Servizi e Sportelli Sociali

23 Luglio 2020 Le strutture residenziali per anziani e disabili durante l'epidemia Covid-19. Un'indagine nell'Area metropolitana

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La pandemia del coronavirus ha colpito, ovunque in Europa, in modo drammatico le residenze per persone anziane e disabili. Anche a Bologna, come in tutta Italia, le strutture hanno affrontato con fatica una situazione totalmente inedita, di ampia e grave portata. Alcuni fattori, come la scarsità iniziale di dispositivi di protezione individuale, la difficile gestione delle assenze degli operatori e i numerosi casi di anziani positivi che hanno avuto bisogno di un ricovero ospedaliero – purtroppo in molti casi deceduti- hanno complicato una situazione che scontava anche la chiusura delle visite ai parenti con la creazione di situazioni di disagio e sofferenza.
Su indicazione del presidente della Conferenza territoriale sociale sanitaria metropolitana e assessore alla Sanità e al Welfare del Comune di Bologna, Giuliano Barigazzi, un gruppo di lavoro formato da tecnici della Città metropolitana di Bologna, del Comune e dell’Ausl ha preparato un questionario rivolto a 311 strutture per persone anziane e disabili dell’area metropolitana bolognese. Un lavoro ampio, che ha interessato più livelli dell’organizzazione di queste strutture con l’obiettivo di dare anche delle indicazioni per il futuro.
Al questionario hanno risposto 264 strutture, l’85% del totale, 214 (su 252) strutture per anziani e 50 (su 59) strutture per disabili.

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