 2013: al via dall'11 giugno il secondo bando. vedi

    Si presenteranno dall'11 giugno al 4 luglio presso gli Sportelli sociali le domande per il secondo "Bando vacanze disabili" del 2013.
    Potranno accedere le persone in possesso di una certificazione di invalidità (pari o superiore al 66%) o certificazione di handicap legge 104/92, residenti a Bologna e con un ISEE personale (ISEE estratto) pari o inferiore a 8000 euro.
    La graduatoria verrà compilata in base a vari parametri personali e del nucleo famigliare e il contributo, la cui entità dipenderà dal numero di domande presentate, verrà erogato dietro presentazione della documentazione fiscale valida attestante la vacanza effettuata.
    Per le informazioni è possibile rivolgersi agli sportelli sociali dei Quartieri o agli assistenti sociali del Servizio USSI Disabili Adulti o Neuropsichiatria nel caso di persone in carico a tali servizi.
    Leggi la scheda informativa nel sito degli sportelli sociali
    (fonte redazione sportelli sociali)

  • 4 Giugno 2013 | Conferenza nazionale politiche disabilità il 12 e 13 luglio a Bologna. Iscrizioni al via. vedi

    Dopo Torino, passati quattro anni, Bologna. Sarà infatti la città emiliana a ospitare il 12 e 13 luglio la quarta Conferenza nazionale sulle politiche della disabilità.
    Al via le iscrizioni da domenica 23 giugno, sul sito del Ministero.

    La due giorni, promossa ed organizzata dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali con il supporto organizzativo di BolognaCongressi, sarà incentrata soprattutto sui contenuti e sulle modalità per rendere concreto il primo Programma di azione biennale promosso dall'Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone disabili che è stato approvato dal Consiglio dei Ministri in data 26 giugno.
    Il documento, previsto dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, ha respiro biennale e individua le aree prioritarie verso cui indirizzare azioni e interventi per la promozione e la tutela dei diritti delle persone disabili.  Approvato dall'Osservatorio nazionale lo scorso 12 febbraio, dopo il passaggio in Consiglio dei ministri e in Conferenza unificata, sarà poi adottato con decreto del Presidente della Repubblica.

    Sede della Conferenza nazionale sarà il Palazzo dei Congressi (quartiere fieristico), un luogo facilmente raggiungibile con diversi mezzi di trasporto che allo stesso tempo garantisce la piena accessibilità di tutte le sue strutture. L’organizzazione dell’evento a poco meno di tre settimane dalla data di inizio è in retta di arrivo, con il ministero del Welfare impegnato a definire nel dettaglio il programma.

    Il presidente della Fish, Pietro Barbieri, precisa a Superabile, la necessità di un'attenzione anche all'attualità "che stiamo vivendo: è bene ragionare sulle prospettive del Piano, ma viviamo una fase storica di riduzione dei servizi che prima era concentrata soprattutto al sud ma ora è estesa a tutto il paese" e che rende dunque indispensabile un'azione perché si ritorni quanto meno a garantire «il livello dei servizi che si è avuto fino allo scorso anno». Per fare questo, ovviamente, c'è bisogno di finanziare i fondi per la non autosufficienza e per le politiche sociali: "Per il 2013 auspichiamo che, come avvenuto per il Fondo non autosufficienza, anche quello delle Politiche sociali venga nelle prossime ore e nei prossimi giorni impegnato, e per il futuro si tratta poi di proseguire sulla strada dell'incremento per garantire livelli dignitosi. Non parliamo di cifre inenarrabili, non sono le somme dell'Imu e neppure quelle dell'Iva per cui crediamo ci si possa riuscire" continua Barbieri.
    L’auspicio è che a Bologna con la viceministra Guerra di cui è scontata la presenza, ci possa essere il ministro del lavoro Giovannini, ma anche ministri, viceministri e sottosegretari di altri dicasteri dall’Istrizione alle Pari Opportunità, dalla Sanità ai Trasporti e per il presidente Fish "non sarebbe male se ci fosse anche qualcuno dell'Economia, dato che il tema non è di scarso rilievo".
    Anche perché l’ultima volta per l’evento che chiama a raccolta l’intero mondo della disabilità nazionale, quattro anni fa a Torino, l’allora ministro al Welfare Sacconi fu presente solo con un videomessaggio, lasciando al sottosegretario Roccella il ruolo di unico esponente del Governo presente alla Conferenza.

    Intanto Comune di Bologna, associazioni e cooperative stanno organizzando una serie di eventi collaterali per accogliere chi verrà a Bologna nelle due giornate della Conferenza e favorire lo scambio di esperienze. Ve ne daremo conto anche dalle pagine del nostro sito e dalla pagina web specifica che si sta apprestando per l'evento.

    Per informazioni, iscrizioni, programma, riferimenti della Segreteria organizzativa della Conferenza, consulta la pagina nel sito del Ministero
    (fonte vita.it e redazione sportello sociale)

  • 4 Giugno 2013 | Emilia-Romagna, ''al carcere risorse per 1 milione di euro'' vedi

    Superano il milione di euro le risorse destinate dalla Regione Emilia-Romagna al carcere (1.038.687,05) nel 2011.
    Dall’assessorato alle Politiche sociali stanziati 345 mila euro per il Programma Carcere di cui il 70% per il
    miglioramento delle condizioni di vita dei detenuti e lo sportello informativo e il 30% per il reinserimento sociale,
    l’accoglienza e l’accompagnamento sociale e lavorativo delle persone coinvolte in area penale. Per raggiungere
    il totale dell’impegno economico regionale per il carcere, vanno aggiunti anche poco più di 138 mila euro derivanti da altri fondi regionali, 230 mila euro del Fondo sociale europeo (destinati al Progetto Acero), quasi 153 mila euro del Terzo settore e 172 mila euro che arrivano dalla compartecipazione dei Comuni sedi di carceri. I dati sono stati presentati in Commissione regionale insieme al report 2012 sulla situazione penitenziaria in Emilia-Romagna. “Da parte nostra, cerchiamo di rinforzare gli interventi per migliorare le condizioni di vita dei detenuti in carcere da una parte e il reinserimento sociale e lavorativo dall’altra”, ha detto l’assessore regionale alle Politiche sociali, Teresa Marzocchi.
    In particolare, l’assessorato alle Politiche sociali ha lavorato per potenziare gli sportelli informativi, per la
    valorizzazione del volontariato penitenziario (oltre 400 i volontari che operano nelle carceri regionali), attraverso il progetto “Cittadini sempre” (finanziato con 80 mila euro in 3 anni), la rete Teatro Carcere (dal 2011 un impegno annuale di 30 mila euro) e il lavoro (651 i detenuti che lavorano sul totale di 3.469). “I numeri sono ancora molto bassi ma quella del lavoro è un’opportunità che va percorsa – dice Marzocchi – Basta guardare all’esempio della Dozza dove un gruppo formato da 3 aziende ha creato un’officina interna in cui i corsi di formazione ai detenuti sono tenuti da operai specializzati in pensione”. L’obiettivo, dunque, è il lavoro perché, spiega l’assessore, “è uno degli strumenti per migliorare le condizioni di vita all’interno del carcere e per facilitare il reinseimento una volta usciti”.
    Tra i progetti sostenuti dalla Regione c’è anche “Acero”, finanziato attraverso i fondi di Cassa Ammende, e volto all’accoglienza e all’accompagnamento sociale e lavorativo dei detenuti. In particolare, per quanto riguarda l’accoglienza sono 45 i posti per persone dimesse dal carcere per la fruizione di misure alternative presso residenze riabilitative collettive che assicurano una struttura abitativa e la presenza del volontariato. Attualmente sono 20 le persone presenti in struttura (9 alla Papa Giovanni XXIII di Rimini, 9 all’Ovile di Reggio Emilia e 2 a Viale K di Ferrara).
    Le condizioni di vita dei detenuti sono allarmanti anche se da 3 anni le presenze nelle carceri sono in costante calo: si è passati dai 4.373 detenuti del 2010 ai 3.469 del 2012. I suicidi sono diminuiti passando da 6 a 3 in un anno. E le misure alternative sono in crescita: nel 2012 sono state concesse in 1.524 casi (100 in più rispetto al 2011). Gli istituti penitenziari con maggiore livello di sovraffollamento sono Ravenna (198,3 presenze su 100 posti); Bologna (185,9), Parma (178,1), Piacenza (177,5). Sul totale dei detenuti in regione, più del 51% sono stranieri (1.776), con punte del 60% in alcuni istituti (Parma, Reggio Emilia, Bologna e Ravenna). Il 75% dei detenuti ha meno di 45 anni, percentuale che sale al 90% per gli stranieri. Meno della metà ha una relazione affettiva in corso o ha figli, anche in questo caso il numero aumenta per gli stranieri. Oltre il 70% dei detenuti ha un titolo di studio non superiore alla licenza media. Il 45% dei detenuti stranieri ha una condanna definitiva. Le persone in attesa del primo giudizio sono il 18%, di cui il 66% stranieri.
    In linea con i dati del 2011 nelle carceri regionali si contano principalmente per reati contro il patrimonio, contro la persona e contro la legge sulla droga, questi ultimi commessi principalmente da stranieri.
    (fonte redattoresociale)

  • 4 Giugno 2013 | Il Ministro Cecile Kyenge a Bologna per la conferenza CGIL sull'immigrazione vedi

    Lunedì 10 giugno, "Conferenza regionale CGIL sull'immigrazione", a cura CGIL regionale E.Romagna
    dalle 9,30 alle 17,30, Aula Prodi, Università di Bologna, Piazza San Giovanni in Monte 2, Bologna
    Scarica il programma
    (fonte newsletter osservatorio immigrazioni)

  • 4 Giugno 2013 | Politiche per l'integrazione dei cittadini stranieri: on line la Relazione della Regione vedi

    L'immigrazione sta cambiando, cambia tutto il contesto sociale anche a causa dei colpi della crisi, anche queste ragioni hanno indotto la Regione Emilia-Romagna, in forza della Legge Regionale 5/2004 sull'integrazione degli immigrati stranieri. Con l'obiettivo di valutare quanto fatto in questi anni, anche in vista della nuova programmazione regionale, la Giunta ha elaborato la Relazione alla Clausola valutativa delle Norme per l'integrazione.
    Il documento (previsto dalla stessa Legge Regionale) propone una dettagliata analisi del fenomeno migratorio nella nostra regione e delle politiche messe in campo per l'integrazione dei cittadini in vari settori: dall'apprendimento della lingua, alla salute, alle politiche sociali, all'istruzione, al lavoro, alle attività di contrasto ad ogni forma di discriminazione.
    Quanto emerso dalla Relazione rappresenterà il punto di partenza per l'elaborazione del Prossimo piano triennale per l'integrazione dei cittadini stranieri.
    - Il testo completo della ricerca
    (fonte bandieragialla.it)

  • 4 Giugno 2013 | Somministrazione di farmaci a minori in contesti extra-familiari. Firmato il Protocollo in Provincia vedi

    La necessità della somministrazione di farmaci a minori in contesti extra-familiari, educativi, scolastici o formativi è in costante aumento. Nella nostra provincia, le autorizzazioni alla somministrazione dei farmaci rilasciate dalla
    AUSL di Bologna sono passate dalle 878 del 2011 alle 1040 del 2012. L'AUSL di Imola ha rilasciato 98 autorizzazioni nel 2011 e 104 nel 2012.
    Leggi tutto
    (fonte newsletter Provincia Bologna)

  • 29 Maggio 2013 | Crisi: da Redattore Sociale una selezione di letture per orientarsi vedi

    La crisi economica e finanziaria mette a nudo l’immagine di un’umanità sempre più fragile, tra disoccupazione, povertà, disagio sociale, crisi ambientale. Ma chi si sono i nuovi poveri e perché li si considera tali? In base a quali indicatori e a quali metri di misura? Per orientarsi nel difficile dibattito legato alla globalizzazione economica, politica, culturale e sociale, Redattore Socfiale propone una selezione di letture.
    Questi i titoli:
    - “Povertà: politiche e azioni per l’intervento sociale” di Daniela Gregori e Luigi Gui (Carocci Faber, 2012)
    - “Una società vulnerabile” di Antonella Gorgoni e Antonio Panico (Carocci, 2011)
    - “Affondata sul lavoro” di Gabriele Polo (Ediesse, 2012)
    - “Pigs! La crisi spiegata a tutti” di Paolo Ferrero (DeriveApprodi, 2012)
    - “La fabbrica dell’uomo indebitato” di Maurizio Lazzarato (DeriveApprodi, 2012)
    - “Politiche sociali nella crisi. Il caso Puglia” di Guido Memo e Alessandro Lattarulo (Carocci, 2012)
    - “Sorella crisi. La ricchezza di un welfare povero” di Fabio Folgheraiter (Erickson, 2012)
    - “I Signori della green economy” di Alberto Zoratti e Monica Di Sisto (Emi, 2013)
    - “Il mercato siamo noi” di Leonardo Becchetti (Bruno Mondadori, 2012)
    - “Eurolobbisti” di Matteo Lazzarini (Mursia, 2011)
    - "La mutazione antiegualitaria", di Nadia Urbinati (Laterza 2013)
    - "Chi troppo chi niente", di Emanuele Ferragina (Rizzoli 2013)
    (fonte redattoresociale)

  • 29 Maggio 2013 | Padri separati, un appartamento condiviso per incontrare i figli vedi

    Un appartamento dove poter incontrare i figli in un ambiente raccolto, giocare insieme e magari cucinare per loro un piatto di spaghetti. Un lusso per i tanti padri separati che non hanno una casa dove stare e che rientrano nel fenomeno  delle cosiddette “nuove povertà”. A loro è dedicato il progetto della Caritas di Torino, “Ancòra papà”: una casa in condivisione tra diversi genitori che non saprebbero altrimenti dove vedere i figli. È  questa una delle buone pratiche portate avanti dalle diocesi,presentate oggi a Montesilvano, in occasione del 36° convegno nazionale della Caritas.

    “I padri separati sono purtroppo i nuovi poveri di questo paese: la separazione, gli alimenti insieme a una progressiva riduzione del reddito dovuta alla crisi, creano disagio. Molti hanno la frustrazione di non poter aiutare i figli o non vederli crescere, molti non hanno un posto dove stare­ spiega Wally Falchi, responsabile dell’iniziativa ­ ed è proprio da uno di loro che è nata l’idea: ci ha detto che il suo sogno più grande era cucinare un piatto di pasta per il  figlio, ma pagando 400 euro al mese per gli alimenti non poteva affittare una casa più grande. E così ci è venuto in mente l’appartamento condiviso per i giorni degli incontri”. In Italia i padri separati sono quattro milioni, di questi 800 milioni rasentano la soglia di povertà e nell’80 per cento dei casi, corrispondendo il mantenimento dovuto si ritrovano con poche risorse, e sono costretti a rivolgersi ai servizi di assistenza e di carità.
    Il progetto della Caritas di Torino prevede per loro un servizio di accoglienza abitativa temporaneo. L’obiettivo è creare uno spazio sereno, che “sappia di casa”, nel quale padri e figli passino il tempo insieme. L’appartamento è composto da un soggiorno, due camere, una cucina e un bagno. C’è poi uno spazio giochi e un terrazzo.

    “Da metà ottobre, quando il servizio è partito, abbiamo avuto tantissime richieste, perché non esiste un servizio analogo a Torino e finora ne hanno usufruito circa 40 persone ­ continua Falchi - .

    Alcuni ormai lo vivono come uno spazio proprio. Un papà qualche giorno fa ha portato lì il barbecue e lo ha lasciato in terrazzo perché lo potessero usare anche gli altri padri con i figli. Sono gesti semplici ma importanti, che fanno sentire anche i bambini come a casa”. Tra i papà che usufruiscono del servizio molti non hanno una situazione abitativa idonea per accogliere i figli (c’è chi sta in un dormitorio o chi dorme in macchina), ma c’è anche chi ha i figli inseriti insieme alla madre in comunità residenziali, e non ha la possibilità di avere un luogo in cui incontrare e trascorrere ore con loro. C’è chi è tornato a vivere con i genitori dopo la separazione o chi vive nei luoghi di lavoro, come i militari che dormono in caserma.
    Ci sono poi padri separati “fuori sede” che abitano lontano dai propri figli e non hanno la possibilità di vederli con frequenza per via dei costi che devono sostenere per risiedere temporaneamente in città.

    L’appartamento viene poi concesso ai servizi sociali come luogo neutro dove svolgere gli incontri con gli assistenti sociali, gli psicologi e i genitori. Le persone interessate possono accedere direttamente al servizio attraverso una prenotazione, oppure essere segnalate dal personale delle diverse realtà (servizi del volontariato, del privato sociale e del pubblico, tribunali, avvocati).

    L’alloggio è stato dato in comodato d’uso gratuito, ai beneficiari è richiesto un contributo di 12,50
    euro la prima notte e  di 3 euro dalla seconda (con possibilità di accedere a tariffe calmierate in base al reddito: 10 euro e 2 euro) “Stiamo monitorando la situazione sul territorio - continua Falchi e ci sono sempre più richieste. Pensiamo di aprirne un altro a breve. Cominciano ad esserci anche alcune madri che ci chiedono di poterne usufruire”.
    (fonte redattoresociale)

  • 29 Maggio 2013 | Carta del carcere: l’Ordine dei giornalisti approva, ma taglia il diritto all’oblio vedi

    La Carta del carcere e della pena ha ricevuto l’approvazione da parte dell’Ordine nazionale dei giornalisti, ma la parte che riguarda il diritto all’oblio per gli ex detenuti è stata stralciata. A darne notizia è Gerardo Bombonato, presidente dell'Ordine dei giornalisti dell'Emilia Romagna, durante il convegno di presentazione del codice deontologico per giornalisti che si occupano di persone private della libertà tenutosi in mattinata presso il carcere di Regina Coeli, a Roma. “L’Ordine nazionale ha approvato la carta nell’ultimo Consiglio nazionale – ha spiegato Bombonato -, ma la cattiva notizia è che sono state tagliate alcune parti che ritenevamo essenziali, come il riconoscimento del diritto all’oblio, nonostante a livello europeo si stia lavorando a norme in tal senso su cui ci saranno anche multe pesantissime”.
    Un risultato importante, che però ha smorzato l’entusiasmo dei promotori. Due, infatti, le colonne portanti della cosiddetta Carta di Milano: al primo posto la regola l’attenzione al trattamento delle informazioni riguardanti i cittadini detenuti, soprattutto nel delicato passaggio del reinserimento nella società e alle misure alternative, spesso confuse con un ritorno alla libertà. Secondo pilastro, invece, proprio il diritto all’oblio per gli ex detenuti, affinché non restino esposti senza limiti di tempo ai danni che la ripetuta pubblicazione di una notizia può arrecare. Tuttavia, quest’ultimo punto non ha passato il vaglio del Consiglio nazionale, ma per Bombonato ci sono ancora i termini per lavorarci. Questione delicata sottolineata anche da Ornella Favero, direttrice di Ristretti orizzonti. “La mancanza del diritto all’oblio non inchioda semplicemente la persona al reato – ha affermato -, ma anche a come è stato raccontato. Dobbiamo avere il coraggio di dire che il passato di una persona non può essere una condanna a vita”.
    Effetti collaterali della mancanza di tale diritto raccontati durante i lavori da Luigi Pagano, vice direttore del Dap, che ha ricordato il caso Vallanzasca, che dopo aver scontato la propria pena e tornato in libertà ha perso il posto di lavoro per essere stato “scoperto” da un giornalista. Pagano ha ricordato anche come il linguaggio giornalistico a volte sia poco rispettoso anche nei confronti degli operatori che lavorano negli istituti, chiamati spesso “secondini”. “La cattiva stampa non aiuta il processo di reinserimento e gli sforzi non vengo messi in luce come meriterebbero – ha detto Pagano -. Nonostante il lavoro che stiamo facendo per rendere trasparenti gli istituti di pena, tali sforzi vengono spesso riportati dai media allo stesso livello delle critiche ingiustificate”. Dal vice direttore del Dap, infine, un’apertura al mondo dei giornalisti e l’annuncio di voler “riaprire le sale stampa in alcuni istituti e ridare parola ai provveditorati per comunicare sia eventi critici che notizie positive”.
    Apertura confermata anche da Patrizio Gonnella, presidente di Antigone onlus, soprattutto negli ultimi anni. Nel ribadire l’impegno delle associazioni nel “lavoro culturale” di supporto al mondo dell’informazione, Gonnella ha evidenziato però che manca ad oggi una figura specializzata nelle redazioni giornalistiche. “Non c’è chi si occupa di questi temi, un penitenzialista – ha detto Gonnella -. Mentre ci sono e sono tanti i vaticanisti”. Ai giornalisti si è rivolta anche Giovanna Di Rosa, membro togato del Consiglio superiore della magistratura e in passato magistrato di sorveglianza a Milano. “I giornalisti hanno una grande responsabilità perché orientano l’opinione pubblica e quella dei politici – ha affermato - e la non completa descrizione dei fatti può diventare fuorviante. Il lavoro dei giudici diventa anche più efficace quando ben descritto dai giornalisti, mentre quando prevale il cattivo giornalismo può capitare si verifichino anche attacchi diretti ai magistrati. Dobbiamo fare un salto di qualità e dobbiamo farlo tutti insieme”.
    A margine del convegno, infine, Pagano ha annunciato le prossime mosse del Dap, come l’apertura di due nuovi istituti penitenziari in Sardegna, di 3 sezioni in Lombardia, 2 in Calabria e altre sezioni in Campania, Abruzzo, Emilia e Piemonte. Interventi che verranno approfonditi durante la conferenza stampa che si terrà martedì prossimo presso il museo criminologico di Roma. Mentre sul sovraffollamento, Pagano ha avanzato l’ipotesi dei domiciliari ai detenuti che devono scontare l’ultimo anno di pena, riducendo così il numero complessivo di detenuti di 10.200 persone.
    Dato che salirebbe a 15mila se venissero presi in considerazione tutti quelli che devono scontare gli ultimi 18 mesi di pena.
    (fonte redattoresociale)

  • 27 Maggio 2013 | Vedere la povertà. Una ricerca sui processi di impoverimento a Bologna vedi

    E' uscito recentemente per le edizioni Unicopli il volume "Vedere la povertà. Una ricerca sui processi di impoverimento a Bologna". Il volume raccoglie i risultati della ricerca che la Fondazione Gramsci Emilia-Romagna con il contributo alla ricerca di Coop Adriatica e dell'ARCI Emilia-Romagna ha svolto nel 2011 a Bologna sul fenomeno delle nuove povertà e di cui avevamo già dato negli anni scorsi notizia (24 maggio 2011 , 27 gennaio 2012).
    La ricerca ha posto a base del suo metodo la convergenza di discipline appartenenti alle diverse scienze sociali ed insieme le testimonianze di chi è a contatto quotidiano con la povertà. Ha così alternato l'analisi etnografica e quella dei dati demo¬grafici e statistici, tentando di togliere dall'indeterminatezza i termini stessi di "nuova povertà". E gli autori dei diversi saggi che con questo volume vogliono darne testimonianza, cercano, con modalità diverse, di rispondere a tre domande, in apparenza semplici ma che rimandano alla complessità di una società che sta vivendo da alcuni decenni trasformazioni dotate di grande dinamicità e imprevedibilità:
    – qual è il significato di nuova marginalità urbana;
    – in che senso essa colpisce uomini e donne che per la loro storia familiare e/o per i loro progetti di vita credevano, sino a qualche anno fa, di essere al riparo dal rischio povertà;
    – quali attori sociali sono più a rischio di altri.
    Leggi la scheda del libro
    Leggi alcuni commenti: Repubblica Bologna del 27 maggio 2013

    Matilde Callari Galli dal 1970 al 2009 ha insegnato, come professore ordinario, Antropologia culturale all'Università di Bologna. Ha svolto ricerche teoriche ed empiriche in numerose regioni italiane, in Africa e nel Sud est asiatico, focalizzando il suo interesse soprattutto nelle aree di cultura ed educazione e di etnografia urbana; molte le sue pubblicazioni. È stata Se­natore della Repubblica nella X Legislatura, attualmente è Vice Presidente della Fondazione Gramsci Emilia-Romagna e Presidente dell'Istituzione per l'inclusione sociale don Paolo Serra Zanetti del Comune di Bologna.
    (fonte redazione sportello sociale e sito unicopli)

  • 27 Maggio 2013 | Convegni, corsi, seminari sociali a Bologna (giugno 2013) vedi

    I corsi, i convegni, le conferenze, le presentazioni di libri di interesse per chi opera in campo sociale. Il calendario di giugno 2013.

    sabato 1 giugno
    seminario “La marginalità oltre il paradigma psichiatrico"
    a cura Associazione Amici di Piazza Grande
    dalle 9,30 alle 12, Aula ex Cappella, Via S.Isaia 90, Bologna

    lunedì 3 giugno
    seminario "Vivere sani e attivi in un continente che invecchia"
    a cura Agenzia regionale sociale e sanitaria E.Romagna, Progetto Mattone
    dalle 9,30 alle 17, Terza Torre, Sala A, Viale della Fiera 8, Bologna

    giovedì 6 giugno
    seminario "Disabilità e residenzialità possibili. 25 anni di esperienze a Bologna"
    a cura di AIAS
    dalle 17 alle 19, Sala del Consiglio, Quartiere Navile, via Saliceto 3/20, Bologna

    venerdì 7 giugno
    seminario "Il tempo che non c'era. L'accompagnamento delle persone disabili nel processo di invecchiamento"
    a cura di CADIAi
    dalle 9 alle 13,30, sala della Traslazione, Centro San Domenico, p.zza San Domenico 12, Bologna

    venerdì 7 giugno
    convegno "Sostanze illegali: consumo socialmente integrato e riduzione del danno"
    a cura di Az.USL Bologna, UniBo, Progetto Local-Pass
    dalle 8.45 alle 14.00, Aula Zam1, Via Zamboni 32, Bologna

    venerdì 7 giugno
    seminario "Immaginare e sostenere il futuro. Bambini e adulti tra fragilità e risorse nella sfida della crescita"
    a cura Regione E.Romagna
    dalle ore 9,30 alle ore 14,00, via A. Moro 18, Auditorium, Bologna

    venerdì 7 giugno
    seminario "Incontro di aggiornamento su discriminazione e disabilità"
    a cura Centro regionale contro le discriminazioni dell'Emilia-Romagna
    dalle 10 alle 13, Sala E Regione E.Romagna, via Aldo Moro 38, Bologna

    lunedì 10 giugno
    convegno "Conferenza regionale CGIL sull'immigrazione"
    a cura CGIL regionale E.Romagna
    dalle 9,30 alle 17,30, Aula Prodi, Università di Bologna, p. S.Giovanni in Monte 2, Bologna

    giovedì 13 giugno
    seminario "La partecipazione nella storia del modello bolognese", nell'ambito del ciclo di seminari su Lavoro di comunità
    a cura istituzione inclusione sociale Comune Bologna
    dalle 19,30 alle 22, Casa don Paolino, via Barozzi 7, Bologna

    giovedì 13 giugno
    seminario “Amministrazione di Sostegno e consenso informato ai trattamenti sanitari”
    a cura di Abas, Sostengo
    dalle 14,30 alle 17,30, presso la Sala Traslazione, Convento di San Domenico, Piazza di San Domenico 13, Bologna

    sabato 15 giugno
    Corso “Gli incontri protetti genitori-figlio”
    a cura di CIPSPSIA
    dalle 9 alle 16,30, presso la sede del c.i.Ps.Ps.i.a., Via Savena Antico 17, Bologna

    mercoledì 19 giugno
    convegno "Un cammino condiviso: parlano i protagonisti" (nell'ambito del progetto Ulisse su minori stranieri e scuola)
    a cura Comune Bologna Centro Riesco, Ministero Interno, Provincia di Bologna, Voli Group, OPIMM, AIPI
    dalle 14 alle 17.30, Centro di Documentazione Riesco, Via Ca' Selvatica 7, Bologna

    giovedì 20 giugno
    seminario “L’Auto Mutuo Aiuto. Una realtà di partecipazione solidale”
    a cura Volabo, Az.Usl
    dalle 9,30 alle 16, Centro Sociale Montanari, Via di Saliceto 3, Bologna

    venerdì 21 giugno
    presentazione del volume "Bene, mettiamo le parole in tavola" (a cura di Giuseppina Parini e operatrici della Casa dell'agave) in occasione della Giornata Mondiale del rifugiato
    alle 17.30, giardini S. Leonardo, via Belmeloro, Bologna

    sabato 22 giugno
    "Primo meeting dei figli adottivi"
    a cura del CIAI
    dalle 8,30 allke 17, sala conferenze, viale della Fiera 8, Bologna

    martedì 25 giugno
    nell'ambito del Festival Paniculture incontro "Abitare l’inclusione. Territorio, case e comunità"
    a cura istituzione inclusione sociale Comune Bologna
    dalle 18 alle 20, Parco dei Pini, ingressi da via del Triumvirato 12 oppure via Emilia Ponente 351, Bologna

  • 23 Maggio 2013 | Asili nido: via al bando che dà attuazione al "bonus bebè" previsto dalla L. n. 92/2012 vedi

    Le strutture che forniscono servizi per l’infanzia, sia pubbliche sia private accreditate con la rete pubblica, possono presentare domanda di adesione alla misura sperimentale introdotta dalla legge sulla riforma del lavoro che prevede - per gli anni 2013-2015 - la facoltà, per la madre lavoratrice, di chiedere la corresponsione di un contributo da utilizzare per i servizi per l’infanzia offerti dalla rete pubblica o dai servizi privati accreditati.
    Sul sito dell'INPS, infatti, è stato pubblicato il Bando per l’istituzione dell’elenco delle strutture eroganti servizi per l’infanzia ai sensi dell’art. 8, n.1, del decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 22 dicembre 2012 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 13 febbraio 2013, n. 37).
    L’articolo 4, comma 24, lettera b) della legge 28 giugno 2012, n. 92 introduce, in via sperimentale per gli anni 2013-2015, la possibilità per la madre lavoratrice di richiedere, al termine del congedo di maternità ed in alternativa al congedo parentale, un contributo economico per far fronte agli oneri della rete pubblica dei servizi per l’infanzia o dei servizi privati accreditati.
    A tal fine l’INPS istituisce un apposito elenco, per ciascun anno di sperimentazione, delle strutture scolastiche eroganti servizi per l’infanzia aderenti alla misura sperimentale.
    Per la costituzione del suddetto elenco, l’Istituto fornisce le istruzioni per la presentazione della domanda di inserimento nell’elenco delle strutture eroganti servizi per l’infanzia pubbliche e private accreditate con la rete pubblica che intendano aderire alla sperimentazione.
    Possono presentare la domanda le strutture eroganti servizi per l’infanzia che appartengono alla rete pubblica, e le strutture private accreditate con la rete pubblica.
    Leggi tutto su nonprofitonline.it
    (fonte newsletter nonprofitonline)

  • 23 Maggio 2013 | Istat: rapporto annuale 2013 sulla situazione del Paese vedi

    Peggiorano le condizioni economiche delle famiglie italiane: sono in aumento quelle che non possono permettersi un iscaldamento adeguato, di fare vacanze, di avere a disposizione 800 euro per le spese impreviste o di mangiare carne o pesce ogni due giorni.
    Nell’ultimo trimestre del 2012 sono 15 milioni (uno su quattro circa pari al 24, 8 per cento del totale) le persone che vivono in famiglie deprivate, in condizioni cioè di disagio economico. Erano il 16 per cento nel 2010. Di queste più di otto milioni (8,6 milioni pari al 14,3 per cento) vivono in famiglie dove la deprivazione è considerata grave (presentano quattro o più segnali di deprivazione materiale su un elenco di nove). Una cifra quest’ultima più che è raddoppiata in soli due anni: dal 6,9 per cento del 2010 si è passati, infatti, al 14,3 per cento del 2012.
    Lo dice il rapporto annuale Istat 2013 sulla situazione del paese, presentato a Roma.
    Il 16 per cento non può permettersi un pasto adeguato. Nello specifico, continua a crescere in modo consistente la quota di individui che dichiarano di non potersi permettere un pasto adeguato (cioè con proteine della carne, del pesce o equivalente vegetariano) almeno ogni due giorni (16,6 per cento), quota triplicata in due anni. Questo dato è confermato dalla riduzione in termini di quantità e/o qualità del consumo di carne o pesce da parte delle famiglie (rispettivamente dal 48,3 per cento del 2011 al 57 per cento del 2012 per la carne e dal 50,1 al 58,2 per cento per il pesce).
    Le persone, inoltre, che affermano di non poter riscaldare adeguatamente l’abitazione (21,1 per cento) sono raddoppiate in due anni e coloro che dichiarano di non potersi permettere una settimana di ferie in un anno rappresentano ormai la metà del totale (50,4 per cento rispetto al 46,7 per cento del 2011). Gli individui che vivono in famiglie che non possono sostenere spese impreviste di un importo relativamente contenuto raggiungono il 41,7 per cento (erano il 38,6 per cento nell’anno precedente).
    Sostanzialmente stabili risultano, invece, gli arretrati per il mutuo, l’affitto, le bollette o per altri debiti e quelli relativi alla possibilità di accedere a beni durevoli di largo consumo.

    A Sud la deprivazione colpisce il 40 per cento della popolazione.
    Nelle regioni del Mezzogiorno il peggioramento è più marcato rispetto al Nord e al Centro: la deprivazione materiale, aumentata di oltre tre punti percentuali, colpisce il 40,1 per cento della popolazione, mentre la grave deprivazione, con un aumento di oltre cinque punti, riguarda ormai una persona su quattro (25,1 per cento).

    La crisi morde il ceto medio
    Nel 2012 si conferma una tendenza già evidenziata nel 2011: la grave deprivazione materiale comincia a interessare non solo gli individui con i redditi familiari più bassi ma anche coloro che disponevano di redditi mediamente più elevati.
    Circa il 48 per cento degli individui che cade in condizione di severa deprivazione materiale proviene dal primo quinto di reddito equivalente (quello che raccoglie i redditi più bassi) ma, fra questi, più di un quarto nell’anno precedente si collocava nei quinti di reddito più elevati (dal terzo in poi). Negli ultimi due anni ( nel 2011, nel 2012 o in entrambi gli anni) il 25,2 per cento della popolazione ha sperimentato almeno una volta una condizione di grave deprivazione materiale: il 6,2 per cento in tutti e due gli anni, il 19 per cento in uno solo dei due anni.
    Per effetto della crisi, inoltre,  si riducono gli aiuti in denaro o in beni che le persone in condizione di deprivazione materiale ricevono da parenti, amici o istituzioni, passando dal 19 per cento del 2011 al 18 per cento del 2012.

    Scarica il rapporto ISTAT
    Rapporto ISTAT 2012 volume integrale (pdf)
    Capitolo 1 Il quadro macroeconomico e sociale
    Capitolo 2 Il sistema delle imprese italiane: competitività e potenziale di crescita
    Capitolo 3 Il mercato del lavoro tra minori opportunità e maggiore partecipazione
    Capitolo 4 Il punto di vista dei cittadini

    Commenti
    Corriere della sera
    Il Giornale
    Repubblica
    Messaggero
    Libero
    Il fatto quotidiano
    (fonti redattoresociale, regioni.it, redazione sportello sociale)

  • 23 Maggio 2013 | Addio don Gallo, prete degli ultimi vedi

    Quando andavi a trovarlo uscivi dal suo piccolo studiolo carico di idee e odore di pipa. Non smetteva quasi mai di fumarla e di tenerla in mano. E intanto parlava del passato e dell’oggi. Dei progetti in cantiere per il futuro. Don Andrea Gallo, morto oggi all’età di 84 anni, era un fiume in piena.
    Nella comunità di San Benedetto, da lui stesso fondata a Genova, per essere vicino ai più deboli, erano passati tutti: ex brigatisti ed emarginati, intellettuali e poveri, atei e credenti. Il prete dalle mille battaglie, spesso critico nei confronti della stessa Chiesa, ma con quella fede dura che spostava le montagne riusciva a dialogare con tutti. Nonostante la malattia che lo consumava, scavandolo sempre più platealmente, era riuscito quasi fino all’ultimo a stare al passo con i tempi e con i “suoi ragazzi” giovani e adulti. Tentava tutte le strade per farsi compagno di viaggio.
    Nel suo ultimo twitter, il 20 maggio, aveva scritto “Sogno una Chiesa non separata dagli altri, che non sia sempre pronta a condannare, ma sia solidale, compagna”. Ed è proprio da lì che è arrivata anche la notizia della sua morte: “Ore 17.45 il cuore di Don Andrea Gallo ha cessato di battere, la comunità S.Benedetto e idealmente voi tutti siamo stretti intorno a lui”.
    Leggi tutto su Famiglia Cristiana
    Approfondisci:
    - il sito della Comunità di San Benedetto Genova
    - la pagina facebook della Comunità
    (fonti FamigliaCristiana.it, redazione sportello sociale)

  • 23 Maggio 2013 | SpM3. Mo/Me. La V° edizione della Mostra Mercato degli oggetti artigianali e riciclati vedi

    Dal 24 al 26 maggio presso la nuova bonifica culturale denominata Senza Filtro (via Stalingrado, 59) a Bologna si svolge il Mo/Me, la Mostra Mercato dedicata alla sostenibilità ambientale, economica e sociale ideata e promossa da Planimetrie Culturali, con il patrocinio del Quartiere San Donato, che giunge quest’anno alla sua V edizione. Una vera e propria fiera delle autoproduzioni, dove scoprire come funziona il riuso creativo dei materiali di scarto e ammirare la – sempre più frequente – pratica del dare una seconda vita alle cose ma anche un momento di incontro fra coloro che vogliono diffondere abitudini e trucchi per un “eco-vivere”.
    Leggi tutto nel sito planimetrieculturali.org
    (fonte planimetrieculturali)

    (*) SpM3, che sta per spendere meno, spendere mai, spendere meglio, è l'acronimo che nel nostro sito usiamo per indicare quelle notizie che, nel tempo della crisi, vogliono mettere l'accento non solo sulle risorse (contributi, card, bonus...) per, appunto, spendere meno o non spendere, ma anche sulla esigenza di riflettere sui nostri stili di vita e vedere anche se possiamo spendere meglio avendo attenzione, dentro la nostra personale economia (oikonomia= amministrazione delle cose domestiche), ai temi del riciclo, del riuso, dello spreco alimentare, delle fonti energetiche...

  • 23 Maggio 2013 | Informarsi: Metafamiglia 2.0 vedi

    Si chiama Metafamiglia 2.0 ed è il Notiziario di informazione sulle politiche per le famiglie a cura della Consulta permanente delle Associazioni familiari del Comune di Bologna.
    [dalla presentazione del primo numero] "...abbiamo cercato di ragionare sui lavori della Consulta delle Associazioni Familiari, per rispondere alle specifiche funzioni delle Consulte Permanenti: funzioni consultive in relazione agli indirizzi ed agli interventi dell’Amministrazione Comunale, ma anche funzioni propositive .
    Porsi in questa prospettiva ha voluto dire anche rileggere la storia della Consulta e ripercorrere la storia delle politiche familiari nella nostra città. In questo lavoro abbiamo incontrato “MetaFamiglia” una pubblicazione (*), una rivista originale con la quale si intendeva dare voce alla città, far conoscere le esperienze realizzate ed i servizi attivati alla Amministrazione, portare in primo piano le Associazioni, le loro iniziative, i loro progetti. Abbiamo pensato a come riutilizzarla grazie alle possibilità della rete con l’intento di dare voce alle associazioni anche oltre la Consulta, fare emergere un “lavoro di rete” che – seppure tra difficoltà – si viene costruendo
    "
    (*) Metafamiglia veniva pubblicato molti anni fa a cura del Centro per le famiglie di Bologna
    Scarica il primo numero di Metafamiglie 2.0
    Per richiederne l'invio scrivi a:  consultaassociazionifamiliari@comune.bologna.it
    (fonte redazione sportelli sociali)

  • 22 Maggio 2013 | Caregiver, dall'Emilia-Romagna una proposta di legge per il riconoscimento formale vedi

    In Emilia-Romagna più della metà degli over 65 parzialmente o totalmente disabili riceve aiuto e cure dai propri familiari. I numeri parlano chiaro: il ruolo del caregiver, ovvero della persona che si occupa quotidianamente di un proprio familiare non autosufficiente, è sempre più rilevante nel sistema di welfare regionale. E le istituzioni sembrano averlo capito, tanto che la consigliera regionale del Pd Paola Marani sta lavorando a una proposta di legge per riconoscere formalmente questa figura con lo scopo di assicurare, a chi volontariamente si occupa di un proprio caro, tutti i diritti e l’assistenza di cui dovrebbe godere svolgendo una funzione sociale.
    Durante la conferenza di presentazione del Caregiver Day 2013, un’iniziativa intitolata “Io mi prendo cura di te” che si svolgerà a Carpi (Modena) il 24 e il 25 maggio con l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza e valorizzare questo ruolo particolare, Marani annuncia di voler presentare all’Assemblea regionale la proposta di legge entro un mese. In sostanza, si lavora per introdurre una serie di vantaggi a favore del caregiver: corsi di formazione gratuiti per imparare a conoscere le condizioni della persona che si assiste, macchinari quando se ne presenta la necessità, supporti di carattere psicologico e esenzioni dai ticket sanitari per alcune prestazioni. C’è poi la possibilità di inserire anche una forma assicurativa contro gli infortuni sul lavoro, sulla falsa riga di quelle previste per i volontari che svolgono attività simili di assistenza ad anziani o disabili. Ma per quest’ultima si deve ancora lavorare e non si conoscono nel dettaglio i particolari.
    Da indagini campione emerge che nel 54% dei casi le persone parzialmente o totalmente disabili ricevono aiuto nelle attività di base della vita (come mangiare, lavarsi, vestirsi e altro) dai propri familiari, mentre solo nel 3% da personale dei servizi pubblici. Inoltre, all’interno del Fondo regionale per la non autosufficienza, il 73% dei contratti di assegno di cura prevede l’aiuto di un caregiver, viceversa solo il 27% di un assistente privato, per lo più badanti.
    L’assegno di cura va da un minimo di 300 euro mensili a un massimo di 1.000 euro, e nel 2011 è stato previsto per circa 18 mila anziani non autosufficienti, per un totale di 43,2 milioni di euro. Sempre all’interno del Fondo regionale, hanno beneficiato dell’assegno anche 1.600 disabili gravi e 590 persone con gravissima disabilità acquisita, per i quali sono stati spesi altri 10,5 milioni di euro.
    Vista la dimensione del campione, è intuibile perché la Regione stia lavorando a un riconoscimento formale di questa figura assistenziale. Come spiega l’assessore regionale alle Politiche sociali, Teresa Marzocchi, chi svolge questo tipo di attività è spesso costretto a dividersi tra il proprio lavoro e l’assistenza al familiare, assumendosi quindi un carico di lavoro non indifferente. Altre volte, poi, il caregiver è costretto ad abbandonare il proprio lavoro, senza la sicurezza di ritrovarne in futuro. “Perciò – prosegue Marzocchi – è necessario individuare tutte le strade possibili per sostenere queste persone con politiche ad hoc”, lavorando anche nella mediazione con le imprese o i datori di lavoro per “ottenere nei contratti di secondo livello delle condizioni favorevoli, ad esempio più flessibilità negli orari di lavoro”.

