Servizi e Sportelli Sociali

31 Ottobre 2017 Assistente sociale, un mestiere...non sempre facile

bambina con peluchebambina con peluche
Esistono molte retoriche sui media e nella cultura comune circa la figura dell'assistente sociale: dalla "ladra di bambini" che li porta via a madri e padri alla burocrate che vede solo leggi e bilanci e tratta tutti come numeri.
Un mestiere complesso per definizione e che a volte ti costringe ad essere il parafulmine del "non voler/saper vedere" della società o delle singole persone. Il tutto al netto di situazioni individuali di utenti dei servizi fortemente disturbati e che sicuramente, anche tra gli assistenti sociali, qualcuno può non sempre fare al meglio il proprio mestiere.
La crisi ha acuito le situazioni di difficoltà sociale, inasprito gli animi, ridotte in molti casi le risorse economiche per i servizi sociali. Gli episodi di violenza ad operatori sociali e sanitari fanno maggiormente capolino sulla stampa.

Il Consiglio nazionale degli Assistenti Sociali e la Fondazione Assistenti Sociali hanno così promosso una ricerca in materia: solo l’11,8% non ha mai ricevuto intimidazioni e il 15.4% ha subito violenza fisica. L’88,2% dei professionisti è stato oggetto di violenza verbale, l’11,2% ha subito danni a beni o proprietà e il 35,8% ha temuto per la propria incolumità o quella di un familiare a causa del lavoro. Le maggiori criticità, come era facile immaginarsi, nei servizi a tutela dei minori e in quelli a sostegno di adulti in difficoltà.
Leggi tutto e scarica una sintesi della ricerca nel sito della agenzia quotidiano sanità

Per chi volesse avvicinarsi al tema segnaliamo il film francese del 2015 "A testa alta" disponibile per il prestito alla Biblioteca di Sala Borsa.