Servizi e Sportelli Sociali

9 Febbraio 2016 Politiche per la disabilità tra "durante" e "dopo" di noi. Dibattito acceso sul "Dopo di noi" e i "Care giver"

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La Camera ha da pochi giorni approvata la legge sul cosiddetto “Dopo di Noi”, ovvero sui servizi e gli interventi per le persone disabili non in grado di provvedere a sè stesse una volta venuto meno il sostegno della famiglia. Un tema presente nel dibattito sulla disabilità, tra luci ed ombre, almeno da 20 anni.  In Parlamento poi va avanti inoltre l'iter per il riconoscimento del lavoro di cura prestato dai famigliari delle persone non autosufficienti tra le mura domestiche e per evitare la loro istituzionalizzazione, in sintesi il dibattito sui cosiddetti "care giver. Tema fortemente connesso se non per certi versi sovrapponibile al primo la dove si voglia ragionare sul fatto che il "dopo di noi" è anche frutto della qualità del "durante noi".

Molte e sfaccettate le posizioni sia tra i partiti che nel mondo associativo, con forti perplessità che giungono dalla FISH, la più importante federazione, assieme alla FAND, delle associazioni del mondo della disabilità.
In questo contributo vi offriamo un ampio panorama delle opinioni  e del dibattito in corso.

Legge sul Dopo di noi

Dibattito sui contenuti della legge e sulla sua reale sostenibilità finanziaria.

Il testo della legge sul dopo di noi

"Dopo di noi". Via libera dalla Camera al ddl. Intevista alla relatrice Elena Carnevali (Pd)
"Ci siamo fatti carico delle persone con più esigenze. Questo disegno di legge si poggia su una forte 'gamba pubblica' che ha destinato 180 mln nel triennio. Ma non possiamo dimenticare che siamo di fronte ad un sistema di sussidiarietà orizzontale, nel nostro Paese c'è un associazionismo fortemente radicato che va sostenuto nell'offerta di servizi ai più deboli"

M5S: "Welfare alla deriva, privato deve integrare non sostituire
“Un’occasionemancata quando la soluzione, se solo la maggioranza e il Governo avessero voluto, era a portata di mano. Invece, hanno scelto di affidare all’iniziativa privata un tema delicato come quello del ‘dopo di noi, accrescendo la forbice sociale tra ricchi e poveri. Per l’ennesima volta lo Stato arretra e viene messo da parte rispetto alla tutela della salute dei suoi cittadini"

"Dopo di noi". Tutti i dubbi dei tecnici del Dipartimento finanze sul mancato gettito per le misure in favore dei disabili gravi
Questo il contenuto di una nota tecnica. Dalle maggiori detrazioni per la stipula di assicurazioni a tutela delle persone con disabilità grave viene stimato un mancato gettito Iperf di 35,7 mln per il 2016 e 20,4 per il 2017. Stimata, inoltre, una perdita di gettito di circa 10 mln annui per le agevolazioni tributarie per i trust. Dalle agevolazioni per le erogazioni dei privati mancati introiti per 6 mln per il 2017 e 3,5 mln per il 2018.

Dopo di noi: l’occasione perduta.
"La legge che sta per essere approvata, sul “dopo di noi” delle persone con disabilità – scrive Carlo Giacobini -, nasce già come “ultrasettoriale” e non arriva nemmeno a ipotizzare che quell’isolamento e quel rischio di abbandono delle persone debbano trovare risposta in una serie articolata di servizi e di supporti, non certo costruendo nuove residenze, magari umanizzate, ma pur sempre lontane da progetti di vita davvero inclusivi"

Legge sul “dopo di noi”: perplessità della FISH
“La Camera ha approvato oggi la proposta di legge sul ‘dopo di noi’. Va accolto e apprezzato lo sforzo della Commissione Affari Sociali di giungere ad un testo unificato di varie proposte e di correggere le distorsioni più palesi presenti nelle prime stesure [...]Ci aspettavamo una norma che contrastasse in modo deciso l’istituzionalizzazione delle persone con disabilità, impedendo il riprodursi di istituti e residenze segreganti".

Bene per l’ANFFAS quella Legge, ma c’è ancora da lavorare
Dopo l’approvazione alla Camera della Legge sul cosiddetto “Dopo di Noi” delle persone con disabilità, il presidente nazionale dell’ANFFAS Roberto Speziale parla di «un primo e importante passo verso la tutela del diritto all’autonomia e alla vita indipendente delle persone con disabilità e verso quella serenità che tanti genitori aspettano da tempo», pur ricordando che «il sì dell’Aula di Montecitorio non risolve di certo totalmente le problematiche del “Durante” e del “Dopo di Noi”»

Ma il futuro e' oggi
Il punto di vista dela Fondazione Dopo di noi di Bologna

Anche ENIL, network europeo per la vita indipendente, boccia la legge sul Dopi di noi
Già dalle prime dichiarazioni degli stessi proponenti della legge sul “Dopo di noi” era emerso che non si sarebbe trattato di un provvedimento in direzione dell’indipendenza e diritto di scelta per le persone con disabilità sul dove, come e con chi vivere; diritti che attengono a tutte le persone disabili e non disabili.