    Ma non è tutto, perché sulla scia di quanto già sperimentato a Carpi, la Regione prevede di introdurre anche il cosiddetto “momento di sollievo”: spazi garantiti in strutture pubbliche  in cui “ricoverare” per un massimo di 30 giorni i familiari non autosufficienti, allo scopo di esonerare per brevi periodi il caregiver dal peso della cura del proprio caro. Sempre nel 2011, sono stati garantiti servizi di accoglienza temporanea a 6.300 anziani non autosufficienti e a 440 disabili.
    Di tutto ciò si parlerà durante la manifestazione di Carpi, giunta alla terza edizione ma per la prima volta promossa anche dalla Regione. Il 24 e il 25 maggio si incontreranno associazioni di volontariato, esperti di politiche sociali e di conciliazione, tecnici delle Aziende Usl di diversi Comuni, dirigenti delle amministrazioni locali e professionisti del settore dei servizi sociali.
    Tra convegni e dibattiti pubblici, verrà approfondita e promossa l’attività del caregiver, e chi non potrà partecipare direttamente, potrà sempre seguire la diretta streaming della manifestazione sul portale della Regione o  nel sito caregiverfamiliare.it
    (fonte redattoresociale)

  • 22 Maggio 2013 | Sportelli sociali 2012: i dati di attività vedi

    In allegato potete consultare un estratto dal rapporto 2012 della redazione degli sportelli sociali del Comune di Bologna con i dati di accesso (totali, per target di utenza, per quartiere) degli sportelli sociali e di quelli specializzati del Comune di Bologna. Vengono anche riportati i dati di accesso al sito degli sportelli sociali e quelli dei due servizi di Newsletter.
    Leggi il rapporto 2012
    (fonte redazione sportelli sociali Comune Bologna)

  • 21 Maggio 2013 | Arrivati in redazione (maggio-giugno 2013) vedi

    I libri, le newsletter, le riviste specializzate, i siti, gli opuscoli, i rapporti di ricerca, il materiale audiovisivo utile per chi è interessato ai temi sociali e sociosanitari

    LIBRI - V.Fargion, E.Gualmini (a cura di ), Tra l'incudine e il martello. Regioni e nuovi rischi sociali in tempo di crisi", Il Mulino, 2012
    Riformare il welfare in tempi di crisi non è una sfida facile. Dare risposte concrete, con risorse decrescenti, ai bisogni crescenti dei cittadini sembra quasi una missione impossibile. Eppure, le regioni e gli enti locali sono stati capaci, nonostante i fortissimi vincoli, di sperimentare nuove forme e nuovi modelli organizzativi di protezione sociale, rivisitando e riaggiustando il «vecchio» Stato sociale.
    Il volume mette a confronto cinque regioni italiane (Emilia-Romagna, Piemonte, Lombardia, Toscana e Puglia) e le loro specifiche risposte ai nuovi rischi sociali: la non-autosufficienza degli anziani; l’integrazione degli immigrati e dei loro nuclei familiari; la conciliazione tra famiglia e lavoro; la perdita del lavoro in assenza di requisiti adeguati per accedere alle tutele tradizionali; i bisogni mutevoli di assistenza sanitaria; la povertà in aumento nonostante il lavoro. Tra difficoltà, opportunità e sforzi congiunti tra pubblico e privato, le regioni stanno affrontando una partita cruciale, su cui si giocherà il futuro del nostro paese e delle istituzioni del welfare.

    LIBRI - C.Baroncelli, "E la casa dov'è? Storie da un asilo notturno", Ediesse 2012
    Ospiti temporanei, ospiti occasionali. Docce e sportine con cena e colazione. Questo è il Re di Girgenti, un dormitorio pubblico gestito dai volontari del Comitato cittadino antidroga di Ravenna; e qui, ogni giorno, una cinquantina di persone suona il campanello chiedendo asilo. Ad accoglierle s'affaccia Carla Soprani, la coordinatrice, che spiega così il senso di questa terra di mezzo: "Gli offriamo un ponte per attraversare la strada". Passare il guado è per molte di queste persone senza fissa dimora un sogno che a volte s'avvera. Con paziente discrezione da allenata professionista del racconto della realtà, senza pregiudizi né censure, Carla Baroncelli si mette in ascolto e dà voce, volto e memoria a ciascuno di questi espropriati della vita che hanno smarrito lavoro, soldi, casa, famiglia, e la coscienza di sé. La sua scrittura prensile, capace di ricreare un parlato emozionante e vivace, costruisce con abile misura queste narrazioni di vite in transito. Italiani, africani, ma anche un irlandese e un afgano, gente che viene dal margine, da storie di droga, alcol, carcere e gioco d'azzardo, e da notti passate a dormire nei vagoni della stazione ferroviaria, su panchine gelide di un parco pubblico o nei bagni dell'ospedale. Ma la spirale si può interrompere ed è allora che squilla il campanello di via Mangagnina 61, una "casa" dove riprendere fiato e progettare di risalire, di ritrovare quanto perduto. Nulla di più.

    RIVISTE - La rivista della badante, anno I°, n.1, Rupolo edizioni, Padova
    Diecimila copie omaggio sono già pronte per essere distribuite in Usl, Caf e centri per l'impiego di Padova, Bologna e Cesena. Ma dai prossimi numeri è già pronta ad essere diffusa in tutta Italia. Nasce a Padova la prima rivista interamente dedicata alle badanti e al mondo dell'assistenza familiare. Un mercato quanto mai florido tanto che la rivista, che nasce come free press, ha già registrato un buon ritorno in termini di pubblicità.
    La pubblicazione si chiama “La rivista della badante” ed è pensata tanto per chi lavora in questo campo, quanto per chi è alla ricerca di un'assistente domiciliare per la sua famiglia. In Italia si stima operino 744mila badanti, una ogni 15 anziani. Per rendersi conto della portata del fenomeno basti pensare che il sistema sanitario nazionale conta 630mila dipendenti. La quasi totalità delle badanti è di origine straniera ma la legislazione è tutta italiana: un argomento complesso per le stesse famiglie che devono mettere in regola chi si occupa dei loro cari, figuriamoci ci è in Italia per lavorare e magari ha qualche difficoltà con la lingua. “La rivista della badante” è dedicata proprio a queste persone, per far loro conoscere i diritti e doveri del caregiver e per dare aiuto e sostegno a chi ha il delicato compito dell'assistenza. Ma anche per le famiglie che hanno bisogno di aiuto per districarsi nel dedalo di annunci e passaparola. Tanto più che, con l'innalzamento dell'età media, il ruolo della badante è sempre più centrale nella routine di una famiglia-tipo. E anche nella sua economia.
    Il costo per un'assistente familiare può arrivare fino a 1300/1500 euro al mese, una spesa di fronte alla quale molte famiglie indietreggiano sopratutto a causa della crisi economica. La nuova pubblicazione parla anche ai datori di lavoro, spiegando come scegliere la badante e con quale contratto di impiego. Ed ancora come organizzare il colloquio e come inserirla in casa. Informazioni utili e, fino a questo momento, difficili da scovare. “La rivista della badante” è curata da Pier Francesco Rupolo ed è stata presentata ufficialmente ieri mattina a Padova al caffè Pedrocchi.
    La distribuzione della rivista è già iniziata e per ora si concentra tra Padova e Bologna ma la pubblicazione punta ad espandersi al mercato nazionale. Inedita anche la struttura editoriale della rivista, divisa in due metà a seconda dei diversi pubblici ai quali si rivolge. Una separazione netta che non rappresenta però un limite invalicabile. Anzi. Mettersi nei panni dell'altro, leggerne dubbi e speranze, può essere un buon esercizio di convivenza. La stessa che tante famiglie italiane affrontano quotidianamente.

    BLOG - Nasce Scambi di Prospettive. Un blog dalla rivista Prospettive sociali e sanitarie
    "Siamo abituati a considerare il welfare come un settore marginale, spesso anche chi lavora come ricercatore, formatore, consulente si sente cucita addosso l’idea della “nicchia”, del piccolo spazio di riflessione, nascosto, con poca risonanza anche perché scomodo e molto povero.
    Crediamo che si debba parlare di welfare proprio adesso, in questo momento difficile, provando ad aprire uno spazio libero di confronto, usando lo spazio che per 40 anni Prospettive Sociali e Sanitarie ha dato a noi.
    Sarà un luogo in cui anche noi ricercatori potremo raccontare le nostre storie, un diario di viaggio fatto da chi scrive su PSS da anni e da chi legge PSS da anni.
    Un diario che guarda al futuro, che raccoglie per strada le tracce del cambiamento e prova a riaprire un discorso troppo spesso con il fiato corto. Oggi più che mai il welfare sociale ha bisogno di cura e di parole, ha bisogno di recuperare relazione e scambio. Proviamo, con la collaborazione di tutti i lettori e i redattori della rivista, a dare un contributo"
    (fonte redazione sportelli sociali Comune Bologna)

  • 21 Maggio 2013 | Pensioni di invalidità e limiti di reddito: proposta di legge vedi

    La FISH federazione italiana per il superamento dell'handicap, ha denunciato più volte il rischio incombente su centinaia di migliaia di persone con disabilità: la revoca della loro pensione a causa di una infondata interpretazione amministrativa.
    A causa del sovrapporsi scoordinato di successive normative in materia di provvidenze assistenziali, e a conseguenti interpretazioni contraddittorie di Cassazione (2011 e 2013), chi eroga la pensione (270 euro) agli invalidi civili, e cioè INPS, ha stabilito di non considerare più solo il reddito personale dell’interessato, ma anche quello del coniuge creando assurde e inaccettabili disparità di trattamento. La disposizione era contenuta in una Circolare di fine 2012.
    Questa decisione, assunta non in forza di una norma del Parlamento, è stata opportunamente, ma solo temporaneamente, sospesa dal Ministero del Lavoro nel gennaio scorso, in attesa di istruttoria il cui esito è incerto.
    FISH ha più volte ribadito che la questione non va risolta negli uffici del Ministero o in quelli dell’INPS, o – peggio – nelle aule di tribunale, ma – dato il suo spessore politico – va riportata in Parlamento: sia il Legislatore a mettere la parola “fine” ad una querelle che impatta sulle condizioni di vita delle persone con disabilità.
    Ora una proposta di legge esiste. È stata annunciata nella seduta pomeridiana del 26 marzo scorso (firmataria l’onorevole Margherita Miotto) e registrata con il n. 538 agli Atti della Camera. La proposta di legge mira a risolvere la complessa e confusa vicenda, restituendo al Parlamento quella che è una competenza propria: legiferare!
    “Abbiamo formalmente richiesto al Presidente della Camera, Laura Boldrini, di adoperarsi affinché quella proposta di legge venga velocemente assegnata alla Commissione Affari Sociali ed inizi quindi il suo iter verso una rapida approvazione”, segnala Pietro Barbieri, Presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap. L’appello è ovviamente
    esteso a tutti i Gruppi parlamentari.
    “La volontà di risolvere questo increscioso contenzioso rappresenterebbe un primo segnale dell’intenzione di affrontare anche altre e più strutturali emergenze che attanagliano la quotidianità e i progetti di vita di milioni di persone con isabilità!”
    Il testo della Proposta di legge Atti della Camera n. 538
    (fonte FISH)

  • 21 Maggio 2013 | Carcere: 700 persone a parlare del “male che si nasconde dentro di noi” vedi

    “Il male che si nasconde dentro di noi” è il titolo della Giornata di Studi organizzata venerdì scorso dalla rivista Ristretti Orizzonti (http://www.ristretti.it), nel carcere Due Palazzi di Padova. Hanno partecipato un centinaio di detenuti e circa 600 persone venute da "fuori" per ascoltare riflessioni non banali sulle cause e il significato della violenza, sul modo di parlarne, di ragionarne, e di superarla.
    Della violenza contro le donne ha parlato Francesca Archibugi, regista e sceneggiatrice, mentre Renate Siebert, sociologa, ha invece approfondito il tema della vendetta, spesso alimentata dalle donne, per offese all'onore della famiglia.
    Pietro Buffa, Provveditore dell'Amministrazione penitenziaria per il Triveneto e per l'Emilia Romagna, ha parlato del gravissimo problema della tortura e dei maltrattamenti durante la detenzione.
    Silvia Giralucci e la redazione di Ristretti Orizzonti hanno ragionato con Giovanni Ricci, criminologo e sociologo, figlio di Domenico Ricci assassinato dalle Br, sull'effetto aggiuntivo che parole superficiali o rozze hanno su chi è stato vittima della violenza.
    Le parole che adoperano gli specialisti, riducendo la persona al suo reato, sono state invece l'oggetto dell'intervento di Alfredo Verde, docente di criminologia, mentre Riccardo Iacona, giornalista, si è soffermato sulla necessità di narrazioni veritiere per i fatti violenti. Della possibilità di abbandonare comportamenti violenti hanno parlato la psicoanalista Marina Valcarenghi, riportando la positiva esperienza ora raccolta dall'associazione Viola, e Mauro Grimoldi presidente dell'Ordine degli Psicologi della Lombardia. Adolfo Ceretti, professore di criminologia all'Università Milano-Bicocca, coordinatore del convegno, e Lorenzo Natali, ricercatore presso la stessa università, hanno parlato del cambiamento che può avvenire e avviene nel "sé", sia di coloro che hanno commesso reati, sia di coloro che li hanno subiti, consentendo di percorrere strade nuove. Cambiamento che, come dice Carmelo Musumeci della Redazione, non inizia con l'isolamento, ma con incontri che ti fanno capire davvero cosa hai combinato.

    Giornata Nazionale di Studi
    "Il male che si nasconde dentro di noi"
    Venerdì 17 maggio 2013, ore 9.30-16.30, Casa di Reclusione di Padova
    - Programma della Giornata di Studi
    - Rassegna stampa, da quotidiani e agenzie
    - Materiali di approfondimento: interviste, testimonianze, etc.
    - Registrazione audio a cura di Radio Radicale: prima parte
    - Registrazione audio a cura di Radio Radicale: seconda parte
    (fonte newsletter ristretti.it)

  • 21 Maggio 2013 | A Padova nasce la prima rivista rivolta alle badanti vedi

    Diecimila copie omaggio sono già pronte per essere distribuite in Usl, Caf e centri per l'impiego di Padova, Bologna e Cesena. Ma dai prossimi numeri è già pronta ad essere diffusa in tutta Italia.
    Nasce a Padova la prima rivista interamente dedicata alle badanti e al mondo dell'assistenza familiare. Un mercato quanto mai florido tanto che la rivista, che nasce come free press, ha già registrato un buon ritorno in termini di pubblicità.
    La pubblicazione si chiama “La rivista della badante” ed è pensata tanto per chi lavora in questo campo, quanto per chi è alla ricerca di un'assistente domiciliare per la sua famiglia. In Italia si stima operino 744mila badanti (la recente rilevazione Censis dice  oltre un milione e mezzo, ndr), una ogni 15 anziani.
    Per rendersi conto della portata del fenomeno basti pensare che il sistema sanitario nazionale conta 630mila dipendenti. La quasi totalità delle badanti è di origine straniera ma la legislazione è tutta italiana: un argomento complesso per le stesse famiglie che devono mettere in regola chi si occupa dei loro cari, figuriamoci ci è in Italia per lavorare e magari ha qualche difficoltà con la lingua. “La rivista della badante” è dedicata proprio a queste persone, per far loro conoscere i diritti e doveri del caregiver e per dare aiuto e sostegno a chi ha il delicato compito dell'assistenza. Ma anche per le famiglie che hanno bisogno di aiuto per districarsi nel dedalo di annunci e passaparola. Tanto più che, con l'innalzamento dell'età media, il ruolo della badante è sempre più centrale nella routine di una famiglia-tipo. E anche nella sua economia.
    Il costo per un'assistente familiare può arrivare fino a 1300/1500 euro al mese, una spesa di fronte alla quale molte famiglie indietreggiano sopratutto a causa della crisi economica. La nuova pubblicazione parla anche ai datori di lavoro, spiegando come scegliere la badante e con quale contratto di impiego. Ed ancora come organizzare il colloquio e come inserirla in casa. Informazioni utili e, fino a questo momento, difficili da scovare. “La rivista della badante” è curata da Pier Francesco Rupolo ed è stata presentata ufficialmente a Padova al caffè Pedrocchi.
    La distribuzione della rivista è già iniziata e per ora si concentra tra Padova e Bologna ma la pubblicazione punta ad espandersi al mercato nazionale. Inedita anche la struttura editoriale della rivista, divisa in due metà a seconda dei diversi pubblici ai quali si rivolge. Una separazione netta che non rappresenta però un limite invalicabile. Anzi. Mettersi nei panni dell'altro, leggerne dubbi e speranze, può essere un buon esercizio di convivenza. La stessa che tante famiglie italiane affrontano quotidianamente.
    Per informazioni
    (fonte Corriere delle alpi)

  • 17 Maggio 2013 | Trasformata in "voucher" l'indennità d'accompagnamento? L'idea del Viceministro Guerra vedi

    Una “voucherizzazione” dell’indennità di accompagnamento, per migliorare l’intervento dedicato alle persone non autosufficienti e valorizzare anche il lavoro di cura informale. È questa una delle misure allo studio del ministero del Lavoro e delle politiche sociali.
    Lo ha detto la viceministra al Lavoro e alle politiche sociali, Maria Cecilia Guerra a margine della presentazione a Roma della ricerca sui servizi alla persona, realizzata dal Censis e dall’Ismu per il ministero. “Stiamo lavorando a una strutturazione per tappe di un programma di welfare universale. E nell’ottica di un
    miglioramento dell’intervento, che sia più funzionale e non escluda il lavoro formale e informale, penso anche a una voucherizzazione dell’indennità di accompagnamento”. Guerra ha spiegato di avere in mente un programma alla tedesca, che prevede la presa in carico del soggetto, la valutazione del suo bisogno socio/sanitario e l’ indirizzo verso le cure e il sostegno di cui necessita. E in questa prospettiva, per quanto riguarda la non autosufficienza, tra gli strumenti  potrebbero esserci anche i voucher per le famiglie.
    “Oggi se c’è una critica che si può fare all’indennità di accompagnamento è che non permette di vincolare l’uso al bisogno – sottolinea la viceministra - .
    Nell’ottica di un miglioramento dell’intervento, pensiamo a un programma che, tenendo saldo il diritto soggettivo, non escluda il lavoro informale. Ci sono persone che restano a casa per accudire i propri cari anche per periodi lunghi – spiega- con un questo sistema potrebbero evitare di perdere i contributi in quel lasso di tempo”. In pratica l’attuale indennità di accompagnamento potrebbe essere trasformata in un sistema per pagare le forme di assistenza, non regolamentate da un regolare contratto di lavoro, garantendo i contributi a cui fornisce la prestazione.
    “Il problema delle politiche di welfare è che sono politiche ‘cenerentola’: troppo frammentate, in alcuni casi virtuose, ma senza una reale strutturazione. Quando le risorse si esauriscono il programma messo in campo è destinato a dissolversi – aggiunge  -.Non c’è un pensiero generale, come nel campo della non autosufficienza, dove è necessario arrivare a un finanziamento strutturato. Ma bisogna soprattutto identificare il bisogno e fare in modo che gli strumenti siano incardinati sui livelli essenziali delle prestazioni”. Questa frammentazione, per la viceministra, dà luogo anche a “uno spreco enorme perché i singoli progetti non sono valorizzati e portati a sistema”.
    Un’altra questione centrale è quella dell’occupazione femminile: “è un tema che ho molto a cuore perché il tasso di inattività delle donne è ormai troppo elevato – aggiunge - .
    Bisogna cominciare a pensare a come strutturare il sostegno al lavoro domestico e di cura: un elemento fondamentale per far fare al paese un passo in avanti rispetto alla differenza di genere. Il lavoro di cura è oggi per il 70 per cento sulle spalle delle donne – continua Guerra – una cifra altissima rispetto agli altri paesi sviluppati. Ed è un tema che sta diventando  emergenziale nell’ambito dell’evoluzione della struttura familiare”.
    (fonte redattoresociale)

  • 17 Maggio 2013 | Libri sulla disabilità: on line il nuovo supplemento alla nostra Newsletter vedi

    E' disponibile nel sito dello sportello sociale il supplemento bibliografico n.9 alla newsletter disabilità. Contiene le recensioni di 57 nuovi libri dedicati al tema della disabilità...e dintorni.
    Lo potete scaricare a partire da questa pagina
    (fonte redazione sportello sociale)

  • 17 Maggio 2013 | Censis: in Italia le badanti sono un milione e 655 mila vedi

    Il Censis evidenzia uno studio sui servizi alla persona, in particolare verso gli anziani. Aumenta il numero delle badanti in Italia: sono un milione e 655 mila. In dieci anni c’è stato un aumento del 53%.
    E' una ricerca realizzata da Censis e Ismu (Iniziative e studi sulla multietnicità) per il ministero del Lavoro e delle politiche sociali, in occasione del convegno 'Servizi alla persona e occupazione nel welfare che cambia'.
    Le badanti sono per il 77,3% stranieri e donne (82,4%), tra i 36 e 50 anni (56,8%).
    E si stima che, mantenendo stabile il tasso di utilizzo dei servizi da parte delle famiglie, il numero dei collaboratori salira' a 2 milioni 151 mila nel 2030 (circa 500 mila in piu').
    La spesa media per le famiglie e' di 667 euro al mese. Ma con la crisi, oltre la meta' dei bilanci familiari non tiene piu': cosi' nel 15% dei casi e' prevedibile, sempre stando ai risultati della ricerca, che un componente della famiglia lasci il lavoro per assistere un congiunto. O nel 41,7% dei casi si pensa anche a rinunciare al servizio.
    L'area dei servizi di cura e assistenza per le famiglie rappresenta quindi un ''grande bacino occupazionale'': il numero dei collaboratori e' passato da 1,083 milioni del 2001 a 1,655 milioni del 2012 (quando e' stata condotta l'indagine su 1500 collaboratori). Sono 2 milioni 600 mila le famiglie (il 10,4%) che hanno attivato servizi di collaborazione, di assistenza per anziani o persone non autosufficienti, e di baby sitting.
    L'irrinunciabilita' del servizio sta peraltro portando alcune famiglie (il 15%, ma al Nord la percentuale arriva al 20%) a considerare l'ipotesi che un componente della stessa rinunci al lavoro per prendere il posto del collaboratore. Intrappolate tra esigenze crescenti e risorse in calo, il 44,4% delle famiglie pensa che nei prossimi cinque anni avra' bisogno di aumentare il numero dei collaboratori o delle ore di lavoro svolte. Ma al tempo stesso la meta' delle famiglie (il 49,4%) sa che avra' sempre piu' difficolta' a sostenere il servizio e il 41,7% pensa addirittura che dovra' rinunciarci.
    Scarica il rapporto del CENSIS
    (fonte newsletter regioni.it)

  • 13 Maggio 2013 | Torna "Porte aperte". Le strutture di accoglienza si aprono alla città, la città risponde? vedi

    Dal 18 al 26 Maggio 2013 torna a Bologna la sesta edizione del Festival Porte Aperte, progetto sulle fragilità metropolitane durante il quale le strutture d’accoglienza per il disagio sociale diventano luoghi di incontro, interazione, comunicazione e cultura per tutta la città.
    Il tema di quest’anno è il lavoro, investigato come nuove opportunità di inventare, modalità altre di fare, di ideare format alternativi che abbiano lo scopo di uscire allo scoperto ed andare oltre la crisi. Porte Aperte non parla del tempo d’una volta, sicuro, che non c’è più. Racconta qualcosa che non intendiamo più aspettare come una ricetta preconfezionata che altri, i “grandi”, ci forniscono. Narra di una strada che conduce ad una ricerca creativa ma responsabile di nuove ed alternative forme di lavoro. Un lavoro che permetta a tutti di vivere e realizzare sogni e coltivare speranze, di occupare il tempo in maniera dignitosa e costruttiva.
    Il Festival si apre con una Presentazione Pubblica del progetto aperta alla città Giovedi 16 Maggio ore 11.30 presso Leggere Strutture Factory, Via Ferrarese 169/A, Bologna, a cui saranno presenti, oltre al comitato organizzatore e rappresentanti delle realtà che hanno contribuito alla costruzione dell'evento:
    Amelia Frascaroli - Assessore Servizi sociali, volontariato, associazionismo, partecipazione, sussidiarietà e politiche attive per l'occupazione del Comune di Bologna
    Maurizio Bergamaschi e/o Roberta Paltrinieri -Dipartimento Sociologia e Diritto dell'economia (Università di Bologna)
    Annamaria Nasi -Presidente Consulta permanente per la lotta all'esclusione sociale del Comune di Bologna
    Alessandro Gabriele - Presidente Cooperativa La Strada e Faremondi
    Sara Saleri - European Alternatives
    Sonia Bregoli - Direttore organizzativo del Festival IT.A.CA'
    Antonio Petitto - Gruppo musicale LaVanguardia
    Seguirà un piccolo rinfresco multietnico a cura dell'associazione Mondo Donna
    Porte Aperte vuole essere momento per rimettere al centro i margini. Attraversolo sguardo e le parole di chi li vive ogni giorno rileggiamo l’immagine di queste “terre di mezzo”, rimosse dal racconto della città pubblica. Il fuori s’incontra con il dentro, il basso interroga l’alto, in un confronto inedito e stimolante, in un percorso culturale che parte dalla strada, dal faticoso cammino quotidiano.
    Approfondici e consulta il programma
    (fonte festival porte aperte)

  • 13 Maggio 2013 | Rinnovato il Protocollo per il sostegno al reddito dei lavoratori di aziende in difficoltà vedi

    Grazie al “Protocollo per il sostegno al reddito dei lavoratori di aziende in difficoltà” - attivato nel 2009 da Provincia, Comuni, INPS, Istituti di Credito del territorio, Sindacati migliaia di lavoratori del territorio hanno attivato finanziamenti bancari a tasso zero e costo zero come anticipo delle competenze di cassa integrazione.
    In considerazione del suo rilevante utilizzo e delle persistenti criticità dell'economia locale e nazionale, il Protocollo è stato riconfermato fino ad aprile 2014 con la firma avvenuta a Palazzo Malvezzi l'8 maggio 2013.
    Dalla sua sottoscrizione ad oggi il Protocollo ha permesso di sostenere economicamente 2.848 lavoratori di 188 aziende della provincia che hanno fatto ricorso agli ammortizzatori sociali prevedendo il pagamento diretto attraverso l’Inps di Bologna delle indennità spettanti ai lavoratori.
    Leggi tutto nel sito della Provincia
    (fonte newsletter Provincia)

  • 13 Maggio 2013 | Nettuno d'oro ad Aldina Balboni vedi

    Il sindaco di Bologna, Virginio Merola ha consegnato  il Nettuno d'Oro ad Aldina Balboni. Si tratta dell'onorificenza conferita a cittadini che abbiano onorato, con la loro attività professionale e pubblica, la città di Bologna.
    Queste le parole del sindaco: "Aldina Balboni ha creato nel territorio della nostra comunità una rete vasta e articolata di associazioni e centri di accoglienza per dare sostegno concreto ai ragazzi con disabilità, anche gravi, e alle loro famiglie. Le sue qualità umane, la sua generosità, la sua dedizione verso le persone più bisognose di aiuto l'hanno resa capace di azioni straordinarie nei confronti dei più bisognosi.
    Al centro della sua azione sociale ha infatti messo gli adolescenti e i giovani con problemi di ordine psichico. Dapprima ha realizzato gruppi a dimensione familiare, alternativi agli istituti assistenziali, che hanno saputo creare quel calore familiare, quella vicinanza, fondamentale per aiutare i ragazzi nella crescita. Aldina ha poi creato una realtà centrale nella rete bolognese dell’assistenza, del volontariato e della cooperazione. Ha potuto realizzare un luogo dove i ragazzi con handicap, anche gravi, possono vivere un’esperienza di vita quotidiana tesa al potenziamento della loro autonomia personali, accanto ad operatori preparati a seguire progetti individualizzati. E tutto questo l'ha fatto ispirandosi a principi fo
    Oggi Casa Santa Chiara, a 44 anni dalla nascita dei primi gruppi famiglia, è diventata una struttura che sostiene e accoglie giovani ed adulti portatori di handicap, privi di sostegno familiare o comunque bisognosi. Sono tredici gruppi famiglia a cui Aldina ha dato una speranza reale e concreta. L'esperienza di Casa Santa Chiara non si è fermata qui, oggi ci sono cinque centri di recupero semi- residenziali, una casa per ferie in Cadore e il Centro per il tempo libero 'Il Ponte', in via Clavature, dove farò presto una visita. 'Il Ponte', che bel nome. Ci sono persone che dedicano la propria vita a costruire ponti per chi soffre e la comunità. Sappiamo purtroppo che ci sono persone che vivono quasi preoccupandosi di separarsi dagli altri in fortini di egoismo limitando al massimo le possibilità di confronto e di incontro. Facendo crollare i ponti possibili di un'esistenza più ricca e autentica. Aldina Balboni merita questo riconoscimento da parte di Bologna per quanto, concretamente, ha fatto per ragazze e ragazzi che domandano un aiuto ma anche, e soprattutto, perché ha saputo coinvolgere, costruire legami di generosità e di libertà. Grazie per quello che hai saputo fare e grazie per averlo fatto nella nostra città".
    (fonte agenzia DIRE)

  • 10 Maggio 2013 | Autismo, parent training per gestire i gruppi di auto mutuo aiuto vedi

    Mentre il numero delle diagnosi sui disturbi autistici è in crescita, aumenta di conseguenza il numero di famiglie e genitori che si trovano ad affrontare questo problema, troppo spesso in solitudine e senza supporti validi e adeguati per affrontare gli innumerevoli problemi. Anche su questo fronte, come nel caso di altre disabilità psichiche e sensoriali, un valido supporto è dato dai gruppi di auto-mutuo aiuto. “Hanno una funzione molto importante nel campo dell’autismo” riferisce Carlo Hanau di Angsa onlus. Innanzitutto diminuiscono il rischio che la famiglia tutta diventi autistica, chiusa sempre in più in se stessa, migliorano quindi la qualità di vita di tutto il nucleo familiare.
    “Ma, prima di avviare un gruppo, occorre dare competenze ai genitori e agli insegnanti che vi partecipano”, evidenzia Hanau. Per questo ci sono i “parent training”, percorsi di passaggio di competenze necessari perché poi un gruppo di mutuo aiuto cammini da solo e sia efficace a rispondere alle aspettative. Addirittura, rivela Hanau, in altri Paesi come gli Stati Uniti le competenze “parent to parent” vengono retribuite, i giovani genitori pagano i più anziani e più esperti: “Per fortuna questo da noi non avviene”, commenta il referente dell’Angsa.
    Quale sia la funzione del gruppo nell’aiutare le famiglie e i singoli genitori ad affrontare i disturbi dell’autismo lo racconta, tra le altre, l’esperienza di Bologna.
    Il gruppo di auto-mutuo aiuto è nato 5 anni fa per volontà della dottoressa Marilisa Martelli, allora responsabile del team autismo dell'Asl di Bologna. Forte dell’assunto dell'Organizzazione mondiale della sanità che aveva dimostrato che questi gruppi hanno una documentata efficacia sul benessere di chi vi partecipa, ha iniziato l'azione in collaborazione con Angsa, mettendo a disposizione una educatrice dell'Asl che è stata presente nel gruppo fino a quando si è ritenuto che il gruppo poteva andare avanti da solo. “Il gruppo è molto aperto, a volte ci sono 20 persone a volte 4 o 5 – ci dicono i familiari -. Ci sono spesso insegnanti ed educatori delle cooperative”. Condizione per partecipare è il patto di riservatezza: fuori dal gruppo, non si deve riferire nulla di ciò che si sente durante gli incontri.
    Per quali aspetti in particolare è utile il gruppo? “Grazie all’aiuto e all’incoraggiamento di altre madri, sono riuscita a togliere i pannoloni a mio figlio di 5 anni”, riferisce una mamma. Rita invece, un figlio di 18 anni in dirittura d’arrivo con l’iter scolastico, ha trovato nel gruppo la forza di non accettare la via del centro diurno e ha chiesto un educatore di sostegno per inserire il figlio in un lavoro vero. “L'Asl era titubante – racconta - ma ha accettato”. Ora il giovane ventitreenne lavora come aiuto cuoco con un contratto a tempo indeterminato presso la cucina dell'ospedale Maggiore di Bologna. E una strada simile è quella di Marco, un giovane con autismo che ora ha una borsa lavoro alla biblioteca dell'università. Al gruppo ci si scambia informazioni, come quella che la piscina comunale di Casalecchio ha un servizio di istruttori di sostegno per bambini e giovani disabili e accoglie anche persone di altri Comuni: molti hanno portato i figli in quella piscina, dove il servizio è pagato dal Comune, e sono molto soddisfatti. Quali sono le criticità che ha in sé il gruppo? “L’orario pomeridiano non va bene a tutti – ci viene risposto -, ma credo che sia impossibile trovare l'orario che soddisfa tutti”.
    (fonte redattoresociale)

  • 10 Maggio 2013 | Gli automobilisti disabili sono tra quelli che provocano meno incidenti vedi

    Gli automobilisti disabili sono l’1,6% del totale; per loro ACI ha pensato alcuni servizi specifici
    Per quanto riguarda la guida, i modi di dire e le false credenze - solitamente clamorosamente smentite - si
    sprecano, come quello secondo cui “donna al volante, pericolo costante”. Verità o leggende, numeri alla
    mano ci dicono invece che in Italia gli automobilisti disabili sono tra quelli che provocano il minor numero di incidenti, e questo è un dato di fatto.
    Il dato, che va letto alla luce degli altri numeri (circa 560.000 in Italia i “patentati speciali”, ovvero l’1,6% del totale), stride con la constatazione che purtroppo ancora molte sono le criticità con cui l’automobilista con patente speciale deve confrontarsi, per lo più imputabili ad una ancora carente cultura della disabilità non
    solo tra i cittadini non disabili, ma talvolta anche presso le pubbliche amministrazioni.
    Mettere in campo tutti gli strumenti affinchè la persona disabile possa essere un automobilista “come tutti gli
    altri” dovrebbe essere uno sforzo condiviso. Dal punto di vista della tecnica, è vasta l’offerta di auto adattate
    che le case automobilistiche propongono, come pure lo sviluppo di software di riconoscimento vocale per
    l’uso di tergicristalli, frecce, abbaglianti, finestrini, aria condizionata, radio e impianti di telefonia, ma si può
    fare di più.
    Ci piace dunque segnalare anche l’iniziativa dell’ACI (Automobile Club Italia) che ha lanciato la tessera “ACI …inoltre”, dedicata agli automobilisti con disabilità. Si tratta di una carta associativa dal prezzo più ridotto rispetto alle altre, proponendo comunque un mix di servizi, come l’invio di due mezzi di soccorso (uno per l’auto e l’altro per l’automobilista), l’assistenza sanitaria in viaggio, la disponibilità di un veicolo sostitutivo o il rimborso delle spese di rientro a casa in caso di grave guasto meccanico.
    Per rispondere al meglio a tutte le esigenze, l’ACI, in collaborazione con il SIDI – Sindacato Italiano Diritti
    Invalidi - che ha contribuito alla realizzazione del progetto, distribuisce la tessera solo attraverso le
    associazioni dei disabili sul territorio, partner fondamentali per la continua messa a punto della gamma di
    servizi.
    “Per un disabile oggi è più facile muoversi in auto che con il bus o il treno – ha dichiarato il presidente
    dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani – grazie anche al nostro impegno per la salvaguardia del diritto universale
    alla mobilità. L’automobile non è solo il mezzo preferito per gli spostamenti, ma anche un’inesauribile fonte di divertimento e di passione, come dimostrano i 100 piloti disabili tesserati ACI-CSAI”.
    Come fa sapere l’Aci, negli ultimi tre anni sono stati messi in campo strumenti e servizi indirizzati in
    particolare all’utenza degli automobilisti con patenti speciali, come “PRA a domicilio” per il disbrigo delle
    pratiche automobilistiche ai cittadini con problemi di mobilità. Nell’ultimo anno è stata anche rinforzata la
    parte informativa, con incontri nell’ambito del progetto “ACI per il Sociale” a favore delle categorie più deboli, tra cui disabili, extracomunitari ed anziani, per fornire suggerimenti e consigli per la soluzione dei problemi in automobile. Inoltre da cinque anni è attivo un servizio di soccorso stradale 803.116 con una procedura attraverso la quale  sordi e muti possono richiedere l’intervento di un carro-attrezzi tramite sms, ricevendo in forma testuale le informazioni sul soccorso.
    (fonte disabili.com)

  • 7 Maggio 2013 | Se dico rom. Una ricerca del Naga sull'atteggiamento della stampa italiana sui cittadini rom e sinti vedi

    Per 10 mesi, da giugno 2012 a marzo 2013, i volontari dell'associazione Naga hanno analizzato gli articoli relativi a cittadini rom e sinti, o che vi facessero solo riferimento, pubblicati su 9 testate giornalistiche nazionali e locali: Corriere della Sera; La Repubblica; La Stampa; Il Sole 24 ore; Il Giornale; Libero Quotidiano; La Padania; La Prealpina; Leggo.
    "L'indagine che abbiamo svolto parte dal presupposto che anche attraverso la stampa si costruisce un'immagine sociale negativa dei rom e sinti. Abbiamo analizzato gli articoli per descrivere alcuni dei meccanismi attraverso i quali questo processo avviene e per capire quale sia il nesso tra rappresentazione negativa e discriminazione." Afferma Natascia Curto, una delle volontarie che ha curato la ricerca. "Ci aspettavamo di riscontrare una visibilità marcata per episodi negativi di cui qualche rom si è reso protagonista, ma non abbiamo trovato solo questo. Dall'analisi svolta emerge anche l'associazione sistematica dei rom con fatti negativi che non li vedono direttamente coinvolti. Si può affermare che inserire i rom in articoli che parlano di fatti negativi è un'abitudine molto diffusa, in tutti i giornali, e relativamente a differenti tipologie di fatti" prosegue la volontaria, "Spesso queste associazioni raggiungono livelli discriminatori e vengono fatte ricorrendo a dichiarazioni riportate tra virgolette. Inoltre, un'altra modalità riscontrata nel trattamento dei rom nella stampa è quella di creare una separazione, un noi e un loro, i 'cittadini' e i rom: due gruppi divisi, diversi ontologicamente, che non si intersecano e il cui benessere è alternativo".
    "Dalla nostra analisi emerge che nel 30% degli articoli sono presenti dichiarazioni che si possono considerare discriminatorie." Commentano Cristina Ferloni e Fanny Gerli, le volontarie che hanno svolto l'analisi quantitativa della ricerca. "La maggiore frequenza di articoli che parlano di rom è riconducibile alle testate nazionali, con una significativa prevalenza per il Corriere della Sera e La Repubblica, seguiti da Libero nella sua edizione milanese. Le dichiarazioni discriminatorie analizzate rimandano in prevalenza a racconti di intolleranza sociale e discriminazione (37,2%), seguiti da quelli che fanno emergere una differenziazione tra un "noi" e un "loro" (32,3%)."
    Leggi tutto nel sito del Naga
    Scarica il rapporto di ricerca
    (fonte naga.it)

  • 7 Maggio 2013 | Segnalazione disservizi per il rilascio contrassegni disabili vedi

    Il servizio di rilascio dei contrassegni per le persone disabili è svolto, così come stabilito nella convenzione sottoscritta con il Comune di Bologna, dall'azienda ATC S.p.A., che si avvale della collaborazione della Società Cooperativa Coopertone.
    A causa di agitazioni sindacali del personale della suddetta Società Coopertone, il servizio di rilascio di questi contrassegni sta subendo ritardi e malfunzionamenti.

    Si segnala in particolare che tali disservizi riguardano anche il rilascio del contrassegno invalidi di tipo “europeo” (ai sensi del D.P.R. n. 151/12) che dal 15 febbraio 2013 deve essere rilasciato dagli sportelli ATC  entro 15 giorni dalla presentazione della richiesta (che può anche essere anticipata via fax allo 051/350856), ma che al momento sta subendo dei ritardi per i motivi sopra richiamati.

    Il Comune di Bologna ed ATC S.p.A. si scusano per il disservizio ed auspicano che possano essere trovate al più presto  le soluzioni organizzative che permettano il ritorno al normale funzionamento delle attività.

    (Fonte: www.comune.bologna.it)

  • 7 Maggio 2013 | Cento domande cento risposte vedi

    Nella pagina web dell'Urp (ufficio relazioni con il pubblico) del portale ER della Regione Emilia Romagna una nuova banca dati aggiornata con “Faq” e tutti gli sportelli in Emilia Romagna su formazione, energia, Europa, lavoro e sociale.
    A decine di domande risponde in modo aggiornato e semplice una nuova agile banca dati di risposte frequenti, grazie a mesi di lavoro dell’Urp, assieme a diverse colleghe e colleghi di varie strutture regionali e alcuni sportelli territoriali.
    Queste domande e risposte, sono collegate ad una mappa georeferenziata di sportelli territoriali e a schede di approfondimento.
    Questa nuova banca dati, realizzata in via sperimentale per cinque settori di attività: formazione, energia, Europa, lavoro e sociale, sarà gradualmente estesa a tutte le aree di interesse per il cittadino.
    Consulta la banca dati delle Faq sulla pagina dell'Urp
    Le FAQ di area sociale
    La banca dati degli Sportelli sociali in E.Romagna
    (fonte newsletter Regione E.Romagna)

  • 7 Maggio 2013 | Bologna, alla Casa per ferie "Il Villino" un lavoro per chi soffre di disturbi psichici vedi

    Reinserimento nel mondo del lavoro affinché ne tragga beneficio anche la salute mentale. È la frontiera per la riabilitazione delle persone che soffrono di disturbi psichici, che avrebbe come effetto anche un risparmio sui posti letto e sulle degenze nel settore della sanità pubblica. Lo sostiene il direttore del Dipartimento della salute mentale dell’Azienda Usl di Bologna, Angelo Fioritti, a margine della conferenza di presentazione della nuova Casa per Ferie “Il Villino”, una struttura alberghiera nei pressi dei Giardini Margherita, che si occuperà di formare personale in vista di una futura assunzione. Alla conferenza erano presenti tutti i soggetti coinvolti nella realizzazione del progetto, tra cui l’assessore del Comune di Bologna ai Servizi sociali, Amelia Frascaroli, e rappresentanti di Ascom, Unindustria, Agenzia nazionale del Turismo e Fondazione del Monte.

