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12 Dicembre 2017 V° Rapporto Carta di Roma, “Notizie da paura”. Nel 2017 aumento dei toni allarmistici: l’“altro” è un pericolo, all’ordine pubblico, alla cultura, alla salute

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«Nell’organizzazione del lavoro redazione l’immigrazione è sempre meno una “emergenza” ed è sempre più una delle questioni fondamentali del nostro tempo. Non lo e`, pero`, nella titolazione e nelle scelte politico-editoriali, nel modo di selezionare e gerarchizzare, ancor più` che nel modo di confezionare e proporre, le singole notizie. Che prese una per una sono trattate quasi sempre in modo corretto, ma che spesso vengono servite al lettore come “piatti” esotici. Come extra-notizie sugli extra-comunitari. Col risultato di consolidare l’idea che l’immigrazione, e gli immigrati, non sono un fatto strutturale, che va governato, ma, appunto, una permanente emergenza. Che va fermata. Si rafforza cosi` il senso comune dei pregiudizi e si concima il terreno su cui germoglia la mala pianta del pregiudizio xenofobo e dell’hate speech».
Nel 2017 sono aumentate dal 27% al 43%, sulla stampa italiana, le notizie sul fenomeno migratorio impostate con toni allarmistici, spesso “di parte”: o un allarme per la tragedia umanitaria in corso o, al contrario, per la “minaccia” rappresentata dall’immigrazione. 4 notizie su 10 hanno “un potenziale ansiogeno”. I termini più utilizzati sono “migrante e profugo” e pare fortunatamente decaduta la parola “clandestino”. In generale ci sono però meno notizie sull’immigrazione rispetto all’anno scorso. Sono i principali dati che emergono dal V Rapporto curato dall’Associazione Carta di Roma insieme all’Osservatorio di Pavia, in collaborazione con l’Osservatorio europeo per la sicurezza. Il rapporto, intitolato “Notizie da paura”, è stato presentato a Roma, alla Camera dei deputati.
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