Istituzione Bologna Musei http://www.museibologna.it/eventi/49387 Istituzione Bologna Musei it-it info@comune.bologna.it Copyright 2024 PAMPanorama | Il Museo (ri)Suona: i musicisti suonano il Museo Museo Internazionale e Biblioteca della Musica http://informa.comune.bologna.it/iperbole/musica/eventi/51899/id/109364 <p><img src='http://informa.comune.bologna.it/iperbole/media/12/visita_sonata_marsupio_low_1.jpg' /></p> Il Museo (ri)Suona: i musicisti suonano il Museovisita sonata per famiglie Finalmente in museo! Ma... Sentite questo suono? Scoprite da dove proviene e vi troverete protagonisti di un fantastico percorso in cui musicisti dal vivo vi sveleranno i segreti della collezione di strumenti musicali del museo direttamente nelle sale. Strumenti a fiato e a corda, da vedere, ascoltare e chissà... anche da provare! La visita è condotta da musicisti professionisti. L'evento è inserito nel programma di attività dei Musei Civici in partnership con Pam Panorama S.p.A. per il welfare culturale, per proporre attività culturali e didattiche volte ad offrire alle famiglie e alle nuove generazioni opportunità di conoscenza, inclusione e approfondimento del patrimonio museale civico.I titolari di Carta per te potranno usufruire gratuitamente di attività in altrettanti Musei Civici, in programma il sabato o la domenica a partire dal 16 marzo fino al 24 novembre 2024, ad esclusione dei mesi di luglio e agosto. Le attività coinvolgeranno i seguenti musei: Museo Civico Medievale, MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna, Museo del Patrimonio Industriale, Museo civico del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica e Museo Civico Archeologico. Regolamento completo su www.pampanorama.it Vedi il programma completo http://informa.comune.bologna.it/iperbole/musica/eventi/51899/id/109364 Sat, 12 Oct 2024 Sat, 12 Oct 2024 http://informa.comune.bologna.it/iperbole/media/12/visita_sonata_marsupio_low_1.jpg 53241 Museo internazionale e biblioteca della musica Strada Maggiore, 34 40125 Bologna Memoriae Pictae - l’arte si fa bella al cimitero Museo Civico del Risorgimento http://informa.comune.bologna.it/iperbole/risorgimento/eventi/47755/id/109372 <p><img src='http://informa.comune.bologna.it/iperbole/media/12/memoriae_pictae_brusa.jpg' /></p> domenica 30 giugno, ore 20:30 - 22:30 Memoriae Pictae - l’arte si fa bella al cimitero Appuntamento irripetibile per passeggiare di sera sotto il portico del Chiostro Terzo del Cimitero monumentale, ora patrimonio Unesco, primo luogo dedicato ai monumenti. Puoi ammirare le tombe dipinte del primo Ottocento; incontrare pittori al cavalletto, dame e gentiluomini in costume storico, oltre ad approfondire con testi e video la storia delle memoriae pictae. Museo civico del Risorgimento con Bologna Servizi Cimiteriali, 8cento APS, Amici della Certosa. Certosa di Bologna. Ingresso principale (cortile chiesa), via della Certosa 18. Partecipazione € 5, non è richiesta prenotazione. Ultimo accesso ore 22:00. Nell'ambito della mostra diffusa La pittura a Bologna nel lungo Ottocento | 1796 – 1915, dal 21 marzo al 30 giugno 2024. Programma completo in formato stampabile. #photogallery# http://informa.comune.bologna.it/iperbole/risorgimento/eventi/47755/id/109372 Sun, 30 Jun 2024 Sun, 30 Jun 2024 http://informa.comune.bologna.it/iperbole/media/12/memoriae_pictae_brusa.jpg 49221 Complesso monumentale della Certosa Via della Certosa, 18 40133 Bologna I luoghi e le parole di Enrico Berlinguer Museo Civico Archeologico di Bologna http://informa.comune.bologna.it/iperbole/archeologico/eventi/47655/id/109478 <p><img src='http://informa.comune.bologna.it/iperbole/media/12/enricoberlinguer729x1024.jpg' /></p> I luoghi e le parole di Enrico Berlinguer Mostra multimediale nata per celebrare la figura di uno dei protagonisti della storia politica del Novecento, in occasione del centenario della nascita. Enrico Berlinguer è stato uno dei protagonisti della storia politica del Novecento. Segretario del Partito Comunista Italiano dal 1972 al 1984, e prima ancora militante e dirigente del suo partito. Leader di rara caratura