    Immerso nel verde della prima periferia di Bologna, ai pedi dei colli e proprio di fianco a Casa Mantovani, una comunità terapeutica che ospita persone con disturbi mentali gestita dalla cooperativa Nazareno, Il Villino è il nuovo ramo di impresa avviato dalla Nazareno Work, che gestisce servizi socio sanitari ed educativi e attività di vario genere, finalizzate appunto all'inserimento nel mercato del lavoro di persone “svantaggiate”. Il progetto, realizzato con il supporto di Enti pubblici e associazioni di categoria, si basa sul concetto espresso da Fioritti: favorire una vera e completa inclusione sociale per chi ha completato positivamente il proprio percorso riabilitativo. Dunque i pazienti di Casa Mantovani avranno la possibilità di essere formati professionalmente nella Casa per Ferie che sta lì accanto, e alcuni tra loro potranno essere assunti alla fine del tirocinio.

    Secondo il direttore del Dipartimento dell’Ausl, questa è la vera sfida per compiere passi in avanti nella cura dei disturbi mentali. “Il lavoro – spiega – è parte integrante della salute di ognuno di noi, così come l’autonomia in un luogo abitativo. Perciò è importante dare risposte non solo di tipo assistenziale, come il ricovero in strutture ospedaliere, ma anche dedicarsi al reinserimento nella società”. Ciò porterebbe diversi vantaggi sia ai pazienti che alle casse della sanità pubblica: da una parte si favorirebbe la completa guarigione del paziente e dall’altra si risparmierebbero un bel po’ di soldi. Come? Fioritti sostiene che il costo di un posto letto in una struttura pubblica è pari all’investimento necessario per inserire nel mondo del lavoro 15 persone. In particolare chi soffre di disturbi psichici, inoltre, tende a essere ricoverato più volte, ma un’occupazione, aiutando il paziente anche dal punto di vista mentale, potrebbe prevenire i ricoveri successivi al primo, diminuendo le degenze e liberando spazio negli ospedali. Resta da capire tuttavia se questo tipo di riabilitazione, e di investimento da parte della sanità pubblica, può effettivamente sostituire un numero adeguato di posti letto dedicati ai ricoveri. Comunque, avverte Fioritti, “è esemplificativo che da 2 anni a questa parte i dati sui pazienti ospitati in strutture per la salute mentale si sono stabilizzati, mentre sono aumentati coloro che ci chiedono aiuto per tornare a lavorare. Oggi nelle nostre strutture ci sono sempre meno disabili e sempre più giovani con problemi diversi”.

    Nella nuova Casa per Ferie, dunque, lavoreranno sotto contratto 3 persone cosiddette “svantaggiate”, mentre altre verranno formate attraverso tirocini che rientrano in un progetto finanziato dalla Provincia di Bologna con le risorse del Fondo regionale disabili. Giuseppe de Biasi, assessore provinciale al Lavoro, durante la conferenza esprime tutta la propria soddisfazione per la creazione di nuovi posti di lavoro “reali” e per la possibilità di investire nella formazione professionale con la collaborazione delle cooperative sociali.
    Inoltre, annuncia che i fondi disponibili per il bando dei progetti di tirocinio per disabili, questo giugno dovrebbero essere aumentati di circa 100 mila euro, passando da 300 mila a 400 mila euro. Insomma, “in un momento in cui l’Azienda sanitaria non naviga certo nell’oro – conclude a margine il direttore Fioritti – investire nella prevenzione di disturbi mentali deve essere certamente la strada da percorrere, e aiutare i nostri pazienti a trovar lavoro viaggia proprio in quest’ottica”.
    (fonte redattoresociale)

  • 7 Maggio 2013 | Cineforum sulla realtà del carcere in Italia vedi

    "La rappresentazione del carcere italiano", un ciclo di tre proiezioni organizzato dalla Cattedra di diritto penitenziario della Università di Bologna.
    Tre film e relativo dibattito con intervebti degli autori dei film e di esperti. E la chiamano pena dolce: "I giorni scontati" (8 maggio). La pietosa bugia della rieducazione: "Cesare deve morire" (15 maggio). Il carcere italiano nel cinema e nei mezzi di comunicazione di massa: "Milleeunanotte" (22 maggio).
    Alle 18,30, aula grande, Scuola di Giurisprudenza, Via Zamboni 22, Bologna. Ingresso gratuito.
    Scarica il programma
    (fonte newsletter ristretti.it)

  • 7 Maggio 2013 | Home Care Premium. Assistenza domiciliare per persone non autosufficienti vedi

    INPS Gestione dipendenti pubblici ha elaborato da alcuni anni un progetto finalizzato a fornire assistenza domiciliare, attraverso prestazioni e interventi, economici e di servizio, di natura socioassistenziale. Il progetto è rivolto ai soli dipendenti e ai pensionati pubblici, ai loro coniugi conviventi  e familiari di primo grado in condizione di non autosufficienza.
    I destinatari devono essere residenti nel Comune di Bologna. Per accedere alle prestazioni occorre fare domanda esclusivamente in via telematica attraverso un portale specifico dell’Istituto.
    L’istruttoria della domanda può prevedere una presa in carico da parte dei servizi territoriali ed un’eventuale erogazione di benefici economici da parte di INPS Gestione dipendenti pubblici.
    Le domande devono essere presentate entro le ore 12.00 del 30/09/2013.
    Leggi tutto nel sito dell'Asp Giovanni 23°
    (fonte Asp Giovanni 23°)

  • 3 Maggio 2013 | Bologna, arrivano i mediatori Rom e Sinti vedi

    Otto operatori Sinti e Rom che diventeranno il ponte tra le comunità di appartenenza e la città di Bologna. Il progetto è stato presentato dall’assessore al Welfare del Comune di Bologna Amelia Frascaroli. Gli 8 mediatori culturali, scelti tra i campi di Bologna, San Lazzaro e Casalecchio, hanno seguito un percorso di formazione sia teorico che pratico finanziato dal progetto europeo Srap, (Addiction prevention within Roma and Sinti communities), si sono sperimentati nei rispettivi campi di appartenenza e hanno seguito 10 seminari in tema di sanità, scuola, mediazione sociale e ascolto.
    “Un’esperienza bellissima da tenere viva ­ spiega Frascaroli ­ Il gruppo è composto da giovani Rom e Sinti che hanno fatto un cammino di consapevolezza personale e che diventeranno ponte tra i loro gruppi e le istituzioni cittadine”.
    “A Bologna c’era solo 1 mediatore, adesso ne abbiamo una squadra ­ spiega Elisa Isola, responsabile del progetto ­ Le potenzialità sono enormi, la più immediata quella dell’avvicinare la propria comunità ai medici e al servizio sanitario”. Resta tutto da definire il tema dell’utilizzo effettivo di questi 8 operatori appena formati da parte degli assessorati al Welfare dei rispettivi Comuni, e quello di un eventuale inquadramento professionale e economico. “Questa idea è tenere ben stretta ­ spiega Frascaroli ­ stiamo lavorando per capire come tenere attiva l’iniziativa e utilizzare al meglio le competenze di queste persone. Progetti del genere sono importanti perché in tempi difficili come questi danno un senso al nostro fare”.
    Il progetto Srap è un network di 11 partner europei (Comuni, ong e Università) dedicato alla condivisione di informazioni, alla promozione della conoscenza reciproca e alla ricerca sulla prevenzione e riduzione dell’uso/abuso del consumo di sostanze legali e illegali tra i giovani Rom e Sinti.
    (fonte redattoresociale)

  • 3 Maggio 2013 | Bologna, il protocollo anti-sfratti dà i primi frutti vedi

    Il protocollo anti-sfratto dà i primi frutti. Lo dice l'assessore alle politiche abitative del Comune di Bologna Riccardo Malagoli. “Nei primi quattro mesi della nuova sperimentazione – spiega l'assessore nel question time di Palazzo d'Accursio – gli accordi tra le parti sono passati da 2,4 ogni 30 giorni a 5,5 al mese. Una buona notizia visto che abbiamo più che raddoppiato il numero di casi trattati con successo. Ogni lunedì operatori dei servizi per l'abitare del Comune di Bologna sono presenti in Tribunale e cercano di mettere d'accordo padroni di casa e inquilini che non riescono più a pagare ... ”. La revisione del protocollo anti-sfratto, operativa da novembre 2012, ha allargato la platea degli avanti diritto ad un aiuto economico: non più unicamente i senza lavoro, ma anche chi nonostante un'attività lavorativa non riesce comunque a pagare l'affitto.
    Malagoli, sollecitato dai consiglieri comunali del Pdl, ha snocciolato i provvedimenti messi in campo dal Comune per far fronte “a quella che è ormai un'emergenza abitativa”. “Lo Stato ci ha tagliato tutto, quello che facciamo lo facciamo con le nostre forze ma la possibilità di rispondere ci è stata tolta. Non basta certo, ma se qualcuno ha idee migliori si faccia avanti”. L'assessore ha citato il fondo rotazione per i giovani, il progetto di “money tutoring”, l'autorecupero che coinvolgerà 40 famiglie bolognesi, il microcredito per pagare rate del mutuo o dell'affitto che in città ha coinvolto 44 famiglie per un totale di 106 mila euro erogati e ha visto solo un caso di insolvenza, e gli alloggi di transizione: 26 via Campagna, 27 via Roncaglio, 6 via Barozzi, 18 appartamenti per donne e bambini in via Gandusio, 40 monolocali assegnati a associazioni per la gestione di emergenze sociali o di altro tipo.
    (fonte redattoresociale)

  • 3 Maggio 2013 | ISTAT: pensionati e trattamenti pensionistici (anno 2011) vedi

    Nel 2011 la spesa complessiva per prestazioni pensionistiche, pari a 265.963 milioni di euro, è aumentata del 2,9% rispetto all'anno precedente, mentre la sua incidenza sul Pil è cresciuta di 0,2 punti percentuali (16,85% contro il 16,66% del 2010).
    Le pensioni di vecchiaia assorbono il 71,6% della spesa pensionistica totale, quelle ai superstiti il 14,7%, quelle di invalidità il 4,2%; le pensioni assistenziali pesano per il 7,9% e le indennitarie per l'1,7%.
    Il 47,9% delle pensioni è erogato al Nord, il 20,5% nelle regioni del Centro e il restante 31,6% nel Mezzogiorno.
    L'importo medio annuo delle pensioni è pari a 11.229 euro, 352 euro in più rispetto al 2010 (+3,2%).
    I pensionati sono 16,7 milioni, circa 38 mila in meno rispetto al 2010; in media ognuno di essi percepisce (tenuto conto che, in alcuni casi, uno stesso pensionato può contare anche su più di una pensione) 15.957 euro all'anno, 486 euro in più del 2010.
    Il 13,3% dei pensionati riceve meno di 500 euro al mese; il 30,8% tra i 500 e i 1.000 euro, il 23,1% tra i 1.000 e i 1.500 euro e il restante 32,8% percepisce un importo superiore ai 1.500 euro.
    Il 67,4% dei pensionati è titolare di una sola pensione, il 24,8% ne percepisce due e il 6,5% tre; il restante 1,4% è titolare di quattro o più pensioni.
    Le donne rappresentano il 52,9% dei pensionati e percepiscono assegni di importo medio pari a 13.228 euro (contro i 19.022 euro degli uomini); oltre la metà delle donne (53,4%) riceve meno di mille euro al mese, a fronte di circa un terzo (33,6%) degli uomini.
    Il 27,8% dei pensionati ha meno di 65 anni, il 49,2% ha un'età compresa tra 65 e 79 anni, il 23% ne ha più di 80.
    Le prestazioni legate all'invalidità civile (pensioni, assegni, indennità di accompagnamento) sono in tutto 3.173.000, mentre i percettori sono 2.613.000 (alcune persone percepiscono 2 pensioni, come ad esempio gli invalidi totali con accompagnamento che non superano certi tetti di reddito)
    Leggi tutto e scarica il report
    (fonte ISTAT)

  • 3 Maggio 2013 | Al via l'ottavo bando una casa alle giovani coppie ed altri nuclei familiari vedi

    Dopo la pubblicazione del bando le imprese e le cooperative dalle ore 9,00 del 29 aprile 2013 alle ore 17,00 del 20 maggio 2013 mettono a disposizione gli alloggi di loro proprietà.
    Il giorno 31 maggio 2013 alle ore 12,00 sul sito http://www.intercent.it/ sarà pubblicato l'elenco degli alloggi disponibili per i quali i nuclei familiari possono presentare domanda.
    Sul sito tematico Politiche abitative della Regione E.Romagna tutti i dettagli del programma
    (fonte newsletter Regione E.Romagna)

  • 3 Maggio 2013 | Nasce Scambi di Prospettive. Un blog dalla rivista Prospettive sociali e sanitarie. vedi

    "Siamo abituati a considerare il welfare come un settore marginale, spesso anche chi lavora come ricercatore, formatore, consulente si sente cucita addosso l’idea della “nicchia”, del piccolo spazio di riflessione, nascosto, con poca risonanza anche perché scomodo e molto povero.
    Crediamo che si debba parlare di welfare proprio adesso, in questo momento difficile, provando ad aprire uno spazio libero di confronto, usando lo spazio che per 40 anni Prospettive Sociali e Sanitarie ha dato a noi.
    Sarà un luogo in cui anche noi ricercatori potremo raccontare le nostre storie, un diario di viaggio fatto da chi scrive su PSS da anni e da chi legge PSS da anni.
    Un diario che guarda al futuro, che raccoglie per strada le tracce del cambiamento e prova a riaprire un discorso troppo spesso con il fiato corto. Oggi più che mai il welfare sociale ha bisogno di cura e di parole, ha bisogno di recuperare relazione e scambio. Proviamo, con la collaborazione di tutti i lettori e i redattori della rivista, a dare un contributo"
    Vai al sito di Scambi di prospettive
    (fonte redazione sportelli sociali Comune Bologna)

  • 3 Maggio 2013 | Sito degli sportelli sociali: dati del 1° quadrimestre 2013 vedi

    Prosegue il segno positivo nell'utilizzo del sito degli sportelli sociali giunto al quarto anno di vita.
    Nei primi quattro mesi del 2013 ci sono state 162.966 pagine visitate, con una media di 40.741 pagine mensili. Un aumento di circa il 9% sulla media del 2012.
    Per fare un raffronto con gli altri settori del Comune ospitati sullo stesso server dello sportello sociale: Nodo Impresa 207mila pagine, Nodo cultura 181mila, Piano strutturale comunale 35mila, Progetto Bologna città educativa 15mila.
    (fonte redazione sportello sociale)

  • 23 Aprile 2013 | Da comparse a protagonisti: così è cambiato lo sguardo del cinema sugli immigrati vedi

    Gli immigrati subsahariani hanno iniziato ad apparire nel cinema italiano intorno agli anni Settanta, quando è diventato più consistente il flusso di lavoratori dall’Africa, in particolare di lavoratrici inserite nelle famiglie italiane, nel settore alberghiero e nello spettacolo.
    Inizialmente il cinema ha raccontato le loro storie in maniera stereotipata e mai dal loro punto di vista. Ma negli ultimissimi anni, finalmente lo sguardo dei registi si è evoluto fino a regalare storie in cui gli immigrati hanno il ruolo di protagonisti.

    A ripercorrere il cambiamento della presenza degli immigrati nella produzione cinematografica italiana è il saggio dal titolo “I protagonisti subsahariani nel cinema italiano”, contenuto nel quaderno Unar su “I diritti degli immigrati in un contesto interculturale”, distribuito a Bologna in occasione della Settimana di azione contro il razzismo.
    In una tesi sull’immagine della donna africana nel cinema italiano negli anni compresi tra il 1990 e il 2003, sono state esaminate venti pellicole dove compare almeno una donna nera, anche come comparsa, schedando fino a 53 figure femminili africane, per lo più appartenenti alla categoria della prostituta (52,8 per cento dei casi) e in 7 casi a quella della collaboratrice domestica. Le figure delle prostitute sono concentrate in tre pellicole: Sud Side Story di Roberta Torre, Terre di Mezzo di Matteo Garrone (in particolare l’episodio Silhouette) e Torino Boys (Manetti Bros), che hanno proprio come soggetto il tema della prostituzione.
    Bisogna riconoscere che si tratta di pellicole in cui non esiste alcun intento denigratorio. Se le donne africane rappresentate sono prostitute, è perché si vuole in qualche modo denunciare un abuso della nostra società nei loro confronti, rilevando inesorabilmente i pregiudizi di cui sono vittime ma soprattutto la mancanza di un posto adeguato nel nostro vivere quotidiano. È interessante notare, anche, che in buona parte dei casi esaminati non è esplicitata la provenienza dei personaggi femminili e/o la si individua in una “generica Africa”. Diversa è invece la rappresentazione nel ruolo della colf, che però sconta la mancanza di protagonismo e quindi rivela la marginalizzazione dell’immigrato nella nostra società. Spesso si tratteggia inoltre una sensualità selvaggia in questi personaggi, reintroducendo il pregiudizio del corpo-merce  delle donne nere, riconducibile al retaggio razzista codificato nel periodo coloniale.
    Affrontare il tema dell’immigrazione nel cinema non sempre ha significato raccontare l’esperienza di chi è arrivato in Italia attraverso il suo punto di vista, ma, spesso, si è guardato al fenomeno dal punto di vista di chi accoglie, relegando a ruoli di compartecipazione gli immigrati. Il primo film che affronta per la prima volta il tema dell’immigrazione facendo assurgere gli immigrati al ruolo di protagonisti è Pummarò di Michele Placido, che contiene un’interessante denuncia della fragilità dell’immigrato nei confronti della devianza. Nel 1999 Giuseppe Bertolucci apre di nuovo uno scorcio sull’argomento con L’Assedio, storia di amoree di sacrificio.
    Negli ultimissimi anni sono usciti sei film, che hanno incentrato il discorso filmico su un protagonista immigrato dall’africa subsahariana e sono: Lettere dal Sahara, di Vittorio De Seta (2006); Billo, il Grande Dakhaar, di Laura Muscardin (2008); Il bianco e il nero, di Cristina Comencini (2008); Come un uomo sulla terra, di Andrea Segre, Dagmawi Yimer, Riccardo
    Biadene (2008); Good morning, Aman, di Claudio Noce (2009); Il colore delle parole, di Marco Simon Puccioni (2009). In questi lavori, di genere estremamente diverso, si affronta finalmente la storia dell’immigrazione senza regalare niente ai cliché e senza scivolare in visioni edulcorate della realtà.


    (fonte redattoresociale)

  • 22 Aprile 2013 | Vacanze persone disabili 2013. Al via dal 29 aprile il primo bando vedi

    Si presenteranno tra il 29 aprile e il 16 maggio le domande del primo dei due bandi relativi alle "vacanze disabili". Si tratta del bando per soggiorni collettivi organizzati da soggetti del terzo settore o per soggiorni autonomi della persona disabile con un operatore di appoggio regolarmente retribuito.
    Il secondo bando, che riguarderà i soggiorni organizzati autonomamente o con la famiglia e per i quali è previsto un contributo forfettario, sarà emenato probabilmente alla fine del mese di maggio.
    I criteri per accedere rimangono invariati: residenza a Bologna, età tra 18 e 64 ed essere in carico ai servizi per disabili adulti della azienda Usl, oppure età tra 14 e 17 ed essere in carico ai servizi di Neuropsichiatria dell'azienda Usl.
    Per ogni informazione sulla domanda, sui criteri per accedere, sulle organizzazioni che attivano i soggiorni, su dove ricevere informazioni, si può consultare la scheda nel sito degli sportelli sociali
    (fonte redazione sportelli sociali Comune Bologna)

  • 18 Aprile 2013 | Convegni, corsi, conferenze su temi sociali a Bologna (maggio 2013) vedi

    Gli appuntamenti formativi per chi opera in campo sociale e sociosanitario; convegni, seminari, corsi, conferenze, presentazioni di libri

    venerdì 3 maggio
    seminario "L'impegno degli enti locali per la lotta allo spreco", nell'ambito del Green social festival
    a cura Assessorati alle Politiche Sociali e all’Agricoltura, economia ittica, attività faunistico-venatoria della Regione Emilia-Romagna
    dalle 11,30 alle 13,30, Sala del Quadrante, Palazzo Re Enzo, piazza Nettuno, Bologna

    sabato 4 maggio
    convegno "Autismo in adolescenza: la scuola accoglie e prepara alla vita adulta"
    a cura di Lions club Bologna, Ufficio scolastico regionale, ANGSA
    dalle 9 alle 18, Teatre Duse, via Cartoleria 42, Bologna

    sabato 4 maggio
    seminario "Teoria del Trauma e Relazione di aiuto con il Soggetto Marginale” nell'ambito del ciclo Psicologia delle Persone Senza Dimora
    a cura Associazione Amici di Piazza Grande
    dalle 9,30 alle 12, Aula ex Cappella, Via S.Isaia 90, Bologna

    lunedì 6 maggio
    seminario "La narrazione migrante" (riflettere e approfondire la funzione sociale, letteraria, didattica e pedagogica della letteratura migrante)
    a cura CD/LEI - Comune di Bologna
    dalle 14,30 alle 17, Istituto Aldrovandi-Rubbiani, via Marconi 40, Bologna

    martedì 7 maggio
    seminario ""Una scommessa da non perdere. Giovani immigrati, formazione e integrazione", nell'ambito del Progetto GI-FEI: giovani immigrati. Formazione ed esperienze di integrazione
    a cura Istituziione Inclusione sociale Comune Bologna, Ministero Interno
    dalle 9,30 alle 17,30, sala Marco Biagi, via S.Stefano 119, Bologna

    martedì 7 maggio
    seminario "Comunità e carcere. Riscriviamo nuove relazioni"
    a cura Cnca (Coordinamento Nazionale Comunità di accoglienza)
    dalle 10 alle 17, sede Legacoop, via Aldo Moro 16, Bologna

    mercoledì 8 maggio
    convegno"Misure del benessere e democrazia urbana"
    a cura Progetto Urbes Comune Bologna, Laboratorio Urbano
    ore 15, Cappella Farnese di Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6, Bologna

    mercoledì 8,  mercoledì 15, mercoledì 22 maggio
    Cineforum: "La rappresentazione del carcere italiano"
    Tre film e dibattito. E la chiamano pena dolce: "I giorni scontati". La pietosa bugia della rieducazione: "Cesare deve morire". Il carcere italiano nel cinema e nei mezzi di comunicazione di massa: "Milleeunanotte".
    a cura di Cattedra di diritto penitenziario della Università di Bologna
    alle 18,30, aula grande, Scuola di Giurisprudenza, Via Zamboni 22, Bologna

    mercoledì 8 maggio
    incontro "Dall’invecchiamento mormale all’invecchiamento patologico", nell'ambito del ciclo di incontri per familiari di persone con demenza (altre date: 11/6, 18/9, 20/11)
    a cura Ausl Bologna
    alle ore 15, Sala Alessandri, via Gorki 10. Bologna

    mercoledì 8 maggio
    seminario "Il sostegno alla fragilità e la prevenzione della non autosufficienza"
    a cura Ausl Bologna,
    dalle 9 alle 13,30, aula donatori sangue, Ospedale Maggiore, largo Nigrisoli, Bologna

    giovedì 9 maggio
    seminario "Dialogo sul lavoro di comunità. Pratiche, modelli e prospettive", nell'ambito del percorso seminariale sul lavoro di comunità
    a cura Istituzione inclusione sociale Comune Bologna
    dalle 19,30 alle 22, Casa don Paolino, via Barozzi 7, Bologna

    giovedì 9 maggio
    seminario "Ludopatia, una minaccia per la famiglia" nell'ambito del ciclo Minori e devianza"
    a cura AMI ass.matromonialisti italiani
    dalle 15 alle 19, Sala Comnado legione Carabineri, Convento S.Maria dei servi, piazza dei Servi 3, Bologna

    venerdì 10 maggio
    seminario "Le aziende pubbliche e il nuovo welfare. Percorsi di unificazione ASP a confronto"
    a cura di Comune Bologna, ANCI, Città sane
    dalle 14,30 alle 17, sala Biagi, Biblioteca Sala Borsa, p.nettuno, Bologna

    venerdì 10 maggio
    seminario "Educatrici si diventa. Principi e pratiche tra trasmissione e innovazione"
    a cura Coop CADIAI, UniBo
    dalle 9 alle 16,30, Università, aula 7 Dip.Matematica, p.Porta San Donato 5, Bologna

    venerdì 10 maggio
    seminario "L'accompagnamento del minore nel procedimento giudiziario"
    a cura Ausl Bologna, centro Il faro, associazione Isola che c'è
    dalle 8,30 alle 13.15, Aula Giorgio Prodi, P.zza S. Giovanni in Monte 2, Bologna

    venerdì 10, sabato 11 maggio
    Corso di formazione “Sistemi di Pianificazione, programmazione e controllo di gestione nelle organizzazioni no profit”
    a cura di Centro Studi e Formazione Anffas Onlus
    ore 14, Hotel Savoia, via del Pilastro 2, Bologna

    lunedì 13 maggio
    seminario "L’accreditamento dei servizi socio sanitari in E.Romagna, quattro anni dopo..."
    a cura AGCI, LegaCoop, ConfCooperative
    dalle 9 alle 13, sala Unipol Banca, Piazza della Costituzione 2, Bologna

    lunedì 13 maggio
    presentazione del volume "Metamorfosi penitenziarie. carcere, pena e mutamento sociale" (S.Anastasia, Ediesse, 2013)
    a cura Scuola di Giurisprudenza, Dipartimento di Scienze Giuridiche UniBo
    ore 17, sala delle Armi, Palazzo Malvezzi, Provincia, via Zamboni 22, Bologna

    mercoledì 15 maggio
    seminario "La cura e l'esigenza di tempo, conciliazione tra lavoro e famiglia"
    a cura di Comune Bologna, progetto Family card
    alle 18, palazzo d'Accursio, piazza Maggiore 6, sala Anziani, Bologna

    giovedì 16 maggio
    seminario "Idee in cammino contro la povertà"
    a cura Regione E.Romagna
    dalle 9,30 alle 13, sala Auditorium, viale Aldo Moro 18, Bologna

    venerdì 17 maggio
    seminario “Atti persecutori il c.d. stalking: la giurisprudenza più recente. Gli ordini di protezione del Giudice Civile e le misure cautelari”, nell'ambito del ciclo Le giornate del diritto penale di famiglia
    a dcura di AIAF ass.italiuana avvocati famiglia e minori
    alle ore 15, Sala dell’Angelo, Via San Mamolo 24, Bologna

    venerdì 17 maggio
    presentazione del volume “Maltrattamento all’infanzia Un modello integrato di ntervento per i Servizi Sociali e Sanitari” (Mariagnese Cheli, Cosimo Ricciutello, Mirella Valdiserra, edizioni Maggioli)
    a cura Provincia di Bologna. Ist.Minguzzi, Aneka
    Dalle ore 9.30 alle ore 12.00, cortile del pozzo, Complesso Roncati, Via Sant’Isaia, 90, Bologna

    Sabato 18 maggio
    seminario "La sofferenza urbana invisibile e le buone pratiche” nell'ambito del ciclo Psicologia delle Persone Senza Dimora
    a cura Associazione Amici di Piazza Grande
    dalle 9,30 alle 12, Sala del Consiglio Quartiere Porto, Via dello Scalo 21/2, Bologna

    sabato 18 maggio
    seminario "Un futuro tutto per noi. Persone con disabilità: idee e progetti di residenzialità"
    a cura Regione E.Romagna, Udp Distretto Casalecchio
    dalle 9 alle 12,30, Sala delle culture, Casa della Conoscenza, Via Porrettana 360, Casalecchio di Reno (BO)

    sabato 18 maggio
    seminario "Accompagnare o invadere? Il sostegno alla genitorialità in area educativa e sanitaria tra presunti bisogni e reali necessità"
    a cura di Regione E.Romagna
    dalle 9 alle 13, V.le A. Moro 18, Sala Auditorium, Bologna

    sabato 18 maggio
    presentazione dei volumi "Lettera ad una logopedista" e "L’albero di rami senza vento" di Renato Pigliacampo (pedagogista e scrittore. Esperto dei temi legate alle persone non udenti)
    a cura Bar senza nome
    alle ore 16.00, presso il bar "Senza Nome" (gestito da due persone non udenti), via Belvedere 11/b, Bologna

    lunedì 20 maggio
    seminario "Pedagogia dei nuovi stili di consumo: un percorso che continua...nel ricordo di Alessandro Dionigi"
    a cura di UniBo, Ausl Bologna
    dalle 14.30 alle 17.30, Università di Bologna Aula magna Dip.Scienze educazione. Via Filippo Re 6, Bologna

    martedì 21 maggio
    convegno  “Percorsi di vita autonoma. L’esperienza dei gruppi appartamento per disabili ABS e Casa in Città”
    a cura Coop CADIAI e Fond.Dopo di Noi
    dalle 14,30 alle 17,30, Centro Italiano di Documentazione sulla Cooperazione e l’Economia Sociale, via Mentana 2, Bologna

    martedì 21 maggio
    seminario "InnoServ Social Service Innovation" nell'ambito del Progetto InnoServ (Univeristà di Heidelbergg ed UE)
    a cura di IRS e Istituzione per l'Inclusione Sociale Comune Bologna
    dalle 10.00 alle 13.30, presso Urban Center, Salaborsa, Piazza Nettuno 3, Bologna

    giovedì 23 maggio
    seminario "La legalità nelle scuole" nell'ambito del ciclo Minori e devianza
    a cura AMI ass.matromonialisti italiani
    dalle 15 alle 19, Sala Comando legione Carabineri, Convento S.Maria dei servi, piazza dei Servi 3, Bologna

    giovedì 23 maggio
    seminario "Trasformazione degli spazi urbani: scuola, educazione e territorio" (nell'ambito del ciclo Percorso seminariale sul lavoro di comunità)
    a cura Istituzione inclusione sociale Comune Bologna
    dalle 19,30 alle 22, casa don Paolino, via Barozzi 7, Bologna

    venerdì 24 maggio
    Welfare tra pubblico e privato, convegno in occasione del 14° meeting nazionale Anpas
    a cura di Anpas
    dalle 16 alle 18.30, Sala Convegni Regione Emilia Romagna, via Aldo Moro 50

    venerdì 24 maggio
    seminario "Tra volontariato e impresa sociale"
    a cura Regione E.Romagna
    dalle 9,30 alle 13, Regione E.Romagna, viale Aldo Moro 21, sala 417/c , Bologna

    lunedì 27 maggio
    convegno "Mettere al mondo un figlio oggi. La nascita nella contemporaneità"
    a cura dll'Agenzia sanitaria e sociale regionale dell'Emilia-Romagna
    dalle 8,30 alle 18,30, Sala Polivalente, Regione Emilia-Ronagna, viale Aldo Moro 50, Bologna

    martedì 28 maggio
    convegno "Progetto adolescenza: le linee di indirizzo" (Convegno sull'adolescenza e sul tema del coordinamento di tutte le attività e i servizi del territorio)
    a cura Regione E.Romagna
    dalle 9,30 alle 17, viale della Fiera 8, Sala A, Terza Torre Regione E-.Romagna, Bologna

    mercoledì 29 maggio
    film "Un'ora sola ti vorrei" (di Alina Marazzi (2002, 55 min.) nell'ambito del ciclo "Tra Sisifo e Icaro", per parlare diversamente di Salute Mentale e vita
    a cura Ist.Minguzzi, Az.USL, Unasam
    ore 20.30, Cinema Lumiere , via Azzo Gardino 65, Bologna

    mercoledì 29, giovedì 30, venerdì 31 maggio
    Corso di formazione “La capacità trasformativa dell’assistente sociale nel lavoro con le persone anziane a domicilio e in residenza”
    a cura di Ass.invecchiamento attivo e cure integrate
    sede ZanHotel Europa, via Boldrini, Bologna

    giovedì 30 maggio
    convegno "Tempo di ascolto, tempo di umanità" (i volti, le storie, le condivisioni in 35 anni di esperienza della Caritas a Bologna. L'attualità dell'ascoltare nel tempo della crisi)
    a cura della Caritas diocesana di Bologna
    dalle 9 alle 16,30, Centro San Petronio, sala conferenze, via Santa caterina 8, Bologna

     

  • 17 Aprile 2013 | SpM3. Enti locali e lotta allo spreco al Green social festival vedi

    Il Green social festival è dal 2010 il punto di riferimento su sostenibilità ambientale e sociale, risparmio energetico, diritti e legalità, dedicato in particolar modo agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado ed ai cittadini. In programma incontri, spettacoli, esempi concreti di vita sostenibile, giochi per bambini e per adulti, mostre e lezioni per gli studenti, che saranno i protagonisti principali di molte iniziative. Uno spazio aperto nel quale accogliere testimonianze, suggerimenti, consigli e proposte speciali. Per capire la nuova era della sostenibilità e cercare soluzioni che proteggano l’umanità strutturando diversamente il sistema economico.
    Nell'ambito della rassegna, che si tiene da febbraio a maggio, è stato organizzato un seminario sull'impegno degli Enti locali per la lotta allo spreco, che si terrà presso la Sala del Quadrante di Palazzo Re Enzo, venerdì 3 maggio p.v.
    Consulta il sito dell'iniziativa
    (fonte redazione sportello sociale)

    (*) SpM3, che sta per spendere meno, spendere mai, spendere meglio, è l'acronimo che nel nostro sito usiamo per indicare quelle notizie che, nel tempo della crisi, vogliono mettere l'accento non solo sulle risorse (contributi, card, bonus...) per, appunto, spendere meno o non spendere, ma anche sulla esigenza di riflettere sui nostri stili di vita e vedere anche se possiamo spendere meglio avendo attenzione, dentro la nostra personale economia (oikonomia= amministrazione delle cose domestiche), ai temi del riciclo, del riuso, dello spreco alimentare, delle fonti energetiche...

  • 17 Aprile 2013 | On line il nuovo sito dedicato alle esperienze di welfare più innovative dell'Emilia-Romagna vedi

    Per l’Unione Europea le Innovazioni Sociali “…sono nuove idee (prodotti, servizi, modelli) che contemporaneamente riescono a soddisfare bisogni sociali e a creare nuove relazioni e collaborazioni. Le Innovazioni Sociali rappresentano non solo un bene per la società, ma rafforzano anche la capacità di agire e reagire”. L’assessorato alle Politiche sociali della Regione Emilia-Romagna ha deciso di dare uno spazio tutto suo a questi modelli, prodotti e servizi  che possono diventare VALORI SOCIALI. Un volano indispensabile all'innovazione del welfare che stiamo progettando insieme. Un volano indispensabile all’innovazione del welfare.
    L’innovazione sociale comprende infatti gli interventi che sanno intercettare e valorizzare la creatività delle istituzioni, delle associazioni di promozione sociale, delle organizzazioni di volontariato, delle cooperative e degli imprenditori sociali per trovare modi nuovi di rispondere a bisogni. Riguarda interventi che hanno un impatto sui problemi del nostro vivere contemporaneo, in cui i confini tra sociale ed economico sono molto vicini, azioni capaci di innescare cambiamenti nei comportamenti che sono necessari per affrontare le principali sfide che ci attendono. L'innovazione sociale riguarda anche gli interventi che vedono i cittadini come co-creatori di relazioni sociali e modelli di collaborazione innovativi, responsabilizzandoli in quanto parte di una comunità.
    Leggi tutto nel sito sociale.emilia-romagna.it
    (newsletter sociale.emilia-romagna.it)

  • 17 Aprile 2013 | Il Fondo regionale per la non autosufficienza 2007-2013: le risorse e la rete dei servizi vedi

    Istituito per finanziare servizi dedicati a persone non autosufficienti e a persone con gravi disabilità, avviato concretamente nel 2007, il Fondo entra quest’ anno nel suo settimo anno di vita. Si tratta di un esperimento che per mole di risorse impiegate, rete di servizi messi in campo, professionalità coinvolte ed esperienze acquisite, costituisce probabilmente un caso unico in Italia.
    Leggi tutto nel sito saluter.it
    Leggi l'approfondimento con il dettaglio dei servizi messi in campo
    (fonte newsletter saluter.it)

  • 17 Aprile 2013 | Gli anziani, la povertà e la vergogna di chiedere aiuto vedi

    La vergogna di chiedere aiuto quando si è in difficoltà economica. Sembra questa la motivazione che ha spinto al suicidio i due anziani coniugi di Civitanova Marche, Romeo Dionisi e Anna Maria Sopranzi. La coppia si è tolta la vita la settimana scorsa, in seguito all’accumularsi dei debiti. Lei aveva una pensione minima e lui era esodato. Dopo il loro suicidio anche il fratello di lei si è tolto la vita. Povertà che si assomma all’incapacità di farsi aiutare.
    Ne parliamo con Walter Nanni, responsabile dell'Ufficio studi Caritas.
    D. La vergogna può soffocare il grido di allarme di chi è in grave difficoltà economica?
    La vergogna è un sentimento presente soprattutto negli italiani e ancora più in particolare negli anziani, che non vogliono essere etichettati come poveri o stare in fila con gli emarginati agli sportelli  Caritas. Ecco allora i pellegrinaggi ad altre parrocchie per non farsi vedere. E ci sono anche gli stranieri che cominciano ad avere problemi a chiedere, soprattutto famiglie con figli che sono nel nostro paese da molto tempo. Per loro ripiombare nello stato di necessità è un problema. C’è un dato del 2009 che si riferisce ai motivi del mancato ricorso ai Centri di ascolto secondo gli operatori: la vergogna e la dignità sono segnalati dal 43,3 per cento degli intervistati e costituiscono la prima motivazione. Dopo la vergogna c’è l’orgoglio, segnalato dal 9,4 per cento degli operatori.
    D. E’ in atto una guerra tra poveri?

    Sì se viene riferita al fatto che in Italia il welfare è ridotto ai minimi termini. Siccome i servizi sono sempre di meno, succede che ad esempio si enfatizzano titoli di merito per avere quei pochi benefici sociali che restano. La contrazione del welfare emerge in maniera preponderante dal censimento dei servizi socio-assistenziali collegati con la Chiesa. Nel 1999 il 32,7 per cento degli enti socio-assistenziali con la Chiesa aveva una convenzione con gli enti pubblici. Dieci anni dopo il dato è sceso al 18 per cento. E’ questo che fa scattare la guerra tra poveri, per accaparrarsi le briciole.
    Ha senso parlare di “nuovi poveri”?  
    Secondo me l’etichetta “nuovi poveri” dice ben poco. Si può parlare invece di nuove forme di povertà che prima non esistevano. Per esempio la dipendenza da gioco d’azzardo è una nuova forma normalizzata che riguarda le nuove generazioni e che determina l’indebitamento delle famiglie. I giovani diventano vittime delle trappole del consumo superiore alle entrate e trascinano interi nuclei familiari nell’impoverimento. C’è poi la dipendenza dalla forma fisica, che come lo shopping compulsivo, prima non esisteva. Mentre in Italia crolla il consumo di sostanze come eroina e cocaina, aumentano questi altri tipi di dipendenze non da sostanze.
    D. Perché in Italia è così difficile leggere la povertà?
    In realtà questa difficoltà nasce dal fatto che non esiste nessuna metodologia statistica che sia in grado di rendicontare completamente la povertà. Ma questo dipende dalla natura del fenomeno, che è in sé e per sé sommerso, che ha una natura intima, psicologica, legata alla sofferenza e al disagio. I dati aggregati nazionali possono dare le linee di tendenza, ma non possono andare molto in fondo.
    (fonte redattoresociale)

  • 17 Aprile 2013 | A Bologna Human Rights Nights, 13 edizione vedi

    Dal 18 al 20 aprile torna il festival internazionale sul tema dei diritti umani. Il nesso tra sviluppo e migrazione è al centro di questa tredicesima edizione dedicata ad AMITIE, progetto che ha messo in rete varie realtà multiculturali. Incontri, workshop, mostre e musica integrano il ricco programma di visioni, con molte anteprime e alcuni grandi film a tema della storia del cinema.
    Visita il sito del festival e scarica il programma delle iniziative
    (fonte newsletter Comune Bologna)

  • 17 Aprile 2013 | Demenze, un manuale per informare e aiutare chi assiste la persona malata vedi

    “Non so cosa avrei fatto oggi senza di te” è il titolo della pubblicazione realizzata dalla Regione Emilia-Romagna per offrire alle famiglie soluzioni pratiche che consentano di affrontare i problemi che emergono nel quotidiano lavoro di cura ed è anche un utile strumento per la formazione e la qualificazione degli operatori e delle assistenti familiari.
    Un capitolo è dedicato anche all'adattamento dell'ambiente dove vive la persona con demenza e le eventuali necessità di adattamento.
    Scarica l'opuscolo
    (fonte newsletter saluter.it)

  • 17 Aprile 2013 | Gli anziani bolognesi: più longevi, ma sulla soglia della povertà vedi

    Più longevi, mediamente in buona salute ma con un reddito spesso sulla soglia della povertà. Attivi e informati, ogni giorno dedicano agli altri (dalle faccende domestiche all’accudimento dei bambini) almeno due ore e mezza, sopperendo così alle fragilità del sistema sociale. Sono gli anziani in regione secondo 2 ricerche realizzate dall’Ires Emilia-Romagna per conto dello Spi-Cgil e raccolte nel volume “La società solidale. Generazione, sindacato e protagonismo degli anziani” curato dal sociologo Fausto Anderlini insieme a Bruno Pizzica dello Spi-Cgil regionale e ai ricercatori Florinda Rinaldini dell’Ires e Marco Trentini dell’Università di Bologna.
    “Un anno fa, in piena crisi economica, abbiamo deciso di riprendere a fare ricerca – scrive nella prefazione il segretario generale regionale dello Spi Maurizio Fabbri –  Scegliemmo di partire con due indagini, una su di noi, o per meglio dire sui pensionati iscritti allo Spi, l’altra riferita al nostro mondo di riferimento e centrata sul ruolo sociale dell’anziano nella società italiana. Ne emerge – continua – un universo di persone particolarmente vivaci, impegnate in molteplici attività, tra cui il volontariato rappresenta l’asse portante”.
    La prima ricerca si occupa della solidarietà fra le generazioni: il contributo informale, non retribuito e di cura, apportato dagli anziani e dai giovani, “favorisce il benessere sociale generale ed è decisivo ai fini della tenuta del welfare locale”. Dato un campione di anziani over 65, è significativo che quasi l’80% degli intervistati abbia prestato aiuti informali e di cura. “In particolare – si legge nelle conclusioni – emerge chiaramente come gli intervistati prestino più aiuti di quanti ne ricevano, rovesciando l’idea spesso consolidata di anziani bisognosi di cure e destinatari di assistenza”.
    La seconda indagine traccia invece l’identikit degli iscritti allo Spi dell’Emilia-Romagna, che si conferma come un’organizzazione dalle radici proletarie, costituita per oltre il 60% da ex operai dell’industria manifatturiera e agroalimentare. La vocazione confederale dello Spi e il suo ruolo di infrastruttura democratica, che funge da collante per i suoi 3 milioni di iscritti, è al centro dell’analisi di Fausto Anderlini.
    Chiude il volume, un saggio di Bruno Pizzica  sulle potenzialità dello Spi nel rappresentare la condizione anziana “a tutto tondo”. “È fondamentale che la nostra categoria e, con essa, le persone anziane – scrive Pizzica – continuino a essere un riferimento certo nel Paese contro l’impoverimento civile e morale, prima ancora che economico. In questa prospettiva – conclude –, sono ancor più decisive le battaglie per una sanità universale, per la tutela dei non autosufficienti, per il contrasto alla povertà, ma anche per la legalità democratica a fianco di tanti ragazzi e ragazze nei campi di Libera, per una scuola di valore, per i diritti di cittadinanza”.
    (fonte redattoresociale)

  • 16 Aprile 2013 | Assessori italiani riuniti a Bologna: “Subito strategia nazionale contro la povertà” vedi

    “Serve una politica nazionale di contrasto alla povertà”. Si conclude con una richiesta unanime la due giorni “Piazze grandi”, convegno che ha portato a Bologna gli assessori e i dirigenti dei grandi Comuni italiani, per parlare di homeless.

