Servizi e Sportelli Sociali

13 Maggio 2013 Torna "Porte aperte". Le strutture di accoglienza si aprono alla città, la città risponde?

Dal 18 al 26 Maggio 2013 torna a Bologna la sesta edizione del Festival Porte Aperte, progetto sulle fragilità metropolitane durante il quale le strutture d’accoglienza per il disagio sociale diventano luoghi di incontro, interazione, comunicazione e cultura per tutta la città.
Il tema di quest’anno è il lavoro, investigato come nuove opportunità di inventare, modalità altre di fare, di ideare format alternativi che abbiano lo scopo di uscire allo scoperto ed andare oltre la crisi. Porte Aperte non parla del tempo d’una volta, sicuro, che non c’è più. Racconta qualcosa che non intendiamo più aspettare come una ricetta preconfezionata che altri, i “grandi”, ci forniscono. Narra di una strada che conduce ad una ricerca creativa ma responsabile di nuove ed alternative forme di lavoro. Un lavoro che permetta a tutti di vivere e realizzare sogni e coltivare speranze, di occupare il tempo in maniera dignitosa e costruttiva.
Il Festival si apre con una Presentazione Pubblica del progetto aperta alla città Giovedi 16 Maggio ore 11.30 presso Leggere Strutture Factory, Via Ferrarese 169/A, Bologna, a cui saranno presenti, oltre al comitato organizzatore e rappresentanti delle realtà che hanno contribuito alla costruzione dell'evento:
Amelia Frascaroli - Assessore Servizi sociali, volontariato, associazionismo, partecipazione, sussidiarietà e politiche attive per l'occupazione del Comune di Bologna
Maurizio Bergamaschi e/o Roberta Paltrinieri -Dipartimento Sociologia e Diritto dell'economia (Università di Bologna)
Annamaria Nasi -Presidente Consulta permanente per la lotta all'esclusione sociale del Comune di Bologna
Alessandro Gabriele - Presidente Cooperativa La Strada e Faremondi
Sara Saleri - European Alternatives
Sonia Bregoli - Direttore organizzativo del Festival IT.A.CA'
Antonio Petitto - Gruppo musicale LaVanguardia
Seguirà un piccolo rinfresco multietnico a cura dell'associazione Mondo Donna
Porte Aperte vuole essere momento per rimettere al centro i margini. Attraversolo sguardo e le parole di chi li vive ogni giorno rileggiamo l’immagine di queste “terre di mezzo”, rimosse dal racconto della città pubblica. Il fuori s’incontra con il dentro, il basso interroga l’alto, in un confronto inedito e stimolante, in un percorso culturale che parte dalla strada, dal faticoso cammino quotidiano.
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(fonte festival porte aperte)