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13 Maggio 2016 Il disagio abitativo. La situazione in Italia

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La questione abitativa in Italia ha riguardato da sempre due distinte aree di disagio. La prima è costituita da quanti si trovano in una condizione di emergenza abitativa assoluta. È questa una componente per così dire “strutturale”, che necessita di abitazioni a basso costo che devono essere garantite attraverso il rafforzamento dell’offerta di edilizia residenziale pubblica o, addirittura, di strutture “a bassa soglia” nei casi più estremi.
La seconda area di disagio, che alcuni analisti definiscono “area grigia”, comprende, invece, persone in difficoltà abitativa moderata o “marginale”, che dall’inizio degli anni 2000 e, soprattutto, in seguito allo scoppio della crisi economica, pur disponendo di un reddito o di una pensione, non sono risultate in grado di confrontarsi con le condizioni di mercato dell’abitare. Si tratta perlopiù di famiglie monoreddito, lavoratori precari, famiglie mono genitoriali, giovani coppie e anziani.
La mobilità tra i due gruppi è frequente e negli ultimi tempi spesso in senso peggiorativo, con “scivolamenti” dei nuclei da una condizione di relativa tranquillità ad una di povertà, proprio a causa del progressivo indebolimento economico.
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Il servizio al TG3 regionale