    Dopo il primo giorno a porte chiuse in cui gli amministratori si sono confrontati in una serie di tavole rotonde, oggi è stato il momento della sintesi, affidata ai ricercatori dell’Irs, l’istituto per la ricerca sociale. “Ci sono una serie di miglioramenti e provvedimenti su cui tutti concordano – ha spiegato Diletta Cicoletti di IRS– Bisogna definire dei livelli essenziali di assistenza per i senza tetto, uscire dall'emergenza perenne in favore di percorsi stabili, serve un’integrazione tra i servizi sociali e quelli sanitari. Infine è necessaria una revisione normativa nazionale sul tema della residenza fittizia, che lega la residenza alla presa in carico dei servizi e fa da filtro escludendo molte persone. Per i servizi a bassa soglia bisognerà invece progettare modalità di rimborso degli oneri di accoglienza sostenuti dai Comuni di arrivo da parte dei comuni di provenienza”. Una serie di provvedimenti che definiscono un’agenda che le grandi città italiane presenti al convegno bolognese (Milano, Torino, Venezia, Genova e la stessa Bologna) offrono al governo che verrà.

    L’assessore a Welfare, sanità e casa del Comune di Genova Paola Dameri ha chiesto il rifinanziamento del fondo nazionale per le locazioni e l’istituzione di un reddito minimo garantito, “perché anche dal punto di vista finanziario costa molto meno sostenere le famiglie vicine alla sfratto che accoglierle in dormitori, residenze e comunità”. Elide Tisi, assessore torinese ai Servizi sociali ha raccontato la riorganizzazione cittadina dei servizi, e spiegato perché “serve più che mai flessibilità. Ai nostri assistenti sociali molti senza casa chiedono ferri da stiro e lavatrici, perché vogliono cercare lavoro vestiti bene”. Cosimo Palazzo, capo gabinetto dell’assessorato alle Politiche sociali di Milano ha spiegato come il capoluogo meneghino stia lavorando sulla qualità della spesa sociale. “Siamo in piena spending review. Ad esempio molte persone accolte in comunità protette potrebbero essere più efficacemente spostate sul patrimonio sfitto”. La linea comune è stata quella di chiedere a Roma maggiori fondi e un coordinamento complessivo delle politiche contro la povertà. “Stiamo da tempo lavorando per la creazione di linee guida comuni di contrasto alla povertà e all'esclusione – ha spiegato Cristina Berliri del ministero del Lavoro e delle politiche sociali – La grande opportunità che abbiamo è quella dei fondi europei del programma ‘Europa 20 20’, che mira a ridurre di 20 milioni il numero dei poveri sul territorio Ue”. Berliri ha spiegato come i fondi non siano ancora stati ripartiti tra gli Stati membri, “ma si tratta di opportunità per centinaia di milioni di euro. Saranno accessibili alle Regioni che potranno fare la propria programmazione e anche agli Stati. Ad esempio stiamo ragionando su come rendere la Social Card una misura non più sperimentale ma estesa a tutto il territorio nazionale”.

    L'assessore di Bologna Amelia Frascaroli racconta la propria idea di come dovranno trasformarsi i servizi di assistenza agli homeless del Comune di Bologna. “Fino a questo momento – spiega l’assessore bolognese al Welfare – abbiamo sempre ragionato guardando alla casa come a un obiettivo finale, come se dovesse essere in qualche modo conquistata da chi era assistito dai servizi sociali. Bisogna invece cambiare prospettiva e ripartire proprio dalla casa per accompagnare chi è senza un tetto e un lavoro, e portarlo così alla riconquista della propria autonomia di vita”. Frascaroli ha elencato le sperimentazione che il Comune di Bologna ha attivato, dagli alloggi di transizione associati a percorsi progettuali di autonomia lavorativa e assegnati a varie associazioni tramite bando, ai 9 appartamenti della sperimentazione che il Comune di Bologna sta portando avanti assieme a Piazza Grande, il centro di Salute Mentale e l’Asp. Frascaroli ha anche spiegato come “ormai i progetti di assistenza ai senza dimora accolti nei dormitori sono personalizzati e differenziati in base alle storie di vita. In questo senso i servizi bolognesi funzionano bene”. Più complicato da affrontare invece il nodo di una riorganizzazione amministrativa capace di assottigliare sempre più la distanza tra i servizi sociali e l’assessorato alla casa. “Siamo venuti a questo convegno e ci siamo resi conto di non aver invitato l'assessore che a Bologna si occupa di politiche abitative. Questo è segno della necessità di un profondo ripensamento dell'approccio anche culturale che l'amministrazione è in grado di mettere in campo”.

    Leggo un commento nel sito della rivista dell'Irs "Prospettive sopciali e sanitarie"

    Consulta le relazioni presentate al Convegno "Piazze grandi"
    Il Censimento delle persone senza dimora in Italia
    Paolo Pezzana – Presidente Federazione Italiana Organismi per le Persone Senza Dimora
    Costruzione di Linee guida comuni con uno sguardo alla programmazione dei Fondi europei
    Cristina Berliri - Direzione Generale Inclusione e Politiche Sociali del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali
    Le politiche e gli interventi per i senza dimora dei grandi Comuni
    Maurizio Motta e Diletta Cicoletti – IRS, Istituto per la Ricerca Sociale
    Il programma del convegno

    (fonte redattoresociale e redazione sportelli sociali)

  • 16 Aprile 2013 | Dal reddito minino al carcere, ecco il sociale secondo i saggi di Napolitano vedi

    Ecco in sintesi le proposte dei saggi nominati dal Presidente Napolitano sulle materie di carattere sociale. In particolare, abbiamo disaggregato il contenuto della relazione finale del Gruppo di Lavoro, soffermandoci in particolare sui suggerimenti in tema di lavoro, carcere, famiglia, povertà, scuola.
    Nominati il 30 marzo scorso dal Capo dello Stato, i saggi sono stati divisi in due gruppi. Quello in materia economico-sociale ed europea è composto da Filippo Bubbico, Giancarlo Giorgetti, Enrico Giovannini, Enzo Moavero Milanesi, Giovanni Pitruzzella e Salvatore Rossi. Quanto agli obiettivi di fondo delle misure di politica economica e sociale suggerite, sottolineano i saggi, sono quelli “riavviare lo sviluppo economico” e “renderlo più equo e sostenibile”.
    Per i saggi, “la principale emergenza che ci troviamo oggi ad affrontare: quella del lavoro e della conseguente crescita della povertà”. E precisano: “Oggi in Italia hanno un lavoro, anche solo precario, 56 persone su 100 tra i 15 e i 64 anni. In Francia sono 64, in Germania 73. Su 100 giovani fra i 15 e i 24 anni, in Italia lavorano in 17, in Francia 28, in Germania 47. E’ a rischio di povertà ed esclusione sociale il 28,4 per cento dei residenti nel nostro Paese”.
    Più avanti, i saggi ricordano: “Fra il 2008 e il quarto trimestre 2012, in Italia il PIL è sceso di quasi il 6 per cento, in Francia è rimasto stazionario, in Germania è aumentato di oltre il 2 per cento. Nel medesimo periodo, in Italia il reddito disponibile delle famiglie, al netto dell’inflazione, è diminuito di quasi il 10 per cento: in termini pro-capite è tornato ai livelli di venti anni fa. Rispetto al 2008, l’occupazione è diminuita di 681 mila unità. Il tasso di disoccupazione è tornato ai livelli del 2001, quello giovanile ha raggiunto quasi il 38 per cento”.
    Ma gli accenni alla condizione italiana in Europa non finiscono qui. “In molti campi sociali e ambientali il nostro Paese sconta divari importanti rispetto agli altri paesi europei - affermano i saggi -. Ad esempio, se tutti i paesi, compresa l’Italia, realizzassero gli obiettivi fissati nell’ambito della Strategia Europa 2020, alla fine del decennio in corso l’Italia si troverebbe in fondo alla classifica europea in molte aree rilevanti, come il tasso di occupazione, gli abbandoni scolastici, il numero di laureati e gli investimenti in Ricerca e Sviluppo”.
    Di seguito le proposte suddivise per area tematica

    Lavoro
    Ferma restando la considerazione che “una diminuzione del costo del lavoro stimolerebbe la competitività e fornirebbe un impulso alla domanda interna, nella fase di acuta e prolungata recessione che l’economia italiana attraversa occorre intervenire immediatamente per favorire due aree del mercato ad alta criticità: il lavoro giovanile e a più bassa retribuzione”. In generale, occorre “destinare qualunque sopravvenienza finanziaria possa manifestarsi nei prossimi mesi alla priorità dell’emergenza lavoro e del sostegno alle persone in grave difficoltà economica”. Inoltre, si segnala l’opportunità di fruire, a partire dal 2014, del nuovo fondo istituito dall’Unione europea proprio per agevolare l’occupazione dei giovani, specie nelle aree geografiche economicamente più in difficoltà.
    Ciò detto, il gruppo di lavoro propone, per i prossimi mesi, di destinare qualunque sopravvenienza finanziaria all'emergenza lavoro e al sostegno delle persone e delle famiglie in grave difficoltà economica. Tra le priorità vanno rifinanziati gli ammortizzatori sociali in deroga e affrontata la grave questione dei cosiddetti "esodati". Si deve riconoscere un credito d'imposta ai lavoratori a bassa retribuzione (fra i quali è maggiore la quota di giovani), che si trasformi in sussidio monetario se eccede l'imposta dovuta. Favorire il lavoro femminile, potenziando, tra l'altro, il tele lavoro e gli strumenti per migliorare la conciliazione dei tempi di lavoro e di cura familiare.
    I saggi invitano a realizzare l'alternanza scuola - lavoro, anche per gli universitari. Vengono proposti modi per stabilizzare e ampliare l'agevolazione fiscale della "retribuzione di produttivita'". La relazione invita a definire il nuovo Isee (indicatore della situazione economica equivalente), già all'esame dalla Conferenza Stato-Regioni, “da cui dipendono molti benefici e prestazioni sociali”.
    Emanare i decreti attuativi del Casellario dell'assistenza già previsto dalla legge al fine di meglio identificare i destinatari degli interventi ed evitare distorsioni dovuta al cumulo delle prestazioni. Migliorare le relazioni industriali disciplinando la rappresentatività sindacale, la partecipazione dei lavoratori nell' impresa, ecc... e favorendo sul piano fiscale l'azionariato dei lavoratori.

    Reddito minimo di inserimento
    Valutare le diverse ipotesi relative all'eventuale introduzione di un reddito minimo di inserimento, da inserire in un quadro complessivo di revisione dell'assistenza. Il gruppo di lavoro giudica questa e altre misure “onerose e quindi difficilmente realizzabili nelle attuali condizioni di bilancio, a meno di una decisa redistribuzione delle risorse disponibili”. Il Gruppo di lavoro sottolinea di “non aver avuto modo di analizzare in dettaglio le diverse proposte; tuttavia, ritiene utile suggerire un approfondimento della questione nell’ambito di un possibile ridisegno delle politiche sociali”

    Famiglie, lavoro di cura, servizi di welfare
    La crisi ha reso ancora più fragile la condizione delle famiglie, con effetti negativi anche sulla loro capacità di farsi carico di attività di assistenza sia all’interno delle reti familiari, sia verso l’esterno. “Il lavoro di cura grava soprattutto sulle donne – si afferma -. Va poi notato che, a seguito dell’allungamento della vita media e al calo della natalità, l’Italia va incontro a squilibri crescenti di natura demografica. Inoltre, il problema della non autosufficienza è destinato a divenire ancora più rilevante”. In questo quadro, si segnala l’opportunità di “ripensare l’attuale sistema fiscale allo scopo, da una parte, di riequilibrare l’attuale dinamica demografica, tendendo almeno ad eliminare i disincentivi  esistenti, di fatto, per i nuclei familiari; dall’altra, di riconsiderare la fiscalità sulle abitazioni”. Inoltre, “si dovrebbe puntare ad incentivare prestazioni assistenziali non monetarie, avvalendosi delle potenzialità offerte dal Terzo Settore, anche per scongiurare il rischio che, dati i vincoli di finanza pubblica, l’assistenza si concentri verso le situazioni più gravi, riducendo gli interventi più propriamente sociali, di accompagnamento, promozionali, preventivi, ambientali, di comunità”.
    “Il settore dell’assistenza domiciliare, in particolare, rimane un settore non coordinato col sistema integrato dei servizi, con la rete di welfare locale e comunitario, ed è caratterizzato da una scarsa qualificazione e un’alta discontinuità dell’assistenza – si precisa -. In questo ambito andrebbe valutata la possibilità di istituire ‘buoni-servizio’ che i cittadini e le famiglie possono usare per acquistare servizi di welfare all’interno di un mercato regolato, nel quale la funzione pubblica sia quella di garantirne qualità e prezzo”.

    Istruzione e capitale umano
    Per contrastare l’abbandono scolastico, il gruppo di lavoro invita a definire urgentemente “un programma speciale per la riduzione dell’abbandono scolastico, specialmente nelle aree territoriali a rischio criminalità, rafforzando l’Azione ‘Contrasto alla dispersione scolastica’ prevista nel Piano d’Azione Coesione. Tale programma dovrebbe valorizzare le esperienze di successo, evitando misure universalistiche e concentrandosi su interventi tempestivi e mirati nei confronti dei soggetti più vulnerabili. Ad esempio, le analisi disponibili indicano come il miglior strumento di contrasto all'abbandono sia il prolungamento della scuola al pomeriggio negli anni del primo ciclo, mentre oggigiorno il tempo pieno alle elementari è diffuso solo in alcune regioni (non a caso, quelle in cui la dispersione è minore) ed è di fatto inesistente nelle scuole medie. Le attività scolastiche nel pomeriggio – si precisa - non dovrebbero però essere una mera replica delle lezioni frontali della mattina. L'estensione del tempo scolastico consentirebbe, infatti, di scomporre i gruppi classe, lavorando su piccoli numeri, sperimentando metodologie didattiche innovative (ad esempio, apprendimenti cooperativi e attività sociali) e individuando percorsi specifici per i ragazzi maggiormente a rischio. Per questi ultimi, l'insegnamento individualizzato dovrebbe riguardare in modo prioritario il rafforzamento delle competenze di base: comprensione dei testi, competenze logico-matematiche e applicazione del metodo scientifico. Inoltre, gli istituti scolastici dovrebbero dotarsi di strumenti di misurazione, a cadenza regolare, dei progressi compiuti dagli studenti a rischio di dispersione”.
    In generale, i saggi invitano a “promuovere il merito” e ad “aumentare le opportunità”. Si afferma: “La mobilità sociale si è drasticamente ridotta(…).Questa tendenza va immediatamente invertita. Si suggerisce, quindi, che la Conferenza StatoRegioni vari, quanto prima, il decreto sulla definizione dei livelli essenziali delle prestazioni e dei requisiti di eleggibilità per il diritto allo studio universitario. Inoltre, il Fondo Integrativo Statale delle borse di studio, recentemente ridotto a livelli minimi, va aumentato in modo consistente, anche per sottolineare che lo Stato intende offrire reali opportunità verso gli studenti meritevoli provenienti da famiglie meno abbienti. Per questo, tale Fondo deve essere portato a 250 milioni di euro annui, il che corrisponde ad un raddoppio della posta dedicata a questa materia prima dei drastici tagli operati per il biennio 2013-2014”.
    Ma investire in istruzione significa anche migliorare la salute e ridurre i costi del sistema sanitario.

    Carcere
    Introdurre su larga scala le pene alternative. "Per contribuire al contenimento di un sovraffollamento carcerario ormai insostenibile, si propone: a) di trasformare in pene principali comminabili dal giudice di cognizione alcune delle attuali misure alternative dell'esecuzione, come l'affidamento in prova e la detenzione domiciliare; b) un ampio processo di depenalizzazione di condotte che possono essere meglio sanzionate in altra sede; c) l'introduzione su larga scala di pene alternative alla detenzione; d) una particolare attenzione va dedicata al tema del lavoro dei detenuti, che riduce drasticamente la recidiva, rende il carcere pià vivibile, rispetta la dignità della persona detenuta; per questa ragione occorre una congrua assegnazione di risorse finanziarie".

    Diritti e contenziosi

    L’Italia ha aderito alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo ed è sottoposta alla giurisdizione dell’apposita Corte da essa istituita. Comunque, si sottolinea, “il numero delle condanne subite dall’Italia è tra i più alti fra i membri della Convenzione e comporta ingenti sanzioni economiche, pari a 120 milioni di euro nel 2012. Si attira, quindi, l’attenzione del futuro Governo su questo contenzioso, foriero di conseguenze rilevanti per il Paese e in grado di incidere sulla sua immagine”.
    (fonte  agenzia redattoresociale)

  • 8 Aprile 2013 | Arrivati in redazione (aprile 2013) vedi

    I libri, le riviste specializzate, gli opuscoli, le newsletter arrivati in redazione nelle ultime settimane ed utili per chi lavora in campo sociale


    LIBRI - R.Gramiccia, V.Bonanni, "La strage degli innocenti", Ediesse, Roma, 2013
    La strage degli innocenti è un libro di inchiesta e di riflessione che parte dalla stridente contraddizione fra le teorie dei cosiddetti difensori della vita (caso Englaro, aborto, eutanasia ecc.) e il silenzio catacombale che incombe sul fenomeno raccapricciante che il libro intende denunciare. Questo fenomeno riguarda l’emarginazione sociale, la sofferenza, la reclusione in istituti e la morte di milioni di anziani e meno anziani socialmente fragili. L’insuffciente e soprattutto distorta assistenza riservata a queste fasce sociali più vulnerabili, mentre assicura lauti guadagni all’imprenditoria privata, produce quotidianamente un attentato alla vita di cui nessuno si occupa, tanto meno i cattolici fondamentalisti. Un attentato tanto più pericoloso e spietato quanto minore è la protezione sociale di chi ne è fatto oggetto. In questo senso rappresenta il più classico e scolastico esem pio di ingiustizia di classe. Il libro è arricchito da conversazioni che mettono assieme competenze diverse ma convergenti nel confermare la giustezza della denuncia di cui l’autore si fa promotore.

    LIBRI - Comune di Bologna, "Chiedo asilo politico: volontariato di giovani nigeriani al tribunale di Bologna", a cura di Comune Bologna, Tribunale Bologna, CRI, Auser, Nigeria Community
    Il bilancio lavorativo, umano, culturale di un percorso che ha visto impegnati 20 uomini provenienti dalla Nigeria e richiedenti asilo politico, in un progetto di volontariato presso il tribunale di Bologna.
    testi di E.Barca, M.Orecchia, P.Mangolini, foto di Maria Orecchia

    LIBRI - F.Pastore, I.Ponzo, "Concordia discors. Convivenza e conflitto nei quartieri di immigraziione!", Carocci, Roma, 2012
    Le città italiane vengono profondamente trasformate dall’immigrazione. Non solo nella composizione demografica, ma anche nel modo di vivere lo spazio pubblico, nelle relazioni e nelle forme di aggregazione tra cittadini, nelle sfide per i governi locali. In questa metamorfosi, il quartiere è la dimensione-chiave, il livello a cui concetti astratti, come quello di integrazione, si traducono in esperienze concrete, in sensazioni di novità o di estraneità, in forme nuove di cooperazione o di conflitto. Il volume, primo tassello di un programma di ricerca più vasto (www.concordiadiscors.eu), studia sul campo come cambiano le città italiane al crescere della mobilità e dell’eterogeneità culturale dei loro abitanti. Attraverso un viaggio interdisciplinare in quattro quartieri di Torino, Milano e Genova, Concordia Discors cerca di dare risposte a un interrogativo cruciale: perché, in alcuni luoghi, l’integrazione tra gruppi di origine diversa si produce senza traumi, mentre altrove, magari a pochi isolati di distanza, emerge come un grave problema?

    RIVISTE    - Accaparlante compie 30 anni. In uscita il n.1 del 2013
    "HP-Accaparlante" compie 30 anni! In uscita il primo numero sulla scrittura semplificata e l'accessibilità culturale.
    30 anni fa, nel 1983, veniva battuto a macchina il numero "uno" (così è scritto sulla copertina dell'epoca) di HP-Accaparlante", la  rivista del Centro Documentazione Handicap di Bologna.
    Dodici pagine in bianco e nero: gli articoli venivano prima scritti a macchina in colonne, poi ritagliati a mano, incollati in fogli bianchi imitando una qualche fotocomposizione, e infine fotocopiati in fogli A3,  ripiegati a metà, pinzati e inviati a tutti i lettori.
    E i titoli venivano composti coi trasferelli !!
    È cambiata molto la rivista in questi anni, e molte persone si sono succedute in redazione, ma non è mai cambiato l'obiettivo dichiarato nel primo editoriale di Sergio Zaccagnini: "Non vorremmo che il titolo di questo nostro giornale spaventasse qualcuno. [...] Il nostro primo obiettivo è quello di parlare, di comunicare e farci ascoltare, di uscire dall'isolamento nel quale molti vorrebbero confinare gli handicappati, di discutere con tutti, di non tacere mai".
    L'h dell'handicap, la lettera muta per definizione, che diventava parlante.
    La redazione del Centro Documentazione Handicap di Bologna ha quindi deciso di dedicare tutto il 2013 ai temi che hanno caratterizzato la storia di questi 30 anni, in cui sono state tramandate di redazione in redazione, di sede in sede, le motivazioni, le idee, la voglia di fare cultura e di comunicare.
    http://www.bandieragialla.it/node/18940

    RIVISTE - Riviste: rinasce Impresa Sociale. Ora è on line.
    Impresa Sociale, la storica rivista fondata dal Gruppo cooperativo Cgm, rinasce in formato digitale con un numero 0 che affronta, sia nella parte saggistica che documentale, temi di attualità e di interesse non solo per la comunità scientifica ma, ci auguriamo, anche per coloro che gestiscono e sostengono queste imprese. Il saggio di Riccardo Maiolini, Francesco Rullani e Pietro Versari sposta il baricentro dell’analisi sulle forme emergenti di socialità nelle imprese for profit grazie alla costruzione di partenariati locali che sfocano i confini organizzativi per produrre “valore condiviso” a favore di una pluralità di stakeholder. Il contributo di Elisa Chiaf propone una metodologia per il calcolo di indicatori di performance economica e sociale delle imprese di inserimento lavorativo, contribuendo a un dibattito sulle metriche d’impatto che caratterizza anche la recente Comunicazione della Commissione Europea “Social Business Initiative” oggetto di approfondimento nella sezione policy. Ed anche il Forum, al quale invitiamo i lettori a partecipare, prende di petto un tema di grande attualità ovvero le modifiche alla legge italiana sull’impresa sociale. I contenuti della rivista verranno rilasciati a intervallo settimanale. Invitiamo quindi a consultare periodicamente il sito, a iscriversi ai social network e agli rss feed.

    RIVISTE - Appunti sulle politiche sociali arriva al numero 200

    L'ultimo  numeero  dell'anno  segna  un  traguardo  importante per la nostra rivista.  Festeggiamo il numero 200. Per una organizzazione di volontariato come  la  nostra  si  tratta di un risultato importante. Essere riusciti ad uscire  con  continuità  per più di un trentennio è motivo di soddisfazione.
    La  rivista si regge da sempre sul nostro lavoro volontario e nonostante le tante difficoltà  incontrate in questi anni (dall'aumento delle tariffe alle modalità   di spedizione che hanno fatto negli anni lievitare i costi) siamo riusciti  con regolarità a pubblicare la rivista. Un ringraziamento a tutti gli  autori  degli  articoli  che con grande disponibilità anno accolto il nostro  invito  a scrivere per la nostra rivista. Non possiamo però evitare di  segnalare  le  difficoltà .  Gli  abbonamenti  sono  purtroppo  in calo, manteniamo  uno zoccolo duro di sostenitori, che consentono di reggere alle attuali  difficoltà ,  ma  abbiamo bisogno, per continuare, del sostegno dei lettori  e  anche dei molti navigatori del nostro sito. Un invito dunque ad abbonarvi  soprattutto  con  quote  da sostenitori, la cifra, inalterata da anni, è davvero bassa.


  • 5 Aprile 2013 | SpM3. Nuova vita agli oggetti in disuso. "Riscarti", arriva a Roma il primo festival del riciclo. vedi

    Ridare vita agli oggetti in disuso per combattere la crisi anche attraverso forme di consumo critico. Si svolgerà dal 5 al 14 aprile alla Citta dell’Altreconomia di Roma, la prima edizione del festival Riscarti. Dieci giorni dedicati al tema del riuso e del riciclo con laboratori, proiezioni, spettacoli, esposizione di oggetti e desing. Al centro della manifestazione anche il tema di come affrontare la tematica ambientale attraverso l’arte contemporanea. Il festival Riscarti nasce, infatti, per raccogliere “le tendenze dell’arte contemporanea che riutilizza gli scarti della società del consumo, per creare oggetti nuovi, utili, economici e giusti” spiegano gli organizzatori. Al festival parteciperanno quindi artisti emergenti e non, artigiani, disegnatori, professionisti dell’arte, collettivi, aziende ed enti pubblici, chiamati a incontrarsi sul tema dell’ecosostnibilità e “a dibattere sulla ricerca di vie alternative di metamorfosi di forme e materie, sulla base della valorizzazione positiva del riciclaggio e riuso creativo”.“In un mondo dalle risorse sempre più limitate, il riscatto, i  materiali e l’energia contenuta nei rifiuti, diventano sempre più preziosi – continuano i promotori -. A Riscarti festival, l’estetica dello scarto è un modo propositivo di costruire il cambiamento. E allora una vasca da bagno risulta più pratica in salotto, usata come poltrona, per chi preferisce una doccia veloce al mattino; una caffettiera spanata diventa una perfetta abat-jour da comodino, tutti gli scarti qui sono validi. Non bisogna rifiutare la realtà, ma immaginare tutti i possibili usi delle cassette della frutta, degli indumenti non più alla moda e dei rifiuti hi-tech programmati all’obsolescenza”.
    Il festival verrà inaugurato venerdì alle ore 18.30 con presentazione della expo e delle collezioni internazionali a cura di Drap Art e RecilaMadrid, e con la  performance dei Prototipi Di Scartus (musiche con strumenti autocostruiti) e dei percussionisti Bamboo, che trasformano i rumori degli elettrodomestici a due velocità in suono, usano la riga come basso.
    Nel corso della settimana si articoleranno poi diversi incontri e workshop per imparare come costruire strumenti musicali; fabbricare oggetti con buste, bottiglie e altri elementi; riparare gli oggetti da soli; risparmiare energia in casa; usare fonti di energie rinnovabili. Diverse anche le proiezioni e i dibatti: documenti audiovisivi in italiano o sottotitolati, corti, video interviste, spot, documentari e servizi che raccolgono le esperienze di collettivi, enti,
    associazioni, aziende etc. che inseguono l’ideale della sostenibilità.
    Tutte le informazioni sul sito della manifestazione
    (fonte redattoresociale)

    (*) SpM3, che sta per spendere meno, spendere mai, spendere meglio, è l'acronimo che nel nostro sito usiamo per indicare quelle notizie che, nel tempo della crisi, vogliono mettere l'accento non solo sulle risorse (contributi, card, bonus...) per, appunto, spendere meno o non spendere, ma anche sulla esigenza di riflettere sui nostri stili di vita e vedere anche se possiamo spendere meglio avendo attenzione, dentro la nostra personale economia (oikonomia= amministrazione delle cose domestiche), ai temi del riciclo, del riuso, dello spreco alimentare, delle fonti energetiche...

  • 5 Aprile 2013 | La qualità del servizio sociale territoriale in Emilia-Romagna vedi

    La ricerca ha come focus i servizi sociali territoriali dell'Emilia-Romagna. Nella prima parte dell’indagine è stata realizzata una mappatura dei modelli istituzionali e organizzativi dei servizi sociali in regione, evidenziando una forte frammentazione delle forme esistenti a livello locale.
    La seconda parte della ricerca si è concentrata sulla qualità: attraverso una metodologia di indagine di tipo qualitativo, si è sondato con amministratori e tecnici degli Enti locali, Aziende USL, ASP, organizzazioni del volontariato, associazioni di promozione sociale, cooperative, esponenti.
    Leggi tutto e scarica il rapporto di ricerca nel sito dell'Agenzia sanitaria e sociale della Regione E.Romagna
    (fonte newsletter sociale.emilia-romagna.it)

  • 5 Aprile 2013 | Minori stranieri non accompagnati: i dati del Ministero del Lavoro vedi

    Sono oltre 7mila i minori stranieri non accompagnati presenti in Italia. In oltre 4mila sono accolti nelle strutture a loro deputate. 1.500 risultano irreperibili. Questi alcuni dei dati contenuti nel Report nazionale sui minori stranieri non accompagnati pubblicato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - Direzione generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione.
    Leggi tutto nel sito del Programma Integra
    (fonte newsletter Integra)

  • 5 Aprile 2013 | Prestazioni sociali agevolate: ok Garante Privacy a banca dati Inps vedi

    E’ favorevole il parere del Garante della privacy sullo schema di decreto interministeriale che consente all'Inps di costituire una nuova banca dati per verificare la correttezza delle dichiarazioni dei beneficiari di prestazioni
    sociali agevolate, garantendo però adeguate tutele alla privacy delle persone coinvolte. Lo schema, predisposto dal ministero del Lavoro e delle politiche sociali, consente di rafforzare il sistema dei controlli dell'Isee (Indicatore della situazione economica equivalente), mettendo in comune i dati sui benefici sociali concessi dalle amministrazioni locali e da tutti gli altri enti erogatori.
    Leggi tutto su regioni.it
    (fonte newsletter regioni.it)

  • 5 Aprile 2013 | Spesa troppo alta per il welfare in Italia? Falso vedi

    L'Italia spende troppo per l'assistenza sociale e sanitaria? E' un luogo comune che non regge alla prova dei numeri messi in fila dal Cergas, il centro ricerche sull'assistenza sociale della Bocconi che ha confrontato la spesa italiana con quella di Francia, Gran Bretagna e Germania.
    L'Italia, tra i quattro, è l'unico Paese che non destina la maggioranza della propria spesa pubblica. Ogni 100 euro spesi, solo 45 vanno al welfare, contro i 50 della Germania, i 58 della Francia e i 63 della Germania.
    Leggi tutto e scarica il rapporto di ricerca del CERGAS
    (fonte newsletter sociale.emilia-romagna.it)

  • 5 Aprile 2013 | Spm3: consigli per una quotidianità più sostenibile vedi

    Da come difendersi dalle truffe a come si legge un'etichetta, dalla gestione del budget familiare al rapporto con le banche, alla conciliazione tra lavoro, vita e lavoro di cura: questi i temi fondamentali del quotidiano che esperti e docenti affronteranno nel ciclo di incontri  promossi dal progetto Family Card per riflettere sulla riduzione dello spreco e sulle diverse forme di sperimentazione di nuovi modelli di consumo per sopravvivere alla crisi.
    Leggi tutto sul sito del Comune
    (fonte sito Comune Bologna)

    (*) SpM3, che sta per spendere meno, spendere mai, spendere meglio, è l'acronimo che nel nostro sito usiamo per indicare quelle notizie che, nel tempo della crisi, vogliono mettere l'accento non solo sulle risorse (contributi, card, bonus...) per, appunto, spendere meno o non spendere, ma anche sulla esigenza di riflettere sui nostri stili di vita e vedere anche se possiamo spendere meglio avendo attenzione, dentro la nostra personale economia (oikonomia= amministrazione delle cose domestiche), ai temi del riciclo, del riuso, dello spreco alimentare, delle fonti energetiche...

  • 5 Aprile 2013 | Casa, bandi Erp. Al via il primo bando con il nuovo regolamento. Compilazione on line assistita. vedi

    L’avviso pubblico per la formazione della prima graduatoria aperta ERP1-2013 per l’assegnazione di alloggi di E.R.P. in base al nuovo “Regolamento per l’assegnazione e la gestione degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica” è pubblicato nel nodo casa del sito del Comune.

    Le domande si presentano esclusivamente con modalità online (senza moduli cartacei) e senza necessità di allegare alcuna documentazione, attraverso un apposito sito web “Portale servizi on line CASA” predisposto dal Comune di Bologna, avvalendosi di assistenza gratuita presso le sedi delle associazioni convenzionate:
    S.U.N.I.A. tel. 0516087100- 3405759213
    S.I.C.E.T  tel. 051256734
    U.N.I.A.T  tel. 051522298
    CONIA  tel. 0510414877 – 3427877501
    AS.I.A. USB  tel. 051385932 – 051389524
    Unione Inquilini CUB SUR tel. 0519921763 – 3208409632

    Leggi tutto nella scheda informativa predisposta dal Comune


    (fonte Comune Bologna Servizi per l'abitare)

  • 5 Aprile 2013 | Cohousing a Bologna: al via il bando per trovare un mediatore vedi

    Il primo progetto di cohousing del Comune di Bologna, promosso da Asp Irides, si appresta a entrare in una fase avanzata con il bando per la nomina della figura del mediatore; un’associazione o una società che avrà il compito di creare la comunità destinata a vivere nella struttura di via del Porto 15, raccogliendo le adesioni e accompagnando il gruppo durante l’ingresso nell’abitazione.
    Il progetto, già sperimentato da anni in Nord Europa, fa parte dell’iniziativa “Cohousing, abitare e condividere” ed è cofinanziato dal Dipartimento della Gioventù e dal Servizio Civile Nazionale.La realizzazione di una struttura con 16 appartamenti, che fra 11 bilocali e 5 trilocali conta 40 posti letto, costituisce un nuovo modo di rispondere alla crisi e alle difficoltà abitative dei giovani, oltre a produrre un modello di co-abitazione e gestione degli spazi comuni. I soggetti destinati agli appartamenti posti nella zona Manifattura arti, verranno selezionati fra i giovani compresi nella fascia 18/35 anni, che presentino determinati requisiti Isee.
    Gli appartamenti, che prevedono spazi comuni con servizi e attività condivise, verranno concessi con contratti di 3+2 a canone concordato, per un massimo di 250/300 euro mensili.

    A questo progetto, il Comune di Bologna e il Dipartimento della Gioventù affiancano anche il Fondo di rotazione, che offre un prestito a tasso zero fino a 4.000 euro per i giovani sotto i 35 anni che vadano a vivere in affitto. L’iniziativa del cohousing sarà anche l’occasione per attivare un processo di coabitazione che parta dai cittadini, oltre che un aiuto concreto nei confronti delle difficoltà abitative vissute dai giovani oggi. L’ingresso nella struttura è stato previsto per il prossimo autunno, e la nomina del mediatore costituisce l’ultimo tassello prima della fase di selezione degli affittuari. Le domande per la selezione del mediatore vanno presentate entro il 22 aprile.
    Approfondisci nel sito del Comune
    (fonte redattoresociale)

  • 4 Aprile 2013 | Convegni, seminari, conferenze sociali a Bologna (aprile 2013) vedi

    I convegni, corsi, conferenze, seminari, presentazioni di libri in aprile a Bologna, utili a chi lavora ed opera in campo sociale e sociosanitario.

    Venerdì 5 aprile
    Convegno "Il servizio sociale territoriale nella contemporaneità"
    a cura di Servizio Coordinamento Politiche Sociali Regione Emilia-Romagna,
    dalle ore 9,30 alle ore 14,00,  via A. Moro 18, Auditorium Regione E.Romagna, Bologna

    venerdì 5 aprile
    seminario "Diritti di cittadinanza e immigrazione"
    a cura Centro interculturale Zonarelli, progetto Amitie
    dalle 17.00 alle 19.30, Centro Interculturale M. Zonarelli, Via Sacco 14, Bologna

    lunedì 8 aprile
    Convegno "La relazione che cura corso - percorso di sostegno psicologico per Caregiver" (Ciclo di 6 incontri su temi di salute mentale per conoscere e per imparare a  conoscersi nel lavoro di supporto)
    a cura Associazione Umanamente,  Asl Bologna DSM-DP
    dalle ore 17,30 alle ore 19,30, Sala Ovale DSM-DP, Viale Pepoli 5, Bologna

    lunedì 8 aprile
    Convegno "Trauma e Migrazione: startegie di salute globale "
    a cura Dipartimento di salute mentale e dipendenze patologiche della AUSL di Bologna
    dalle 8.30 alle 13.30, Aula Cesari, Casa del donatore di sangue, via dell'Ospedale 20, Bologna

    lunedì 8 aprile
    seminario " Riduzione del danno: nuove sfide per inizio millennio. Attualità e problemi emergenti in tema di Riduzione del Danno da uso di droghe"
    a cura Asl Bologna
    dalle 15 alle 19, Aula Magna Ospedale Maggiore, largo Nigrisoli, Bologna

    mercoledì 10 aprile
    incontro "Sordità parliamone. Matilde una esperienza cinematografica, una visione della sordità" (proiezione cortometraggio e dibattito)
    a cura di AGFA ass.genitori con figli audiolesi
    alle ore 15, cinema Lumiere, via Azzo Gardino 65, Bologna

    mercoledì 10 aprile 2013
    Conferenza di presentazione del volume "Intercultura e immigrazione. E' difficile incontrare chi è diverso da noi?" a cura di Angelo Villa
    alle ore 20.30 presso la Sala Consiliare del Quartiere Porto, Via dello Scalo 21, Bologna

    mercoledì 10 aprile
    dimostrazione aperta al pubblico su come Smartphone e Tablet, utilizzando applicazioni libere e disponibili sul mercato, possano contribuire in modo significativo ad abbattere le barriere della disabilità sensoriale
    a cura di ASPHI
    alle ore 14.30 presso APPLE Store, via Rizzoli, Bologna

    mercoledì 10 aprile
    presentazione della ricerca/volume "La società solidale. Generazione, sindacato e protagonismo degli anziani”
    a cura SPI-CGIL e IRESS
    ore 17, libreria delle Moline, via delle Moline 3, Bologna

    giovedì 11 aprile
    Convegno " Alzheimer: idee per la qualità di vita. Dal problema del disorientamento cognitivo al campo infinito delle possilità".
    a cura del Gruppo editoriale Maggioli
    dalle 9.00 alle 18.30, ala Teatro Istituto San Anna, Via Pizzardi 30, Bologna

    giovedì 11 aprile
    Convegno "L'autobiografia che cura"
    a cura Associazione MondoDonna in collaborazione con la Libera Università dell'Autobiografia di Anghiari
    dalle ore 9.30 alle 17.30, Sala Alessandri, Via Gorky 10, Bologna

    venerdì 12 aprile
    convegno "Piazze grandi. Gli interventi dei grandi comuni per le persone in strada"
    a cura Comune Bologna e Irs-Welforum
    dalle 9,30 alle 13, Cappella Farnese, palazzo d'Accursio, piazza Maggiire 6, Bologna

    sabato 13 aprile
    Convegno "Anziani, imprenditori della qualità della vita. Insieme si può fare"
    a cura varie Associazioni, AUSL di Bologna, Istituzione Gian Franco Minguzzi
    dalle 14,30 alle 17,30,  Centro Sociale Antonio Montanari, Via Saliceto 3/21, Bologna

    lunedì 15 aprile
    Convegno "L'assistente sociale, professionista dei confini e della mediazione nei servizi per la tutela dell'infanzia e dell'adolescenza"
    a cura Regione Emilia Romagna, Assessorato alle Politiche Sociali
    dalle ore 9.30 alle 14.00, Sala Polivalente Regione E.Romagna, Viale Aldo Moro 50, Bologna

    mercoledì 17 aprile
    presentazione del volume "Dall'accoglienza alla valutazione. Studenti stranieri negli istituti tecnici e professionali: esperienze a confronto", editore F.Angeli
    a cura Istituto Belluzzi
    dalle 15 alle 18, Istituto Belluzzi-Fioravanti, via Cassini 3, Bologna

    giovedì 18 aprile
    Convegno “Budget in salute: Esperienze e metodologie a confronto” (sintesi tra le risorse economiche, professionali e umane; fra Centri di Salute Mentale, Distretti, Servizi Sanitari, Organizzazioni del Terzo Settore)
    a cura Dipartimento Salute Menale – Dipendenze Patologiche Servizio Sanitario Regionale Emilia Romagna
    dalle ore 9 alle 17.30, presso la sede della Regione Emilia Romagna, viale A.Moro 50, Bologna

    venerdì 19 aprile
    seminario "I fondamenti del lavoro di comunità: dignità e rispetto", nell'ambito del ciclo Percorso seminariale sul lavoro di comunità
    a cura Istituzione Inclusione sociale Comune Bologna
    dalle 19,30 alle 22, Casa don Paolino, via Barozzi 7, Bologna (piazzale est FFSS)

    sabato 20 aprile
    proiezione del film “Welcome” (Francia, 2009), a seguire dibattito sul tema dell'affiancamento e/o ospitalità a minori stranieri non accompagnati
    a cura di Asp Irides nell'ambito del Festival Human Rights Nights (scarica programma)
    ore 17, Sala Cervi della Cineteca del Comune di Bologna, in via Riva di Reno 72, Bologna

    martedì 23 aprile
    seminario "Interpretazione e mediazione linguistica in ambito giudiziario"
    a cura UniBO, Regione E.Romagna
    dalle 10 alle 15,30, Sala del Camino, Palazzina delle Viole, Via Filippo Re 4, Bologna

    martedì 23 aprile
    seminario "Innovazione, welfare cooperativo e rete dei servizi"
    a cura ConfCooperative
    dalle 14,30 alle 18, palazzo della Cooperazione, via Calzoni 1/3, Bologna

  • 26 Marzo 2013 | Fondazione promozione sociale: nuova petizione popolare per le prestazioni domiciliari vedi

    Dal 1° febbraio 2013 sono in atto molteplici iniziative volte alla raccolta delle adesioni di personalità e di organizzazioni pubbliche e private e delle firme di cittadini elettori per la presentazione alla Camera dei Deputati e al Senato, nonché ai Ministri della sanità e delle politiche sociali di una Petizione popolare nazionale, che ha lo scopo di ottenere una legge che riconosca il prioritario diritto delle persone non autosufficienti alle prestazioni socio-sanitarie domiciliari.
    Il tema riguarda oltre un milione di nostri concittadini.  
    In base alle norme sui Lea, Livelli essenziali di assistenza socio-sanitaria, i soggetti con handicap intellettivo grave, gli anziani malati cronici non autosufficienti, le persone con demenza senile ed i pazienti con rilevanti disturbi psichiatrici e limitata autonomia hanno il diritto pienamente e immediatamente esigibile alle prestazioni socio-sanitarie residenziali senza limiti di durata. I soggetti con handicap intellettivo grave hanno anche il diritto pienamente e immediatamente esigibile alla frequenza dei centri diurni.
    Per informazioni e adesioni

    (fonte fondazione promozione sociale)

  • 26 Marzo 2013 | Piano d'azione nazionale sulla Responsabilità Sociale d'Impresa 2012-2014 vedi

    Le conseguenze della crisi hanno minato la fiducia de cittadini e anche delle imprese rispetto alle prospettive future ed è pertanto necessario rinsaldare il rapporto di fiducia e di scambio tra la Pubblica Amministrazione, l’impresa, quale primario attore economico, e la società, sempre più colpita dagli effetti negativi della crisi. In risposta alla crisi, a livello europeo e internazionale, sono state valorizzate e rilanciate dai Governi le iniziative e gli strumenti per favorire la condotta responsabile delle imprese, dalla rinnovata strategia europea per la Responsabilità Sociale delle Imprese agli orientamenti ONU e OCSE.

