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Progetti » Nuove sedi di ricerca e didattiche dell'Università degli studi

La rilocalizzazione di alcune sedi dell’Ateneo sul territorio, già in corso di attuazione (le facoltà di Chimica, Astronomia e l’Osservatorio astronomico, Farmacia e Biotecnologie al Navile, la nuova facoltà di Ingegneria al Lazzaretto, la facoltà di Agraria al Caab), rientra in un programma di decentramento delle sedi universitarie dalla città storica. Con l’approvazione dell’Accordo territoriale sono stati definiti tra Università degli Studi di Bologna, Regione Emilia Romagna, Provincia di Bologna e Comune di Bologna gli assetti territoriali, urbanistici e infrastrutturali per lo sviluppo edilizio dell’Ateneo nell’area Cnr – Navile, i cui contenuti sono stati recepiti negli elaborati costitutivi del Piano strutturale.
Il successo di questa strategia presuppone l’integrazione delle aree per lo studio nel contesto urbano (per abitazioni e servizi) e un adeguato sistema di trasporto pubblico. Da questo punto di vista, tutte le nuove sedi, al Navile e al Lazzaretto ma anche al Caab, rispondono a questi requisiti. L’ipotesi di recuperare parte del manufatto della Manifattura tabacchi di via Stalingrado come polo di ricerca applicata e sviluppo di nuove attività imprenditoriali, si inquadra nella stessa logica territoriale.
I piani di attuazione dell’ex Mercato ortofrutticolo e di Bertalia-Lazzaretto hanno previsto la realizzazione di alloggi per studenti e una loro collocazione adatta alla nuova domanda; la stessa scelta potrà essere compiuta per le altre localizzazioni. L’offerta di case in affitto per studenti fuori sede, in prossimità delle nuove strutture universitarie, tende a ridurre la pressione di questo tipo di domanda sulle zone centrali e semicentrali, con i noti squilibri sul mercato abitativo. Per l’attuazione di tale obiettivo, nel luglio 2007 è stato sottoscritto un Protocollo di intesa tra l’Università degli Studi di Bologna e il Comune di Bologna relativo allo sviluppo dei servizi abitativi per gli studenti universitari attraverso la costruzione di due nuovi studentati su aree di proprietà comunale.

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