Progetti » Scalo Ravone e Prati di Caprara
Nell’immediato intorno della Stazione ferroviaria e a ridosso del centro della città si trovano vaste aree, già destinate a usi ferroviari e militari, oggi disponibili per un riuso: quella degli impianti del vecchio scalo Ravone e quella militare dei Prati di Caprara. La loro posizione baricentrica e la vicinanza a luoghi strategici (anche al comparto Bertalia - Lazzaretto) pongono la loro ristrutturazione al centro del Psc.
Per le aree di proprietà ferroviaria, l’Accordo del luglio 2006 sulla nuova Stazione ne prevede l’urbanizzazione con l’obiettivo, per Rfi, di ricavarne le risorse necessarie a sostenere i costi della Stazione. Lo stesso Accordo fissa, tuttavia, i requisiti irrinunciabili del nuovo insediamento: un quartiere ad alta qualità urbana e ambientale, accessibile e integrato con i tessuti esistenti, dotato delle infrastrutture adeguate al nuovo carico urbanistico.
Per quanto riguarda le proprietà militari, le ipotesi di trasformazione considerano la significativa copertura arborea dei Prati di Caprara una risorsa da cui partire, un parco in nuce, nodo della rete ecologica urbana. Gli insediamenti, dunque, potranno interessare le aree a contatto con quelle ferroviarie, prossime alla zona interessata dalla realizzazione della fermata Sfm, impegnando i compendi militari a est e a ovest dell’asse stradale (“sud-ovest”). Oltre alla formazione del nuovo parco urbano, l’operazione di trasformazione dovrà compensare l’attuale scarsa dotazione di spazi e attrezzature di interesse collettivo nel quartiere Porto e contribuire significativamente al miglioramento della qualità urbana della Situazione Santa Viola.