    Il Piano d’Azione sull'RSI è attuato sotto l’indirizzo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il Ministerodello Sviluppo Economico, nel rispetto delle autonomie e prerogative delle Amministrazioni pubbliche (centrali, regionali e locali) e dei soggetti imprenditoriali, sindacali, delle organizzazioni di terzo settore e della società civile.
    Leggi tutto
    Scarica il Piano
    (fonte newsletter osservatorio nazionale famiglia)

  • 26 Marzo 2013 | Giovani under 35: andare a vivere da soli oggi è più facile vedi

    Nuove regole e accesso più facile al rimborso delle spese di caparra, allacci e mobilio per  l'avvio alla locazione rivolto ai giovani fino ai 35 anni di età, attraverso un prestito da restituire in tre anni a tasso zero, con rate di pari importo.
    Nel 2009 è stato costituito un Fondo di rotazione gestito dal Settore Servizi per l'Abitare, grazie ad un finanziamento del Dipartimento della Gioventù all'interno del progetto “Dalla rete al cohousing”, per un ammontare complessivo di 400.000 euro. Visto il sotto utilizzo del fondo, il Comune ha rinegoziato il protocollo con il Dipartimento e rilanciato il progetto. Il target è ampliato a tutti i giovani di età dai 18 ai 35 anni, per qualsiasi tipologia di contratto di affitto, a canone concordato o libero, ed è aumentata la tipologia delle spese rimborsabili: oltre alla caparra sono comprese le attivazioni delle utenze e l'acquisto di mobili ed elettrodomestici, fino ad un massimo di 4.000 euro.
    Leggi tutto sul sito del Comune di Bologna
    Approfondisci
    (fonte newsletter sito Comune Bologna)

  • 26 Marzo 2013 | Ecco perché il sociale non passa sui media vedi

    Uno dei paradossi dell’informazione italiana riguarda proprio la scarsa attenzione alle tematiche sociali. Di paradosso si tratta, in quanto la concretezza, le dimensioni e persino la reputazione dei temi sociali appaiono inversamente proporzionali alla qualità e allo spazio che vengono loro dedicati sui mass media. Si possono fare distinzioni tra testate e generi (stampa, TV, radio, web, etc.) e naturalmente salvando qualche eccezione, la sostanze resta che il sociale è caratterizzato da una copertura discontinua o addirittura occasionale, da punti di vista parziali, spesso anche superficiali e pieni di imprecisione. Il sociale pertanto, viene trattato in modo inadeguato, soprattutto riguardo le sue potenzialità come fonte inesauribile di notizie.

    "Perché il sociale non passa" di Stefano Trasatti, direttore della agenzia stampa redattoresociale (da Prospettive Sociali e Sanitarie n.2/2013)
    Scarica l'articolo
    (fonte redattoresociale)

  • 25 Marzo 2013 | Giornata mondiale del servizio sociale vedi

    Il terzo martedì di marzo di ogni anno è stato dichiarato “International Social Work Day” (Giornata internazionale del Servizio sociale). In tale occasione in tutte le parti del mondo sono state organizzate iniziative per sollecitare la più ampia riflessione sull’importanza e sul ruolo del Servizio sociale nella promozione del benessere sociale.
    L'Associazione Inernazionale degli Assistenti Sociali (IFSW), l'Associazione Internazionale delle Scuole di Servizio Sociale (IASSW), il Consiglio Inernazionale del Social Welfare (ICSW) da alcuni anni  hanno avviato dibattiti per sviluppare un'Agenda globale per il Servizio sociale e lo sviluppo sociale.
    In questa ambito anche l'Ass.nazionale degli assistenti sociali ha provveduto a divulgare il documento "“Promuovere l’uguaglianza sociale ed economica” centrato sui temi all'ordine del giorno dell'Agenda per quest'anno.
    Scarica il documento
    (fonte ASS.n.a.s.)

  • 22 Marzo 2013 | E' morto monsignor Nervo, fondatore della Caritas. "Una vita per i poveri" vedi

    La scorsa notte il fondatore e primo presidente di Caritas Italiana mons. Giovanni Nervo, è scomparso all’età di 94 anni. Presbitero della Diocesi di Padova e presidente onorario della Fondazione Zancan, è mancato all'Opera della Provvidenza di Sarmeola dove risiedeva da qualche tempo. Negli ultimi giorni la sua situazione era peggiorata. I funerali si terranno lunedì alle 10 nella cattedrale di Padova.
    Moltissimi i messaggi di cordoglio. “Uomo di fede e di cultura, lascia un patrimonio immenso di idee - scrive monsignor Giuseppe Pasini, presidente della Fondazione Zancan, a nome di tutta la fondazione -. Promotore di giustizia, di solidarietà, di carità, di pace, ci lascia una testimonianza stupenda di vita: è nato povero, è vissuto povero, è morto povero, in una povertà che lui ha sempre considerato ricchezza, perché, diceva, gli lasciava una grande libertà”. E aggiunge: “Il Vangelo e la Costituzione italiana sono sempre stati i capisaldi su cui costruiva un rapporto umano profondo con tutte le persone, di ogni estrazione sociale e cultura. Sui problemi concreti delle persone, diceva, non si può non essere d’accordo e si possono superare tutte le barriere culturali e ideologiche”.L’attenzione agli altri, l’accoglienza, l’impegno per la costruzione della “città dell’uomo” li ha concretizzati nella chiesa, che ha tanto amato, in particolare nella Caritas italiana, nella società: nella scuola come insegnante di religione e nelle istituzioni da lui fondate, la Scuola superiore di servizio sociale di Padova (1951), la Fondazione Emanuela Zancan Centro di studio e ricerca sociale (1964), ora Onlus. “Siamo grati al Signore per averci donato don Giovanni Nervo e gli siamo riconoscentissimi per la grande lezione e anche l’impegno che ci lascia: accogliere e valorizzare la sua testimonianza perché nella società e nella chiesa abbiano casa stabile giustizia e carità, a cui ha dedicato la sua vita” conclude Pasini.
    Il presidente di Caritas Italiana, mons. Giuseppe Merisi, il direttore don Francesco Soddu, e tutti gli operatori di Caritas Italiana lo ricordano come “una guida e un esempio per tutti noi che ha testimoniato e vissuto quotidianamente e con coerenza la carità evangelica, specie accanto ai più poveri, i più deboli, i più piccoli. Uniti nella preghiera lo ricordano”. Dalla Diocesi il cordoglio per una perdita, ma anche la riconoscenza per aver condiviso per tanti anni un dono che il Signore ha alimentato dando voce ai poveri e ai bisogni degli ultimi.
    "Monsignor Giovanni Nervo - ricorda il vescovo Antonio Mattiazzo - è stato una figura emblematica della Chiesa padovana e italiana, cui ha dedicato la sua vita di prete e di uomo; si è impegnato strenuamente per l'affermazione di una pedagogia della carità così come doveva essere la Caritas nel pensiero di Paolo VI e non ha mai mancato di denunciare ingiustizie o incoerenze. Ma il suo impegno è stato anche avvalorato da un alto senso di responsabilità civile, governata dai valori del cattolicesimo sociale, di cui è stato uno dei protagonisti. Il suo operato èstato più volte riconosciuto anche dalla società civile e gli è valso il riconoscimento della laurea honoris causa dell'Università di Udine nel 1996 e nel 2003 dell'Università di Padova". Monsignor Mattiazzo ricorda che “don Giovanni è stato uno strenuo difensore e sostenitore del vangelo dei poveri”.
    (fonte redattoresociale.it)

  • 19 Marzo 2013 | “Badante” e spesa all’ingrosso, l’iniziativa di Confabitare per i condomini vedi

    Spesa all’ingrosso e badante di condominio. Così si risparmia e si favorisce la socializzazione tra i residenti. L’idea è venuta a Confabitare,l’associazione dei proprietari immobiliari, che l’ha lanciata in via sperimentale l’anno scorso a Bologna.
    L’adesione è stata talmente buona, 80 condomini in totale (45 per il gruppo di acquisto, 45 per la badante e 10 che hanno aderito a entrambi) che adesso Confabitare ha deciso di diffonderla anche nelle altre sedi in Italia. “Non abbiamo inventato niente ma abbiamo semplicemente applicato al condominio due figure già esistenti – dice Alberto Zanni, presidente di Confabitare Bologna – L’iniziativa è diffusa soprattutto tra gli over 60 e, per quanto riguarda i Gas, stiamo considerando la possibilità di estendere l’acquisto anche ai prodotti delle aziende locali, a km zero”. Frutta e verdura, adesso, sono acquistate al Caab, il mercato ortofrutticolo: un paio di volte alla settimana alcuni volontari del condominio o un incaricato dell’associazione raccoglie le ‘liste della spesa’ e va a fare l’acquisto per il condominio.
    I vantaggi sono notevoli. “Facendo la spesa all’ingrosso si risparmi fino al 50%”, spiega Zanni. E per la badante di condominio, le famiglie pagano solo per le ore di cui usufruiscono. “Invece, che 1.200 euro per una persona a tempo pieno, ne spendono 300-350 al mese – continua – E, in caso di emergenza, la badante è comunque presente all’interno del condominio e può raggiungerli in breve tempo”.
    L’assunzione avviene pro quota, ovvero ogni inquilino stipula con la persona un contratto per le ore di cui ha bisogno. “La badante in questo modo avrà uno stipendio pieno – afferma Zanni – e ha il vantaggio di non doversi spostare da una parte all’altra della città ma di lavorare in uno stesso stabile”.
    Tra i risvolti positivi dell’iniziativa anche il fatto di favorire la socializzazione tra residenti. “Spesso i vicini non si salutano neanche o si incontrano solo alla riunioni condominiali, dove ognuno tira fuori il peggio di sé – conclude Zanni – Questo progetto, invece, crea complicità e amicizia e aiuta a ricreare una comunità all’interno del condominio”.
    Approfondisci nel sito di Confabitare
    (fonte redattoresociale)

  • 19 Marzo 2013 | Contributi Servizio Zerododici vedi

    Zerododici è il sostegno pensato per chi, diventato genitore nel 2012, non ha inserito il bebè al nido, usufruendo dell'astensione facoltativa dal lavoro. Mamme e papà potranno ricevere 300 euro per ogni mese di aspettativa facoltativa , fino ad un massimo di 9 mesi, se sono entrambi lavoratori, anche autonomi e se l'ISEE di famiglia non supera i 21.000 euro.
    Dal 18 marzo al 29 giugno potete inviare le vostre domande per il sostegno della maternità e paternità.
    Leggi tutto nel nodo Scuola ed educazione del sito del Comune
    (fonte newsletter Comune Bologna)

  • 19 Marzo 2013 | Convegno “Piazze grandi: gli interventi dei grandi Comuni per le persone in strada" vedi

    Bologna, venerdì 12 aprile 2013, Cappella Farnese di palazzo d'Accursio, piazza Maggiore, dalle 9,30 alle 13,30.
    Il Comune di Bologna, Dipartimento benessere di comunità, in collaborazione con Welforum-Irs (il network sul welfare dei grandi comuni italiani) organizza un convegno dedicato agli interventi e servizi per le persone che vivono in strada.
    Nell'ambito del convegno verranno presentati il censimento nazionale dei senza dimora realizzato dal Ministero del Welfare, Istat, Fio.PSD e Caritas, le ipotesi di linee guida in elaborazione da parte del Ministero del Welfare e analizzato uno studio condotto in collaborazione con Irs sullo stato attuale dei servizi che vengono realizzati dai Comuni per le persone in strada. Lo studio mira a delineare alcuni modelli che si sono definiti nel corso del tempo e a porre in risalto le innovazioni più interessanti  prodotte a livello territoriale con uno sguardo agli sviluppi futuri che interesseranno tanto le trasformazioni del bisogno (ampliamento delle fasce sociali povere), quanto la governance dei servizi.
    Scarica il programma definitivo del convegno

    Il convegno sarà preceduto nella giornata di giovedì, sempre a Bologna, da un seminario ad inviti sugli stessi temi tra i rappresentanti dei comuni italiani aderenti a Welform:
    Per informazioni: 051/2193772, udpbologna@comune.bologna.it
    (fonte redazione sportello sociale)

  • 19 Marzo 2013 | Ticket sanitari. Ministero: meno burocrazia per malati cronici e disabili vedi

    E' stato pubblicato sul portale del Ministero della Salute il documento con le indicazioni per 'applicazione delle nuove regole in materia di attestati di esenzione dal ticket. In seguito all'approvazione del decreto ministeriale del 23 novembre 2012, pubblicato in Gazzetta ufficiale l'8 febbraio scorso, il Ministero della Salute ha definito in accordo con le Regioni e Province autonome il periodo minimo di validita' dell'attestato, fissando in molti casi una durata illimitata.
    Meno burocrazia, dunque, per malati cronici e disabili. Gli attestati di esenzione per le malattie croniche e invalidanti, rilasciati dalle ASL, quando rinnovati o emessi per la prima volta dovranno avere una validita' non inferiore a quella fissata nell'allegato 1 del decreto. Il decreto riduce gli adempimenti amministrativi ed elimina oneri di accertamento impropri a carico della pubblica amministrazione. Da' infatti attuazione a quanto previsto dal cosiddetto "Decreto semplificazioni" e da' uniformita' alle procedure a livello nazionale. Prima del decreto del 23 novembre, i malati cronici dovevano ripetere, in alcuni casi anche ogni anno, gli adempimenti necessari per rinnovare l'esenzione.
    Approfondisci sul sito del Ministero della salute
    (fonte agenzia DIRE)

  • 19 Marzo 2013 | CUD 2013 e persone anziane pensionate vedi

    Come è noto da quest'anno l'INPS non provvederà più ad inviare a casa per posta ai pensionati il modello CUD. Questo a seguito della ultima "legge di stabilità" che ha previsto per le pubbliche amministrazioni l’utilizzo del canale telematico per l’invio di comunicazioni e certificazioni al cittadino allo scopo di abbattere tempi e costi di consegna.
    Come ottenere allora il CUD in vista della dichiarazione dei redditi di quest'anno? Varie sono le possibilità: via internet, posta elettronica, telefono o recandosi di persona presso INPS, CAAF, Uffici postali abilitati
    Leggi le istruzioni nel sito INPS
    CUD 2013: domande e risposte nel sito de La Stampa

    Per ogni informazione:
    Contact Center telefonico Inps-Inail raggiungibile attraverso il numero 803164 da telefono fisso e attraverso il numero 06164164 da telefono cellulare.
    Gli operatori sono a disposizione dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20 e il sabato dalle 8 alle 14.
    (fonte redazione sportello sociale)

  • 14 Marzo 2013 | Disabilità: guida alle agevolazioni fiscali, edizione 2013 vedi

    La normativa tributaria mostra particolare attenzione per le persone con disabilità e per i loro familiari, riservando loro numerose agevolazioni fiscali.
    Sul sito dell’Agenzia delle Entrate è stata pubblicata la versione aggiornata a marzo 2013 della “Guida alle agevolazioni fiscali per i disabili” che illustra il quadro aggiornato delle varie situazioni in cui sono riconosciuti benefici fiscali in favore dei contribuenti portatori di disabilità, indicando con chiarezza le persone che ne hanno diritto.
    Questa nuova edizione tiene conto delle ultime disposizioni normative - in particolare, la legge di stabilità per il 2013 - e dei più recenti documenti di prassi amministrativa.
    Tra le principali novità segnalate dalla Guida: l’aumento delle detrazioni Irpef riconosciute ai contribuenti con figli a carico, l’agevolazione dell’Iva ridotta al 4% per l’acquisto di veicoli in leasing, l’esenzione dalla tassa annuale sulle imbarcazioni dei disabili con determinate patologie, le semplificazioni introdotte dal decreto legge n. 5/2012 riguardo alle certificazioni delle persone con disabilità.

    In particolare, sono spiegate le regole e le modalità da seguire per richiedere le seguenti agevolazioni:

    Figli a carico
    La legge di stabilità per il 2013 (legge 228/2012) ha elevato l’importo delle detrazioni di base spettanti per i figli a carico.
    Per ogni figlio portatore di handicap fiscalmente a carico spettano infatti le seguenti detrazioni Irpef:
    - se ha un’età inferiore a tre anni 1.120 euro (1.620 euro dal 1° gennaio 2013)
    - per gli altri figli 1.020 euro (1.350 euro dal 1° gennaio 2013)
    Con più di tre figli a carico la detrazione aumenta di 200 euro per ciascun figlio a partire dal primo.
    Le detrazioni sono concesse in funzione del reddito complessivo posseduto nel periodo d’imposta e il loro importo diminuisce con l’aumentare del reddito, fino ad annullarsi quando il reddito complessivo arriva a 95.000 euro.

    Veicoli
    Ampio spazio della pubblicazione è dedicata alle agevolazioni previste per i mezzi di locomozione utilizzati, in via esclusiva o prevalente, dal portatore di handicap (autovetture, motoveicoli, motocarrozzette e altri veicoli):
    - detrazione Irpef del 19% della spesa sostenuta per l’acquisto
    - Iva agevolata al 4% sull’acquisto
    - esenzione dal bollo auto
    - esenzione dall’imposta di trascrizione sui passaggi di proprietà.
    In questo settore la principale novità è forse rappresentata dalla possibilità per la persona disabile di usufruire dell’aliquota Iva agevolata anche quando l’acquisto del veicolo avviene attraverso un contratto di leasing. Su questo argomento l’Agenzia delle Entrate ha fornito importanti precisazioni, indicando le istruzioni che società di leasing e acquirenti devono osservare per l’applicazione dell’aliquota ridotta al 4% (risoluzione 66/E del 20 giugno 2012). In particolare, è stato affermato che il beneficio può essere richiesto solo nell’ipotesi in cui il contratto di leasing sia di tipo “traslativo”, che contenga, quindi, una particolare clausola contrattuale che preveda, a fine locazione, il trasferimento della proprietà del veicolo locato al soggetto utilizzatore. Solo in questo caso la società di leasing è autorizzata ad applicare l’aliquota agevolata sia sul prezzo di riscatto del veicolo sia sui canoni di locazione finanziaria.

    Mezzi di ausilio e sussidi tecnici e informatici
    - detrazione Irpef del 19% della spesa sostenuta per i sussidi tecnici e informatici
    - Iva agevolata al 4% per l’acquisto dei sussidi tecnici e informatici
    - detrazioni delle spese di acquisto e di mantenimento del cane guida per i non vedenti
    - detrazione Irpef del 19% delle spese sostenute per i servizi di interpretariato dei sordi.

    Abbattimento delle barriere architettoniche

    - detrazione Irpef del 36% (del 50% fino al 30 giugno 2013) delle spese sostenute per la realizzazione degli interventi finalizzati all’abbattimento delle barriere architettoniche.

    Spese sanitarie
    - deduzione dal reddito complessivo dell’intero importo delle spese mediche generiche e di assistenza specifica.

    Assistenza personale
    - deduzione dal reddito complessivo degli oneri contributivi (fino all’importo massimo di 1.549,37 euro) versati per gli addetti ai servizi domestici e all’assistenza personale o familiare
    - detrazione del 19% delle spese sostenute per gli addetti all’assistenza personale, da calcolare su un importo massimo di 2.100 euro, a condizione che il reddito del contribuente non sia superiore a 40.000 euro.

    L’opuscolo è completato da tre modelli di autocertificazione - utili per la richiesta delle agevolazioni fiscali previste per l’acquisto dei veicoli e dei sussidi tecnici e informatici - e da un pratico prospetto riepilogativo delle varie spese agevolate.

    Scarica la Guida 2013
    (fonte newsletter nonprofitonline.it)

  • 14 Marzo 2013 | Servizi affidati: coop al nord, volontariato al sud. Indagine Auser sui rapporti tra EELL e terzo settore. vedi

    La spesa sociale comunale affidata all’esterno viene impiegata principalmente a favore delle cooperative sociali nel Nord Italia (72,5 per cento nel Nordovest e 71,8 per cento nel Nordest), mentre il ricorso alle associazioni di volontariato è più frequente al Sud (32,4 per cento), al centro (32,4 per cento) e nelle Isole (24 per cento).
    I dati sono contenuti nella “Sesta rilevazione nazionale sul rapporto fra enti locali e terzo settore” dell’Auser (vedi lanci precedenti). Generalmente, comunque, si tratta di incarichi brevi: quelli con durata non superiore a un anno sono il 32,6 per cento delle 89 procedure di gara rilevate, una quota che supera il 37,5 per cento nel Sud. “Questo costituisce un elemento di forte incertezza nelle prestazioni di efficienza e di efficacia della spesa sociale” avverte il rapporto, che denuncia anche come 8 gare (cioè quasi il 10 per cento del campione) siano state indette con la logica del massimo ribasso. “Tale prassi è adottata ancora dai comuni nonostante la legge 328/2000 e le norme regionali di settore sollecitino, ormai da anni, le amministrazioni pubbliche ad abbandonarla”.
    Un’altra criticità è legata alla mancata co-progettazione, prevista solo in quattro gare pubbliche. “Inoltre, solo sette enti hanno promosso selezioni pubbliche per l'individuazione di soggetti del terzo settore disponibili alla co-progettazione per interventi innovativi e sperimentali nel settore dei servizi sociali”.
    Dei 78 euro pro capite impegnati nel 2010 dai comuni per l’acquisto di prestazioni sociali da privato sociale, circa il 15% va ad affidamenti diretti, in assenza di gare, selezioni o procedure negoziate. Lo sottolinea l’Auser nella sua sesta rilevazione nazionale sul rapporto fra enti locali e terzo settore: su 103 affidamenti diretti - per un importo medio di circa 11.330 euro ciascuno - 55 sono andati ad associazioni. Al Sud e nelle Isole questa modalità riguarda il 36 per cento delle procedure di affidamento, dato che scende al 32,6 per cento al Centro, per arrivare al 21,6 per cento a Nordovest e al 25,6 per cento a Nordest.
    Scarica il VI Rapporto Enti Locali e Terzo Settore
    Scarica la sintesi per la stampa
    (fonte redattoresociale)

  • 14 Marzo 2013 | Rimpatri assistiti, “progetti di vita falliti''. Centinaia i colloqui in E.Romagna vedi

    Trecento colloqui e 28 rimpatri assistiti tra i migranti delle province di Bologna, Modena e Forlì-Cesena. Si è conclusa la scorsa estate la prima fase di Remida, il programma finanziato dal Fondo Europeo per i Rimpatri 2008 – 2013 che accompagna verso il rientro in patria i migranti che ne fanno richiesta. Remida 1 ha coinvolto si è occupato solo di persone di nazionalità marocchina e ha coinvolto solo tre province della regione. Da ottobre 2012 è stata avviata la seconda fase, allargando il campo anche a Tunisia, Senegal e Sri-Lanka, ed estendendo l’azione anche in provincia di Ravenna, a Milano, Brescia e Pavia.
    A oggi i colloqui per richiedere il rimpatrio sono stati 400, la metà solo in Emilia-Romagna. “Il programma – spiega Alice Fanti, coordinatore del progetto per l'ong Cefa – si rivolge solo a persone regolarmente residenti sul territorio e considerate vulnerabili, cioè che hanno perso un lavoro, una casa e che hanno subito o sono sotto sfratto. Scopo di Remida non è di incentivare il ritorno in patria, ma di accompagnare chi ne fa richiesta e rispetta i requisiti”. Le persone irregolari non possono fare richiesta, così come come chi ha una carta di soggiorno che gli permette di restare in Italia senza scadenza. “In Italia – racconta Fanti – facciamo orientamento per arrivare alla creazione di un business plan per l’apertura di una microattività, poi acquistiamo i biglietti aerei. In loco accompagniamo la creazione dell’impresa, garantiamo 2 mila euro da spendere in beni e servizi nel rispetto del business plan”. A presentare più domande i marocchini, seguono i senegalesi e i tunisini.
    Famiglie spezzate, disperazione e sradicamento.
    Queste le situazioni che spingono molti migranti a chiedere il rimpatrio assistito. A raccontare cosa significa chiedere di tornare da dove si è venuti è la coordinatrice del centro di ascolto per migranti Paola Vitiello. “Stiamo parlando di progetti migratori falliti. Le persone che ci chiedono di tornare sono state spesso travolte dalla crisi, hanno uno sfratto sulle spalle e magari non riescono già più a pagare le bollette.
    Succede allora che moglie e figli ritornino a casa e l’uomo resti in città sperando di trovare lavoro. Quasi sempre inutilmente”. Vitiello spiega come la Caritas finanzi per questioni di risorse solo rimpatri isolati, “ci è capitato con
    qualche rumeno, magari persone malate che vogliono tornare e hanno bisogno di pagarsi il bus”. I veri problemi arrivano quando la coppia sceglie la via del ritorno e con loro deve partire anche il figlio adolescente. “Per i ragazzi rappresenta un doppio sradicamento, dopo aver vissuto per anni in Italia come stranieri sono costretti a tornare nella terra dei genitori, e si sentiranno stranieri anche lì”. Il problema, come sempre, è la crisi economica. Nel 2012 si sono rivolte agli sportelli di ascolto migranti della Caritas 1.064 persone, 466 facenti parte di un nucleo familiare e 598 single. A fare la parte del leone il Marocco, poi la Romania, la Tunisia, l’Ucraina e la Nigeria.
    (fonte redattoresociale)

  • 12 Marzo 2013 | Rapporto BES Istat/Cnel: "Si vive sempre più a lungo ma sono forti le disuguaglianze sociali" vedi

    La vita media continua ad aumentare, e l’Italia è tra i Paesi più longevi d’Europa. Le donne, a fronte dello storico vantaggio in termini di longevità, che tuttavia si va riducendo, sono più svantaggiate in termini di qualità della sopravvivenza: in media, oltre un terzo della loro vita è vissuto in condizioni di salute non buone.
    La mortalità infantile, quella da incidenti da mezzi di trasporto e quella da tumori, che possono essere incluse nella cosiddetta mortalità evitabile, sono in calo nel lungo periodo, mentre crescono i decessi per demenza senile e malattie del sistema nervoso. La popolazione, peraltro, continua a essere minacciata da comportamenti a rischio: l’obesità è in crescita, l’abitudine al fumo, sebbene in lieve flessione, non diminuisce per i più giovani, tra i quali sono ancora diffuse pratiche dannose come il binge drinking.
    Queste le principali evidenze in tema di salute del primo Rapporto Bes elaborato dall'Istat e dal Cnel sul “Benessere Equo e Sostenibile” che è stato presentato oggi e che fotografa la società italiana attraverso 134 indicatori suddivisi per 12 aree di ricerca (salute, istruzione e formazione, lavoro e conciliazione dei tempi di vita, benessere economico, relazioni sociali, politica e istituzioni, sicurezza, benessere soggettivo, paesaggio e patrimonio culturale, ambiente, ricerca e innovazione e qualità dei servizi).
    Leggi tutto su quotidiano sanità
    Scarica il rapporto BES benessere equo e sostenibile
    Visita il sito misuredelbenessere.it
    Sul Rapporto BES leggi l'intervista a Chiara Saraceno su l'Unità
    Leggi il contributo sul sito officineEinstein
    (fonte newsletter quotidiano sanità e redazione sportelli sociali)

  • 12 Marzo 2013 | Approvata la delibera per l’inserimento delle clausole sociali negli appalti del Comune di Bologna vedi

    Il 12 febbraio è stata approvata la delibera promossa dall’Assessore ai Servizi Sociali Amelia Frascaroli volta a favorire l’inserimento lavorativo di persone in condizione di svantaggio.
    La delibera prevede l’inserimento di clausole sociali nei contratti di appalto del Comune di Bologna, vincolando le imprese che parteciperanno ai bandi ad assumere una percentuale di lavoratori svantaggiati (ad esempio persone con problemi di disagio psichico, disabili, detenuti, ma anche disoccupati di lungo periodo, adulti soli con figli a carico, etc.).
    In questi giorni un gruppo tecnico sta definendo alcuni aspetti quali la quota da riservare all’inserimento delle categorie svantaggiate, le tipologie di appalto in cui inserire le clausole sociali, i criteri di valutazione dei progetti e sta lavorando alla redazione di una proposta di regolamento attuativo da sottoporre all’approvazione del Consiglio Comunale entro il 31 marzo 2012.
    Approfondisci
    (fonte newslettrer LAO Bologna-IRS)

  • 7 Marzo 2013 | Indicatori locali di povertà delle famiglie vedi

    La Biblioteca dell'assemblea legislativa dell'E.Romagna ha recentemente organizzato un seminario dal titolo "Indicatori locali di povertà delle famiglie". Al centro dell’incontro è stata messa l’analisi e le strategie di stima di misure della disuguaglianza nella distribuzione dei redditi e della povertà sperimentata da differenti tipologie familiari in ciascuna regione italiana. Particolare attenzione è stata dedicata all’individuazione dei segmenti della società maggiormente esposti al rischio di povertà ed esclusione sociale ed al confronto della struttura “demografica” della povertà nelle diverse aree del paese. Presentate inoltre le iniziative messe in atto dalla Regione Emilia-Romagna in materia di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale.

    Nel sito della Biblioteca sono ora disponibili i testi delle relazioni presentate:
    Interventi:
    - Indicatori di povertà locali delle famiglie (pdf, 1.0 MB)
    Valeria Ardito, Servizio Statistica - Regione Emilia-Romagna
    - La stima di parametri di povertà e disuguaglianza riferiti a diverse tipologie familiari per regione (pdf, 841.4 KB)
    Maria Rosaria Ferrante, Ordinario di Statistica economica - Università di Bologna
    - Gli interventi regionali di contrasto alla povertà delle famiglie (pdf, 1.7 MB)
    Monica Raciti, Responsabile Servizio Politiche per l’accoglienza e l’integrazione sociale - Regione Emilia-Romagna
    Scarica le relazioni

    Per l'occasione la biblioteca ha curato il dossier Povertà e disuguaglianza sociale che presenta una rassegna di documenti e rapporti disponibili on-line, studi in materia di metodologia statistica, pubblicazioni recenti (libri e articoli di periodici) acquisiti dalla biblioteca, leggi e atti della Regione Emilia-Romagna, normativa nazionale ed europea.

    Per informazioni:
    Biblioteca dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
    biblcons@regione.emilia-romagna.it
    http://www.assemblea.emr.it/biblioteca
    (fonte Biblioteca dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna)

  • 7 Marzo 2013 | Le attività dello Sportello lavoro del Comune nel 2012 vedi

    Lo Sportello comunale per il Lavoro è lo strumento di intervento diretto dell'Amministrazione Comunale nel campo delle politiche attive del lavoro.
    Il suo obiettivo è sostenere le persone nell'individuazione e nella realizzazione del proprio progetto formativo e professionale, favorendo l'incontro tra domanda e offerta di lavoro.
    Opera in collaborazione con il Centro per l'Impiego di Bologna (CiP) e si rivolge a tutti i cittadini domiciliati a Bologna che cercano un lavoro.
    Lo Sportello offre servizi gratuiti che agevolano la ricerca autonoma e attiva di lavoro da parte dell’utenza e fornisce una consulenza personalizzata all’individuazione del proprio progetto formativo e professionale.
    Nel 2012 ci sono stati 4500 accessi, oltre 32mila dalla creazione nel 2002.
    Scarica il report delle attività svolte nel 2012
    Visita il nodo Lavoro e orientamento nel sito del Comune
    (fonte sito Comune Bologna)

  • 7 Marzo 2013 | Asp unica, via libera alla fusione vedi

    Avanti  tutta con il percorso di unificazione delle tre Aziende di Servizio alla Persona  (ASP)  di  Bologna (Irides, Poveri e Vergognosi e Giovanni XXIII). Sono stati fugati i dubbi sui costi in merito al corretto trattamento tributario dell'operazione che inciderà per una cifra modestissima: 336 euro e non alcune decine di milioni di euro come era stato paventato.
    Leggi tutto nel sito del Comune
    (fonte sito Comune Bologna)

  • 4 Marzo 2013 | Genitorialità: le nuove forme di conciliazione e sostegno. Congedi per il padre, contributi per i servizi vedi

    Le nuove norme sono diventate operative con la pubblicazione del decreto che le prevede sulla Gazzetta Ufficiale dello scorso 13 febbraio.
    - Le novità: sono due le azioni previste a sostegno della genitorialità. La prima si riferisce al padre lavoratore, il quale può usufruire del congedo obbligatorio di un giorno, da godere entro i cinque mesi dalla nascita del figlio, nonché il congedo facoltativo di due giorni da utilizzare in alternanza alla madre. La seconda riguarda la madre, per la quale è previsto un contributo economico per servizi di baby-sitting o per usufruire  dei servizi per l'infanzia della rete pubblica o di quelli privati accreditati, in alternativa ai congedi parentali previsti dopo la maternità obbligatoria.
    Il voucher per la madre lavoratrice è definito nella misura di 300 euro mensili per un massimo di sei mesi, previa presentazione della domanda all'INPS che provvederà ad emanare i relativi i bandi.
    - Lo stanziamento nel triennio 2013 - 2015: il decreto stanzia complessivamente 60 milioni di euro per il triennio 2013-2015 da reperire dal Fondo per l'occupazione femminile e dei giovani. Viene affidato all'Inps il monitoraggio sull'andamento della spesa finalizzato ad un'eventuale revisione dei criteri di accesso e delle modalità di utilizzo del beneficio  per gli anni di sperimentazione successivi al primo.
    Leggi la scheda informativa di sintesi
    Scarica il testo del decreto
    (fonte newsletter Regione E.Romagna e redazione sportello sociale)

  • 4 Marzo 2013 | La Banca Dati delle Adozioni è attiva vedi

    È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale (n. 47 del 25 febbraio 2013) il decreto per l’attivazione della Banca dati delle adozioni. Questa è la definizione scelta.
    Il decreto è brevissimo: si dispone che «la Banca Dati relativa ai minori dichiarati adottabili, nonché ai coniugi aspiranti all'adozione nazionale ed internazionale, istituita ai sensi dell'art. 40 della legge 28 marzo 2001, n. 149, è attivata con   decorrenza   dalla   data   di   pubblicazione   del   presente provvedimento».     
    Approfondisci nel sito del Ministero della Giustizia
    (fonte vita.it)

  • 28 Febbraio 2013 | Tossicodipendenze a Bologna. Le Unità di strada: 6 utenti su 10 sono stranieri vedi

    È la prima volta che succede. A Bologna gli immigrati che si rivolgono all’Unità di strada hanno superato gli italiani. Su 10 utenti 6 sono stranieri, molti di loro senza documenti, reduci da un'esperienza in carcere, soprattutto per spaccio, o da un periodo di permanenza nei centri di identificazione e espulsione. “Spesso nel nostre furgone-camper vengono persone senza residenza e senza documenti, o comunque ai margini della società”, spiega Paolo Patuelli, operatore dell'unità che a Bologna si occupa di prendere contatto con chi ha problemi di dipendenza da droghe. “Quello che stiamo constatando nel lavoro di tutti i giorni – continua Patuelli – è un sorpasso storico: i migranti sono ormai più degli italiani, e capita che consumino eroina come sostanza primaria, accompagnandola talvolta con altre sostanze. Altra novità è il passaggio alla siringa, anche questo avvenuto negli ultimi tempi. Prima erano persone che si limitavano al fumare eroina nella carta stagnola”.
    Gli operatori dell'Unità di strada ci tengono a sottolineare che i loro dati non hanno pretesa di scientificità. “Non possiamo stabilire tendenze, per quello servirebbe uno studio approfondito - precisa Claudia Iormetti – Detto questo la nostra percezione di lavoratori del sociale ci conferma il fenomeno: il passaggio all'eroina e al “buco” c'è stato”. Altra grande difficoltà per verificare quello che per il momento resta un'impressione di chi lavora tutti i giorni nell'ambiente delle tossicodipendenze: la fascia di popolazione che si rivolge all'unità di strada non è quella classica, che magari si reca al Sert per entrare in cura. Si tratta invece di gruppi invisibili e difficili da monitorare e identificare. “Il fatto che siano spesso senza documenti non aiuta di certo – conclude Patuelli – I consumatori di droghe hanno paura della repressione, loro anche di essere colpiti in quanto irregolari”.
    (fonte agenzia stampa redattoresociale)

  • 28 Febbraio 2013 | Salute mentale, Bologna: in un anno 16 mila utenti al servizio per adulti vedi

    Sono circa 16 mila le persone che in 1 anno sono entrate in contatto con il Servizio di salute mentale per adulti, di cui circa 6.000 hanno disturbi gravi e persistenti. Considerando anche gli utenti del servizio di neuropsichiatria infantile e del Sert si arriva a 34 mila. I dati sono stati resi noti da Angelo Fioritti, direttore del Dipartimento di salute mentale e dipendenze patologiche dell’azienda Usl di Bologna, nel corso di un’udienza conoscitiva della commissione consiliare Sanità e Politiche sociali del Comune promossa su richiesta dell’associazione di volontariato Diritti senza barriere sulla situazione della psichiatria bolognese. “I centri di salute mentale sono un’isitituzione importante per il vivere civile – ha detto Fioritti – perché coinvolge una quota importante della popolazione: ogni anno si rivolge al servizio adulti circa il 2% della popolazione della provincia di Bologna, esclusa Imola”. La maggior parte soffre di disagio mentale legato a episodi come forti depressioni, ansia, disturbi del comportamento alimentare o tentativi di suicidio. “I casi più gravi sono persone psicotiche o bipolari – continua Fioritti – che necessitano di assistenza di lungo periodo”. Dei 6.000 casi gravi, 300 sono in strutture protette e 120 in case di riposo (di cui la maggior parte over 65).
    Alla domanda sulle effettive possibilità di miglioramento di persone con disturbi mentali gravi e persistenti, Fioritti risponde: “Il disagio mentale o una disabilità saranno sempre presenti, ma due terzi sono contenti della loro vita sociale, significa che 4.000 persone sono riuscite a costruirsi una vita di relazione”. La riabilitazione, aggiunge, è qualcosa di complesso, “non è un insieme di pratiche codificate e normate il cui semplice esercizio può sconfiggere la malattia mentale: è una strategia che tende a una minore passivizzazione della persona e a un suo maggiore coinvolgimento nella vita sociale”. Strategia che comprende sia una terapia farmacologica che percorsi di reinserimento sociale e lavorativo. Attualmente sono 1.000 le persone che attraverso l’azienda Usl di Bologna partecipano a progetti di questo tipo, 1.040 quelle che hanno percorsi di reinserimento lavorativo in borsa lavoro o in cooperative sociali di tipo B. “Di questi circa 330 sono in cooperative sociali, un centinaio sono stati collocati in base alla legge 68 e gli altri inseriti in enti pubblici direttamente dall’Asl senza il tramite delle cooperative”, specifica Fioritti. Inoltre, ci sono 80 persone che abitano in appartamenti (1 o 2 per appartamento) con il supporto dei servizi. “Stiamo lavorando molto sulla riabilitazione anche insieme al Comitato utenti familiari e operatori (Cufo) – ha spiegato Fioritti – L’inserimento in strutture protette può essere interpretato come un segno di inefficacia dei trattamenti oppure come segnale di attenzione nei confronti di persone che hanno bisogno di essere seguite 24 ore su 24. Ovviamente ci sono margini di miglioramento – conclude – e contiamo su utenti e famiglie per fare sempre più riabilitazione e migliorare la soddisfazione da parte degli utenti del proprio progetto di recupero”
    (fonte agenzia redattoresociale.it)

  • 28 Febbraio 2013 | Assistenti familiari di fronte alla crisi vedi

    Il sito Qualificare, newsletter sul lavoro privato di cura, pubblica un interessante intervento di Sergio Pasquinelli e Giselda Rusmini dell'Istituto per la Ricerca Sociale di Milano, dedicato agli effetti della crisi su questo settore del mercato del lavoro.
    In sintesi, si può affermare che, nonostante la crisi e la perdita di potere d'acquisto delle famiglie, il lavoro privato di cura tiene, ma mostra comunque una tendenza alla riduzione soprattutto oraria e un cambiamento della composizione della forza lavoro.
    In termini quantitativi, dopo una crescita ininterrotta dal 2001 al 2009, il mercato del lavoro domestico regolare mostra oggi una flessione, quantificata dall'Inps in oltre ottantamila unità in meno in due anni. Nel 2011 il numero di collaboratori si attesta a 881.701.
    Leggi tutto nel nodo lavoro del sito del Comune
    Iscriviti alla newsletter gratuita sul lavoro di cura
    (fonte redazione sportello sociale e sportello lavoro)

  • 28 Febbraio 2013 | Contributi per assunzioni di disabili effettuate nel 2010-2011 vedi

    La Provincia di Bologna concede incentivi economici una tantum, a carico del Fondo Regionale Disabili, per le aziende private che hanno assunto persone con disabilità nel corso del 2010 o del 2011.
    Le aziende destinatarie sono quelle che hanno assunto a tempo indeterminato, oppure hanno trasformato il rapporto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato, lavoratori disabili iscritti alle apposite liste provinciali.
    Leggi tutto nel nodo lavoro del sito del Comune
    Consulta la sezione occupazione e disabili del nodo lavoro
    (fonte redazione sportello sociale e sportello lavoro)

  • 28 Febbraio 2013 | Nuova sede per il Centro Disturbi Cognitivi e della Memoria vedi

    Nuova sede, dal 1° marzo, per il Centro Disturbi Cognitivi e della Memoria dell’Azienda USL di Bologna, presso il Poliambulatorio di via Byron n. 30, a Bologna.   
    Il trasferimento nella nuova sede consente al Centro, che opera all’interno del Dipartimento delle Cure Primarie, una maggiore relazione con i Medici di Medicina Generale e con i servizi specialistici e assistenziali del territorio. Ciò garantirà una presa in carico più efficace e completa delle persone affette da patologie cognitive e delle loro famiglie.
    Il Centro è costituito da quattro ambulatori multiprofessionali, all’interno dei quali operano geriatri, neurologi, psichiatri, psicologi, neuropsicologi, esperti in stimolazione cognitiva, sociologi, infermieri e personale amministrativo. Un team multidisciplinare che garantisce diagnosi e terapie attraverso la valutazione complessiva dei disturbi della memoria e della sfera cognitiva, del comportamento, dello stato psico-affettivo e funzionale e di eventuali altre patologie.
    Oltre alle attività ambulatoriali, il Centro Disturbi Cognitivi partecipa alla realizzazione di iniziative a sostegno dei familiari e di chi si prende cura delle persone colpite da demenza, come gruppi di auto-aiuto e di sostegno psicologico, colloqui psicologici individuali, punti di ascolto, incontri di informazione/formazione, attività a sostegno del miglioramento della qualità della vita della persona malata e di chi la assiste. Vengono effettuati, inoltre, corsi di formazione per professionisti degli ospedali, del territorio e per il personale volontario.
    Il Centro, che ogni anno segue oltre 3.000 persone con problemi cognitivi, si inserisce nel contesto più ampio del Progetto Demenze dell’Azienda USL di Bologna, per affrontare le demenze in un sistema di gestione integrata, clinico-terapeutica e socio-assistenziale.
    L’Azienda ha promosso, infatti, la realizzazione di una rete con l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna, i Comuni, le Aziende di Servizi alla Persona, le Associazioni degli utenti e dei familiari. Ciò ha consentito di realizzare una assistenza dedicata per ogni stadio della malattia e per ogni contesto, centrata sulla presa in carico del paziente e della famiglia, sulla integrazione multidisciplinare e multispecialistica, sulla garanzia di percorsi diagnostico-terapeutici-assistenziali integrati.
    Il Progetto Demenze coordina i 10 Centri per i Disturbi Cognitivi presenti nel territorio dell’Azienda USL di Bologna, uno dei quali presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria. Nel 2012 i Centri hanno seguito circa 11.000 persone, 4.000 delle quali per la prima volta, per un totale di circa 12.500 visite effettuate. Ai Centri  si accede prevalentemente per invio da parte del Medico di famiglia.
    Approfondisci: servizi per Alzheimer e demenze
    (fonte Ufficio stampa Az.USL)

  • 28 Febbraio 2013 | Storie di chi cerca di cavarsela: l'esperienza di Laura vedi

    di Carmela Castaldo
    (Assistente sociale Comune di Bologna)

    Laura approda al servizio sociale nel 2005 e all’epoca ha 43 anni; è una donna semplice poco curata nell’aspetto e in sovrappeso, dietro gli occhiali
    si scorgono due occhi tra il rassegnato e il combattivo, nella sala d’aspetto la sua presenza la si avverte soprattutto con l’odorato... Dopo la terza media non ha continuato gli studi e dai suoi racconti, non pare abbia mai fatto fin da giovane, un vero approdo nel mondo del lavoro. Figlia unica di due genitori entrambi con problemi psichiatrici, ha da sempre vissuto in un mondo isolato dove le relazioni si potevano contare sulle dita di una mano. Anche con i parenti (due zii materni) da tanto tempo non ha più contatti.
    Nel giro di tre anni (fine anni ’90) perde entrambi i genitori e con loro anche le fonti di sostentamento. Fino al 2005, con i risparmi ereditati, riesce a
    mantenersi dopodiché comincia a peregrinare tra Caritas e centri d’ascolto per chiedere aiuto alimentare e per il pagamento di bollette e affitto.
    Viene segnalata ai servizi e da allora in poi comincia la «presa in carico» in collaborazione con la Caritas diocesana e la parrocchia. Essendo completamente sola, a modo suo, si è fatta un po’ adottare da alcune persone della chiesa compreso il parroco.
    Il servizio negli anni l’ha sostenuta con contributi economici e ha attivato, con la collaborazione del Centro per l’impiego e del terzo settore, vari tentativi di inclusione nel mondo del lavoro attraverso stage in borsa lavoro, stage formativi con bilancio di competenze e altre azioni di transizione al lavoro, ma senza i risultati attesi.
    Laura si è sempre impegnata e nel tempo ha appreso nuove competenze, ma non si adatta ai contesti lavorativi e i contesti lavorativi non si adattano a lei. Vive in estrema povertà: sta in una casa fatiscente, non ha l’acqua calda e non si può permettere né riparazioni né riscaldamento d’inverno; la mancata cura di sé e della casa è senz’altro riconducibile allo stato di deprivazione e dai periodi di «bassa pressione» del tono dell’umore che attraversa...
    Laura ha imparato a vivere nell’incertezza e a modo suo se la cava, pensando a oggi e poco al domani, con l’aiuto della piccola «rete amicale-parrocchiale» e del servizio; in fondo non è sola e ha costruito dentro di sé un po’ di «senso di appartenenza» a una comunità.

