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8 Settembre 2011 Diritto al futuro: fondi per studio, casa, precari

Finanziamenti agevolati per gli studenti, fondi "dote" per l'assunzione di giovani precari e mutui anche a famiglie "in erba" dal reddito basso. Un totale di quasi 130 milioni di euro messi sul piatto e disponibili da domani. E' questo "Diritto al Futuro", l'iniziativa del ministero della Gioventu' in collaborazione con Abi e Inps, presentata oggi a Roma. La misura, secondo quanto ribadito dai proponenti, e' all'insegna dell'uguaglianza e del merito, per il sostegno delle giovani generazioni.
FONDO PER LO STUDIO - Il ministero ha reso disponibili 19milioni di euro per garantire prestiti agli studenti meritevoli che abbiano bisogno di finanziamenti per proseguire gli studi universitari o per imparare una lingua straniera. I prestiti saranno di un massimo di 5mila euro l'anno cumulabili tra loro fino a un ammontare di 25mila euro e potranno fruirne individui fino a 40 anni.
FONDO PER LA CASA - Saranno 50 i milioni che costituiranno il fondo per le famiglie di giovani lavoratori precari, i quali potranno ottenere un mutuo anche senza le garanzie solitamente richieste dalle banche. Lo stato si fara' garante del 50% della quota capitale su somme non superiori a 200mila euro. L'intervento e' valido per l'acquisto della prima casa che non dovra' superare i 90 metri quadri.
FONDO GENITORI PRECARI - Per i giovani genitori disoccupati o precari sono stati stanziati 51 milioni di euro per doti di 5mila euro ognuna trasferibili ai datori di lavoro per assunzioni a tempo indeterminato. La gestione delle doti sara' affidata all'Inps, che ha creato a tal proposito una banca dati dove chi ha i requisiti necessari potra' iscriversi con un autocertificazione su http://www.inps.it/ o http://www.gioventu.gov.it/.
"Con questo pacchetto di iniziative volevamo fare due cose- ha detto il ministro Meloni- dire ai giovani italiani che le istituzioni non li dimenticano, che la societa' non li dimentica e che, se gettano il cuore oltre l'ostacolo, ci sono strumenti che permettono loro di avere un ritorno sui sacrifici che fanno. E dall'altra per dire alla societa' che vale la pena investire su questa generazione. Sono ragazzi che affrontano una situazione piu' difficile rispetto a quella che trovarono i loro padri e comunque ricavano uno spazio dignitoso in questa societa'.

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