Servizi e Sportelli Sociali

24 Giugno 2019 Anziani e disabili: sfatare tre "leggende metropolitane" che periodicamente riemergono.

mostro di Loch Nessmostro di Loch Ness
Domande al Punto unico telefonico, via mail, agli sportelli sociali; ci sono tre questioni legate alle situazioni di disabilità che continuano a circolare da anni in maniera distorta.
Andiamo per punti:

- Entrare gratis al cinema, musei, concerti, gare sportive.
L'accesso gratuito o meno agli spettacoli nei cinema, nei teatri, agli eventi musicali o sportivi, per la persona con disabilità/invalidità e per l'eventuale accompagnatore, non è regolato da leggi, ma solo da consuetudini. In alcuni casi entrano entrambi gratuitamente, in altri paga la persona disabile ma non l'accompagnatore, in altri l'inverso, e infine in alcuni casi vengono fatti pagare tutti e due.
Gli addetti al cinema (cassa, maschere) applicano la consuetudine a fronte di disabilità evidenti, in altri casi possono sorgere eventuali contestazioni anch'esse risolvibili solo col buon senso e non a norma di legge... che non esiste. Risulta ovvio che nessuno può pretendere l'esibizione di certificati o altro, ma è altrettanto vero che nessuno può pretendere di entrare ad uno spettacolo gratuitamente. Per i soli musei ed aree archeologiche statali l'accesso alle persone disabili e all'eventuale accompagnatore è gratuito in base a disposizioni del Ministero dei beni culturali.

- ll contributo (legge 13/89) per gli interventi di abbattimento delle barriere architettoniche va alla persona disabile o sua famiglia.
Errato, la legge prevede che i contributi vadano al soggetto che sostiene la spesa. Può essere la persona disabile o chi l'ha a carico. Possono essere una serie di condomini, persona disabile compresa, che sostengono la spesa (ad esempio un ascensore), o lo stesso Condominio se come tale assume l'intero onere della spesa.

- L'auto che espone il Contrassegno H (...o pass disabili) ha diritto a godere delle agevolazioni alla sosta e circolazione previste.
Sbagliato, il contrassegno è "personale" (..c'è la foto della persona...non dell'auto...) e solo la dove vigono particolari divieti/limitazioni è anche collegato a una o piu targhe, salvo il diritto ad utilizzarlo su qualsiasi veicolo fuori dalle zone con limitazioni e/o a comunicare utilizzo di veicoli diversi entro un tempo stabilito.
Per un uso corretto non è obbligatorio che la persona disabile sia a bordo, ma che il veicolo sia "al servizio della persona disabile".
Capiamoci con un esempio: Luigi e Maria, bolognesi, accompagnano il proprio figlio disabile Marco a casa di un amico in centro, nella Ztl. Disabile a bordo, contrassegno esposto, targa registrata nel sistema: tutto OK.
Luigi e Maria se ne vanno via dal centro (disabile non a bordo, contrassegno esposto, targhe in uscita dalla Ztl non lette dal sistema: tutto OK) e vanno a fare la spesa in un centro commerciale di periferia: in quel momento, anche se hanno il contrassegno, l'auto non è al servizio del disabile, quindi non possono parcheggiare nei posti H presso il centro commerciale, nè esporre il contrassegno.
Passate alcune ore Luigi e Maria tornano in centro (targa registrata, contrassegno esposto, auto che va a prendere il disabile: tutto OK) e si ripigliano Marco e vanno a cena dalla nonna.
La nonna abita in una stretta stradina in collina in corrispondenza di una curva. Nonostante il contrassegno l'auto di Luigi e Maria non si può fermare perche le questioni relative alla sicurezza stradale (collettive), comprovate dai cartelli divieto di fermata e curva pericolosa, sono preponderanti sul diritto (personale) del disabile connesso al possesso del contrassegno. Dovranno parcheggiare fuori dalla curva e terminato il divieto di fermata.