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4 Dicembre 2018 Oltre le parole. Abolizione della protezione umanitaria e firma del Global Compact

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In questi giorni e settimane il dibattito sulle migrazioni si è arricchito di due nuovi termini che probabilmente non sono da tutti conosciuti e chiari: protezione umanitaria e Global contact. Proviamo a capire meglio cosa significano e come impattano sulla vita concreta delle persone.

"Protezione umanitaria" - Nel Decreto "Sicurezza" recentemente approvato è operativa l'abolizione di una delle tre forme di protezione che erano previste nell'ordinamento italiano, ovvero la "protezione umanitaria" che era quella più applicata e che ora non esiste più, parzialmente sostituita da altre tipologie legate a casi specifici (cure mediche, protezione speciale, per calamnità, per atti di particolare valore civile).
Maria Acierno nell'articolo "La protezione umanitaria nel sistema dei diritti umani" pubblicato sulla rivista Questione Giustizia, n.2/2018, illustra le caratteristiche che aveva questo provvedimento e le sue ragioni.
Nel sito di Asgi (Ass.studi giuridici sulla immigrazione) una scheda informativa in materia

"Global Compact" - Negli ultimi giorni un'altro termine ha fatto capolino sulla stampa, legato alla decisione del Governo italiano di firmare o meno il cosiddetto Global compact che è un accordo non vincolante negoziato dai governi dei 193 Stati membri dell’Onu che si propone di garantire i diritti umani dei migranti attraverso la governance dei flussi migratori e la condivisione delle responsabilità. Un documento di mediazione tra posizioni differenti, una bussola con indicazioni precise e utili: che ogni Stato può seguire con maggiore o minore intensità a seconda delle proprie opzioni politiche.
Per approfondire il Global contact:
- Che cos’è il Global Compact
- La ritirata dell’Italia dal Global Compact for Migration
- I 23 obiettivi del "contestato" Global Compact sull'immigrazione