  • 27 Febbraio 2013 | Convegni, corsi, conferenze (marzo 2013) vedi

    Gli appuntamenti utili per chi lavora in ambito sociale a Bologna

    venerdì 1 marzo
    seminario "Una comunità che programma"
    a cura di Regione E.Romagna, Politiche sociali
    dalle 9,30 alle 14, Sala Auditorium, Regione Emilia-Romagna, V.le A. Moro 18, Bologna

    sabato 2 marzo
    Convegno "Malattie rare. Formazione, informazione e ascolto in Emilia-Romagna"
    a cura di Regione Emilia-Romagna, Servizio presidi ospedalieri
    dalle 9 alle 19, Sede Regione, Terza Torre, viale della Fiera 8, Bologna

    lunedì 4 marzo
    altre date 18/3, 8/4, 22/4
    corso "Riduzione del danno: nuove sfide per inizio millennio"
    a cura di Az.USL Bologna
    dalle 15 alle 19, Aula Magna - Ospedale Maggiore, l.go Nigrisoli, Bologna

    mercoledì 6 e mercoledì 20 marzo
    incontri "Pappe, giochi, ninnenanne. Dalle prime cure ai piccoli-grandi passi verso l'autonomia" (incontri per genitori)
    a cura centro anni Magici Asp Irides, Biblioteca Casa di Khaoula, Asl Bologna, Q.re Navile, Istituzione Biblioteche
    alle ore 10, Biblioteca Casa di Khaoula, Via di Corticella 104, Bologna

    giovedì 7 marzo
    seminario "Facciamo crescere il tutore volontario"
    a cura di Regione E.Romagna, CSV Volabo
    dalle 15 alle 18, sede della Regione E.Romagna, viale A.Moro 50, Bologna

    venerdì 8 marzo
    seminario "Mi faccio un TIS" (seminario sul tema degli interventi terapeutici in strada)
    a cura del Consultorio della Fondazione A.Pini, Asp Irides, Asc Insieme, Comune Bologna
    dalle 8,30 alle 14, sala Biagi Q.re S.Stefano, via S.Stefano 119, Bologna

    giovedì 14 marzo
    seminario "La migrazione è fonte di sviluppo culturale per le città? Quali politiche culturali promuovono la costruzione del benessere di comunità?"
    a cura progetto Amitie
    dalle 17.00 alle 19.30, Biblioteca Casa di Khaoula, Via di Corticella 104, Bologna

    mercoledì 19 marzo
    presentazione del volume "Lavami. Uno sguardo equidistante tra allarmismo e indifferenza" di Marco Vignudelli
    a cura Q.re Porto
    alle 18,00, Sala del Quartiere Porto, via dello Scalo 21, Bologna

    mercoledì 20, giovedì 21 marzo
    simposio internazionale "Beyond Humanitarian Narratives: Critical Perspectives
    on Media, Migration, and International Cooperation"

    a cura UniBo e COSPE
    dalle 14 del 20/3 alle 19 del 21/3, Palazzo Hercolani, Strada Maggiore 45, Bologna

    giovedì 21 marzo
    corso "Giornata di approfondimento sulla tematica del Rimpatrio Volontario Assistito"
    a cura di Progetto Remida II, Overseas Onlus,CEFA, Regione Emilia-Romagna
    9.30 alle ore 14.00, presso la Camera di Commercio di Modena, Via Ganaceto 134, Modena

    venerdì 22 marzo
    seminario "Life Puzzle. Il ruolo della famiglia ın Svezia"(pari opportunità, conciliazione tempi famiglia e lavoro)
    a cura di Swedish Institute (ente governativo svedese) nell'ambito della Fiera internazionale del libro per ragazzi
    dalle 10 alle 14, Auditorium Enzo Biagi, Biblioteca Sala Borsa, p.Nettuno 3, Bologna

    venerdì 22 marzo
    seminario " Brutti ma buoni. I benefici economici, sociali e ambientali del recupero dei prodotti invenduti di Coop Adriatica"
    a cura Coop Adriatica
    ore 16, Hotel I Portici, via Indipendenza 69, Bologna

    venerdì 22 marzo
    ciclo "un modo consapevole e sostenibile di produrre e conconsumare"
    incontro "Come difenderci da raggiri e truffe"
    a cura Comune di Bologna, Osservatorio sulla famiglia - Unità di Bologna
    dalle 9,30 alle 12,30,  Centro interculturale Zonarelli, via A. Sacco 14, Bologna

    sabato 23 marzo
    convegno "Togheter contro il razzismo”
    a cura di Retgione E.Romagna, rete Togheter, ass.MondoInsieme
    dalle 9 alle 13, Cinema Lumiere, via Azzo Gardino 65, Bologna

    martedì 26 marzo
    ciclo "un modo consapevole e sostenibile di produrre e conconsumare"
    incontro "Leggere l'etichetta, risparmio qualità consapevolezza"
    a cura Comune di Bologna, Osservatorio sulla famiglia - Unità di Bologna
    dalle 17,30 alle 19,30, Biblioteca Ruffilli, vicolo Bolognetti 2, Bologna

    mercoledì 27 marzo
    spettacolo teatrale "La scelta" ( quattro storie di solidarietà tra etnie durante la sanguinosa guerra in Bosnia)
    a cura di Adottando Bologna ONLUS
    ore 21, cine teatro Orione, via Cimabue 14, Bologna

    venerdì 29 marzo
    conferenza "Una prospettiva economica e nuova sulle differenze di genere", conferenza di Andrea Ichino
    a cura di UniBo centro studi genere ed educazione
    dalle 12,30 alle 14, via Filippo Re 6, sala riunioni del Dipartimento di Scienze dell'Educazione, Bologna

  • 21 Febbraio 2013 | Sanità. Emilia Romagna, nel 2013 alle ASL 7,8 milioni di euro vedi

    Ammontano a 7.850,360 milioni di euro le risorse a disposizione delle Aziende sanitarie dell'Emilia-Romagna per il 2013. Lo stabiliscono la delibera relativa alle Linee di programmazione e il finanziamento delle aziende del servizio sanitario regionale per il 2013, provvedimenti illustrati e approvati nei giorni scorsi a maggioranza (no da M5s, astensione di Pdl e Lega nord) dalla commissione Politiche per la salute e politiche sociali, presieduta da Monica Donini.
    Dell'ammontare delle risorse, come si spiega in una nota, 7.259,590 milioni sono destinati al finanziamento dei Livelli di assistenza; di questi, 310,600 milioni costituiscono la quota consolidata a finanziamento del Fondo regionale per la non autosufficienza (Frna), 68,257 milioni sono riservati al finanziamento del Sistema integrato Servizio sanitario regionale-Universita', 38,240 milioni sono trattenuti a finanziamento delle strutture e delle funzioni regionali e dell'innovazione, 192,620 milioni vanno a garanzia dell'equilibrio economico-finanziario e per la qualificazione dell'assistenza ospedaliera, 50 milioni vengono confermati ad ulteriore finanziamento del Frna. Ancora: 103,550 milioni sono riservati al finanziamento di prestazioni extra-Lea, a sostegno della ricerca degli Irccs regionali, a finanziamento dei costi per i fattori della coagulazione del sangue per il trattamento di pazienti emofilici, al finanziamento degli indennizzi agli emotrasfusi ai sensi della Legge 210/1992.
    Altri 138,103 milioni verranno poi ripartiti tra le Aziende sanitarie in chiusura dell'esercizio 2013: 120 milioni sulla base degli ammortamenti non sterilizzati di competenza dell'esercizio delle immobilizzazioni entrate in produzione entro il 31 dicembre 2009 e 18,103 milioni ai fini del raggiungimento del pareggio di bilancio. Il riparto delle risorse tra le Aziende sanitarie sara' a quota capitaria, per funzioni e progetti a rilievo sovra-aziendale e per specificita' non riflesse dai criteri ordinari di finanziamento.
    L'assessore alle Politiche per la salute, Carlo Lusenti, ha parlato di una situazione che vede "scarsita' di risorse (per il fabbisogno 2013 si devono recuperare 260 milioni) e incertezza normativa a livello nazionale". A questo proposito, ha illustrato "le quattro leve con le quali la Regione si muovera' per affrontare le emergenze di bilancio: ulteriore efficientamento (spesa farmaci, integrazione servizi, e aktri abcira); revisione tariffaria; accordo integrativo regionale con le associazioni di categoria e copertura parziale del turnover (per i servizi di assistenza si prevede una copertura totale)". Mauro Manfredini (Lega nord) si e' soffermato, per chiarimenti sulla realta' modenese, sui ricoveri in trattamento sanitario obbligatorio (Tso) che verranno concentrati tutti nell'ospedale di Baggiovara. Andrea Pollastri (Pdl) ha chiesto invece ragguagli sulla situazione del 118 a Piacenza. Paola Marani (Pd) ha auspicato un accordo con il privato al fine di garantire standard di qualita' dei servizi. Giudizio positivo sulle scelte dell'assessorato e' stato espresso da Giuseppe Paruolo (Pd), che ha anche auspicato "una maggiore informatizzazione dei servizi".
    (canale Welfare agenzia di stampa Dire)

  • 13 Febbraio 2013 | Libri liberi. Una libreria senza registratore di cassa. vedi

    Dimenticate il registratore di cassa. Qui nessuno ci guadagna niente. O ci guadagnano tutti, a seconda dei punti di vista. Perché quando uscirete dal piccolo negozio in via San Petronio Vecchio 57 vi sentirete certamente più ricchi di quando siete entrati. Magari avrete un libro in tasca, magari ne avrete lasciati una ventina, di quelli che da anni appassivano sull' ultimo scaffale del salotto. O forse avrete solo passato due ore a chiacchierare con la titolare, Anna Hilbe, che è sempre felice di conoscere persone nuove, con un libro in mano. Benvenuti alla Libreria dei "libri liberi".
    L' idea alla signora Hilbe è venuta leggendo un articolo apparso proprio su Repubblica il 4 ottobre, in cui si raccontavano i primi due esperimenti di librerie libere al mondo: la Libreria Libors Libres di Madrid, che ha aperto i battenti a settembre, e la The Book Thing di Baltimora, dall' altra parte dell' oceano, forse la prima e più grande "bottega" di libri liberi al mondo, che oggi ospita oltre 150mila volumi. «Ho letto l' articoloe ho subito pensato che era una bellissima idea - spiega Anna Hilbe, che in passato aveva già gestito un' altra libreria, "La Librellula" di Strada Maggiore - Poi passando qui davanti ho visto che stavano ridipingendo questo piccolo negozio. Mi sono informata e l' affitto era molto basso. Così ho deciso di portare i miei libri, e quelli di mio marito».
    Leggi tutto su repubblica.it
    Leggi l'intervista ad Anna Hilbe della Libreria Libri liberi sul sito della rivista Una città
    (fonti repubblica.it e newsletter rivista Una città)

  • 13 Febbraio 2013 | Emilia-Romagna, nel 2011 calano gli sfratti: -8 per cento vedi

    A sorpresa calano gli sfratti in Emilia-Romagna. A dirlo il rapporto dell’Osservatorio Regionale del sistema abitativo. Dopo 10 anni di incremento costante, per la prima volta nel 2011 gli sfratti non solo si arrestano nel loro trend ascendente, ma addirittura diminuiscono. Meno 8% per provvedimenti di sfratto emessi e per sfratti effettivamente eseguiti. Nessuna uscita dalla crisi però: l’emergenza casa rimane, e le 6.485 richieste di sfratto del 2011 sono lì a dimostrarlo: 569 in meno rispetto ai 12 mesi precedenti è vero, ma sempre 1.400 in più rispetto al 2007, ultima annata “felice” prima della crisi economica.
    Un trend, quello regionale, confermato anche dall’andamento nazionale: a gennaio il ministero dell’Interno ha fornito numeri che indicano una diminuzione generalizzata dei provvedimenti di sfratto. Come sempre si tratta di dati che riguardano il 2011. Per il 2012 bisognerà aspettare questa estate. In Italia, dice il rapporto della Scuola superiore dell’amministrazione dell’Interno, i provvedimenti di sfratto sono diminuiti in media del 2,8%. Meno 4,8 invece per quanto riguarda gli sfratti eseguiti.
    Per tornare all’Emilia-Romagna la provincia più colpita nel 2011 è stata quella di Bologna (1.413 provvedimenti), subito tallonata da Modena (1.320), Parma (744) e Reggio Emilia (662). Se il capitolo sfratti accende timide speranze tutte da verificare, le cose vanno decisamente male per quanto riguarda i pignoramenti: 3.722 immobili pignorati nel 2011 contro i 3.547 dell'anno precedente. “Per rendere l’idea della consistenza del fenomeno e per quanto non esista una correlazione diretta fra i due dati – spiega il rapporto regionale – è indicativo paragonare gli oltre 3.500 pignoramenti del 2010 con le 24 mila transazioni di alloggi effettuate con mutui ipotecari nello stesso anno”.
    Approfondisci e scarica il rapporto 2011 nel sito politiche abitative della Regione E.Romagna
    (fonte redattoresociale)

  • 13 Febbraio 2013 | Cittadinanza onoraria ai figli dei migranti vedi

    Il Consiglio comunale di Bologna, nella seduta dell'11 febbraio, ha approvato un ordine del giorno che conferisce la cittadinanza onoraria ai bambini, figli di immigrati, nati in Italia e residenti a Bologna.
    "Il Comune si impegna.....
    - a riconoscere, come atto simbolico, la cittadinanza onoraria ai bambini nati e residenti a Bologna figli di immigrati stranieri quale auspicata premessa di un effettivo riconoscimento della cittadinanza italiana da parte della legislazione nazionale;- a promuovere una cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria a cinque bambine e a cinque bambini in rappresentanza di tutti i bambini nati e residenti a Bologna da immigrati stranieri e rappresentativi fra diverse comunità presenti in città;
    - a continuare il sostegno ad iniziative volte ad incentivare una politica di accoglienza nei confronti di tale fascia di popolazione contribuendo alla realizzazione di una maggiore integrazione sociale."
    Leggi il testo dell'ordine del giorno approvato
    (fonte sito Comune Bologna)

  • 12 Febbraio 2013 | Parte martedì 19 febbraio alle 15 il caffè Alzheimer al Centro sociale Santa Viola vedi

    Parte martedì 19 febbraio alle 15 il caffè Alzheimer al Centro sociale Santa Viola.
    Il "caffé" é un momento di incontro rivolto non solo alle persone con disturbi di memoria o deterioramento cognitivo, ma anche a tutti coloro che sentono il bisogno e il piacere di trascorrere un pomeriggio in compagnia: la partecipazione é libera e gratuita, ad ogni partecipante sarà offerto il caffé.
    Tutti gli incontri iniziano con un momento di accoglienza e a seguire saranno organizzate delle attività in relazione agli interessi e alle specificità del gruppo; saranno creati momenti ludici, di canto e di ballo, alternati ad attività artistico-espressive o di stimolazione cognitiva e psico-motoria
    I parenti possono liberamente accompagnare i propri cari e partecipare attivamente all’iniziativa.
    La sede del Caffè Alzheimer attivo per il territorio dei Quartieri Reno, Borgo Panigale, Saragozza e Porto è presso il Centro sociale "Santa Viola" in via Emilia Ponente 131.

    Per informazioni rivolgersi allo sportello sociale dei quartieri Borgo Panigale, Reno, Porto, Saragozza,
    oppure a Manola Compiani c/o centro Margherita tel. 051 340143, e-mail
    Scarica il volantino dell'iniziativa


    Per approfondire:
    Cosa sono gli Alzheimer Caffè? approfondisci nel sito alzheimer.it (pag.6)
    "Di cafè in cafè", una sorta di Guida ai Caffè Alzheimer, a cura di Volabo (contiene anche i riferimenti alle altre esperienze attive nel territorio bolognese)
    (fonte Servizio sociale territoriale Q.re Borgo Reno)

  • 12 Febbraio 2013 | Contrassegno disabili 3: deroghe per i parcheggi sotto casa. vedi

    Come è noto il Comune ha fissato nuove regole relative al "contrassegno di parcheggio per disabili" (questo il nuovo nome riferito allo standard europeo) e ovviamente l'attenzione, in virtù delle note vicende di cronaca, si è accentrata soprattutto sul tema delle targhe collegabili.
    Un aspetto interessante sono anche le nuove regole per richiedere un parcheggio riservato presso il proprio domicilio da parte di persone fornite di patente B speciale e propietarie di veicoli. Accadeva che una regola del Comune (non concessione se nel raggio di 50 mt esisteva un'altra piazzola) creasse molte difficoltà a chi abitava vicino ad altre persone disabili che avevavo già ottenuto un posto riservato e lo occupavano per grandissima parte della giornata, impedendo di fatto quella "rotazione" sullo stesso parcheggio auspicata dal Comune.
    Questo soprattutto succedeva nel caso di disabili trasportati, magari anziani, che uscivano raramente di casa. Il posto riservato, alla fine, risultava essere utilizzato in maniera molto limitata per le esigenze di trasporto dell'anziano disabile, ma totalmente inutilizzabile per l'altra persona disabile abitante nei paraggi, che però non poteva richiederne a sua volta un'altro.
    Ora questa contraddizione è stata sanata per chi guida ed è proprietario di un veicolo. In questo caso è possibile derogare, previa comunque usuale istruttoria da parte del Comune sulla reale necessità di attivazione del parcheggio riservato.
    Per approfondire
    (fonte sito Comune Bologna e redazione sportello sociale)

  • 12 Febbraio 2013 | Contrassegno disabili 2: nuove regole, si comincia con i tempi di rilascio dei contrassegni nel nuovo formato europeo vedi

    Dal 15 febbraio 2013 per ottenere il contrassegno di parcheggio disabili (nel nuovo formato europeo che entra in vigore da quella data) è necessario anticipare, anche via fax (051/350856), allo Sportello Contrassegni ATC i seguenti documenti:
    - in casi di primo rilascio del contrassegno
    1. istanza redatta come da apposito modulo;   
    2. copia della certificazione rilasciata dal Settore Medico Legale dell'Azienda USL Città di Bologna (riportante parere favorevole al rilascio e indicazione della durata)
    - in caso di rinnovo del contrassegno
    1. istanza redatta come da apposito modulo scaricabile dal link segnalato sotto;
    2. copia del certificato del medico di base che confermi il persistere delle condizioni sanitarie che hanno  dato luogo al rilascio (fatta eccezione per ciechi assoluti e ventesimisti in possesso di certificato di invalidità civile comprovante in maniera inequivocabile lo stato di cecità assoluta o di residuo visivo non superiore a 1/20 oppure di specifica certificazione rilasciata dal Settore Medico Legale dell’Azienda USL Città di Bologna riportante parere favorevole al rilascio e indicazione della durata).
    Il contrassegno sarà rilasciato entro 15 giorni dalla presentazione della richiesta, a condizione che la documentazione presentata sia conforme a quanto richiesto.
    Per ritirare il contrassegno e firmarlo sul retro il titolare dovrà presentarsi personalmente allo Sportello, munito di:
    1. documento di identità valido;
    2. due foto formato tessera uguali e recenti;
    3. vecchio contrassegno (ovviamente solo nel caso di rinnovo).

    In sintesi il nuovo contrassegno nel formato europeo (azzurro) viene rilasciato ai nuovi richiedenti e a coloro che lo rinnovano per scadenza. Ricordiamo che il contrassegno nel vecchio formato (arancione) rimane comunque valido fino a settembre 2015; in casi particolari in cui si renda necessaria la sostituzione prima della naturale scadenza ne può essere fatta documentata richiesta al Comune.

    Per quanto riguarda invece la variazione delle targhe correlate (riduzione da un massimo di 10 ad un massimo di 2) si dovrà ancora attendere una successiva comunicazione del settore Mobilità del Comune.
    Per approfondire
    (fonte sito Comune Bologna e redazione sportello sociale)

  • 12 Febbraio 2013 | Rapporto ISEE 2012 e decreto non approvato vedi

    Settimane di attesa aspettando che il nuovo Isee vedesse la luce. Poi, davanti all'ultima fumata nera sulla riforma, arrivata la scorsa settimana dal Consiglio dei ministri, i tecnici del ministero del Welfare hanno deciso di pubblicare l'ultimo rapporto sull'Indicatore della situazione economica equivalente, stralciando il capitolo con le simulazioni sull'applicazione dei parametri rinnovati, rimasti nel cassetto.
    Ma intanto il documento dà conto delle (poche) luci e delle (tante) ombre che caratterizzano lo strumento oggi in vigore.
    Tre i limiti segnalati nero su bianco nella premessa al rapporto. Innanzitutto, si legge, «l'indicatore mostra scarse capacità selettive nella coda bassa della distribuzione. In particolare, oltre il 10% dei nuclei nel sistema presenta un Isee nullo e comunque per circa un quinto della popolazione Isee l'indicatore non supera i 3mila euro». In secondo luogo, le "anomalie" nel calcolo della componente patrimoniale: «per quasi il 60% della popolazione Isee il patrimonio non ha alcun effetto sul valore dell'indicatore». In particolare per il patrimonio mobiliare, l'indagine del ministero rileva come nel Mezzogiorno «il 96% delle persone dichiari di non possedere nemmeno un conto corrente o un libretto di deposito». Terzo rilievo: le differenze nel tenore di vita non trovano riscontro nell'Isee. Tanto che le famiglie dei lavoratori dipendenti hanno un valore molto simile in media a quello degli autonomi, mentre «il patrimonio anche solo immobiliare di questi ultimi è pari in media a più del doppio di quello dei primi».
    Leggi tutto su IlSole24h sanità
    Scarica il report nel sito del Ministero Lavoro e politiche sociali

    Oltre al Rapporto ISEE sopra citato il Ministero ha reso pubblica anche la Bozza del DPCM sull'ISEE: "Lo offriamo alla riflessione pubblica come strumento conoscitivo". Scarica il testo del DPCM

    Per approfondire:
    ISEE, un indicatore da salvare (riformato)
    La Lombardia non ha voluto il nuovo ISEE

    (fonti: IlSole24h-sanità, vita.it, laVoce.info)

  • 12 Febbraio 2013 | Approvato il nuovo regolamento alloggi ERP. Disciplina transitoria. vedi

    Con deliberazione di Consiglio Comunale O.d.G. nr. 3/2013 del 21.01.2013 è stato approvato il nuovo “Regolamento per l’assegnazione e la gestione degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica”.
    Il regolamento è esecutivo dal 2 febbraio 2013; il testo è scaricabile dal nodo Casa del sito del Comune
    Il regolamento precedente continua ad essere applicata per le assegnazioni degli alloggi sulla graduatoria ERP9, esecutiva ed attualmente in gestione al settore servizi per l’abitare, fino ad approvazione della prima graduatoria formata sulla base della nuova disciplina.
    E' stato intanto proposto alla Giunta comunale uno schema di delibera sugli aspetti legati alla attribuzione dei punteggi per le graduatorie e sono in corso le attività tecniche per la predisposizione degli strumenti e tecnologie per emanare l’avviso pubblico per la formazione della nuova prima graduatoria mediante presentazione di domande on line presso le sedi sindacali convenzionate su portale web dedicato del Comune di Bologna. I cittadini dovranno munirsi di apposita Casella di Posta Elettronica Certificata (PEC) gratuita. Non appena definiti gli aspetti tecnici verranno fornite e diffuse informazioni sulle modalità di acquisizione della PEC gratuita e la presentazione delle domande.
    (fonte settore servizi per l'abitare Comune Bologna)

  • 12 Febbraio 2013 | Il volontariato in E.Romagna nell'area della esecuzione penale vedi

    "Pur in una situazione difficile nel sistema penitenziario nazionale e regionale, in Emilia Romagna da anni si è avviato un alto livello di collaborazione tra Regione, Amministrazione Penitenziaria, Enti Locali, perché siamo convinti che sia l’unica strada possibile per renderlo effettivamente un luogo di rieducazione e reinserimento sociale così come previsto dall’Ordinamento Penitenziario.
    In questo contesto il Volontariato assume un ruolo fondamentale rappresentando un valore sociale indispensabile per l’attuazione di progetti e di attività altrimenti irrealizzabili.
    L’attività volontaria di tante persone che, in forma associata o singolarmente, offrono parte del loro tempo a favore delle persone detenute, rappresenta inoltre un’espressione di partecipazione, di pluralismo e di solidarietà a cui la legge 266 del ’91 attribuisce pari dignità che riconosce alle Amministrazioni della giustizia e agli Enti Locali anche per la realizzazione del reinserimento sociale delle persone in esecuzione penale.
    In regione già nel protocollo del ’98 tra la Regione Emilia-Romagna e l’allora Ministero di Grazia e Giustizia veniva riconosciuto l’importanza e il ruolo del Volontariato e dell’Associazionismo".
    Una mappatura a cura della Regione del volontariato che opera nell'ambito della realtà carcerario. Informazioni suddivise per provincia e per tipo di attività.
    Scarica il fascicolo
    (fonte newsletter sociale.emilia-romagna.it)

  • 7 Febbraio 2013 | Barriere architettoniche: da giugno la riforma del condominio vedi

    La riforma del condominio è legge. parte il nuovo codice del condominio, ma in tema di barriere architettoniche c'è ancora poca chiarezza.
    La legge 11 dicembre 2012, n. 220, “Modifiche alla disciplina del condominio negli edifici”, è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 293 del 17/12/2012; le nuove norme entrano in vigore il 18 giugno 2013.
    La riforma interviene anche sul tema delle barriere, in particolare sulle maggioranze necessarie nelle votazioni condominiali. Attualmente le interpretazioni non sono univoche, anche per difformità interpretative già precedentemente esistenti in merito alla legge 13/89 che disciplina, all'art.2, le maggioranze nelle votazioni condominiali in cui qall'odg sia presente il tema di interventi per abbattere o superare barriere architettoniche.
    L'invito è quello di approfondire ed informarsi data la scadenza del 18 giugno p.v.
    Leggi nel sito condominio e locazioni
    Leggi nel sito del CRIBA
    Leggi su superabile
    Leggi il testo di legge
    (fonte redazione sportello sociale)

  • 7 Febbraio 2013 | I progetti del tavolo "Benessere e inclusione sociale" del Piano strategico metropolitano di Bologna vedi

    Dall’housing sociale alla prevenzione sanitaria attraverso la mappatura del genoma umano, passando per il progetto tagesmutter e la riconversione 100% bio delle mense scolastiche bolognesi. Sono 105 i progetti presentati da associazioni, cittadini e istituzioni al tavolo “Benessere e inclusione sociale” del Piano strategico metropolitano. Un processo che si animerà dopo il forum metropolitano del 9 febbraio, quando in una grande assemblea pubblica ci sarà modo di discutere e confrontarsi sui progressi del Piano.
    Dopo quella data si formeranno i 28 gruppi di lavoro che entro quest'estate sintetizzeranno i progetti presentati in 17 linee di indirizzo e 70 linee d’azione. Un compito difficile, visto che nessuna delle proposte è stata scartata. I gruppi di lavoro punteranno piuttosto sull'integrazione di progetti simili tra loro.
    Le proposte che riguardano il welfare sono 105: 34 presentate dalle istituzioni, 71 da associazioni e gruppi di cittadini.
    Tra i temi principali la riprogettazione dei servizi sociali per renderli più flessibili e di facile accesso per le persone disagiate. Per quanto riguarda il social housing tra le proposte spicca il piano metropolitano del Comune di Bologna per l’abitare sociale e la riqualificazione del patrimonio esistente.
    Alloggi di transizione e progetti per l'autonomia abitativa di persone disabili adulte sono invece i progetti delle associazioni. Nella sezione “Bambini e bambine” anche la creazione del servizio di tagesmutter e la preparazione di pasti 100% biologici in tutte le mense scolastiche di Bologna.
    C’è poi la macro area che riguarda i servizi alle persone, tutti da ripensare e rendere più flessibili e di facile accesso. Il Comune di Bologna in questo campo propone un progetto ormai avviato, quello della fusione delle tre Asp, Irides, Giovanni XXIII e Poveri Vergognosi, in un’unica azienda cittadina. Altra idea, presentata da Arcilesbica, quella di una serie di campagne di sensibilizzazione su tematiche lgbit in ospedali e consultori. Tra i 105 progetti anche proposte ad alto contenuto tecnologico, come quella di uno “screening preventivo di patologie attraverso la mappatura genomica della popolazione”, presentata dalla Rete Alta Tecnologia Emilia-Romagna. Infine ci sono le proposte per ridurre la dispersione scolastica, e per alfabetizzare e formare le fasce sociali più disagiate.
    Visita le pagine del sito del Comune dedicate al Piano strategico metropolitano
    (fonte agenzia redattoresociale)

  • 7 Febbraio 2013 | Imparare ad usare internet: nelle biblioteche e allo sportello lavoro vedi

    Ti serve un aiuto per usare internet e la posta elettronica? Da oggi, gratuitamente, in alcune biblioteche del Comune di Bologna, puoi trovare dei facilitatori digitali, persone preparate per aiutarti ad imparare ad utilizzare il computer e la rete per soddisfare i tuoi bisogni. Con il loro aiuto potrai cercare informazioni, compilare moduli, utilizzare i servizi e dialogare con gli amici.
    Il servizio è attivo nelle biblioteche e negli orari indicati in questa pagina.
    E' obbligatoria la prenotazione direttamente in biblioteca o per telefono.

    Anche lo Sportello Lavoro del Comune di Bologna promuove corsi e laboratori, esclusivamente rivolti ai propri utenti, per imparare l'uso del computer e di internet per cercare lavoro.
    Per i corsi dello sportello lavoro approfondisci qui
    Per approfondire il tema dell'uso delle nuove tecnologie e la ricerca del lavoro visita questa pagina del nodo Lavoro e orientamento del sito del Comune
    (fonte Sportello lavoro Comune Bologna)

  • 7 Febbraio 2013 | Operatori socio sanitari OSS: attenzione ai corsi non autorizzati dalla Regione vedi

    La Regione Emilia-Romagna a seguito delle segnalazioni ricevute ha precisato che la qualifica di Operatore socio sanitario si può conseguire solo con la frequenza di corsi realizzati da enti.
    I cittadini interessati possono richiedere agli Enti o alla stessa Regione il documento che attesta l'attività ed autorizza il soggetto formativo a svolgerla.
    Informazioni relativamente alla qualifica di Oss si trovano presso l'Ufficio relazione con il pubblico regionale (viale Aldo Moro 52, Bologna - numero verde 800 955157, e-mail urp@regione.emilia-romagna.it ) e sul portale regionale Formazione e lavoro.
    Leggi tutto nel sito della Regione E.Romagna
    (fonte newsletter Regione E.Romagna)

  • 6 Febbraio 2013 | Arrivati in redazione (febbraio 2013) vedi

    Le riviste, i libri, il materiale audiovisivo, i rapporti di ricerca, le newsletter ed altro utili nel lavoro in campo sociale

    LIBRI - "Obiettivo salute": il catalogo dei progetti AUSL Bologna di educazione alla salute
    E' on line il catalogo "Obiettivo salute", con i progetti di educazione alla salute e dei corsi di formazione dell’Azienda USL di Bologna rivolto a Enti, Scuole e Associazioni per l'anno 2012-2013. Il catalogo, promosso dall'Azienda Usl, si propone di diffondere le proposte educativoformative che affrontano diverse tematiche di rilevante interesse per la salute pubblica; sono indirizzate alle varie componenti dell’organizzazione sociale e scolastica territoriale (Enti e realtà associative locali, Scuole di ogni ordine e grado).

    LIBRI - "Idee e propopste per la programmazione sociale e sanitaria 2012-2015. Il percorso dell'associazionismo, della cooperazione e del volontariato della provincia di Bologna 2011-2012", a cura provincia Bololgna, CTSS, Csv Volabo, Forum terzo settore, centrali cooperative, Comitato paritetico volontariato
    Il lavoro - ideato nell'ambito del Tavolo del Confronto con il Terzo Settore1 costituito dalla Conferenza Territoriale sociale e sanitaria della Provincia di Bologna - è frutto di un percorso di partecipazione del Terzo settore alla programmazione sociale e sanitaria del prossimo triennio.
    L'esperienza realizzata ha diversi pregi, fra cui quello di avere coinvolto nei gruppi di lavoro in cui si è articolato il percorso partecipativo, diversi attori del Terzo settore - associazionismo, volontariato, cooperazione sociale - che si sono confrontati in merito ai cinque temi affrontati: coesione sociale, politiche educative, anziani, disabilità e salute mentale, prevenzione, e sono pervenuti all'elaborazione del documento.

    LIBRI - "Politiche familiari europee", a cura di R.Prandini, Presidenza Consiglio Ministri-Dip.politiche famiglia-osservatprio nazionale famiglia, Carocci editore, 2012
    Dopo una riflessione sulla condizione delle famiglie dell’area OECD, sono presentati saggi di studiosi e amministratori pubblici italiani e stranieri che analizzano le buone pratiche, i sistemi di partnership e i principi di governance delle politiche familiari in Germania, Francia e Spagna. Non manca una riflessione sulla possibilità di istituire a livello europeo una “Alleanza per la famiglia” per attivare e responsabilizzare in modo innovativo ogni attore sociale. Infine vengono esaminati il contributo che l’Italia può dare a un politica familiare europea e le idee che il nostro Paese può apprendere dalle società europee studiate per implementare il suo sistema di sostegno alla famiglia

    RIVISTE - La professione sociale, n.43, giugno 2012, a cura di CESDISS
    Speciale: gli interventi di servizio sociale nella calamità naturali

    RIVISTE - Animazione sociale, n.268, dicembre 2012, a cura Gruppo Abele
    In questo numero: Muioversi dal pre-visto all'imperevedibile; la comunitò vulnerabile aprev al letgame; faqre il dirigente di servizi nel tempo dell'incertezza; amministratore sociale di quartiere; cosa dicono le storie di grave marginalità

    RIVISTE - Prospettive sociali e sanitarie, n.1, 2013, a cura di IRS
    In questo numero: Famiglie e politiche sociali fragili equilibri, Reti di cura nell'area delle dipendenze; Condivisione delle scelte in oncologia; a proposito di educatori

    RIVISTE - HP-Accaparlante, n.4, 2012, a cura CDH Bologna
    In questo numero: Alieno è...quando l'alieno è nel quotidiano: la diversità spiegata dalla fantascienza


  • 30 Gennaio 2013 | Newsletter sportelli sociali: è uscito il numero di gennaio con uno speciale sui padri separati vedi

    E' uscito il numero di gennaio della Newsletter Sportelli Sociali, lo strumento mensile di informazione e approfondimento, a livello locale e nazionale, a cura della Redazione Sportelli Sociali del Comune di Bologna.

    Da evidenziare in questo numero una scheda informativa sul tema dei padri separati, che si propone di effettuare una prima ricognizione delle risorse documentative presenti in rete. La scheda si articola infatti in cinque sezioni: la prima dedicata a dati e ricerche che contengono elementi di
    riflessione su questo tema; la seconda ai servizi e le iniziative attivati in Emilia Romagna e nelle altre Regioni; la terza alle associazioni che si occupano del tema, sia nell'ambito del mutuo aiuto che della tutela. A seguire una breve sezione bibliografica con proposte per adulti e ragazzi e un breve accenno alla filmografia. Nell'ultima parte, infine, un ampio approfondimento dedicato al dibattito sui media (TV, giornali, riviste, radio): dalle inchieste realizzate, alle cronache, alle storie di vita, ai progetti.

    Non mancano poi nella nuova Newsletter i consueti appuntamenti con le news di attualità sui temi dei minori, degli anziani, dei nuovi cittadini, della disabilità e delle politiche sociali e sanitarie. E ancora gli aggiornamenti e le novità sui servizi promossi dal Comune di Bologna e dalla Regione.
    Infine le nostre rubriche sul carcere, i giovani, i dati sociali, la documentazione e le nuove sezioni di approfondimento dedicate a due temi di particolare attualità: i nuovi stili di vita e il welfare aziendale.


