Progetti » Bolognina est
Ambito urbano da riqualificare, di rilievo strategico per localizzazione e potenzialità, Bolognina est comprende un’ampia zona dal carattere disomogeneo, che si estende dalla via Stalingrado fino alla via Arcoveggio. Vi si trovano diverse aree produttive dismesse: quelle tra via Ferrarese e via Stalingrado, fino alla via Creti, tra cui le ex officine Casaralta; quelle lungo la via Saliceto e nelle adiacenze, dove si trova anche il vasto complesso Sasib.
La Caserma Sani, localizzata anch’essa in posizione chiave, tra le vie Stalingrado e Ferrarese, costituisce un’opportunità fondamentale per la riqualificazione di questa parte di città, resa possibile dalla dismissione militare e dall’inclusione tra le aree del Programma unitario di valorizzazione dei beni demaniali. La presenza al suo interno di ampi spazi non edificati è una vera risorsa per realizzare nuovi servizi e per unire l’area della Fiera con la direttrice Ferrarese, da sempre separate, e la cui connessione è per ora debolmente affidata al Disegno urbano concertato (Duc Fiera) in corso di attuazione.
Per la trasformazione delle aree produttive dismesse presenti in questo Ambito (ex Casaralta, ex Sasib ed ex Cevolani) sono stati sottoscritti degli accordi procedimentali, i cui contenuti sono recepiti negli elaborati costitutivi del Piano strutturale. Infatti, la sistemazione coordinata dell’intero Ambito è l’occasione per dare risposte adeguate alle criticità della periferia storica, colmando carenze strutturali di servizi e aree verdi. A questo obiettivo potranno concorrere anche il potenziamento e la qualificazione degli spazi sportivi e ricreativi del Dopolavoro ferroviario, che l’Accordo per la nuova Stazione prevede siano ceduti al Comune.
La contiguità a questo Ambito della Manifattura tabacchi, destinata a polo di ricerca per l’innovazione, e la vicinanza dell’area destinata alla produzione culturale e allo spettacolo, nel Parco nord, permette di immaginare una utilizzazione di parte delle aree riqualificate per la residenza e i servizi di una popolazione giovane e interessata alle attività di ricerca e produzione culturale, delineando la possibile formazione di un distretto culturale giovanile di grande interesse per il futuro della città.