Sulla stampa, dopo la presentazione di ISTAT dei dati sul Censimento delle organizzazioni non proft relativi al 2015, è tutto un coro entusiastico su quell'11,6% di organizzazioni in più. Nemmeno questa volta, al pari dei censimenti precedenti, la stampa ritiene di dover precisare che l'ISTAT nell'universo non profit ricomprende anche gli enti religiosi, le organizzazioni sindacali e professionali, le persone impegnate nel servizio civile, le ONG e anche i partiti politici (vedi qui per i criteri del censimento), quindi tutta una serie di soggetti che pur svolgendo una funzione sociale e avendo, a volte, forma associativa, non sono certo per tanti aspetti equiparabili al volontariato, la cooperazione sociale, l'associazionismo, e in particolare quello impegnato nell'ambito sociale, dell'emarginazione, della sanità, della protezione civile. E anche i 5milioni e mezzo di volontari sparati nei titoli andrebbero "letti" forse con maggiore attenzione.
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