Il trend dell’offerta di cure domiciliari agli anziani si conferma in crescita (+0,2% rispetto al 2016), ma resta ancora un privilegio per pochi: ne gode solo 3,2% degli over65 residenti in Italia, con una forte variabilità a seconda delle aree del Paese, se non all’interno della stessa Regione, per quanto riguarda l’accesso al servizio, le prestazioni erogate rispetto quelle inserite nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), le ore dedicate a ciascun assistito, la natura pubblica o privata degli operatori e il costo pro capite dei servizi.
Inoltre si riscontra disomogeneità nel numero delle ore e degli accessi garantiti per ogni assistito. All’ampia variabilità in termini di assistiti ed attività erogate, corrispondono anche costi differenti per la singola presa in carico che variano dai 543 euro agli oltre 1000 euro tra le realtà prese in esame. Dalla comparazione con gli altri Paesi europei, l’Italia, il Paese più vecchio d’Europa, vive le conseguenze della pressione demografica: aumento del carico di cronicità, disabilità e non autosufficienza.
Scarica l’Indagine di Italialongeva sull’Assistenza Domiciliare in Italia (ADI): chi la fa, come si fa e buone pratiche – Edizione 2018 (sito italialongeva.it)
Inoltre si riscontra disomogeneità nel numero delle ore e degli accessi garantiti per ogni assistito. All’ampia variabilità in termini di assistiti ed attività erogate, corrispondono anche costi differenti per la singola presa in carico che variano dai 543 euro agli oltre 1000 euro tra le realtà prese in esame. Dalla comparazione con gli altri Paesi europei, l’Italia, il Paese più vecchio d’Europa, vive le conseguenze della pressione demografica: aumento del carico di cronicità, disabilità e non autosufficienza.
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