morale, radicato nel Paese reale e stimato dai suoi oppositori. Capace di una visione politica moderna e lungimirante ancora attuale, Enrico Berlinguer è vivo nella memoria collettiva delle generazioni che lo hanno conosciuto e amato e in quelle successive che, pur non avendo vissuto la sua epoca, lo considerano ugualmente un simbolo. La mostra è promossa da Fondazione Duemila, Centro Studi Renato Zangheri e Associazione Enrico Berlinguer, con il patrocinio di Comune di Bologna e Regione Emilia-Romagna, e sarà articolata in diverse sezioni: storica, per ricostruire il percorso politico e personale del leader del Pci attraverso la consultazione di materiale video, fotografico e documenti autografi originali; grafica, con i manifesti politici elaborati negli anni della Presidenza di Berlinguer; video/cinematografica, con la copiosa produzione di documentari su Berlinguer; fotografie d´autore, libri, approfondimento, con la versione integrale digitalizzata dei documenti. La mostra a ingresso gratuito sarà aperta tutti i giorni dalle 10 alle 19,  chiuso il martedì. http://informa.comune.bologna.it/iperbole/archeologico/eventi/47655/id/109478 Tue, 11 Jun 2024 Tue, 11 Jun 2024 http://informa.comune.bologna.it/iperbole/media/12/enricoberlinguer729x1024.jpg 48645 Sala Mostre Wandrè La chitarra del futuro Museo Internazionale e Biblioteca della Musica http://informa.comune.bologna.it/iperbole/musica/eventi/51899/id/109455 <p><img src='http://informa.comune.bologna.it/iperbole/media/12/10_04_poster_wandr.jpg' /></p> Wandrè La chitarra del futuroa cura di Marco Ballestricon la collaborazione di Oderso Rubini e i Partigiani di Wandrè (Paolo Battaglia, Gianfranco Borghi, Luca e Loris Buffagni, Riccardo Cogliati, Mirco Ghirardini, Giorgio Menozzi, Johnny Sacco, Adelmo Sassi)2004-2024 &gt; il Museo della musica festeggia i suoi primi 20 anni con la chitarra del futuro!L’11 maggio del 2004 il portone di Palazzo Sanguinetti in Strada Maggiore 34 si aprì per la prima volta alla città per mostrare al pubblico le meravigliose collezioni musicali del Comune di Bologna fino ad allora rimaste confinate nei depositi.Sin da subito il Museo della musica si è proposto come luogo di conservazione e valorizzazione del patrimonio musicale, ma soprattutto come spazio vivace, di contaminazione e di ricerca, aperto e frequentato da tutte e tutti, appassionati e cultori della materia, cittadini e turisti, adulti e bambini, con un unico comune denominatore: la musica in tutte le sue forme ed espressioni.E poiché nel 2004 uno degli eventi di punta è stata una mostra di chitarre Fender Stratocaster 50 anni di un mito, nel 2024 abbiamo deciso di replicare e di festeggiare il 20° anniversario con un’altra mostra Wandrè La chitarra del futuro dedicata a chitarre molto speciali.Un marchio italiano dal carattere eccentrico e sperimentale, all'avanguardia negli anni '60, che nasce dal genio incredibilmente poco conosciuto di Antonio Vandrè Pioli, in arte Wandrè: artista, imprenditore stravagante, partigiano, capomastro, ma soprattutto uno dei liutai più innovativi della storia, che crea la prima fabbrica di chitarre elettriche in Italia, la famosa Fabbrica Rotonda di Cavriago, progettata nel 1959 con soluzioni edilizie d’avanguardia, giudicate folli all’epoca, ma poi utilizzate alcuni anni dopo per costruire il Madison Square Garden di New York (che è stata appositamente ricreata per il percorso espositivo).Da Cavriago, in provincia di Reggio Emilia, le chitarre Wandrè ‘sculture sonore’ pop viaggiano per il mondo come creature dotate di personalità propria, lontanissime dai modelli mainstream in voga all’epoca, portatrici di una loro visione unica e inimitabile, che grazie a questa mostra e al suo curatore Marco Ballestri, andremo a scoprire.Perché una mostra sulle opere e la vita di Wandrè? perché, come già scriveva Pablo Echaurren più di quindici anni fa, si tratta di un genio assoluto, venerato all’estero e misconosciuto in Italia; e il momento è quanto mai appropriato, ricorrendo quest’anno anche il ventennale della sua scomparsa.Il percorso della mostra, che inizia con i primissimi strumenti