La Situazione comprende aree a funzione specializzata con caratteri molto diversi tra loro: nella porzione sud si trovano il quartiere Fieristico, le sedi della Regione Emilia Romagna e di altre istituzioni e società, a nord si susseguono il Parco nord, alcune attività produttive, il carcere e il comando dei Vigili del Fuoco.
Sono inclusi anche alcuni elementi di valore storico e paesaggistico come l’oratorio della Dozza e il Mulino del Gomito. Il Savena abbandonato attraversa la Situazione segnando il limite con il territorio rurale e costituendo una importante risorsa ecologica.
E’ questa una parte del territorio bolognese dove prevale la dimensione del lavoro. Al censimento del 2001 contava circa 8.000 addetti alle unità locali, di cui 6.800 concentrati nell’area interna alla tangenziale. Poco più di 500 sono invece i residenti. Le 26 manifestazioni fieristiche annuali attirano quasi 1.300.000 visitatori professionali e impegnano una superficie espositiva di circa 260.000 mq (180.000 coperti).
La Fiera di Bologna rappresenta l’elemento forte di questo territorio; della capacità attrattiva del polo risentono, dal punto di vista locale, le aree residenziali adiacenti. Il Parco nord, già oggi polo ricreativo e culturale, è l’altro elemento polarizzante, da valorizzare e raccordare.
Il progetto per la Situazione raccorda le strategie della Città della Ferrovia, che coinvolgono il polo fieristico, con quelle della Città della Tangenziale che coinvolgono il Parco nord, ed è volto a rendere compatibili dinamiche molto diverse, principalmente attraverso il miglioramento delle connessioni e degli spazi pubblici. Al Parco nord si connette anche il progetto di trasformazione funzionale della Manifattura Tabacchi di via Stalingrado in centro di ricerca e innovazione.
E’ prevista la qualificazione di due diverse centralità: quella chiusa di piazza Imbeni, su cui si affaccia la sede della Regione Emilia Romagna, e quella aperta del Parco Nord. Percorsi e parcheggi sono anche la condizione per legare il Parco alla Fiera, due realtà che possono trarre reciproco beneficio da una connessione fisica e funzionale. Il progetto prevede il prolungamento della rete dei percorsi ciclabili nel territorio rurale, la realizzazione di attraversamenti sicuri, la valorizzazione del Savena abbandonato.