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27 Aprile 2017 Povertà, più degli assegni servono fondi di investimento

IMG-1 È stato presentato a Padova il rapporto sulla lotta alla Povertà 2017 delle Fondazione Zancan intitolato “Poveri e così non sia”. Il documento firmato dal direttore Tiziano Vecchiato si sviluppa in tre parti. Nella prima – Poveri e così sia?– si cerca di analizzare come mai, guardando indietro nella storia, la programmazione non ha funzionato e non ha mantenuto le sue promesse e quali potrebbero essere le strade percorribili nella progettazione, nel senso e nella gestione delle scelte, evitando alcuni errori. Nella seconda parte – Risorse non governative – si guarda alle risorse a disposizione e ai margini di utilizzo innovativo, quindi, nella terza parte – Potenzialità da coltivare – si concentra l’attenzione sui potenziali di innovazione della lotta alla povertà, sia con lo sguardo degli operatori, «entrando nel merito della relazione “di aiuto e di potere” e di come trasformarla in incontri di capacità e risorse, cioè di incontro tra diritti e doveri»; sia con lo sguardo dei gestori, finanziatori e di quanti hanno interesse che le risorse vengano utilizzate al meglio, «misurando il loro impatto sociale per conoscere il valore economico e umano redistribuito». Il Rapporto si chiude quindi – spiega il direttore Tiziano Vecchiato «con una sintesi complessiva e una proposta che riguarda quattro linee di pianificazione a disposizione per un piano nazionale di lotta alla povertà che volesse affrontare in modi non conformistici e rituali la sfida che lo aspetta».
Su vita.it una sintesi dei passaggi più significativi del dossier
Il comunicato stampa della Fondazione Zancan
La scheda del volume (ed.Il Mulino)