La perdita di un figlio che lascia un vuoto indicibile. La malattia di Alzheimer che ha reso irriconoscibile un parente. Il gioco che da passione è diventata una mania, un’ossessione. E l’alcol che, come una droga, è un tunnel senza uscita. Quando si cerca un abbraccio più che una cura, empatia prima ancora che una terapia, qualcuno con cui sfogarsi sapendo che conosce davvero il problema che ci affligge può essere arrivato il momento di cercare un gruppo di auto mutuo aiuto. Un confronto tra pari, dove tutti sono esperti. Per esperienza diretta.
Leggi l'articolo di Marina Amaduzzi su Il Corriere di Bologna
Approfondisci nella scheda del sito degli sportelli sociali
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