    Scarica la newsletter (n. 17, gennaio 2013)


    Scarica la Scheda informativa sui padri separati


  • 30 Gennaio 2013 | Rinnovo abbonamenti T-per (ex Atc) a tariffe agevolate per anziani, disabili e altre categorie vedi

    Parte dal 1 febbraio la fase di rinnovo degli abbonamenti al trasporto pubblico per l'anno 2013.
    Nel modulo allegato le istruzioni sui tempi e modi relativi a:
    - richiesta di rinnovo abbonamento con presentazione allo sportello del modulo di autocertificazione precompilato
    - richiesta di abbonamento con compilazione assistita del modulo di autocertificazione  (anziani presso biglietteria via IV novembre come da calendario; disabili presso le associazioni di categoria che effettuano questo servizio)
    Per informazioni: Call Center Tper 051.290.290, tutti i giorni dalle 7.00 alle 20.00

    Oltre a disabili e anziani, utenze largamente prioritarie di questo tipo di interventi, gli stessi sono aperti anche ad altre categorie:
    - cittadini insigniti del cavalierato dell'Ordine di Vittorio Veneto e vedove di caduti in guerra e dei caduti per cause di servizio
    - ex deportati nei campi di sterminio nazisti o perseguitati per motivi politici, religiosi o razziali
    - richiedenti e titolari di protezione internazionale (richiedenti asilo, status rifugiato/asilo politico, protezione sussidiaria), così come definiti nel D. Lgs. 28/01/2008, n. 25, titolari di permessi per motivi umanitari rilasciati a seguito di proposta delle Commissioni Territoriali Riconoscimento Protezione Internazionale o ex art.20 D. Lgs 286/98, in possesso di certificazione rilasciata dai servizi sociali del Comune in cui i destinatari risultano residenti o a qualunque titolo domiciliati, attestante la presenza di un progetto di inserimento sociale pari ad un anno eventualmente prorogabile di un ulteriore anno
    (fonte redazione sportelli sociali)

  • 30 Gennaio 2013 | Convegni, corsi, conferenze sociali a Bologna (febbraio 2013) vedi

    I convegni, i seminari, le conferenze, le presentazioni di libri, i corsio utili per il lavoro in campo sociale, durante il mese di febbraio a Bologna

    venerdì 1 febbraio
    convegno "Giovani e mercato del lavoro"
    a cura Dip.sociologia UniBo
    dalle 10 alle 18, Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia
    Scuola di Scienze Politiche, Università di Bologna, Strada Maggiore 45, Bologna

    sabato 2 febbraio
    seminario "Costruiamo il nostro futuro: Il Centro Servizi del Volontariato di Bologna incontra il volontariato e il terzo settore"
    a cura CSV Volabo
    dalle 9,30 alle 13, via Scipione dal Ferro 4, sala Auditorium

    lunedì 4 febbraio
    convegno "Emergenza carceri: pacchetto Severino e prospettive di riforma"
    a cura di Regione Emilia-Romagna e Alma mater studiorum università di Bologna
    dalle ore 14.00 alle ore 19.00, Scuola di giurisprudenza, Sala delle Armi, via Zamboni 22, Bologna

    martedì 5 febbraio
    presentazione del "Rapporto annuale SPRAR 2012" (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati)
    a cura SPRAR e Comune di Bologna
    dalle 10 alle 12,30, Cappella Farnese, palazzo d'Accursio, piazza Maggiore 3, Bologna

    mercoledì 6 febbraio
    seminario "Contro le  mutilazioni genitali rfemminili. Ruolo dei servizi socio-sanitari"
    a cura di azienda USL di Bologna
    dalle ore 9 alle 13, sede della Regione Emilia-Romagna, terza Torre, Viale della Fiera 8, Bologna

    mercoledì 6 febbraio
    presentazione del volume "Vissuti di Qualità" di Simona Lopapa, edizioni Pendragon
    a cura di Ed.Pendragon, UILDM Bologna
    alle 18,00, Libreria Irnerio-Ubik, Via Irnerio 27, Bologna

    venerdì 8 febbraio
    seminario "Crisi economica e processi di impoverimento"
    a cura Assessorato regionale alle politiche sociali e Agenzia sanitaria e sociale
    dalle 9,30 alle 14, Viale Aldo Moro 30, Aula Magna Regione E.Romagna,  Bologna

    venerdì 15 febbraio
    seminario "Donne e uomini nelle professioni. Uguali o diversi?"
    a cura Consigliere di parità regionali
    dalle 10 alle 13, Sala Polivalente, Regione Emilia Romagna, Viale A.Moro 50, Bologna

    venerdì 15 e sabato 16 febbraio
    convegno "Interventi e interpretazioni nel lavoro analitico con i bambini e gli adolescenti"
    a cura di SPI società psicoanalitica italiana
    dalle 15 alle 18 e dalle 9 alle 17, Dipartimento di Psicologia, via Berti Pichat 5
    e Dipartimento di Scienze della Educazione, via Filippo Re 6, Bologna

    sabato 23 febbraio
    presentazione del volume "Chi è la più cattiva del reame? Figlie, madri, matrigne nelle nuove famiglie”, di Laura Pigozzi
    promosso da Ass.ne Officina mentis
    dalle 10 alle 12, Sala Silentium, Vicolo Bolognetti 2, Bologna

    mercoledì 27 febbraio
    conferenza "Genere e welfare negli Stati Uniti. Un percorso dal primo Novecento a oggi"
    a cura Centro studi genere ed educazione
    dalle 12,30 alle 14, via Filippo Re 6, sala riunioni del Dipartimento di Scienze dell'Educazione, Bologna

    giovedì 28 febbraio
    seminario "In che modo il dialogo inter-religioso, la valorizzazione e il rispetto delle differenze religiose possono promuovere l’inclusione sociale e la partecipazione?", nell'ambito del Progetto Amitie
    a cura progetto Amitie
    dalle 17 alle 19,30, Urban Center, Salaborsa, Piazza Nettuno 3, Bologna

     

  • 29 Gennaio 2013 | Borse di studio allievi delle classi 1 e 2 delle superiori vedi

    La Provincia di Bologna, su indicazioni regionali, ha emesso il bando per le borse di studio realtive agli studenti delle classi prime e seconde delle scuole medie superiori.
    Requisito fondamentale per partecipare al bando è in ISEE del nucleo famigliare, riferito esclusivamente ai redditi dell’anno 2011, non superiore ad euro 10.632,94.
    Gli studenti aventi diritto che abbiano conseguito al termine dell’a.s. 2011/12, una media pari o superiore a "sette", potranno godere di una maggiorazione del 25% sull’importo stabilito.
    La domanda, redatta su apposito modulo deve essere consegnata alle segreteria delle scuole frequentate improrogabilmente entro e non oltre le ore 13,00 di mercoledi’ 27 febbraio 2013.
    La modulistica si può reperire presso gli Sportelli del cittadino/Urp, presso le segreterie delle scuole, o scaricare dai siti di Provincia (albo pretorio) e Comune (nodo scuola ed educazione).
    Scarica il bando
    Scarica la modulistica
    (fonte Provincia di Bologna, redazione sportello sociale)

  • 25 Gennaio 2013 | 27 gennaio 1945 - 27 gennaio 2013. La fatica dolorosa di guardare. Storia e ricordi personali. vedi

    L’istituzione della Giornata della memoria è avvenuta attraverso l’approvazione della Legge n° 211 del 20 luglio 2000 "Istituzione del Giorno della Memoria" in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti.
    L’obiettivo definito nel 2° articolo è quello che in questa occasione siano organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere.
    Pur con uno sguardo particolare al mondo della scuola in questi anni la sensibilità, l’attenzione rispetto a questo momento terribile della nostra storia passata è cresciuto.
    Il ritrovamento della documentazione dell’esercito tedesco, le testimonianze scritte ed i video registrati, i libri scritti dai diretti testimoni ci riportano a 68 anni fa quando l’Armata Rossa aprì i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz e fu svelato l’orrore compiuto.

    Cosa significa per noi, generazioni nate nel dopoguerra, ricordare la giornata della memoria?
    Personalmente da quando è stata istituita significa ripercorrere un viaggio nel tempo a ritroso fino a ritrovare i racconti, i ricordi dei familiari che hanno vissuto sulla loro pelle la 2° guerra mondiale.
    Non è un caso che le immagini della vita quotidiana del film “L’uomo che verrà” le ho sentite mie come se le avessi vissute, con momenti della quotidianità contadina vissute nella mia infanzia grazie ai miei nonni ed ai loro fratelli.
    Sono loro che hanno vissuto quel periodo sulla propria pelle, la fame, i bombardamenti, la deportazioni.
    Il nonno fu mandato a combattere in Albania ed in Grecia e poi deportato in Germania.
    Dopo la liberazione tornò a casa pelle ed ossa, riuscì a sopravvivere mangiando le bucce delle patate.
    Non ha mai raccontato altri episodi, se insistevi lui si stizziva.
    Me lo ricordo silenzioso, con la sigaretta in bocca, ma suoi occhi buoni non erano mai indifferenti. Chissà cosa hanno visto, che cosa ha dovuto sopportare.
    Forse il silenzio fu il modo per proteggersi, per ritrovare un equilibrio e per proteggere anche noi.
    Era una persona estremamente dignitosa, come sua moglie, che ha vissuto molto tempo con il paese occupato dai tedeschi; uno in particolare, ammalato, andava da loro a prendere le uova e questo la faceva sentire un minimo protetta dai rastrellamenti.
    L'istituzione della giornata della memoria mi ha in qualche modo smosso, ora sento la responsabilità di mantenere questi ritagli di memoria, ma anche di conoscere ciò che è successo.
    Perché a volte queste atrocità paiono inimmaginabili.
    Ho letto, e leggo tuttora libri di testimonianza… ho ancora difficoltà con le fotografie. Qualche anno fa mi fu regalato il libro con le immagini di Auschwitz, ma quando lo apro non riesco a proseguire, dopo alcune pagine mi fermo, la rabbia e l’orrore mi fanno sentire impotente.
    (fabrizia capitani, assistente sociale, az.ospedaliera S.Orsola/Malpighi)


    Guardare: Album Auschwitz
    Guardare: testimonianze di chi si è salvato “per caso”

    Dire che Auschwitz è "indicibile" o "incomprensibile"
    equivale a euphemeim,
    ad adorarlo in silenzio,
    come si fa con un dio;
    significa, cioè, [...] contribuire alla sua gloria.
    Noi, invece, non ci vergognamo
    di tenere fisso lo sguardo nell'inenarrabile.
    Anche a costo di scoprire che ciò che il male sa di sé,
    lo troviamo facilmente anche in noi.
    [Giorgio Agamben, Quel che resta di Auschwitz]

     

  • 23 Gennaio 2013 | Le famiglie non arrivano a fine mese: 2013 anno di sconti nei supermarket vedi

    Riportiamo di seguito alcune notizie apparse su siti e agenzie relative agli sconti sulla spesa praticati da alcune delle più grandi catene di distribuzione:

    Carrefour
    Carrefour taglia l'Iva del 4 e del 10% a famiglie numerose e anziani. Lo sconto partirà da venerdì prossimo e potrebbe coprire l'intero anno. «Vedremo come procederà – osserva Giuseppe Brambilla di Civesio, ad di Carrefour Italia – e poi a fino marzo decideremo se prorogare l'iniziativa per tutto il 2013. Non abbiamo fini commerciali ma vogliamo dare una mano alle persone in difficoltà che, stando alle nostre carte fedeltà, sono 900mila su 3,5 milioni». La promozione taglia Iva costerà a Carrefour 12 milioni l'anno.
    Di fatto l'iniziativa di Carrefour segue quelle di Esselunga che prevedevano, questa estate, un bonus di 8 euro ogni 50 euro di spesa e, oggi, un buono sconto di 8 euro ogni 40 di spesa. Tuttavia dell'iniziativa a favore dei bisognosi Brambilla ne aveva parlato per la prima volta un paio di anni fa (da presidente di Indicod Ecr) e la proposta, anche per un aiuto governativo, era stata girata all'ex ministro Tremonti. Che la ignorò. Dopo i casi Esselunga e Carrefour ora c'è da attendersi una reazione anche da parte delle altre catene commerciali.
    L'iniziativa pro bisognosi di Carrefour Italia verrà avviata dal 18 gennaio e terminerà il 31 marzo. Coinvolti tutti i 1.204 punti vendita al dettaglio del gruppo (Iper, Market, Express) diretti e franchising: si praticherà lo sconto dell'Iva ai clienti con oltre 65 anni di età e ai nuclei familiari di 5 o più componenti (basta un certificato o l'autocertificazione). Lo sconto sarà praticato sui prodotti di macelleria, pescheria, frutta, verdura, salumi, formaggi e pane fresco: si tratta di oltre 4.500 prodotti alimentari freschi, l'80% dei quali di provenienza nazionale o regionale, che rappresentano circa il 65% dei prodotti alimentari normalmente acquistati da una famiglia italiana.
    In media si tratta di uno sconto sui reparti del 7%, per un risparmio stimato di 150-200 euro l'anno per gli over 65 e un risparmio di 350-500 euro l'anno per le famiglie numerose. Lo sconto sarà cumulabile con le altre promozioni in corso nei punti vendita. Un aiuto che arriva dopo un 2012 molto difficile per la grande distribuzione e che si è chiuso con un calo dell'1,5% dei volumi di vendita e con un risparmio di 1,1 miliardi di euro sui prodotti confezionati grazie alle promozioni (la pressione è al 27%).
    Perchè questa iniziativa? «Per queste due categorie di clienti – risponde Brambilla – il potere d'acquisto è stato eroso dalla crisi economica, dagli aumenti delle tariffe e della pressione fiscale. Diamo una mano, ma sarebbe necessario che anche le forniture di energia, le autostrade e le assicurazioni garantissero la stessa trasparenza del largo consumo».
    In Italia sono oltre 1,4 milioni le famiglie con più di 5 componenti (5,6%) e 12 milioni gli over 65 anni (circa il 20,6 % della popolazione). E stando all'Istat, oltre il 40% degli over 65 vive con meno di mille euro al mese. Mentre sono più del 28% le famiglie con oltre 5 componenti che vivono in situazione di difficoltà.
    Il gruppo Carrefour, primo distributore in Europa e secondo nel mondo, opera in Italia con 1.224 esercizi e nei primi 9 mesi del 2012 la filiale italiana ha realizzato vendite per 4,22 miliardi.
    Approfondisci nel sito Carrefour

    Esselunga
    L’iniziativa Carrefour segue da vicino quella di Esselunga che l’estate scorsa aveva praticato uno sconto lineare e incondizionato di 8 € su ogni spesa che avesse raggiunto il valore complessivo di 50 € e che ora rilancia praticando lo stesso conto di 8 € ma su una spesa di 40 € garantendo così uno sconto secco del 20%.
    Approfondisci nel sito Esselunga


    Coop Adriatica
    Anche nel 2013, i consumatori che hanno diritto alla Social card potranno utilizzarla per pagare la spesa negli ipercoop e nei supermercati di Coop Adriatica. A tutti i possessori della tessera, inoltre, la cooperativa riconoscerà uno sconto aggiuntivo del 5% su una spesa massima di 40 euro mensili. E in corso anche la promozione solidale, lanciata nel 2009, per i lavoratori colpiti dalla crisi: buoni sconto del 10%, validi su una spesa settimanale di massimo 60 euro, di cui possono usufruire persone disoccupate, licenziate, precarie o in cassa integrazione.
    Approfondisci nel sito di Coop Adriatica

    Altri suggerimenti e approfondimenti nel sito Consumatori della Regione E.Romagna
    (fonti Sole 24h e redazione sportelli sociali)

  • 23 Gennaio 2013 | Vicino a chi sta vicino: corso gratuito per familiari che assistono a domicilio un proprio caro vedi

    A Bologna un corso organizzato dalla Fondazione ANT rivolto a tutte le persone che assistono a domicilio un loro Caro ammalato di tumore o di qualsiasi altra patologia gravemente invalidante.
    Obiettivo del corso è aiutare i familiari ad affrontare la malattia dei loro congiunti fornendo indicazioni utili rispetto all’assistenza di base e alla gestione emotiva della situazione.
    Il corso è gratuito ma per partecipare è necessaria l'iscrizione, 60 i posti disponibili.
    Il corso è suddiviso in 7 moduli da un'ora e mezza con cadenza settimanale (i mercoledì 6, 13, 20, 27 marzo e 3, 10, 17 aprile 2013). Si svolgerà presso l'Aula Magna SACMI della Fondazione ANT in Via Jacopo di Paolo, 36 - 40128 Bologna.
    Gli incontri, condotti da esperti del settore, prevedono momenti di discussione con spazi dedicati alle domande dei partecipanti.
    Il corso è tenuto da operatori sanitari della Fondazione ANT (medici, psicologi, infermieri e assistenti sociali).
    Per partecipare è necessario iscriversi ai seguenti recapiti:
    Tel. 051 7190132 - Fax 051 377586 , e-mail: formazione@ant.it
    (fonte newsletter quotidiano sanità)

  • 23 Gennaio 2013 | ANCI: chiarezza su assegno INPS per famiglie numerose e lungosoggiornanti vedi

    L’ANCI interviene sulla vicenda dell’accesso dei cittadini di Paesi terzi lungo soggiornanti all’assegno INPS a favore dei nuclei familiari numerosi. Si tratta di un assegno annuale che i Comuni concedono alle famiglie che hanno almeno tre figli minori e un reddito basso e che poi viene erogato dall’INPS.
    La domanda per l’erogazione del beneficio deve essere presentata al Comune di residenza da uno dei due genitori, entro il termine perentorio del 31 gennaio dell’anno successivo a quello per il quale è richiesto il beneficio. I Comuni sono dunque titolari del potere concessorio del beneficio, il quale tuttavia viene successivamente erogato dall’INPS sulla base degli elenchi dei nominativi trasmessi dai Comuni.
    La normativa italiana riserva tale assegno ai soli cittadini italiani o di altri Paesi membri dell’Unione europea, ma tale assegno spetterebbe anche ai cittadini extracomunitari titolari di una carta di soggiorno o del permesso di soggiorno CE per lungo soggiornanti, sulla base del principio di parità di trattamento in materia di prestazioni sociali previsto dall’art. 11 della direttiva europea n. 109/2003, così come hanno affermato diverse sentenze di tribunali italiani. Tuttavia, l’Inps e le autorità ministeriali continuando a sostenere che questa prestazione assistenziale è riservata unicamente ai italiani e comunitari, dando dunque istruzioni ai Comuni di non concedere l’assegno ai cittadini di Paesi terzi anche se lungosoggiornanti.
    Leggi tutto sul sito CIRDI
    (fonte newsletter CIRDI)

  • 23 Gennaio 2013 | Minori stranieri e iscrizione al SSN: arriva l’accordo Stato-Regioni vedi

    I minori stranieri senza permesso di soggiorno devono essere iscritti al Servizio sanitario nazionale
    Lo prevede un accordo sancito dalla Conferenza Stato-Regioni, nell’ottica, come spiega il ministro della Salute Balduzzi, di «concretizzare l’articolo 32 della Costituzione, perché nessuno sia escluso dalla assistenza in un’ottica di equità e giustizia».
    Fino ad oggi l’assistenza per i piccoli irregolari era prevista senza un riconoscimento ufficiale nell’ambito del SSN e dunque senza la possibilità di accedere a cure continuative da parte di un pediatra di base.
    Leggi tutto nel sito del CIRDI
    (fonte newsletter Osservatorio immigrazioni)

  • 23 Gennaio 2013 | Disabili e lavoro: parte il confronto ma sugli esoneri è scontro vedi

    E' il tema dell'allargamento dei possibili esoneri a tenere banco nel confronto tra Governo, sindacati, associazioni sulla applicazione della legge 68/99.

    Disabili, lavoro e “esoneri parziali”: al via il tavolo di confronto
    Scoraggiare il ricorso agli “esoneri parziali”, favorendo e potenziando la creazione di posti di lavoro per le persone con disabilità: è stato questo il tema dell'incontro di una delegazione della Cisl con il ministro Elsa Fornero e il sottosegretario  Maria Cecilia Guerra, che si è svolto lunedì su richiesta del sindacato: un vero e proprio tavolo di confronto, per affrontare la questione degli abusi nel ricorso a questa che, per molte aziende, è una vera e propria “scappatoia”. Gli “esoneri parziali” consistono infatti nella possibilità per le imprese di essere parzialmente sollevate dagli obblighi di assunzione previsti dalla legge 68/99, in cambio di un contributo oneroso. Al fine di prevenire e contrastare gli abusi a questo istituto, la Cisl ha richiesto la verifica, da parte dei servizi competenti, della reale impossibilità delle aziende di avviare al lavoro persone con disabilità, tenendo conto anche della possibile adozione di eventuali "accomodamenti ragionevoli" , che la Convenzione Onu definisce come le modifiche e gli adattamenti necessarie, che non impongano un onere sproporzionato, per assicurare il godimento e l'esercizio dei diritti umani e delle libertà fondamentali.
    “Interessante - scrive la Cisl, riferendo dell'incontro - anche il potenziamento del ricorso al sistema delle cosiddette 'convenzioni di esternalizzazione' (ex articolo 12 e 12-bis L.68, ex art.14 D.276), che consentono di tramutare parte degli obblighi delle imprese in commesse a cooperative sociali o altre imprese che impiegano i lavoratori con disabilità, nonché il potenziamento della attività di controllo e l'utilizzo delle procedure telematiche. Con tale iter – precisa la Cisl - il ricorso agli 'esoneri parziali' dovrebbe diventare residuale, potenziando invece tutta la strumentazione a sostegno della creazione di posti di lavoro per le persone con disabilità. Attendiamo ora il testo del Regolamento – conclude la Cisl - per
    una più puntuale analisi del dettato, in vista della Conferenza Stato Regioni del 24 gennaio che dovrà approvarlo. In tale occasione saranno in discussione anche le Linee Guida condivise in materia di tirocini formativi e di orientamento.
    La Cisl è impegnata affinché’  tutti gli attori istituzionali della Conferenza dedichino la dovuta attenzione al tema”.
    (fonte redattoresociale)

    Disabili e lavoro: protestano le associazioni sulle maglie larghe degli esoneri
    l Ministero del Lavoro ha dunque licenziato la bozza di decreto che dovrebbe rivedere le disposizioni sui cosiddetti esoneri parziali per le aziende obbligate all’assunzione dei lavoratori con disabilità.
    Quella dell’esonero parziale è un’opportunità ammessa dalla Legge 68/1999,  in casi eccezionali e che consente alle aziende, in particolari situazioni, di essere parzialmente sollevate dagli obblighi di assunzione, a fronte di versamenti onerosi nemmeno troppo gravosi.
    Purtroppo, negli anni, per questa opportunità le maglie sono state sempre più larghe, nonostante le reiterate proteste delle associazioni e del sindacato.
    Dal nuovo decreto ci si attendeva che vi fosse un deciso intervento restrittivo e di buon senso per restituire posti di lavoro e un impiego dignitoso a migliaia di persone con disabilità.
    Purtroppo il testo del decreto che verrà sottoposto il 24 gennaio alla Conferenza Stato Regioni tradisce ampiamente queste aspettative.
    “Il testo del decreto allarga ancora le maglie degli esoneri parziali, consente nuove e più ampie scappatoie, beffando le aspettative delle migliaia di persone con disabilità escluse dal mondo del lavoro”. Così, molto duramente, commenta Pietro Barbieri, presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, dopo la lettura del decreto.
    “Chiediamo alla Conferenza Stato Regioni, chiamata ad esprimere un parere vincolante sullo schema di decreto, di respingere il documento e di chiederne una nuova e più garantista stesura. Anche alle Regioni conviene contare su Cittadini inclusi al lavoro, anziché persone discriminate da affidare ai servizi sociali per interventi tristemente riparatori”.
    (fonte FISH)

  • 23 Gennaio 2013 | Emarginazione, servizi, media. I telegiornali in E.Romagna e gli immigrati vedi

    L’accostamento mediatico tra “immigrazione” e “criminalità” continua a essere presente nei telegiornali delle emittenti locali emiliano-romagnole. E “a oggi non può certo dirsi acquisita una rappresentazione corretta, completa e adeguata dell’immigrazione e dei migranti”. È quanto emerge da una ricerca effettuata dal Comitato regionale per le comunicazioni (Corecom) nel 2012, commissionata dalla Regione, sul tema “Telegiornali e immigrazione”. Un’analisi che era già stata effettuata nel 2009, all’interno dei percorsi individuati da un Protocollo d’intesa sulla comunicazione interculturale firmato 4 anni fa, i cui risultati sono stati presentati e discussi assieme alla ricerca del 2012 durante un seminario in viale Aldo Moro.
    Marco Gardini, presidente del Corecom dell’Emilia-Romagna, nella premessa della ricerca commenta i dati forniti: “Anche se si cominciano a rilevare servizi che raccontano il fenomeno (dell’immigrazione, ndr) senza il consueto riferimento a fatti di cronaca, quello che manca è la descrizione della quotidianità”. La presenza dei migranti, infatti, “non trova spazio nei mezzi di informazione e mancano le voci delle persone”, nonostante in regione ci sia “un costante aumento dei cittadini stranieri, che hanno superato ormai le 500 mila unità, pari all’11,3% della popolazione” (dati del dossier statistico Immigrazione 2011 di Caritas Migrantes). “L’immagine dei migranti sia ancora legata alla devianza sociale”, spiega Rossella Tirotta del Corecom. Questo non solo “non favorisce in alcun modo l’integrazione”, ma fornisce “una rappresentazione non veritiera della realtà”.
    L’analisi del Corecom è stata condotta sulle edizioni giorno e sera dei telegiornali trasmessi tra l’1 e il 10 febbraio e tra l’1 e il 10 maggio 2011. In tutto si tratta di 598 telegiornali di 19 emittenti locali. Emerge che “la categoria principale a cui si riferiscono le notizie che coinvolgono migranti è la cronaca (605 notizie su 816 totali), seguono servizi relativi all’immigrazione (63 notizie), sport (47) e costume società (32)”.
    Ma oltre alla “rappresentazione parziale e non veritiera”, un altro problema riguarda quello che Tirotta chiama “diritto di parola”: in sostanza gli eventi vengono raccontati quasi esclusivamente dai giornalisti e gli stranieri “sono chiamati a esprimersi su questioni che li riguardano da vicino o temi di rilevanza internazionale”, con un “tempo di parola che resta solo una piccola parte rispetto al tempo di notizia dei servizi che li riguardano”. Ciò contribuirebbe a far sì che “manchi una rappresentazione della presenza degli stranieri nella quotidianità”.
    La pensa così anche Azeb, una ragazza di origine straniera che ha lavorato anche a Radio Città del Capo e che sottolinea: “Nelle pubblicità e nei servizi di tutti i giorni non appaiono mai cittadini stranieri, eppure anche io potrei avere bisogno di dimagrire, di guidare una macchina o di usare le creme per il viso, no?”. Questo, secondo Azeb, è “uno degli aspetti da curare di più anche all’interno delle rete dei media interculturali dell’Emilia-Romagna (Mier)”, creata proprio in funzione del Protocollo d’intesa.
    La ricerca del Corecom tuttavia “è doppiamente parziale – commenta il presidente regionale dell’ordine dei giornalisti, Gerardo Bombonato – perché non prende in considerazione la carta stampata, né le trasmissioni delle tv locali che non siano telegiornali”. Inoltre, il direttore di Redattore Sociale, Stefano Trasatti, sostiene che “occorrerebbe che la ricerca scendesse in valutazioni dei toni usati durante i servizi (allarmistico, pietistico ecc.) e capire anche quante volte e come viene usata la nazionalità dei protagonisti delle notizie”, ovvero “se viene usata in modo rilevante ai fini dell’informazione”. Infine, conclude Trasatti, “andrebbe analizzato quanto succede nei programmi sportivi, nelle pubblicità”.
    (fonte redattoresociale)

  • 22 Gennaio 2013 | Elezioni politiche 2013: servizi per le persone disabili. vedi

    Come sempre, in occasione delle tornate elettorali, si mette in moto una complessa macchina che tiene conto anche di chi ha difficoltà nell'esercizio del voto. Sono ormai iniziative e servizi consolidati, in particolare nella nostra regione. 
    A breve nel sito degli sportelli sociali, potrete trovare tutte le informazioni nella apposita scheda che riassume i servizi e link, per i dettagli, alle informazioni contenute nel nodo Partecipazione  e diritti del sito del Comune.

    Sono comunque già da annotare due scadenza.
    La prima è quella del 4 febbraio p.v. per gli elettori che necessitano di votare al domicilio, ed in particolare:
    - le persone affette da gravi malattie che non possono allontanarsi dalla propria abitazione perché dipendono in modo continuativo e vitale da apparecchi elettromedicali (ad esempio respiratori automatici, macchine per la nutrizione artificiale)
    - le persone con gravissime infermità, che non possono allontanarsi da casa, nemmeno usufruendo dei servizi di trasporto pubblico gratuiti, organizzati dal Comune per facilitare il raggiungimento dei seggi.
    La seconda è relativa al servizio di trasporto ai seggi per le persone con gravi difficoltà di deambulazione o in carrozzina: prenotarsi entro il 21 febbario via telefono/fax/e-mail: 051 6270798 - fax 051 62745 57 - email: trasporto@societadolce.it

    Per informazioni ulteriori si può consultare intanto il sito saluter.it o contattare l'Ufficio elettorale del Comune di Bologna e/o il numero verde del servizio sanitario regionale 800 033 033
    (fonte saluter.it e redazione sportello sociale)

  • 16 Gennaio 2013 | Social card: varato il decreto per quella sperimentale vedi

    Come noto da tempo il Governo ha inteso affiancare alla social card ordinaria, che rimane in vigore in tutto il territorio nazionale, una ulteriore social card (definita ora nuova, ora sperimentale...) che sarà sperimentata in 15 grandi città, tra cui Bologna (a cui sono destinati 1.604.000 euro), con modalità differenti da quella ordinaria che è rivolta solo ad anziani e famiglie con minori.
    Finalmente venerdì 11 gennaio, dopo una lunga attesa, i Ministeri del Lavoro/politiche sociali e dell'Economia hanno varato il decreto attuativo il cui testo potete consultare in allegato.
    La social card sperimentale è rivolta ai nuclei in difficoltà, con particolare attenzione alle famiglie con figli, e con una situazione economica molto disagiata, sono infatti previsti per poter accedere vari parametri di tipo econonico/reddituale decisamente selettivi, come ad esempio un ISEE non superiore a 3000 euro.
    La concessione della social card sperimentale è legata inoltre all'avvio di un progetto personalizzato sul richiedente a cura dei servizi sociali territoriali e finalizzato all'uscita dalla fase di difficoltà. Il decreto infatti, pur fissando vari "paletti" lascia autonomia ai comuni di organizzare la gestione della card secondo le diverse realtà locali, limitandola eventualmente anche ai soli soggetti già precedentemente in carico ai servizi sociali territoriali.
    Al beneficio della nuova carta acquisti potranno accedere "..cittadini italiani o comunitari ovvero familiari di cittadino italiano o comunitario non avente la cittadinanza di uno Stato membro che sia titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero cittadino straniero in possesso del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo".
    Per l'avvio concreto della sperimentazione si dovrà attendere ora un esame approfondito del Decreto e le relative scelte che il sistema dei servizi sociali del Comune intenderà fare tramite anche un gruppo di lavoro che è attivo già da tempo.
    (fonte redazione sportello sociale)

  • 16 Gennaio 2013 | Social card ordinaria: uso nelle farmacie e precisazioni sui contributi aggiuntivi vedi

    Con varie disposizioni sia Ministeriali che dell'Autorità per l'energia, nel tempo erano stati varati vari contributi aggiuntivi, statali o di singoli enti locali, per i possessori della social card. Vi aggiorniamo sui due più significativi.

    - Contributo aggiuntivo spese riscaldamento, gas cucina
    Contributo aggiuntivo ai titolari social card che  siano utilizzatori, sul territorio nazionale, di gas naturale o GPL, per uso finalizzato al riscaldamento e/o uso cucina e/o produzione di acqua calda per la propria unità abitativa, la disponibilità concessa sulla Carta Acquisti, è incrementata fino ad esaurimento dei versamenti ....di un importo pari, per ciascun bimestre, a euro 20.
    Questa misura è cessata con il dicembre 2012 a seguito del decreto Ministero lavoro ed Economia n.152 del 19 dicembre 2012

    - Bonus elettrico in automatico per i titolari di Social card
    L'Autorità per l'energia elettrica e il gas ha adottato nel 2010 un provvedimento che estende automaticamente ai titolari della Carta Acquisti – detta anche social card – la riduzione sulla spesa per l'energia elettrica riservata alle famiglie bisognose o numerose. In sostanza, per i possessori della carta, lo 'sconto' sarà riconosciuto direttamente sulla bolletta della luce, senza che debbano farne apposita richiesta.
    I titolari della Carta Acquisti (o coloro che ne esercitamo la patria potestà) avranno dunque diritto in automatico al bonus elettrico: la riduzione della bolletta riguarderà il punto di fornitura dell'intestatario della carta.
    La misura è ancora attiva nel 2013
    Leggi la scheda sulla social card ordinaria nel sito degli sportelli sociali

    Prorogata infine anche per il 2013 la convenzione che permette l'utilizzo della social card ordinaria nelle farmacie
    Confermata anche per il 2013 la possibilità per i cittadini titolari della Carta acquisti di effettuare acquisti in farmacia utilizzando tale carta elettronica per il pagamento. I POS identificati con il codice internazionale n. 5912 (MCC), relativo alle farmacie, continuano ad essere abilitati all’utilizzo della Carta acquisti.
    Non devono svolgere alcun nuovo adempimento le farmacie che hanno già aderito alla convenzione Federfarma, automaticamente rinnovata per il 2013. Le farmacie che hanno aderito, inoltre, hanno ricevuto una locandina Federfarma, per pubblicizzare la propria partecipazione all’iniziativa.
    Le farmacie che non hanno ancora aderito e sono eventualmente interessate ad aderire nel 2013 devono compilare l’apposito modulo scaricabile nella sezione “Carta Acquisti/Social card”, presente nell’area riservata “dietro il banco” del sito internet www.federfarma.it, ed inviarlo al n. di fax 06/89280986.
    Federfarma ricorda poi che l’adesione alla convenzione comporta l’impegno per le farmacie praticare uno sconto del 5% sugli acquisti pagati con la Carta in oggetto e ad effettuare la misurazione gratuita della pressione arteriosa e/o del peso corporeo, in occasione di un acquisto pagato con la Social Card.
    Federfarma segnala infine che sono circa 5.000 le farmacie che hanno aderito alla convenzione Carta acquisti. È possibile consultare l’elenco delle farmacie aderenti nella citata sezione del sito internet www.federfarma.it, nella quale sono anche disponibili documenti e chiarimenti utili per approfondire l’argomento“.
    (fonte redazione sportelli sociali e newsletter quotidiano sanità)

  • 16 Gennaio 2013 | Famiglie: difficoltà in casa o al lavoro. Uno sportello di consulenza giuridica e psicologica a Santo Stefano vedi

    Da mercoledì 16 gennaio (orario 15 -18, via S.Stefano 119) al Quartiere Santo Stefano è a disposizione della cittadinanza uno “Sportello” di consulenza e assistenza giuridica e psicologica gratuita, un pronto soccorso pensato per fornire assistenza legale e psicologica su tutte le tematiche del diritto di famiglia e minorile.
    Lo Sportello è gestito a cura di AMI - Associazione senza scopo di lucro degli Avvocati Matrimonialisti Italiani che si occupa del diritto di famiglia in generale - anche di quello dei conviventi - e ha come obiettivo offrire un aiuto a chiunque si trovi in una situazione di problematicità sia in ambito familiare (adozioni, affidi, congedi parentali, separazioni, divorzi violenza in famiglia) sia sui luoghi di lavoro (mobbing, stalking, maltrattamenti e abusi). Massima attenzione viene posta nei riguardi del disagio minorile e scolastico (bullismo e pedofilia).
    Leggi tutto nel sito del Q.re S.Stefano
    (fonte sito Comune Bologna)

  • 16 Gennaio 2013 | Contrassegno disabili 1: il Comune fissa nuove regole vedi

    Il 15 gennaio 2012 la Giunta comunale, su proposta dell'Assessore alla Mobilità, ha approvato le nuove disposizioni operative per il rilascio e l’utilizzo dei contrassegni per disabili.
    La delibera contiene importanti novità, tra cui il rilascio del nuovo contrassegno “europeo” e la modifica delle regole per residenti e non.
    I tempi di attuazione saranno puntualmente indicati sul sito del Comune, nel frattempo è possibile consultare la presentazione generale di tutte le novità. Quindi fino a successiva comunicazione non è necessario contattare il comune per variare le targhe e rimangono le disposizioni attualmente in uso.

    Le principali novità:
    - ad ogni contrassegno potranno essere associate 2 targhe (attualmente su 9500 contrassegni il 78% sono associati a 1/3 targhe)
    - possibilità di aggiungere una terza targa per ingressi saltuari (max 48h, 50 volte in un anno) da comunicare tramite sportello, fax, posta elettronica certificata.
    - integrazione organizzativa con i comuni della provincia per loro cittadini disabili che accedono alle zone a circolazione limitata
    - banca dati regionale dei contrassegni
    - revisione di tutti i contrassegni temporanei (meno di 5 anni) rilasciati prima del 15 gennaio 2012
    - introduzione di un atto formale di rilascio oltre alla consegna del contrassegno
    - nuove disposizioni per l'attivazione dei parcheggi riservati al domicilio o posto di lavoro
    Ricordiamo anche che contestualmente andrà in vigore anche il nuovo contrassegno europeo (azzurro e non più arancione) che riporta nel retro foto e generalità del titolare.
    Leggi nel sito del Comune
    (fonte settore Mobilità e redazione sportello sociale)

  • 16 Gennaio 2013 | Una famiglia italiana per 3 mila stranieri: adozioni internazionali in calo vedi

    Nel 2012 sono stati adottati  3.106 bambini da 2.469 famiglie italiane. I dati della Commissione adozioni internazionale, aggiornati al 4 gennaio, registrano un calo “piuttosto consistente”: del 22,8 per cento per quanto riguarda il numero di minori e del 21,7 per cento per le coppie adottive. Ma secondo la Cai non si tratta di una crisi vera e propria quanto piuttosto di problemi legati al rallentamento delle attività in alcuni paesi. In Colombia, ad esempio, a causa della revisione delle procedure dichiarative dello stato di abbandono, e in Ucraina, sempre per difficoltà procedurali interne. In Bielorussia sono state quasi completate le procedure instradate nel 2009, mentre  in Vietnam, in India e in Polonia non è ancora completa la riattivazione delle procedure dopo l’entrata in vigore delle rispettive nuove normative interne.
    I minori adottati provengono da 55 paesi: Federazione Russa, Colombia, Brasile, Etiopia e Ucraina si confermano, come nel 2011, i cinque maggiori paesi di origine dei bambini adottati dalle coppie italiane. La Federazione Russa resta il primo (749 minori, il 24 per cento del totale). Nel 2012  i 1.787 minori provenienti da questi cinque paesi rappresentano oltre la metà dei minori adottati nell’anno dalle coppie italiane. La Lombardia è la regione dove risiede il maggior numero di minori autorizzati all’ingresso nel 2012  (563 minori) e il numero più alto di coppie adottanti; seguono Lazio, Toscana, Veneto, Campania, Puglia e Sicilia. Si stabilizza l’incremento delle adozioni nelle regioni meridionali, con il 30,3 per cento del totale dei minori autorizzati all’ingresso nel 2012.
    Le coppie che hanno adottato  sono in prevalenza coniugi con titolo di studio medio-superiore,  appartenenti a categorie lavorative impiegatizie, delle libere  professioni e degli insegnanti.
    Approfondisci nel sito CAI
    (fonte redattoresociale)

  • 15 Gennaio 2013 | Sito sportelli sociali e newsletter: i numeri del 2012 vedi

    E' proseguito anche per il 2012 il trendo positivo degli accessi al sito degli sportelli sociali e della diffusione delle due newsletter e degli altri servizi informativi della redazione. Delle pagine visitate sul sito dalla sua apertura oltre il 38% è stati visitato nel 2012. Gli utenti delle newsletter sono complessivamente oltre 4.000.
    Pagine visitate (PV):  445.004 (+29%)
    Media mensile PV:  37.083
    Media giornate lavorative PV: 1.515
    Pagine visitate da apertura sito (giu'09):  1.169.212
    Utenti newsletter sportelli sociali: 1.933 (+15%)
    Utenti newsletter Disabilità: 2.130 (+10%)
    (fonte redazione sportello sociale)

  • 15 Gennaio 2013 | Un vademecum per l'integrazione scolastica degli alunni disabili. vedi

    Chi fa cosa e quando, diritti e doveri delle varie parti coinvolte nel processo di integrazione scolastica (famiglia, professori, uffici scolastici, comune, asl...). E ancora: la scelta della scuola, la normativa, i trasporti..ed un utile calendario che mese per mese indica le scadenze a cui adempiere.
    Prodotto da CoorDown, la struttura che federa una cinquantina di associazioni italiane che si occpano di Sindrome di down, è un utile strumento per tutte le famiglie che hanno un figlio disabile a scuola e per gli insegnanti.
    Puoi scaricarlo nel sito di CoorDown
    (fonte newsletter gruppo solidarietà)

  • 15 Gennaio 2013 | Ecco il Piano nazionale "Salute mentale". Obiettivo: presa in carico globale vedi

    Il documento è stato presentato dal Ministero della Salute in Conferenza Unificata lo scorso 7 dicembre. La commissione salute delle Regioni, coordinata dal Veneto ha dato parere favorevole al testo. Ma per essere approvato il documento deve raccogliere ancora le osservazioni delle altre Istituzioni e poi dovrà tornare in Conferenza Unificata per il via libera definitivo.  
    La metodologia suggerita dal Piano si fonda sulla necessità di lavorare per progetti di intervento specifici e differenziati (Aree bisogni prioritari, altre aree di intervento e Valutazione e monitoraggio), sulla base di valutazioni dei bisogni delle persone e della implementazione di percorsi di cura che sappiano intercettare le attuali domande di salute e contribuiscano a rinnovare l’organizzazione dei servizi , le modalità di lavoro delle equipe, i programmi clinici aggiornati offerti agli utenti.
    Il documento stabilisce in primis il modello di approccio che deve garantire:
    - Accessibilità, presa in carico, continuità delle cure, personalizzazione del progetto;
    - Percorsi a differente intensità assistenziale in rapporto ai bisogni di cura;
    - Servizi flessibili, orientati sui bisogni delle persone
    - Lea garantiti dalla Asl nel suo complesso e non solo dal DSM o dai servizi per i disturbi neuropsichici in infanzia e adolescenza;
    - Percorsi esigibili individualmente, anche quando inseriti in attività di gruppo o in attività comunitarie.
    Leggi tutto e scarica il testo del Piano nel sito di quotidiano sanità
    (fonte newsletter quotidiano sanità)

  • 15 Gennaio 2013 | Riforma Isee: la questione arriverà sul tavolo della Conferenza Unificata vedi

