Tre documenti utili per gli operatori e per le persone con disabilità intellettive o con patologie di deterioramento cognitivo. Nel primo caso prodotti da SIDiN (Società Italiana per i Disturbi del Neurosviluppo) e ANFFAS ((Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), nel terzo caso da AITO (Associazione Italiana Terapisti Occupazionali
- Consigli per la gestione dell'epidemia COVID-19 e dei fattori di distress psichico associati per le persone con disabilità intellettiva e autismo con necessità elevata e molto elevata di supporto
Documento a cura di: SIDiN (Società Italiana per i Disturbi del Neurosviluppo), in collaborazione con CREA (Centro Ricerca e Ambulatori), Fondazione San Sebastiano, ASMED (Associazione per lo Studio dell'Assistenza Medica alla persona con Disabilità), Federazione Italiana Prader-Willi, ANGSA Onlus (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici)
Il testo del documento
- Coronavirus e disabilità intellettive: informazione e gestione dello stress
Il documento intitolato “Coronavirus e disabilità intellettive: alcuni suggerimenti per una corretta informazione e per gestire lo stress” è il primo risultato concreto del lavoro svolto dall’Unità di Crisi attivata dall’ANFFAS Nazionale (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), per affrontare l’attuale emergenza sanitaria legata al coronavirus, grazie a un gruppo di tecnici della propria Rete, con l’obiettivo di garantire informazioni utili, semplici e ogni altro supporto per gestire le innumerevoli criticità che quotidianamente si presentano.
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- Emergenza coronavirus e demenze: una breve guida per familiari e caregiver
Presentiamo ai Lettori una breve guida non esaustiva prodotta dall’AITO (Associazione Italiana Terapisti Occupazionali) e rivolta ai familiari e ai caregiver delle persone con demenza alle prese con la pandemia da coronavirus. Ricordando per altro che esistono vari tipi di demenza e vari stadi della stessa, va ricordato infatti che le persone le quali ne soffrono risultano tra quelle che hanno maggiori probabilità di contrarre la malattia, perché meno in grado di adottare le misure necessarie a proteggersi e a ridurre il rischio di contagio tra chi gli sta intorno.
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- Consigli per la gestione dell'epidemia COVID-19 e dei fattori di distress psichico associati per le persone con disabilità intellettiva e autismo con necessità elevata e molto elevata di supporto
Documento a cura di: SIDiN (Società Italiana per i Disturbi del Neurosviluppo), in collaborazione con CREA (Centro Ricerca e Ambulatori), Fondazione San Sebastiano, ASMED (Associazione per lo Studio dell'Assistenza Medica alla persona con Disabilità), Federazione Italiana Prader-Willi, ANGSA Onlus (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici)
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- Coronavirus e disabilità intellettive: informazione e gestione dello stress
Il documento intitolato “Coronavirus e disabilità intellettive: alcuni suggerimenti per una corretta informazione e per gestire lo stress” è il primo risultato concreto del lavoro svolto dall’Unità di Crisi attivata dall’ANFFAS Nazionale (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), per affrontare l’attuale emergenza sanitaria legata al coronavirus, grazie a un gruppo di tecnici della propria Rete, con l’obiettivo di garantire informazioni utili, semplici e ogni altro supporto per gestire le innumerevoli criticità che quotidianamente si presentano.
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- Emergenza coronavirus e demenze: una breve guida per familiari e caregiver
Presentiamo ai Lettori una breve guida non esaustiva prodotta dall’AITO (Associazione Italiana Terapisti Occupazionali) e rivolta ai familiari e ai caregiver delle persone con demenza alle prese con la pandemia da coronavirus. Ricordando per altro che esistono vari tipi di demenza e vari stadi della stessa, va ricordato infatti che le persone le quali ne soffrono risultano tra quelle che hanno maggiori probabilità di contrarre la malattia, perché meno in grado di adottare le misure necessarie a proteggersi e a ridurre il rischio di contagio tra chi gli sta intorno.
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