La crisi ha frenato i consumi ma non ha fermato lo spreco del cibo. Ne e' certo Andrea Segre', docente dell'Alma Mater di Bologna e fondatore del Last minute market, che sabato presentera' il suo nuovo "libro verde contro lo spreco", dedicato all'energia consumata per smaltire il cibo ancora buono buttato nella spazzatura.
"Dal 2008, a causa della crisi, e' stato registrato un sensibile calo dei consumi e degli acquisti- sottolinea Segre'- e quindi sono stati prodotti meno rifiuti. Ma rifiuto e spreco sono due cose molto diverse. Stiamo ancora elaborando i dati, ma la cosa certa e' che a fronte del calo dei rifiuti la quantita' di alimenti buoni sprecati e' rimasta invariata". Dunque, afferma Segre', "non e' vero che la crisi ha fatto diminuire lo spreco". Semmai "consumiamo meno e peggio, comprando piu' cibo di scarsa qualita', cibo spazzatura che poi finisce davvero nella spazzatura".
In conferenza stampa nella sede di Unicredit, sponsor della campagna europea "Un anno contro lo spreco",
Segre' ha annunciato, tra le varie iniziative in programma, la firma da parte di alcuni Comuni emiliano-romagnoli della "Carta per gli enti locali a spreco zero". Si tratta, in sostanza, di una traduzione della risoluzione anti-spreco approvata dal Parlamento Ue in 10 azioni che ogni sindaco puo' mettere in atto fin da subito nel proprio Comune, tra cui progetti di recupero del cibo in aiuto ai poveri e programmi di recupero obbligatorio per mense scolastiche e ospedaliere. Domenica a Bertinoro firmeranno una decina di sindaci della Romagna, tra cui Forli' e Cesena, mentre il 7 dicembre a Sasso Marconi tocca agli emiliani e al Comune di Bologna in particolare.
Il 4 dicembre Segre' sara' invece a Roma per presentare il Last minute market come "best practice" in occasione del Consiglio generale della Fao. "Vogliamo farlo copiare a livello internazionale- spiega il professore dell'Alma Mater- speriamo di fare un salto di qualita', dopo l'approvazione della risoluzione da parte del Parlamento europeo" che pero' non ha raggiunto uno degli obiettivi sperati. "Sulle eccedenze agricole non ha inciso- ammette Segre'- perche' l'ortofrutta interessa soprattutto a Italia, Spagna, Portogallo e Grecia che in Europa non hanno peso rispetto ai Paesi del nord". Alla campagna anti-spreco partecipano anche Granarolo, che sta lavorando sulle etichette per sensibilizzare i consumatori al tema, e Alce Nero, che ha azzerato gli scarti nei propri punti vendita.
"Prima della spending review- manda a dire Segre'- il Governo Monti dovrebbe guardare alla wasting review, andando a colpire gli sprechi pubblici e privati". Ma soprattutto, insiste il fondatore del Last minute market, "il Governo potrebbe mettere mano al tema delle etichette", ad esempio prevedendo per legge l'indicazione della "doppia scadenza": quella commerciale e quella per il consumo. Inoltre, immagina Segre', si potrebbe "mettere un po' di ordine" anche sulla vendita scontata nei supermercati, ad esempio "mettendo in offerta i prodotti vicini alla scadenza".
(agenzia DIRE)
(*) SpM3, che sta per spendere meno, spendere mai, spendere meglio, è l'acronimo che nel nostro sito usiamo per indicare quelle notizie che, nel tempo della crisi, vogliono mettere l'accento non solo sulle risorse (contributi, card, bonus...) per, appunto, spendere meno o non spendere, ma anche sulla esigenza di riflettere sui nostri stili di vita e vedere anche se possiamo spendere meglio avendo attenzione, dentro la nostra personale economia (oikonomia= amministrazione delle cose domestiche), ai temi del riciclo, del riuso, dello spreco alimentare, delle fonti energetiche...