    La Corte Costituzionale con la sentenza n.297/2012 , depositata il 19 dicembre 2012 , accogliendo parzialmente un ricorso presentato dalla Regione Veneto, ha dichiarato “l’illegittimità costituzionale del primo e secondo periodo dell’unico comma dell’art. 5 del decreto-legge n. 201 del 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 214 del 2011, nella parte in cui non prevedono che il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri ivi menzionato sia emanato «d’intesa con la Conferenza Unificata di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281».
    Ora il tema passa quindi all’attenzione della Conferenza Unificata (Stato-Regioni-enti locali) dopo che il Governo ha già annunciato il 30 dicembre scorso che “l'importante provvedimento sull'Isee (situazione economica equivalente), che era in stato di avanzata adozione - ha subito un arresto a seguito della sentenza del 19 dicembre della Corte costituzionale, che richiede la sottoposizione alla previa intesa della Conferenza unificata, a tutela delle prerogative regionali; E’ già stato acquisito il parere della Sezione normativa del Consiglio di Stato e il Governo sta valutando come intervenire sul punto individuato dalla Corte Costituzionale''.
    Sentenza Corte Costituzionale 297/2012 "Assistenza e solidarietà sociale - Regione Veneto"
    (fonte newsletter regioni.it)

  • 15 Gennaio 2013 | Dipendenze: gli articoli più interessanti dalle riviste specializzate (2011/12) vedi

    Una delle necessità più significative che emerge in area socio-sanitaria è quella di ampliare il patrimonio di conoscenze specifiche su un tema, integrandolo con altre informazioni chead esso si correlano.
    Nel campo delle dipendenze questa esigenza diviene anche uno strumento operativo importantissimo per consentire un costante monitoraggio dei fenomeni, la condivisione diun linguaggio tecnico comune, l’aggiornamento continuo degli operatori.
    La pubblicazione del CESDA (Centro studi ricerca documentazione su dipendenze e aids di Firenze) rappresenta un esempio del lavoro dei Centri di Documentazione sulle Dipendenze, che hanno come priorità quella di promuovere una riflessione sul lavorodi cura e sui modelli operativi rispetto alla continua evoluzione dei contesti.
    Attraverso una rassegna sistematica delle principali riviste scientifiche a cui il Centro Studi, Ricerca e Documentazione su Tossicodipendenze e Aids – Cesda è abbonato, sono stati selezionati e suddivisi per tematiche gli articoli ritenuti di maggior interesse e per alcuni di questi è stato prodotto un abstract dei contenuti.
    La ragione per cui si è deciso di utilizzare e interrogare le riviste scientifiche per realizzare il presente lavoro è legata alla maggiore attualità dei contenuti e alla minore accessibilità delle stesse rispetto alle pubblicazioni monografiche; inoltre molte delle riviste utilizzate sono riviste del settore e pertanto riportano esperienze e progetti specifici.
    Questa pubblicazione vuole rappresentare un momento di approfondimento rispetto alle nuove tendenze e ai nuovi consumi che si sviluppano ed intersecano ad altri cambiamenti sociali. Per questa ragione si è ritenuto utile allargare il tema delle dipendenze con contributi di articoli su temi “prossimi”: immigrazione, minori, carcere…rispecchiando la complessità e la multidisciplinarietà con le quali sono stati pensati e nel tempo riorganizzati i servizi per le dipendenze.
    Scarica la Rassegna bibliografica dal sito del CESDA
    Visita il sito del CESDA
    (fonte CESDA e redazione sportello sociale)

  • 15 Gennaio 2013 | Dal Coordinamento sanità e assistenza una lettera aperta alla Corte costituzionale vedi

    Con la sentenza n. 296/2012 dell’11 dicembre 2012 la Corte costituzionale ha respinto il ricorso presentato dal marito e dal figlio di una signora colpita da Sla, ricoverata in una Rsa (Residenza sanitaria assistenziale) necessitante di assistenza continua essendo attaccata al respiratore e alimentata artificialmente. Dichiarando non fondata la richiesta di illegittimità costituzionale della legge della Regione Toscana n. 66/2008 che impone contributi economici ai coniugi e ai figli anche non conviventi degli anziani malati cronici non autosufficienti, la Corte costituzionale ha spalancato le porte alle Regioni e alle Province autonome di Bolzano e Trento per l’attribuzione ai succitati parenti degli ultrasessantacinquenni non autosufficienti (ed anche dei soggetti con handicap in situazione di gravità) di oneri economici anche ingenti.
    Leggi la lettera aperta
    Approfondisci e scarica la documentazione
    (fonte fondazione di promozione sociale)

  • 15 Gennaio 2013 | Aggiornato il Catalogo delle Biblioteche e Centri di documentazione di Bologna specializzati in area sociale e sanitaria vedi

    La redazione degli sportelli sociali del Comune di Bologna ha aggiornato a gennaio 2013 il Catalogo delle Biblioteche e centri documentazione sociale e sanitaria presenti a Bologna.
    17 strutture nelle quali documentarsi, tramite migliaia di libri, riviste, tesi, rapporti di ricerca, materiale audiovisivo su almeno una trentina di temi, tra i quali; Alcolismo, Ambiente, Anziani, Cooperazione internazionale, Diritti umani, Famiglia, Handicap, Immigrazione, Minori, Omosessualità, Pace e disarmo, Politiche sociali e  sanitarie, Psichiatria, Tossicodipendenza, Terzo settore.
    Rispetto alla passata edizione hanno cessato o sospeso le attività il Centro Rubbi e il CD Mondialità ed è entrata la Biblioteca comunale Casa di Kahoula, specializzata sui temi dell'intercultura e delle migrazioni.
    Il catalogo può essere scaricato a questa pagina
    (fonte redazione sportello sociale)

  • 15 Gennaio 2013 | Allarme Europa: “In Italia il rischio povertà è altissimo” vedi

    La protratta crisi economica che ha colpito l'Ue ha “drammaticamente aumentato i rischi di esclusione sociale di lungo periodo” e questo vale soprattutto in Italia, Grecia, Malta, Bulgaria e Paesi Baltici, dove “il rischio di cadere nella povertà è alto e le chance di evitarlo sono basse”. È questo l’allarmante analisi contenuta nel Rapporto 2012 dell’Unione Europea su Occupazione e sviluppo sociale.
    Tuttavia, sottolinea il Rapporto, “le tendenze sociali e occupazionali sono notevolmente divergenti nelle diversi parti dell'UE”. E così, “un nuovo divario sta emergendo tra Paesi che sembrano intrappolati in una spirale verso il basso concernente la diminuzione della produzione, l’aumento della disoccupazione e la massiccia erosione reddito disponibile, e quelli che almeno finora hanno dimostrato una certa resistenza, in parte grazie al migliore funzionamento dei mercati del lavoro e dei sistemi di welfare più robusti, anche se vi è anche incertezza circa la loro capacità di resistere a continue pressioni economiche”.
    La crisi ha, inoltre, avuto ricadute “non uniformi” sulla popolazione portando spesso “un ulteriore peggioramento per i gruppi già a rischio elevato, in particolare bambini, giovani adulti e alcuni migranti”. In questi due ultimi gruppi è particolarmente diffusa la disoccupazione di lunga durata e per loro il protrarsi della crisi e la mancanza di segni di recupero tangibile ha “fortemente aumentato i rischi di esclusione”.
    I Paesi europei hanno così dovuto mettere in campo una serie di politiche per affrontare e prevenire la povertà e esclusione a lungo termine, anche quanto effettivamente fatto e i risultati ottenuti non sono omogenei. E così, secondo il Rapporto Ue, il rischio di cadere e uscire dalla povertà variano notevolmente, con tre principali condizioni per tre gruppi di Paesi individuati.
    Nel primo gruppo, costituito da Austria, Francia e Regno Unito, i tassi di entrata e di uscita dalla povertà sono elevati, ma una quota significativa di persone che suddividono questo rischio di povertà formano un “core” che non si concretizza in uno stato di abbandono.
    Nel secondo gruppo, formato da Stati baltici, la Bulgaria, Grecia, Italia, Malta e Spagna, “il rischio di cadere in povertà è elevato e le probabilità di uscirne sono basse”. Si assiste così a una “trappola di massa verso la povertà”. Non solo. “Poiché gli elementi l’analisi si riferisce a dati anteriori alla crisi – precisa il Rapporto -, la reale situazione per questo sottogruppo sta peggiornato e le prospettive sono tristi”.
    L’ultimo gruppo, infine, è formato per lo più dai Paesi nordici e dal Benelux, dove si registrano bassi tassi di entrata e di uscita dalla povertà, anche se le preoccupazioni restano alte, con un gruppo di persone a rischio di povertà per i quali ci sono poche possibilità di uscirne.
    Scarica il rapporto della Unione europea (in inglese)
    (fonte quotidiano sanità)

  • 14 Gennaio 2013 | Arrivati in redazione: speciale Minori (gennaio 2013) vedi

    I libri, le riviste, le newsletter, i video, i rapporti di ricerca, le bibliiografie, il materiale on line arrivato in redazione recentemente e utile nel lavoro sociale.  Una ricca selezione di riviste e newsletter sul tema minori

    LIBRI- Augusto Palmonari (a cura di), Io sto bene se tu stai bene. Don Saverio Aquilano e l'Opera dell'Immacolata, EDB, Bologna, 2012
    Questo libro è dedicato a don Saverio Aquilano e al suo lavoro, in gran parte svolto nel quadro dell'Opera della Immacolata, istituzione storica bolognese, dedicata nei tempi più recenti alla formazione professionale dei giovani lavoratori. I vari capitoli del libro diranno, a chi non l'avesse conosciuto di persona, chi era don Saverio e come il suo impegno verso gli altri si sia espresso in modi molteplici, nell'accoglienza ai giovani lavoratori che negli anni '50 e '60 del 1900 venivano a Bologna dall'Italia del Sud e dalla montagna della nostra regione per trovare lavoro nelle aziende metal-meccaniche che si stavano diffondendo, nel rapporto costante con tanti lavoratori che frequentavano le case per ferie dell'ONARMO e Villa Pallavicini, con i capi-reparto e gli operai delle fabbriche, con i sindacalisti e con non pochi dirigenti. Nel libro si parla della intensa e generosa testimonianza di amore per il prossimo regalata a Bologna dal pugliese immigrato don Saverio. Ma si parla soprattutto di quello che ha fatto nel quadro costituito dall'Opera dell'Immacolata a favore dei disabili mentali e delle loro famiglie. Era scontato che don Saverio conoscesse tutti e tutte, non solo chi frequentava i Centri di via Decumana e di via del Carrozzaio, ma anche i loro genitori e parenti più prossimi. Infine si parla della storia dell'Opera, dalla fondazione nella prima metà del XIX secolo, alle diverse trasformazioni escogitate per essere al passo con i tempi.

    LIBRI - Fabio Folgheraiter, Sorella crisi, Erickson, 2012
    Ogni crisi — per definizione — denuncia l’insostenibilità di una situazione o di un sistema che pure fino a quel momento ha «funzionato». La crisi pone sempre termine a un’agonia e, ridefinendo il corso delle possibilità, genera nuovi sistemi che possono essere senz’altro peggiori, ma anche migliori dei precedenti.
    Nel campo del lavoro sociale ora che i soldi scarseggiano appare liberatorio comprendere che non di sola moneta vive il welfare. Questo piccolo libro aiuta a riflettere sulle inaspettate opportunità che si dischiudono a fronte dell’acclarata insostenibilità del prestazionismo. Prima ancora, ci mostra la fragilità degli inconsci atteggiamenti salvifici che spesso albergano negli animi degli operatori sociali, dei dirigenti dei servizi e dei policy makers.
    Un welfare teso a valorizzare le energie umane di tutti i protagonisti coinvolti, anziché a «risolvere» unilateralmente con le sue costose e a tratti velleitarie tecnicalità — insomma un welfare più povero e umile — ci porterà in dono un’insperata ricchezza di senso e di risultati.

    LIBRI - Fabio Folgheraiter, La grammatica del welfare, Erickson, 2011
    La grammatica del welfare è rivolto agli operatori sociali e ai decisori politici ed è finalizzato a fornire le coordinate essenziali — quasi un abbecedario elementare — per pensare il welfare in termini congruenti e logicamente corretti. Nella complessità attuale che caratterizza i discorsi e spesso anche le deliberazioni istituzionali nel campo dei Servizi sociali, questo saggio — apparso originariamente ne La logica sociale dell’aiuto (Erickson, 2007) — offre una guida per comprendere le dimensioni fondamentali e le caratteristiche dei sistemi di welfare postmoderni, caratterizzati da una spiccata pluralizzazione che vede operare e spesso confliggere tra loro Enti di differente caratura (pubblici, privati, misti, ecc.) e attraversati da disposizioni basate spesso su concezioni discordanti se non antitetiche.

    LIBRI - "Cittadini stranieri in provincia di Bologna: caratteristiche e tendenze", a cura Provincia di Bologne e Istituto Cattaneo
    Si tratta dell'Annuario statistico realizzato per l'Osservatorio delle Immigrazioni della Provincia di Bologna dalla Fondazione di ricerca Istituto Carlo Cattaneo. Raccoglie tre report:
    - Profilo socio-demografico dei cittadini stranieri in provincia di Bologna al 31 dicembre 2010
    - Mercato del lavoro e cittadini stranieri in provincia di Bologna
    - Cittadini stranieri e condizione sociale in provincia di Bologna

    CATALOGHI - "Obiettivo salute. Anno 2012-2013"
    Il Catalogo presenta tutti progetti di educazione alla salute e dei corsi di formazione dell’Azienda USL di Bologna rivolto a Enti, Scuole e Associazioni per l'anno 2012-2013. La pubblicazione, promossa dall'Azienda Usl, si propone di diffondere le proposte educativo-formative che affrontano diverse tematiche di rilevante interesse per la salute pubblica.

    BIBLIOGRAFIE - Dipendenze: gli articoli più interessanti dalle riviste specializzate (2011-2012)
    Una delle necessità  più significative che emerge in area socio-sanitaria è quella di ampliare il patrimonio di conoscenze specifiche su un tema, integrandolo con altre informazioni chead esso si correlano.
    Nel campo delle dipendenze questa esigenza diviene anche uno strumento operativo importantissimo per consentire un costante monitoraggio dei fenomeni, la condivisione diun linguaggio tecnico comune, l'aggiornamento continuo degli operatori.
    La pubblicazione del CESDA (Centro studi ricerca documentazione su dipendenze e aids di Firenze) rappresenta un esempio del lavoro dei Centri di Documentazione sulle Dipendenze (***), che hanno come priorità quella di promuovere una riflessione sul lavorodi cura e sui modelli operativi rispetto alla continua evoluzione dei contesti.
    Attraverso una rassegna sistematica delle principali riviste scientifiche a cui il Centro Studi, Ricerca e Documentazione su Tossicodipendenze e Aids ­ Cesda è abbonato, sono stati selezionati e  suddivisi per tematiche gli articoli ritenuti di maggior interesse e per alcuni di questi è stato prodotto un abstract dei contenuti.
    La ragione per cui si è deciso di utilizzare e interrogare le riviste scientifiche per realizzare il presente lavoro è legata alla maggiore attualità dei contenuti e alla minore accessibilità  delle stesse rispetto alle pubblicazioni monografiche; inoltre molte delle riviste utilizzate sono riviste del settore e pertanto riportano esperienze e progetti specifici.
    Questa pubblicazione vuole rappresentare un momento di approfondimento rispetto alle nuove tendenze e ai nuovi consumi che si sviluppano ed i ntersecano ad altri cambiamenti sociali. Per questa ragione si è ritenuto utile allargare il tema delle dipendenze con contributi di articoli su temi "prossimi": immigrazione, minori, carcere…rispecchiando la complessità e la multidisciplinarietà con le quali sono stati pensati e nel tempo riorganizzati i servizi per le dipendenze.
    (***) anche in E.Romagna esiste una rete di Centri documentazione sulle dipendenze
    Visita il sito del CESDA

    RIVISTE - Riviste e newsletter sul tema minori e famiglie
    Il settore minori e famiglie, raffrontandolo ad altri come la disabilità o l'immigrazione, non è particolarmente ricco di iniziative editoriali di infomazione, come riviste, newsletter, siti a carattere informativo e divulgativo.  Le fonti a disposizione hanno un taglio da una parte tecnico, dall'altro promozionale legato a promuovere attività di associazioni e raccolte di fondi. A questo probabilmente contribuisce anche il fatto che a differenza degli altri classici target del sociale (anziani, disabili, immigrati, senza fissa dimora, carcerati) è l'unico in cui i diretti interessati molto difficilmente possono rappresentarsi da soli, venendo meno quindi tutta quella parte di iniziative di informazione e comunicazione legate al protagonismo di chi è direttamente coinvolto sui problemi e ai processi di empowerment.
    Di seguito un elenco delle riviste italiane,cartacee oppure on line, e delle newsletter che trattano le tematiche relative ai minori in diversi ambiti (affido, adozione, maltrattamento e abuso, devianza, diritti, disabilità, aspetti clinici e psicopedagogici, ...)

    Riviste
    - Age stampa
    - Azzurro child
    - Rassegna bibliografica infanzia e adolescenza
    - Cittadini in crescita
    - Dalla parte dei bambini
    - Famiglia oggi
    - Il giornale dei genitori
    - Giornale di neuropsichiatria dell'età evolutiva
    - Minori Giustizia
    - Psichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza
    - Quaderni di psicoterapia infantile
    - Giornale di psicologia dello sviluppo ( già Età evolutiva)
    - Maltrattamento e abuso all'infanzia
    - Terapia famigliare
    - Diritto e famiglie
    - Rivista di studi familiari

    Newsletter (tutte gratuite)
    - Newsletter della Fondazione Abio, impegnata nell'assistenza dei bambini in ospedale
    Iscrizione dalla home page di www.abio.org
    - Newsletter dell'Associazione italiana dei ludobus e delle ludoteche
    Iscrizione dalla home page di www.alipergiocare.org
    - Newsletter dell'Associazione italiana degli avvocati per la famiglia ed i minori
    Iscrizione dalla home page di www.aiaf-avvocati.it
    - Newsletter del sito italiano dell'Unicef
    Iscrizione dalla home page di  http://www.unicef.it
    - Newsletter del Telefono Azzurro
    Iscrizione dalla home page di http://www.azzurro.it
    - Newsletter dell'osservatorio nazionale sulla famiglia
    Iscrizione dalla home page di  http://www.osservatorionazionalefamiglie.it
    - Newsletter dell'Associazione italiana dei magistrati per i minorenni e la famiglia
    Iscrizione dalla home page di  http://www.minoriefamiglia.it
    - Newsletter del portale Genitori si diventa, sui temi dell'adozione
    Iscrizione dalla home page di  http://www.genitorisidiventa.org
    - Newsletter del Centro Italiano aiuti all'infanzia
    Iscrizione dalla home page di http://www.ciai.it
    - Newsletter del CISF Centro studi documentazione internazionale famiglia
    Iscrizioni dalla home page di http://www.stpauls.it/cisf/chisiamo.htm
    - Newsletter dell’ANFAA ass.famiglie adottive affidatarie
    Iscrizione dalla home page di  http://www.anfaa.it/
    - Newsletter CAI commissione adozioni internazionali
    Iscrizione dalla home page http://www.commissioneadozioni.it
    - Newsletrter CISMAI, coord.ital.servizi contro maltrattamento e abuso
    Iscrizione dalla home page  http://www.cismai.org
    - Newsletter di Save the children Italia
    organizzazione internazionale indipendente per la difesa e la promozione  dei diritti dei bambini
    Iscrizione dalla home page di www.savethechildren.it
    - Newsletter del canale Minori dell’Agenzia stampa DIRE
    Richiedere a  minori.news@dire.it
    - Newsletter della Associazione Tutori volontari
    Iscrizione dalla home page di  http://www.tutori.it/

  • 11 Gennaio 2013 | Salute, prorogate al 31 dicembre 2013 le misure contro la crisi. vedi

    La Regione ha approvato, per il quarto anno consecutivo, la proroga per l'esenzione dal pagamento del ticket su visite ed esami specialistici per i residenti in Emilia-Romagna che hanno perso il lavoro, sono in cassa integrazione, in mobilità o con contratto di solidarietà. L'esenzione riguarda anche i famigliari a carico.
    E' inoltre è prevista la distribuzione gratuita dei farmaci di fascia C per le famiglie in situazione di estremo disagio economico-sociale individuate o in carico ai Servizi sociali dei Comuni .
    Per informazioni ci si può rivolgere al numero verde gratuito 800 033033 del Servizio sanitario regionale o consultare la Guida ai servizi sul portale Saluter
    Leggi tutto nel sito della Regione E.Romagna
    (fonte newsletter Regione E.Romagna)

  • 8 Gennaio 2013 | Pensioni e assegni di invalidità civile. Gli importi 2013 e una amara sorpresa..poi rientrata vedi

    L'INPS con propria circolare ha fissato i nuovi importi delle pensioni/assegni/indennità legati all'invalidità civile (compresi ciechi e sordi civili) e in relativi limiti reddituali.
    Leggi nel sito handylex la tabella con gli importi, che aumentano in media di una decina di euro al mese

    L'amara sorpresa è che la stessa INPS ha comunicato nella stessa circolare (n. 149, 28 dicembre 2012...non a caso uscita in periodo di vacanze) di voler applicare dal 2013 una sentenza della Corte di cassazione del 2011 (Sezione Lavoro 25 febbraio 2011, n. 4677) in cui si indica che circa il limite di reddito per ottenere da parte degli invalidi civili al 100% la pensione di invalidità, che per l'anno 2012 era di 16.127 euro, si debba considerare non solo il reddito del diretto interessato , ma anche quello dell'eventuale coniuge, differentemente da quello che capita per le pensioni degli invalidi parziali o per i ciechi e sordi civili.
    Dure le prese di posizione da parte dell'associazionismo del settore della disabilità che ha preannunciato ricorsi per la disparità di trattamento che paiono aver avuto un risultato: il Ministro Fornero ha scritto all'INPS invitando a sospendere l'esecutività della circolare in attesa che il Ministero possa approfondire la materia. L'INPS il 14 gennaio ha accolto la richiesta del Ministro.
    Quindi per ora tutto come prima; il quadro di sfondo lo riassume il sottosegretario Cecilia Guerra in questa intervista.

    Continua così il ping pong tra Associazionismo, Inps, Governo, che dura ormai da oltre tre anni, e che vede il succedersi continuo di tentativi di erodere a vari livelli gli interventi per la disabilità e l'invalidità, ora agendo sulle risorse relative ai trasferimenti agli enti locali per i servizi, ora sulle risorse dei fondi nazionali (non autosufficienza, vedi anche tutta la querelle mediatica sulle SLA), ora con le rituali caccie ai falsi invalidi (che alla fine si sono rivelati poche migliaia), giocate sia dal punto di vista mediatico che di accentramento sull'INPS di tutte le competenze per la valutazione delle invalidità.
    Una situazione perennemente fluida in cui tutte le parti, forze politiche comprese, si allontanano e si avvicinano in un continuo valzer.
    (fonte sito handylex e redazione sportello sociale)

  • 8 Gennaio 2013 | Spesa per la protezione sociale in Italia. Pur nelle ristrettezze sempre più soldi e sempre meno servizi. vedi

    "Nel 2011, il totale delle prestazioni di protezione sociale rese dalle Amministrazioni pubbliche è costituito per il 73,0 per cento da prestazioni sociali in denaro (71,9 per cento nel 2008), per il 10,7 per cento da prestazioni sociali in natura acquistate da produttori market (11,1 per cento nel 2008) e per il 16,3 per cento da prestazioni sociali in natura prodotte direttamente (17,0 per cento nel 2008).
    La rappresentazione del sistema pubblico di protezione sociale che scaturisce da questi dati evidenzia una netta prevalenza delle prestazioni sociali in denaro sulle prestazioni in natura, prevalenza che nell’ultimo quadriennio tende a rafforzarsi ulteriormente".
    Leggi tutto il capitolo 5 dell'Annuario Statistico italiano ISTAT.
    (fonte newsletter Gruppo solidarietà)

  • 8 Gennaio 2013 | Terzo Rapporto sulla coesione sociale INPS. ISTAT, Ministero Politiche sociali vedi

    L'Inps, l'Istat e il Ministero del lavoro e delle politiche sociali presentano il terzo Rapporto sulla coesione sociale, articolato in due volumi.
    Il primo volume, a cura del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, rappresenta una guida ai principali indicatori utili a illustrare la situazione nel nostro Paese e la sua collocazione in ambito europeo. L'obiettivo è quello di fornire, in modo particolare ai policy maker, le indicazioni basilari per conoscere le situazioni economiche e sociali sulle quali intervenire per migliorare le condizioni di vita delle persone.

    Il secondo volume, a cura di Istat, Inps e Ministero del lavoro, si compone di una serie di tavole statistiche che offrono dati, generalmente aggiornati al 2011, articolati a diversi livelli territoriali per consentire comparazioni
    regionali e internazionali. A questo fine sono state utilizzate indagini statistiche ed archivi amministrativi nazionali (di fonte Inps, Ministero del lavoro e Istat) e fonti internazionali (Eurostat e Ocse).

    All'indirizzo http://dati.coesione-sociale.it è disponibile il data warehouse contenente più di 700 indicatori - disaggregati per lo più a livello regionale - su demografia, lavoro, capitale umano, povertà, salute, politiche di
    protezione e assicurazione sociale, politiche attive sul mercato del lavoro.
    Le informazioni sono organizzate in tre sezioni: contesto socio-economico, che offre un quadro informativo socio-demografico, economico e del mercato del lavoro; famiglia e coesione sociale, in cui si rappresentano capitale umano, conciliazione tempo di lavoro e cura della famiglia, salute, povertà ed esclusione sociale; spesa e interventi per la coesione sociale, con dati sulla spesa sociale delle amministrazioni pubbliche, sulla protezione sociale, sulle politiche attive e passive del mercato del lavoro, sui servizi sociali degli enti locali.
    (fonte ISTAT)

  • 8 Gennaio 2013 | Tra i nuovi poveri sempre più padri separati: apre a Rimini il “Residence dei babbi” vedi

    Sostenere i padri separati che hanno difficoltà di tipo abitativo e aiutarli a ritrovare una completa autonomia. È con questa finalità che è nato il ‘Residence dei babbi’ del comune di Rimini.
    Inaugurata nei giorni scorsi, la struttura (di proprietà di Asp Casa Valloni) ha 8 miniappartamenti di 25 metri quadrati ciascuno, un’ampia zona comune con diverse stanze e un cortile a verde.
    “È il risultato di un percorso partecipato fatto insieme agli enti che si occupano di povertà – racconta Gloria Lisi, assessore comunale alle Politiche sociali – attraverso il quale abbiamo individuato 7 fasce di popolazione particolarmente vulnerabili, tra cui ci sono appunto i padri separati”. In seguito alla separazione, infatti, la casa familiare viene assegnata al coniuge che ha l’afffidamento dei figli (in genere la madre), mentre l’altro deve pagare una quota per il mantenimento, quota cui poi va aggiunta la spesa per l’affitto di un nuovo alloggio. L’effetto è una difficoltà economica, anche chi ha uno stipendio medio-alto.
    “Il primo intervento a favore di queste persone è stato di tipo abitativo perché pur lavorando, faticano a sostenere le spese per un affitto a prezzi di mercato – continua Lisi – visto che il mantenimento dei figli può arrivare anche a 400 euro a minore”. Il ‘Residence dei babbi’ nasce proprio per aiutare queste persone con le problematiche abitative. “Si tratta ovviamente di soluzioni temporanee – spiega l’assessore – per sostenerli in un momento di difficoltà e aiutarli a ritrovare una completa autonomia”.
    Padri in regime di separazione legale o di fatto che assolvono al dovere/obbligo di mantenimento dei figli, con un reddito disponibile inferiore a una soglia predeterminata (minimo Inps, incrementato del 70%) e residenti da almeno 3 anni nel Comune di Rimini. Sono questi i destinatari del progetto ‘Residence dei babbi’.
    L’inserimento è previsto per un massimo di 18 mesi durante i quali i beneficiari dovranno corrispondere una quota pari a 150 euro mensili a cui vanno aggiunte le spese per le utenze (luce, acqua e gas). L’amministrazione comunale contribuisce con un finanziamento di 30 mila euro all’anno (la convenzione con Asp per la gestione del progetto è di 4 anni).

    Sostegno individualizzato e promozione della relazione padri/figli. Oltre all’inserimento nel residence il progetto ha altre finalità, tra cui la predisposizione di percorsi di supporto familiare, legale e psicologico, percorsi di supporto dell’esercizio delle funzioni genitoriali attraverso la messa a disposizione di aree ludico-ricreative gestite da figure competenti e percorsi di accompagnamento all’utilizzo della struttura per la promozione delle relazioni interne ed esterne nella rete messa a disposizione dai servizi. “Nel residence è stata ricavata un’area comune in cui i genitori, non solo gli 8 che vi abitano ma anche altri, possono stare con i figli – spiega Lisi – Spesso, infatti, l’unico luogo in cui i genitori separati incontrano i figli sono i centri commerciali con tutto ciò che comporta il trascorrere del tempo in un luogo come quello: gli spazi comuni nel residence sono predisposti per dare la possibilità ai padri di trascorrere del tempo con i propri figli, senza implicazioni di tipo commerciale”.
    Approfondisci
    (fonte redattoresociale)

  • 8 Gennaio 2013 | New York Times: il paradosso italiano sui rifugiati vedi

    Ufficialmente sono “protetti” dallo Stato, in realtà sono abbandonati a loro stessi, spesso in condizioni disumane. È “il paradosso italiano sui rifugiati” descritto in questi giorni dal New York Times.
    Una lunga corrispondenza firmata da Elisabetta Povoledo descrive la vita di ottocento rifugiati africani ammassati nel Salaam Palace, un edificio abbandonato alla periferia sud di Roma. Un esempio del “fallimento dell’Italia nell’assistere e integrare le persone alle quali ha riconosciuto l’ asilo in base alle sue leggi”.
    Leggi tutto nel sito stranieri in Italia
    Leggi l'articolo del New York Times
    (fonte stranieri in Italia)

  • 8 Gennaio 2013 | Profughi del Nord Africa, da gennaio l'assistenza passa dalla protezione civile alle Prefetture vedi

    E' terminata il 31 dicembre l’emergenza umanitaria per i profughi del Nord Africa, che da marzo 2011 ha coinvolto anche l’Emilia-Romagna insieme ad altre Regioni. Come stabilito dal decreto 95 del luglio 2012, sta per terminare il compito affidato alla Protezione civile, nazionale e regionale, individuata come Soggetto attuatore nazionale per gestire l’emergenza.
    Leggi tutto su sociale emilia-romagna
    (newsletter sociale emilia-romagna)

  • 8 Gennaio 2013 | Le biblioteche, rifugio dalla crisi. Così la cultura diventa welfare vedi

    Hanno visto cambiare le abitudini dei cittadini. Hanno subìto tagli consistenti di risorse. Sono state testimoni e contemporaneamente vittime della crisi che soprattutto nell’ultimo anno le ha sempre più rese luoghi-rifugio, pur facendo cultura. I cittadini hanno lottato per riaprirle, come è successo a Borgo Panigale. Le biblioteche di Quartiere: 11 «microcosmi» incastonati nel territorio di cui sono da sempre lo specchio più fedele, oltre che un punto di riferimento.
    Leggi tutto sul Corriere di Bologna
    (fonte Corriere della sera edizione Bologna, 4.1.13)

  • 8 Gennaio 2013 | I detenuti nelle carceri italiane vedi

    Sono circa 10 milioni i detenuti nel mondo, in gran parte già condannati. Il tasso di detenzione per 100.000 abitanti è pari a 112,6 in Italia, a 127,7 in Europa, a 156 nel mondo.
    Al 31 dicembre 2011 erano detenute nelle carceri italiane 66.897 persone, con una riduzione dell'1,6% rispetto al 2010. Il numero di detenuti presenti è di gran lunga superiore alla capienza regolamentare, fissata a 45.700 posti. Negli ultimi 11 anni l'ammontare della popolazione detenuta ha subito un incremento del 25,8%.
    La maggior parte dei detenuti entrati nelle carceri nel 2011 (76.982) è in attesa di giudizio, mentre soltanto il 10% circa ha una condanna definitiva. Il 25% di questi torna in libertà entro una settimana. Il cosiddetto fenomeno delle "porte girevoli" (detenzioni brevi) riguarda quasi esclusivamente gli imputati (il 98%).
    Le violazioni della normativa sugli stupefacenti rappresentano la tipologia più diffusa di reati per i detenuti presenti (27.459). Seguono i reati contro il patrimonio, per i quali si contano 17.285 detenuti che hanno commesso rapine e 13.109 furto.
    Il 95,8% dei detenuti è di sesso maschile: si tratta di una quota stabile nel corso del tempo.
    Cresce al 36% la percentuale dei detenuti stranieri (era il 29% nel 2000). Tra i detenuti entrati in carcere dallo stato di libertà gli stranieri rappresentano il 43%.
    Le detenute con prole al seguito sono ospitate in sezioni idonee per bambini fino a tre anni. Al 31 dicembre 2011 erano 50 e avevano quasi tutte un solo figlio con sé, mentre le donne Gli asili nido funzionanti al 31 dicembre 2011 erano 17.
    Il problema del sovraffollamento rende l'impatto con il carcere molto duro. La media in Italia è pari a 146 detenuti su 100 posti letto: la situazione peggiore si registra in Puglia (182 detenuti presenti ogni 100 posti disponibili), la migliore in Trentino Alto Adige (72). Il problema del sovraffollamento è minore per le detenute.
    Leggi nel sito ISTAT
    (fonte ISTAT)

  • 8 Gennaio 2013 | Decreto Stabilità, sì del Senato: circa 600 milioni ai fondi Politiche sociali e Non autosufficienza vedi

    La lunga telenovela sulla legge di stabilità e la consistenza di un Fondo per la non autosufficienza si è, nel bene e nel male, finalmente conclusa. Il Senato ha accordato la fiducia al governo, approvando con 199 voti favorevoli, 55 contrari e 10 astensioni il maxiemendamento che ha interamente sostituito le precedenti bozze del provvedimento, atteso ora alla Camera per il sì definitivo, che è scontato e che segnerà di fatto la fine della legislatura.
    Nel Fondo per la non autosufficienza ci saranno 275 milioni nel 2013, cui si somma un'eventuale ulteriore disponibilità fino a 40 milioni di euro recuperati dai controlli straordinari dell'Inps sulle invalidità. Una cifra, i 275 (ma anche gli eventuali 315) lontana dalla soglia che le associazioni avevano chiesto: 400 milioni. E i commenti infatti, pur nella onsiderazione che rispetto al passato più recente si tratta comunque di un passo avanti, sono negativi. Rispetto al testo che era stato approvato alla Camera, non c’è più la tassazione della reversibilità delle pensioni di guerra: queste ultime dunque rimangono totalmente esenti dall’Irpef, come finora è sempre stato: bocciate dunque tutte le ipotesi circolate negli ultimi tre mesi per sottoporle a tassazione.
    Nel dettaglio, in riferimento ai fondi di natura sociale, il testo conferma la dotazione di 300 milioni per il Fondo per le Politiche sociali già presente nella prima versione della Camera e integra ulteriormente il Fondo per la non autosufficienza: ai 200 milioni già previsti nella prima versione se ne aggiungono altri 75, per un totale di 275. A questi, poi, è previsto se ne possano aggiungere degli altri, fino a 40 milioni, derivanti dai risparmi ottenuti dai controlli straordinari sulle invalidità.
    E' insomma una copertura "ballerina", perché occorrerà verificare il risultato effettivo ottenuto da tali controlli. Da tempo le principali organizzazioni di persone con disabilità contestano l'utilità di tali controlli straordinari facendo notare la volatilità in termini di risparmio e le notevoli spese che l'Inps deve affrontare per metterli in piedi.
    Tutto ciò al netto dei contenziosi che sempre più frequentemente si aprono fra l'Istituto e persone invalide che hanno avuto una diminuzione della percentuale riconosciuta, contenziosi che vedono l'Inps soccombere nella maggioranza dei casi. Le risorse che si libereranno sono non a caso definite "eventuali" dallo stesso testo della legge di stabilità, che al riguardo precisa che esse devono essere accertate "a consultivo e su base pluriennale come effettivamente aggiuntive rispetto a quelle derivanti dai programmi di verifica già previsti prima dell'entrata in vigore della presenza legge". Non basterà dunque che provengano da nuove visite di accertamento, ma dovranno sorgere proprio dai controlli straordinari ffettuati a partire dal 2013. Occorrerà aspettare molto per averle a disposizione, ammesso e non concesso che tali risparmi si generino effettivamente. Sarà il Ministero dell'Economia a riassegnare tali risorse, a suo tempo, all'interno del Fondo non autosufficienza.
    I controlli straordinari legati all'aumento del Fondo sono istituiti proprio dalla stessa legge di stabilità: si tratta di 150mila controlli straordinari annui previsti per tre anni, dal 2013 al 2015, per un totale di 450mila controlli ulteriori rispetto alle verifiche ordinarie già attuate dall'Inps (è la cosiddetta "lotta ai falsi invalidi").
    [...]
    Intanto non si fanno attendere i commenti dal modo associativo. La FISH, federazione italiana per il superamento dell'handicap, commentando la copertura del fondo trovata in extremis nella legge di Stabilità, ha puntato il dito contro i deputati Pdl e Udc “totalmente assenti da questa iniziativa”. Barbieri: “si tratta di un inversione di tendenza rispetto ad ultimi 2 anni, ma il finanziamento è nsufficiente”.
    (fonte newsletter quotidianosanità)

  • 8 Gennaio 2013 | Bologna, “Una casa per la famiglia K”: raccolti 4.300 euro in 25 giorni vedi

    In soli 25 giorni la campagna di raccolta fondi lanciata dall’associazione Amici di Piazza Grande “Una casa per la famiglia K” ha permesso di raccogliere circa 4.300 euro. L’obiettivo è arrivare a 6 mila euro, tanti ne servono per garantire l’affitto di una casa per la famiglia K, padre, madre e 4 figli che, dal 4 dicembre, sono stati accolti in un dormitorio. Il progetto di Piazza Grande è legato a un problema emergente anche sul territorio bolognese, fanno sapere dall’associazione, “la diffusione di condizioni di estrema povertà anche tra i nuclei familiari di lavoratori e delle conseguenti difficoltà di accoglienza nelle strutture esistenti”.
    Da un mese, 4 bambini di cui 3 minorenni dormono in una struttura in cui sono accolte varie tipologie di persone: non solo poveri, ma anche tossicodipendenti o persone con problemi di disagio mentale. “È la prima volta – continua la nota – che a Bologna dei bambini sono costretti a vivere in un dormitorio”.
    Il padre della famiglia K è arrivato in Italia 4 anni fa. Dopo le prime difficoltà, ha trovato lavoro in un ristorante e una casa in cui vivere con la sua famiglia, la moglie e 4 figli, che lo ha raggiunto a Bologna. Le cose sono andate bene fino a quando il ristorante è fallito. Dopo alcuni mesi la famiglia ha dovuto lasciare la casa in cui viveva in afffitto, trovando ospitalità da un parente per qualche tempo.
    Poi si sono dovuti arrangiare. E per 2 mesi la famiglia ha vissuto in un parco della città. A ottobre, con l’intervento dei servizi sociali, la madre e i figli sono stati accolti in un albergo di Bologna, mentre il padre ha continuato a dormire per strada. Finché, con il Piano freddo del Comune, sono stati accolti tutti in dormitorio. Nel mese di dicembre, il padre ha potuto lavorare come guardia notturna nella tenda della Bottega Ex Aequo allestita in piazza Re Enzo in occasione del Natale.
    L’iniziativa per aiutare la famiglia K. fa parte della campagna di Piazza Grande “Tutti a casa” il cui obiettivo è quello di fornire una casa a ogni persona senza dimora. “I casi come quello della famiglia K. sono sempre più frequenti e le possibilità di accoglienza che vadano oltre al dormitorio sono molto rare – fanno sapere dall’associazione Piazza Grande – La casa è un diritto di tutti e nessuno oggi sceglie di dormire su un cartone, non solo, il costo procapite per un dormitorio è più alto di quello per l’affitto di un appartamento”. Una casa è l’unico modo per migliorare davvero le condizioni di vita delle persone senza dimora, per favorire i percorsi di reinserimento sociale e di recupero della piena cittadinanza.
    I soldi raccolti con la campagna “Una casa per la famiglia K.” saranno devoluti a garantire l’affitto di 1 casa. Il rendiconto dettagliato delle spese e l’estratto del conto corrente dedicato alla raccolta verranno pubblicati on line ogni mese sulla pagina di Piazza Grande.
    Donazioni on line oppure con bonifico bancario (Iban IT13D0335901600100000069600)
    (fonte redattoresociale)

  • 4 Gennaio 2013 | Convegni e corsi sociali a Bologna (gennaio 2013) vedi

    I convegli, le conferenze, i seminari, i corsi a Bologna e provincia utili pwer chi lavora ed opera in campo sociale

    giovedì 10 gennaio
    seminario "Convegno di sensibilizzazione contro le discriminazioni"
    a cura Asp Poveri vergognosi, Ass.Pari opportunità, Ass.Oltremodo
    ore 16,00, sala multimediale, Q.re San Vitale, vicolo Bolognetti 2, Bologna

    lunedì 14 gennaio
    convegno "Servizio civile: ne vale la pena!"
    a cura regione E.Romagna
    dalle 9,45 alle 13,00, sala polivalente Assemblea Legislativa Regione Emilia-Romagna, viale Aldo Moro 50, Bologna

    giovedì 17 gennaio
    convegno ""Volontariato giustizia e istituzioni locali: un'occasione per crescere insieme"
    promosso da Regione E.Romagna, Provincia di Bologna, Conferenza volontariato giustizia Emilia-Romagna
    dalle 10,00 alle 16,30, sala polivalente Assemblea legislativa, v.le A.Moro 50, Bologna

    da giovedì 17 gennaio
    corso di formazione "Assistenza e vicinanza alle persone in stato vegetativo e di minima coscienza"
    a cura di IPPSER
    Informazioni: Tel.051.227200 - ipsser@libero.it

    venerdì 18 gennaio
    convegno "AD ALT®A VOCE. La comunicazione interculturale in Emilia-Romagna"
    a cura di Regione E.Romagna
    dalle 9,30 alle 13,30, Sede della Regione Emilia-Romagna, Viale Aldo Moro 21, Sala 417/c, Bologna

    venerdì 25 gennaio
    seminario "Sport e Integrazione "
    a cura Progetto Amitie
    dalle ore 17 alle 19,30 , presso l'Urban Center, Salaborsa, Piazza Nettuno 3, Bologna

    venerdì 25 gennaio
    convegno "Spazio e dignità. Sovraffollamento carcerario, aministia e indulto"
    a cura Garante detenuti E.Romagna
    dalle 9 alle 14, Sala polivalente “Guido Fanti” della Regione, Viale Aldo Moro 50, Bologna