L’insieme delle trasformazioni che interessano i luoghi della Città della Tangenziale mira a renderli abitabili e attrattivi, a farne delle centralità metropolitane.
La progettazione dei varchi e dei percorsi, però, agisce anche a largo raggio, su parti di città storicamente divise dalla grande infrastruttura: Noce e Pescarola, Corticella e Bolognina, Pilastro e San Donato, via Larga e Massarenti, Croce del Biacco e Due Madonne. L’integrazione della città pubblica, promossa da interventi sui luoghi e sulle connessioni, arricchisce e valorizza servizi e dotazioni già presenti nei contesti costruiti.
Per altri contesti non si prevede una sistemazione finalizzata alla fruizione, ma alla mitigazione e compensazione ecologica. In alcuni si favorisce il permanere di usi agricoli, in altri la rinaturalizzazione, anche tramite l’attivazione di specifici programmi.