Servizi e Sportelli Sociali

2 Febbraio 2022 L'impegno del Comune di Bologna per i minori stranieri non accompagnati nel quadro del progetto LGNetEA

Mani unite su bandiera dellMani unite su bandiera dell'UE
LgNetEA, è un'iniziativa realizzata attraverso un modello innovativo di collaborazione tra il Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione del Ministero dell’Interno – capofila del progetto – e il sistema dei Comuni italiani rappresentato da ANCI, Cittalia, ANCIComunicare e da 16 Comuni di medie e grandi dimensioni in cui si registra una significativa presenza di migranti che vivono in condizioni di estrema vulnerabilità.
Le azioni di LGNetEA intervengono sulle vulnerabilità e fragilità che sono sempre più presenti all’interno dei territori, intercettando i bisogni e proponendo un modello innovativo per affrontare e governare le emergenze: una strategia ad ampio spettro per guidare i territori nel processo di integrazione, ciascuno declinandolo secondo le proprie necessità e adattandolo alle comunità su cui essa insiste.

Anche il Comune di Bologna fa parte della rete dei Comuni partner del progetto. In particolare, il Comune ha realizzato interventi di inserimento abitativo temporaneo presso strutture alberghiere ed extra-alberghiere in favore di minori stranieri non accompagnati e nuclei familiari provenienti da altri paesi dell’Unione Europea che avevano lasciato il nostro paese prima di concludere il percorso d’accesso al sistema di protezione o di uscita dall’accoglienza in autonomia. L’accoglienza e la presa in carico ha interessato soggetti particolarmente fragili, anche dal punto di vista psicologico, che hanno richiesto un importante sforzo da parte degli operatori. I MSNA, in particolare, rappresentano, infatti, un profilo sociale molto esposto, a rischio di precarietà estrema e marginalità sociale, che, invece, grazie alle risorse FAMI del Progetto, sono state contrastate e prevenute in favore di un’accoglienza abitativa e di un inserimento tramite attività di mediazione e supporto sanitario, legale e psico-sociale.
“Il punto di forza del progetto è che ci ha consentito, non solo di assicurare l’accoglienza emergenziale e la risposta ai bisogni primari delle persone, ma anche di avviare dei percorsi di presa in carico qualificati dal punto di vista legale, sociale e sanitario – sottolinea Rita Paradisi, Responsabile del Servizio protezioni internazionali gestito dall’Azienda servizi alla persona (Asp) del Comune di Bologna – Il progetto, inoltre, che ci ha permesso di rafforzare il lavoro di rete sul territorio, sia con le istituzioni, in primis la questura, che con le organizzazioni del terzo settore coinvolte nell’accoglienza e nelle azioni di risposta ai bisogni delle persone”. 
Il progetto LGNetEA rappresenta pertanto una importante occasione per il Comune, con l’obiettivo di definire e proporre per il futuro un modello innovativo per l’accoglienza in grado di valorizzare la centralità del welfare territoriale e della prossimità in stretta sinergia con i quadri di riferimento nazionali ed europei.

Per saperne di più su LgNetEA visita il sito di Anci