costruiti da Wandrè, corrisponde a un viaggio dove lo spettatore, fra bassi, chitarre, note biografiche e altre opere, si confronta con i sogni, le allucinazioni e gli incubi del liutaio artista.Lungo questo cammino si scopre che Wandrè fu partigiano, attore dilettante, caporedattore, capomastro, imprenditore, fashion designer, artista Fluxus e tanto altro, ma fu anche il primo a costruire in Italia una fabbrica di chitarre elettriche, fu il primo al mondo a produrre contrabbassi con il manico pieghevole, il primo a utilizzare l’alluminio per forgiare manici e cordiere e fu l’artefice di tante altre innovazioni tecniche, anche nel settore della verniciatura.Dunque non un’esposizione apollinea di cimeli e documenti storici, ma piuttosto un’escursione emotiva nel cosmo della contaminazione fra arte e design, così fervida e animata nelle province emiliane del secondo dopoguerra. Il visitatore non ne esce con l’animo appagato, bensì irrequieto e bramoso di saperne molto di più...Il catalogo della mostra Wandrè la chitarra del futuro sarà in vendita presso il bookshop del Museo.inaugurazione &gt; giovedì 10 maggio ore 18La mostra Wandrè la chitarra del futuro è promossa dal Museo internazionale e biblioteca della musica | Settore Musei Civici Bolognain collaborazione con Regione Emilia-Romagna, Assessorato alla Culturasponsor tecnico &gt; Assimusica Cremonafa parte di Bologna Estate 2024, il cartellone di attività promosso da Comune di Bologna e Città metropolitana di Bologna - Territorio Turistico Bologna-Modena http://informa.comune.bologna.it/iperbole/musica/eventi/51899/id/109455 Sat, 11 May 2024 Sat, 11 May 2024 http://informa.comune.bologna.it/iperbole/media/12/10_04_poster_wandr.jpg 53241 Museo internazionale e biblioteca della musica Strada Maggiore, 34 40125 Bologna Conoscenza e Libertà. Arte Islamica al Museo Civico Medievale di Bologna Museo Civico Medievale-Collezioni Comunali d’Arte-Museo Davia Bargellini http://informa.comune.bologna.it/iperbole/arteantica/eventi/51895/id/109390 <p><img src='http://informa.comune.bologna.it/iperbole/media/12/arte_islamica_1.jpg' /></p> Conoscenza e Libertà. Arte Islamica al Museo Civico Medievale di Bologna è una mostra a cura di Anna Contadini. Conoscenza e Libertà mette in evidenza e valorizza parte della prestigiosa collezione di oggetti islamici del museo, che annovera al suo interno alcuni indiscussi capolavori. Frutto di un mirato collezionismo, gli oggetti provengono da una vasta fascia del mondo islamico, che si estende dall’Iraq alla Spagna e coprono un ampio arco cronologico, dall'inizio del XIII al XVIII secolo. La loro conoscenza ha lo scopo di liberarci da pregiudizi e stereotipi, rivelando il contributo che le culture che li hanno prodotti hanno avuto sull'arte e il pensiero europeo. La mostra si articola intorno a temi che evidenziano la trasmissione di saperi scientifici e di tecniche di produzione, la rielaborazione di scritture arabe ed elementi epigrafici, la appropriazione di tecniche di produzione e ornamenti. Inoltre, per i preziosi materiali usati e le ornamentazioni complesse, le armi da parata esposte in mostra non solo si collegano alla storia politica del Mediterraneo, con le sue varie imprese militari, ma sono anch’esse oggetto di meraviglia, e fanno appello a un gusto estetico più che al gusto per la guerra. La mostra sarà accompagnata da un ciclo di conferenze di approfondimento, visite guidate e un catalogo dallo stesso titolo. Inaugurazione della mostra venerdì 19 aprile, ore 17.30   http://informa.comune.bologna.it/iperbole/arteantica/eventi/51895/id/109390 Sat, 20 Apr 2024 Sat, 20 Apr 2024 http://informa.comune.bologna.it/iperbole/media/12/arte_islamica_1.jpg 36155 Museo Civico Medievale Via Manzoni, 4 40121 Bologna FRONTIERA 40 Italian Style Writing 1984-2024 Istituzione Bologna Musei http://www.museibologna.it/eventi/49900/id/109510 <p><img src='http://informa.comune.bologna.it/iperbole/media/12/logo_frontiera_40.jpg' /></p> Il MAMbo ospita FRONTIERA 40 Italian Style Writing 1984-2024, un progetto espositivo che nasce dalla lunga ricerca condotta dalla curatrice Fabiola Naldi