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17 Novembre 2016 Rapporto SPRAR 2016. Migranti. Meno protezione per i rifugiati, crescono i morti

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Pubblicato il terzo Rapporto sulla protezione internazionale 2016. Nei primi dieci mesi le persone sbarcate in Italia sono state 159.432 (+13%). In calo le domande accolte. Arrivi in aumento, approvazione delle domande di asilo in calo. Sono le due facce del pianeta delle migrazioni forzate. Nei primi dieci mesi del 2016 infatti le persone sbarcate in Italia sono stati 159.432, un dato che fa segnare un incremento del 13% rispetto al 2015.

In flessione invece le risposte positive delle commissioni che vagliano le richieste di permesso di soggiorno per motivi umanitari: nel 2014 i "sì" erano il 60%, l'anno scorso sono scesi al 41,5%, un calo confermato nei primi sei mesi del 2016 con un 40,4% di domande accolte. Numeri importanti, ma gestibili, ribadisce il Viminale: alla fine dell'anno si potrebbe arrivare a 200 mila migranti, "un numero che se fosse supportato dagli 8 mila sindaci non creerebbe alcun problema sul territorio", ripete il capo del Dipartimento immigrazione Mario Morcone. Ma i due terzi dei Comuni rifiutano di accogliere anche piccoli numeri.
Il terzo Rapporto sulla protezione internazionale 2016 prende con precisione le misure del fenomeno dei migranti che arrivano in Italia rischiando la vita perché in patria rischiano la morte.

A mettere a punto il rapporto Anci, Caritas Italiana, Cittalia, Fondazione Migrantes e Servizio centrale dello Sprar in collaborazione con l'Altro commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr).
Leggi tutto su Avvenire (Luca Liverani, Avvenire, 17 novembre 2016)
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