Servizi e Sportelli Sociali

7 Maggio 2012 La responsabilità sociale di impresa e la vicenda di Adriano Olivetti

Si è svolto nei giorni scorsi a cura del Dipartimento benessere di comunità del Comune di Bologna un insolito incontro centrato sulla visione del film "In me non c'è che futuro", del regista Michele Fasano, dedicato alla vicenda umana e professionale di Adriano Olivetti (...si proprio quello delle macchine da scrivere e dei personal computer) svoltasi in una arco di tempo che va dagli anni '20 a quelli '60.
Olivetti a tutti gli effetti può essere considerato un antesignano dei temi e delle riflessioni attorno alla responsabilità sociale che le imprese hanno o possono avere nei confronti del territorio dove operano e dei proprio dipendenti.
La Responsabilità sociale di impresa (RSI), assieme anche alle Fondazioni di comunità, è tra i temi che sono all'attenzione della Giunta comunale e del Dipartimento benessere di comunità circa alcuni aspetti che potrebbero risultare innovativi degli scenari di welfare e di benessere della comunità che si stanno, pur tra mille difficoltà e approssimazioni, delineando nell'era della "crisi".
Su questi aspetti, si è ribadito, è necessario muoversi sia attraverso il livello organizzativo, ma avendo cura di promuovere anche occasioni di approfondimento e dibattito per costruire un'orizzonte di senso condiviso.
Il regista del film, Michele Fasano, ha tra l'altro recentemente pubblicato sulla rivista on line "Inchiesta" un contributo dedicato alla figura di Olivetti e al tema della RSI.

Per approfondire vedi inoltre:  
- il trailer del film su youtube
- il sito della Fondazione Olivetti
- sulla responsabilità sociale di impresa e la vicenda di Adriano Olivetti:
http://www.storiaolivetti.it/default.asp
http://www.praticheresponsabili.it/main/?p=1342
http://www.ctr.it/pdf_news.php?id=851&table=news
(fonte redazione sportello sociale)