intorno al percorso intellettuale di Francesca Alinovi (Parma, 1948 - Bologna, 1983), ricercatrice, critica militante e attenta studiosa dei fenomeni creativi più sperimentali emersi negli anni Settanta e Ottanta, la cui breve e originale parabola ha lasciato una traccia nella critica d’arte della seconda metà del Novecento. In particolare, l’iniziativa nasce dalla volontà di ricordare il quarantesimo anniversario di Arte di frontiera. New York Graffiti, mostra ideata da un progetto di Francesca Alinovi, che si inaugurò nel 1984 alla Galleria comunale d’Arte Moderna di Bologna, interrogando l’eredità storica e critica che quella iniziativa, seminale nel contaminare sistema dell’arte ufficiale e realtà urbana del Writing, ha avuto fino ai nostri giorni. In mostra sono presenti dei bozzetti di 178 autori, testimonianze del processo creativo di diverse generazioni di writers italiani, dispositivi espressivi unici, prioritari e generativi dello stile di ciascun autore. Le opere su carta saranno inserite in dispositivi “mobili”, nove teche, allestiti in diversi ambienti del MAMbo. NEU Radio è Mediapartner della mostra. Inaugurazione sabato 13 aprile h 16 http://www.museibologna.it/eventi/49900/id/109510 Sat, 13 Apr 2024 Sat, 13 Apr 2024 http://informa.comune.bologna.it/iperbole/media/12/logo_frontiera_40.jpg 36485 MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna Via Don Minzoni 14, 40121 Bologna Mary Ellen Bartley: MORANDI’S BOOKS Istituzione Bologna Musei http://www.museibologna.it/eventi/49900/id/109184 <p><img src='http://informa.comune.bologna.it/iperbole/media/12/museo_morandi_morandi_books.jpg' /></p> Le foto dell’artista americana Mary Ellen Bartley, da sempre interessata ad esplorare le qualità formali e tattili dei libri, sono il risultato di una sua residenza a Bologna nel 2020 quando, dopo aver visitato lo studio e la casa di Morandi, ha realizzato il progetto Morandi’s Books, una serie fotografica di sue personali composizioni costruite con i libri appartenuti a Morandi, oggi conservati nella casa-museo di via Fondazza. I volumi su Corot, Ingres, Piero della Francesca, Rembrandt, Cézanne, ossia i maestri del maestro bolognese, sono diventati, nelle mani di Bartley, i muti interlocutori delle sue “nature morte”, convivendo, talvolta, a fianco di oggetti e scatole di latta sottratti alla polvere dello studio dell’artista e pronti a riprendere vita e a ritrovare uno spazio, quello della foto, che restituisce loro una misurata dignità estetica oltre che una valenza formale. Nel suo approccio metodologico, Bartley ha rispettato aspetti come la luce, i colori e la geometria tanto cari a Morandi, per trasmettere e sottolineare quei valori di semplicità, silenzio, pace, ordine, meditazione e riflessione, valori sempre più precari nel tessuto sociale contemporaneo. Due artisti distanti nel tempo e diversi nell’utilizzo dei mezzi artistici, ma uniti dalla ricerca dell’essenza e dall’attenzione verso le semplici cose. La mostra si inserisce nel solco di una pratica collaudata ormai da anni dal Museo Morandi: creare relazioni tra l'opera degli artisti contemporanei e quella del maestro bolognese, al fine di gettare nuova luce sulla reale portata culturale del suo lavoro e riaffermare il suo ruolo di primo piano nell’immaginario culturale globale, nonché la sua influenza sulla cultura visiva internazionale. Inaugurazione martedì 30 gennaio ore 17 http://www.museibologna.it/eventi/49900/id/109184 Wed, 31 Jan 2024 Wed, 31 Jan 2024 http://informa.comune.bologna.it/iperbole/media/12/museo_morandi_morandi_books.jpg 76460 Museo Morandi Via Don Minzoni 14, 40121 Bologna Moto bolognesi M.M.: la collezione Tozzi e Mazzetti in Museo Museo del Patrimonio Industriale http://informa.comune.bologna.it/iperbole/patrimonioindustriale/eventi/51897/id/108851 <p><img src='http://informa.comune.bologna.it/iperbole/media/12/03_allestimenti_mm_2.jpg' /></p> In Museo è disponibile una nuova sezione espositiva dedicata ad una importante collezione di motociclette M.M., la casa costruttrice bolognese più importante della prima metà del Novecento. La collezione, acquisita