Art.32 Accessibilità integrata e sostenibile

Art.32 Accessibilità integrata e sostenibile

1. Obiettivi. Il Psc persegue l’obiettivo di migliorare l’accessibilità nel territorio urbano, in particolare nelle parti dove il trasporto con auto privata verrà ridimensionato per il potenziamento del trasporto pubblico, attraverso un sistema integrato di mobilità ciclopedonale e di sosta, appoggiandosi sulle dotazioni e sui servizi esistenti, sviluppandoli e connettendoli.

2. Strumenti. Le misure di gestione della mobilità sono demandate ai Piani generali del traffico urbano (Pgtu) che, come previsto dalle direttive ministeriali, devono essere aggiornati con una frequenza massima quadriennale al fine di garantire l’adeguamento del sistema alla dinamicità dei processi e di corrispondere al monitoraggio dello stato generale della mobilità nel territorio comunale e degli effetti indotti dagli interventi.
I Pgtu verranno elaborati in accordo con gli strumenti urbanistici vigenti e con i piani di trasporto sovraordinati.

3. Indirizzi. Al fine di garantire un’accessibilità integrata e sostenibile il Psc formula i seguenti indirizzi per l’elaborazione dei Pgtu, specificandoli, quando possibile, con riferimento alle Situazioni urbane:
- ridurre l’inquinamento acustico e atmosferico e promuovere il risparmio energetico, anche tramite azioni che rendano diseconomico l’uso di mezzi inquinanti e favorendo il ricambio delle flotte veicolari pubbliche e private;
- migliorare la sicurezza stradale, in particolare a difesa di alcune componenti “deboli” di popolazione (bambini, anziani, disabili, pedoni, ciclisti, ecc.);
- garantire l’accessibilità diffusa e sostenibile alla città evitando fenomeni di esclusione sociale;
- tutelare la città storica, rafforzando le forme di mobilità compatibili con le caratteristiche dell’insediamento e riducendo presenza e impatto delle altre;
- garantire la gerarchizzazione e specializzazione delle strade, allo scopo di razionalizzare l’uso della rete migliorando la fluidità della circolazione;
- incrementare la diversione modale a favore delle modalità a minore impatto (trasporto pubblico, in bicicletta, a piedi);
- garantire l’integrazione fra i differenti sistemi e le differenti reti di trasporto, risolvendo a livello progettuale e realizzativo le problematiche legate all’interscambio;
- migliorare l’efficienza del sistema di trasporto pubblico locale e il suo comfort;
- sviluppare sistemi telematici a supporto della mobilità (sistemi Its);
- introdurre azioni mirate di governo della domanda (mobility management);
- gestire le fasi di cantiere delle opere infrastrutturali.