Nel nostro Paese, gli eventi avversi che si verificano durante il travaglio, il parto, subito dopo la nascita e nel periodo neonatale, sono rari rispetto al totale delle nascite, tuttavia le conseguenze fisiche, psicologiche ed economiche che ne possono derivare e l'impatto che esse hanno sul bambino, la famiglia ed i professionisti coinvolti fanno sì che su di essi si debba porre una particolare attenzione. La morte del neonato e la disabilita' permanente che si verificano in modo inatteso non sempre si possono prevenire; riconoscere le cause ed effettuare una diagnosi precisa di tali eventi e' spesso difficile, a causa della complessita' dei fattori che li determinano, ad oggi non tutti riconoscibili e diagnosticabili.
Per ovviare a tali difficolta', tutte le morti perinatali e le disabilita' permanenti inaspettate dovrebbero essere analizzate e approfondite con un percorso diagnostico dettagliato e rigoroso, che consenta di individuare correttamente la quota di eventi avversi evitabili attraverso azioni di prevenzione e contenimento dei rischi.
La Raccomandazione n. 16, "Raccomandazione per la prevenzione della morte o disabilita' permanente in neonato sano di peso>2500 grammi non correlata a malattia congenita", intende promuovere la realizzazione di condizioni strutturali, organizzative e comportamentali che possano prevenire o almeno ridurre il rischio di tali eventi, laddove evitabili.
La Raccomandazione e' a cura dell'Ufficio III della Direzione generale della programmazione sanitaria ed e' rivolta alle Direzioni Aziendali, ai Responsabili delle Unita' operative interessate e a tutti gli operatori sanitari
coinvolti nell'assistenza delle donne in gravidanza, in travaglio-parto e dei loro neonati.
Per approfondire, consulta l'area tematica "Governo clinico, qualita' e sicurezza delle cure".
(Fonte newsletter salute informa)