dal Museo in comodato, rappresenta il coronamento di un lungo percorso che ha coinvolto la famiglia di Mario Mazzetti, la figlia Mirella ed il genero Giampaolo Tozzi, al fine di trarre dall'oblio una storia che ha risvolti tecnici, imprenditoriali e sportivi di altissimo livello. Lo testimoniano in modo inequivocabile le moto in esposizione che coprono tutto l'arco di vita dell'azienda, dagli anni Venti al secondo dopoguerra, ricercate a lungo, poi studiate e, quando necessario, restaurate in maniera filologica da esperti artigiani. Una collezione di cui fa parte una ingente documentazione aziendale gelosamente conservata dalla famiglia (cataloghi, dépliant, fotografie, disegni tecnici e brevetti), diventando punto di riferimento per tutti gli appassionati e collezionisti, dando anche vita al Registro Storico M.M. La nuova area allestitiva arricchisce gli spazi permanenti del Museo dedicati alla motoristica in cui sono presenti esemplari di motocicli, motori e componenti di alcune importanti aziende (G.D, F.B.M., Minarelli, Ducati, Idroflex, Marzocchi, Verlicchi) che testimoniano il ruolo preminente che l’area bolognese – terra di motori per eccellenza – ha svolto per tutto il Novecento, contestualizzandone gli scenari di evoluzione tecnica, produttiva e aziendale. Completa l'allestimento delle 18 motociclette un montaggio fotografico dedicato agli uomini e ai luoghi di lavoro della fabbrica ed è consultabile, secondo vari percorsi di indagine, una banca dati multimediale che presenta fotografie, dépliant, pubblicità e cataloghi che testimoniano il percorso aziendale della M.M. e dei circa 100 produttori di motociclette attivi sul territorio fino al 1960. Si tratta di un'esaustiva “enciclopedia” del motociclismo bolognese resa possibile grazie al contributo del mondo del collezionismo che ha conservato e messo a disposizione una ricca documentazione iconografica.   Per confermare la propria presenza e dei propri graditi familiari e amici: - telefono: 0516356611 - mail: museopat@comune.bologna.it   http://informa.comune.bologna.it/iperbole/patrimonioindustriale/eventi/51897/id/108851 Sat, 11 Nov 2023 Sat, 11 Nov 2023 http://informa.comune.bologna.it/iperbole/media/12/03_allestimenti_mm_2.jpg 52993 Museo del Patrimonio Industriale Via della Beverara, 123 40131 Bologna Il Medagliere si rivela | Le due torri nelle medaglie e nelle monete del Museo Civico Archeologico di Bologna Museo Civico Archeologico di Bologna http://informa.comune.bologna.it/iperbole/archeologico/eventi/47655/id/109381 <p><img src='http://informa.comune.bologna.it/iperbole/media/12/3._mcabo_num_00880r.jpg' /></p> Il Medagliere si rivela Le due torri nelle medaglie e nelle monete del Museo Civico Archeologico di Bologna A cura di Paola Giovetti e Laura Marchesini13 marzo - 26 agosto 2024 Il Museo Civico Archeologico di Bologna dedica una piccola esposizione di medaglie e di monete legate alla raffigurazione delle due torri, nell’ambito de “Il Medagliere si rivela”, progetto volto a far conoscere al grande pubblico la ricchissima raccolta numismatica del Museo Civico Archeologico, giunto qui alla sua terza esposizione, dopo le precedenti “San Petronio rifondatore di Bologna” e “Natale in nummis”. Asinelli e Garisenda sono le torri più celebri di Bologna, da molti secoli simbolo identificativo della città per i suoi abitanti e per i viaggiatori, oggi per i tanti turisti che la visitano.Inizialmente però, quelle che oggi sono gli edifici iconici dello skyline bolognese, si trovavano in un tessuto urbano caratterizzato da numerose altre torri, oggi quasi tutte scomparse o ben celate tra i palazzi del centro storico.Nonostante la loro fama, poco si conosce delle ragioni e del contesto che portarono alla costruzione della Asinelli e della Garisenda, avvenuta tra la fine dell’XI e il XII secolo. La loro rappresentazione fa la prima comparsa nella monetazione locale agli inizi del XV secolo, in relazione con una delle fasi più significative dell’affermazione del Comune e dello spirito civico. A caratterizzarne l’immagine è la forte inclinazione della Garisenda rispetto alla torre degli Asinelli, pendenza che le arti figurative non hanno mancato di esasperare per rendere univoca l’identificazione, arrivando a trasformare l’immagine della diade in una vera e propria icona. L’approccio tematico di questa esposizione si propone di valorizzare non solo i beni numismatici del Museo ma desidera anche proporre un focus sulla storia locale attraverso la fortuna che l’immagine delle due torri ha conosciuto nella produzione numismatica, attraverso venticinque esemplari tra monete, conii e medaglie, che coprono un arco temporale compreso tra il XV e il XXI secolo.   