“Dopo di Noi”: bastava ascoltare l’Osservatorio. Il nodo del Trust
"Le Commissioni Parlamentari Permanenti – sottolinea Sergio Silvestre di CoorDown, soffermandosi sulla norma del “Dopo di Noi” approvata alla Camera – hanno il compito di preparare i testi di legge. Perché dunque non si confrontano preventivamente almeno con gli organismi istituzionalmente preposti a fornir loro contributi e supporti, come l’Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità? Eviterebbero brutte figure (sul titolo della Legge), critiche e sospetti (in particolare per ciò che riguarda lo strumento del trust)"

Il "dopo di noi" in casa con i fratelli disabili, "la legge lo preveda"
Appello di Marina Cometto, che già all'inizio dell'iter della proposta di legge aveva chiesto di considerare il “dopo di noi a domicilio”. Oggi rilancia: “Mia figlia non sa parlare, ma con gli occhi esprime la serenità di tornare a casa. I suoi fratelli vogliono occuparsi di lei, ma lo Stato deve sostenerli”.

Il futuro dei disabili gravi, le famiglie: Dopo di noi, un buon inizio...
In Aula ad assistere alla votazione finale sul Ddl "Dopo di noi" anche tanti familiari con figli con disabilità grave. Tra i commenti a caldo tanto entusiasmo, ma anche la voglia di concretezza. "L’importante era cominciare..."

Perché è rischioso parlare solo di “dopo di noi”
«Ragionare solo in termini di “dopo di noi” – scrive Simona Lancioni – non solo non mette al riparo da soluzioni segreganti, ma rischia anche di fornire alla società il pretesto per continuare a non occuparsi delle persone con disabilità che hanno una famiglia, né di coloro che si prendono cura di loro». Aggiungiamo un ulteriore tassello al ricco dibattito successivo all’approvazione alla Camera della Legge sul cosiddetto “dopo di noi”, con ampio spazio, in questo contributo, anche alla situazione dei caregiver familiari.  Leggi su superando l'articolo di S.Lancioni e la ricca sitografia di approfondimento.

Dopo di Noi: un si dal Consiglio nazionale dell'Ordine degli Assistenti sociali
"Finalmente anche in Italia al via una rete di protezione che assicuri un futuro alle persone con disabilità anche dopo la scomparsa dei genitori"

Dopo di noi: il parere del Coordinamento sanità e assistenza di Torino
Occorre che il Senato compia un rigoroso e rofondo riesame del testo

Anffas: Dopo di noi al Senato, 10 suggerimenti per migliorare la legge
Assegnata alla Commissione Lavoro del Senato, la legge sul Dopo di Noi riprende il suo iter. Anffas ha esaminato il testo nel dettaglio, individuando 10 punti su cui è utile un intervento. Leggi su vita.it

Corriere della Sera
L'Unità
Repubblica
settimanale VITA


Proposta di legge sui Care Giver

Il testo della Proposta di Legge “Disposizioni per il riconoscimento e il sostegno dell’attività di cura e di assistenza” (primi firmatari on.Iori e Gnecchi del PD)

Una illustrazione della proposta di legge dal sito pensioni oggi

Chiediamo una legge per "aiutare chi aiuta"
Il parere sulla legge di Vanna Iori (Pd) prima firmataria della proposta di legge

Una pacca sulle spalle ai caregiver familiari
«Con forte delusione – scrive Carlo Giacobini, direttore di handylex e del sito della FISH superando – leggiamo la Proposta di Legge il cui unico merito è quello di essere la prima a ventilare “Disposizioni per il riconoscimento e il sostegno dell’attività di cura e di assistenza”, lasciando però molto a desiderare quanto a sostanza ed effetti pratici. Si tratta infatti di una Proposta a dir poco deludente e da bocciare sonoramente, nella quale il refrain della “volontarietà” e della “gratuità” ripercorre tutto il testo».

L'analisi tecnica della legge sul sito handylex.org


Quel che davvero servirebbe ai caregiver familiari
«Di fronte a una Proposta di Legge - scrive Simona Lancioni - contenente approssimazioni, ambiguità, inesattezze e “mezze promesse” di interventi e servizi mai esigibili, per realizzare i quali lo Stato è disponibile a spendere la strabiliante somma di zero euro, vale la pena ricordare alcuni aspetti che devono essere necessariamente considerati, se davvero si vuole riconoscere giuridicamente, e rispettare umanamente, la figura del caregiver familiare»

Avvenire
Corriere della Sera


Carer giver in Emilia Romagna
Ricordiamo che dal 2014 la Regione E.Romagna si è dotata di una legge in tema di Care giver
Scheda informativa
Il testo della legge

(Fonti. Redazione sportelli sociali e siti: quotidianosanita, fish, superando, redattoresociale, corriere della sera, repubblica, vita, unità, camera dei deputati, pensioni oggi, huffingtonpost, handylex, avvenire, regione e.romagna)