La città cresciuta in prossimità della direttrice storica San Donato presenta un insieme di criticità fra loro legate: una delle maggiori concentrazioni di edilizia pubblica (1.860 alloggi di proprietà di enti pubblici su un totale di 5.000) tecnologicamente inadeguata, con stati di conservazione mediocri (25%) o pessimi (18%); quasi il 50% delle abitazioni privo di posto auto; una densità di popolazione tra le più elevate (fino a 142 abitanti per ettaro, e gli interventi in corso porteranno altri 600 abitanti); la prossimità del quartiere fieristico che genera traffico e domanda di parcheggio; un’infrastrutturazione che provoca inquinamento acustico (in particolare la ferrovia); un’offerta di attrezzature collettive e di verde carente, senza aree disponibili per integrarla.
La rilevante incidenza di alloggi pubblici porta anche in questa Situazione indici di vecchiaia elevati e gli scenari demografici prospettano incrementi della popolazione ultra ottantenne oscillanti dal 22 al 30%. Ma si registra anche una crescita della popolazione tra 6 e 10 anni, che arriva al 40% nei pressi di via Michelino.
Nell’area è discreta la distribuzione di attività commerciali e buono l’avvicendamento tra esercizi vecchi e nuovi. Solo nella parte più prossima alla tangenziale (vie Andreini, Bertini…) alle chiusure non corrispondono nuove aperture. Più in generale, è interessante il mix tra attività economiche e residenza, e buona la tenuta delle imprese, molte delle quali in crescita.
Il suolo è soggetto a subsidenza.
San Donato vecchio è una delle Situazioni urbane che registrano un deficit di attrezzature e spazi di uso pubblico difficilmente risolvibile. Il progetto punta dunque sulla qualificazione dell’esistente e sulla creazione di efficaci connessioni con i territori circostanti. In primo luogo riconosce e rafforza tre centralità: centro multiculturale Zonarelli e aree limitrofe (attraverso le connessioni), campo Savena (rigenerato con nuove funzioni e parcheggio) via Garavaglia e via della Villa, con la nuova sede di quartiere (potenziamento dei servizi, del verde, dell’accessibilità pedonale e degli spazi per la sosta). Sull’asse centrale della via San Donato interviene sugli attraversamenti e per dare continuità a spazi pedonali e fronti commerciali.
Favorisce la fruizione delle aree verdi presenti nelle Situazioni adiacenti (San Donnino con il nuovo parco, Pilastro, Scandellara) tramite nuovi percorsi e varchi.