Servizi e Sportelli Sociali

9 Marzo 2018 Una web serie sul lavoro dell'assistente sociale

voltivolti
Molteplici possono essere le motivazioni e le cause che hanno contribuito a costruire un immaginario pubblico degli assistenti sociali tanto distante dalla realtà (*), ma una ha senza dubbio inciso più delle altre: la mancanza di una dimensione narrativa della professione; la mancanza di storie, di miti, di personaggi e situazioni in cui riconoscersi e in cui gli altri possano riconoscerci.
La serie web è nata da un'intuizione di COeSO SDS Grosseto e Associazione Storie di Cinema/Scuola di Cinema Grosseto, basandosi anche sul saggio Aiutanti di mestiere di Simone Giusti. Davanti alla macchina da presa docenti e studenti della Scuola di Cinema, corsi di recitazione. Invece, alla regia, i giovani allievi del corso di filmaker coordinati da Francesco Falaschi.
Le vicende narrate si incentrano sul lavoro quotidiano di due colleghi assistenti sociali, Vincenzo e Maria Chiara, lui navigato e un po’ cinico, lei fresca di studi, inesperta ma tenace e pronta ad imparare.
I temi toccati nelle sette puntate sono svariati: dalla devianza giovanile alla ludopatia, dalla violenza assistita all’allontanamento di minore, dall’immigrazione alla disabilità, dall’emarginazione degli anziani alle problematiche dell’adozione.
Scarica le sette puntate e leggi un breve riasunto di ognuna
Il sito del progetto

(*) per approfondire il tema:
- La rappresentazione della assistente sociale nel cinema e nella narrativa
- Le rappresentazioni del Servizio sociale nei media
- La rappresentazione dell'assistente sociale: ladra di bambini?
Segnaliamo anche il film francese del 2015 "A testa alta" disponibile per il prestito alla Biblioteca di Sala Borsa.