Servizi e Sportelli Sociali

6 Novembre 2012 Firmato l'aggiornamento del Protocollo anti sfratto.

Mezzo milione di euro da parte della Regione, passi avanti da parte dei proprietari, un contributo da parte delle fondazioni bancarie. E' stato firmato oggi, in Prefettura, il nuovo protocollo anti-sfratti che aiuterà le famiglie della provincia di Bologna. Un'emergenza che l'assessore alla Casa del comune, Riccardo Malagoli, non esita a definire "drammatica" e che nel territorio riguarda 2.000 famiglie. Come ha detto il Prefetto, Angelo Tranfaglia, sono stati modificati alcuni parametri proprio per allargare la platea degli aventi diritto: non più solo chi rimane senza lavoro, ma anche chi un lavoro ce l'ha ma non riesce lo stesso a pagare l'affitto. Il protocollo è stato firmato da associazioni dei proprietari e inquilini, da Comune, Provincia, Regione e sindacati. Ecco in sintesi i punti del nuovo protocollo, Dopo il flop del primo accordo, di cui hanno usufruito solo il 10% delle famiglie interessate da una procedura di sfratto per morosità (88 domande in tutto).
Mezzo milione di euro. E' la cifra stanziata dalla Regione: 100mila euro in più rispetto all'anno scorso destinati a fondo perduto a favore di inquilini "che hanno subito una riduzione della capacità economica", e che quindi sono morosi.
I proprietari. Con il protocollo i proprietari rinunciano fino al 20% della somma dovuta dai residenti in difficoltà. L'importo di morosità può essere massimo di 8 mila euro.
I contributi. Il restante 80% sarà coperto per il 65% con un contributo a fondo perduto (negli anni passati era coperto solo il 55%), grazie ai fondi della Regione e fino a 3.000 euro. Per il 35%, invece, l'inquilino potrà chiedere alle fondazioni bancarie che hanno firmato il protocollo (Fondazioni Bancarie del Monte di Bologna e Cassa di Risparmio di Imola). I contributi riguardano anche le "misure di accompagnamento per la ricerca di una soluzione abitativa alternativa": agli inquilini vengono garantiti i due terzi della caparra di una nuova abitazione più economica.
Consulta la scheda informativa a cura del settore casa del Comune di Bologna
(fonte La Repubblica, 30/11/12)