Servizi e Sportelli Sociali

24 Luglio 2017 Riforma del terzo settore, approvati i decreti attuativi

Terzo settoreTerzo settore
A circa tre anni dal lancio delle linee guida di Riforma Terzo Settore, i provvedimenti attuativi giungono al traguardo.
Il 28 giugno il Consiglio dei Ministri, dopo l'iter di consultazione parlamentare, ha approvato in via definitiva i Decreti attuativi su Codice del Terzo Settore, impresa sociale e cinque per mille, che si aggiungono a quelli già approvati su Servizio Civile e Fondazione Italia sociale.
La nuova normativa mette a disposizione del Terzo Settore risorse pari a 190 milioni che saranno investite in nuovi incentivi fiscali, nella nascita di un Fondo progetti innovativi, nello sviluppo del Social bonus, nel lancio dei Titoli di solidarietà, oltreché in un incremento della dotazione del Fondo per il Servizio Civile in modo da accrescere i posti disponibili.

Tra le novità più rilevanti vi è l'introduzione del Registro Unico del Terzo Settore: uno strumento che sarà avviato, gestito e aggiornato dalle Regioni ma che utilizzerà un'unica piattaforma nazionale, con l'obiettivo di superare la frammentazione e l'opacità dei troppi registri oggi esistenti. L'accesso al Fondo progetti, al cinque per mille, agli incentivi fiscali sarà possibile solo attraverso l'iscrizione al Registro.

Il decreto sull'impresa sociale prevede per queste tipologie di soggetti alcune importanti cambiamenti: l'ampliamento dei campi di attività (commercio equo, alloggio sociale, nuovo credito, agricoltura sociale, ecc.); la possibile, seppur parziale, distribuzione degli utili e soprattutto incentivi all'investimento di capitale per le nuove imprese sociali (il 30% dell'investimento potrà essere fiscalmente deducibile o detraibile analogamente a come avviene oggi per le startup innovative tecnologiche). Nel mese di luglio prenderà altresì avvio il Fondo di garanzia e per il credito agevolato dedicato proprio alle imprese sociali, con una dotazione di 200 milioni.

Infine il cinque per mille. Il decreto porta a compimento la riforma strutturale iniziata con la Legge di Bilancio 2015, che ha attribuito risorse in modo stabile per 500 milioni all'anno. Ora si tratta di accelerare i tempi di erogazione, introdurre criteri innovativi nel riparto delle risorse e rendere del tutto trasparente l'utilizzo delle risorse da parte dei beneficiari.

- Il comunicato stampa e le slide del Ministero
- Il decreto sul 5 per mille
- Il decreto sull'impresa sociale
- Il decreto sul servizio civile universale


NB Si segnala che a oggi (24 luglio) non sono ancora stati pubblicati in gazzetta i Decreti su Codice del terzo settore e Fondazione Italia Sociale (quest'ultimo perché rimandato al Governo dal Quirinale, che ne ha richiesto alcune correzioni).


Per approfondire
Riforma del terzo settore, finalmente ci siamo - Vita (28 giugno 2017)
Terzo settore, via libera alla riforma: fondo da 190 milioni - Repubblica (28 giugno 2017)
Terzo settore e attività di interesse generale: un problema aperto - Welforum (15 giugno 2017)
Il contributo della Fondazione Zancan - Rivista Studi Zancan (n.2, 2017)