Assistenza alle famiglie, web-forum e servizio telefonico gratuito: questa la rete di servizi gratuiti offerti alle persone con esiti di coma e alle loro famiglie dal progetto “Comaiuto”, dell’associazione Gli Amici di Luca.
Grazie ai finanziamenti dell’edizione 2011 di “Trenta ore per la vita”, la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi che ha come testimonial Lorella Cuccarini, l’associazione ha potuto ampliare un progetto già esistente per sostenere le famiglie una volta passata l’emergenza riabilitativa, accompagnandole a domicilio lungo il percorso che segue il coma attraverso l’assistenza psicologica e sociale.
Oltre al numero verde sarà attivato un web-forum per lo scambio di consigli e di esperienze. “Comaiuto” diventa oggi una rete di integrazione assistenziale a disposizione delle persone e delle famiglie nella fase degli esiti di coma. Il servizio ha ora in carico una decina di persone dimesse dalla Casa dei risvegli Luca De Nigris, la struttura pubblica dell’Azienda Usl di Bologna di alta specializzazione neuroriabilitativa.
“Vorremmo estenderlo a tutta Italia, ma servono in futuro altri fondi dice Fulvio De Nigris, direttore del Centro Studi per la Ricerca sul Coma dell’associazione Gli amici di Luca . La grande sfida per la sanità pubblica è portare il più
possibile a domicilio le persone con esiti di coma. Le famiglie, però, dovrebbero essere seguite costantemente e non solo dal punto di vista sanitario, ma anche nel percorso di integrazione e socializzazione”.
“Dopo il risveglio inizia un percorso molto difficile, non solo per la persona con esiti di coma, ma per tutta la sua famiglia, un percorso che deve essere accompagnato da un sistema di sostegno non solo sanitario ha detto oggi a Roma Lorella Cuccarini, durante la conferenza stampa di presentazione del progetto -. Per questo era importante far partire un progetto pilota come Comaiuto, la speranza è che lo si possa esportare a tutte le regioni d’Italia.
Grazie agli 80mila euro raccolti da “Trenta ore per la vita”, l’associazione ha avviato lo scorso gennaio con una programmazione attiva (almeno) fino al 2013 un servizio gratuito a domicilio in cui operano più figure professionali: psicologi, educatori e anche musicoterapeuti e operatori teatrali. “È un modello sperimentale
che si integra con l’intervento sanitario, un percorso di accompagnamento per favorire l’integrazione sociale e permettere alle famiglie di ‘riallacciarsi’ alla vita” continua Fulvio De Nigris. Per rispondere ai bisogni assistenziali
delle famiglie, l’associazione Gli amici di Luca ha anche potenziato il numero verde 800 998067, a cui quattro operatori rispondono alle richieste di aiuto di carattere medico, sociale e legale. “Ogni mese riceviamo mediamente una ventina di telefonate racconta Maria Vaccari, presidente dell’associazione . Ci chiamano da tutta Italia
per chiederci informazioni sui centri di assistenza, contatti con medici specialisti, ma anche consigli su come seguire i propri familiari nelle fasi del coma”.
Con i fondi raccolti da “Trenta ore per la vita”, è stato infine aperto un web-forum per promuovere l’auto-mutuo aiuto tra le famiglie : uno spazio di confronto e dibattito, moderato da un’educatrice dell’associazione, in cui fare domande, raccontarsi, scambiare idee e suggerimenti pratici con chi sta vivendo la stessa situazione di un familiare con esiti di coma.
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(fonte redattoresociale)