Ingresso gratuito Attività gratuite per il pubblico a cura di Laura Marchesini: giovedì 21 marzo e giovedì 4 aprile ore 16 Dépliant informativo a disposizione del pubblico - progetto grafico di Luca Andreini   Il Medagliere si rivela. Le due torri nelle medaglie e nelle monete del Museo Civico Archeologico di Bologna Il Museo Civico Archeologico di Bologna dedica una piccola esposizione di medaglie e di monete legate alla raffigurazione delle due torri, nell’ambito de “Il Medagliere si rivela”, progetto volto a far conoscere al grande pubblico la ricchissima raccolta numismatica del Museo Civico Archeologico, giunto qui alla sua terza esposizione, dopo le precedenti “San Petronio rifondatore di Bologna” e “Natale in nummis”. L’esposizione che sarà aperta dal 13 marzo al 26 agosto nell’atrio del Museo, a cura di Paola Giovetti e Laura Marchesini, consente la visione di venticinque esemplari tra monete, conii e medaglie, che coprono un arco temporale compreso tra il XV e il XXI secolo. Giovedì 21 marzo e giovedì 4 aprile alle ore 16 sarà offerto al pubblico un incontro con Laura Marchesini, numismatica del Museo, che si soffermerà sugli aspetti più interessanti degli oggetti esposti. L’approccio tematico di questa esposizione si propone di valorizzare non solo i beni numismatici del Museo ma desidera anche proporre un focus sulla storia locale attraverso la fortuna che l’immagine delle due torri ha conosciuto nella produzione numismatica. Asinelli e Garisenda sono le torri più celebri di Bologna, da molti secoli simbolo identificativo della città per i suoi abitanti e per i viaggiatori, oggi per i tanti turisti che la visitano. Inizialmente però, quelle che oggi sono gli edifici iconici dello skyline bolognese, si trovavano in un tessuto urbano caratterizzato da numerose altre torri, oggi quasi tutte scomparse o ben celate tra i palazzi del centro storico. Nonostante la loro fama, poco si conosce delle ragioni e del contesto che portarono alla costruzione della Asinelli e della Garisenda, avvenuta tra la fine dell’XI e il XII secolo. La loro rappresentazione fa la prima comparsa nella monetazione locale agli inizi del XV secolo, in relazione con una delle fasi più significative dell’affermazione del Comune e dello spirito civico. A caratterizzarne l’immagine è la forte inclinazione della Garisenda rispetto alla torre degli Asinelli, pendenza che le arti figurative non hanno mancato di esasperare per rendere univoca l’identificazione, arrivando a trasformare l’immagine della diade in una vera e propria icona. Le monete esposte coprono un arco cronologico che va dal XV al XVIII secolo. Le prime emissioni sono esemplari della zecca di Bologna dove al santo patrono Petronio si accompagna sempre il modellino della città, caratterizzato dalle mura e da numerose torri. Solo a partire dal XV secolo comincia a distinguersi più chiaramente, tra la selva turrita, l’iconica coppia delle due torri. Queste ultime restano simbolo ineludibile anche nella monetazione che segue gli sconvolgimenti politici e sociali dovuti all’arrivo di Napoleone in città. La sezione espositiva più interessante è caratterizzata dalle medaglie prodotte dal XVIII al XXI secolo. Si tratta per lo più di medaglie celebrative di personaggi bolognesi, i cui ritratti sono cesellati al dritto, mentre i rovesci ricordano episodi ed eventi legati alla storia della città, in molti casi identificata proprio dall’immagine della pendenza esasperata della Garisenda che si appoggia alla svettante torre degli Asinelli. Il Medagliere si rivela. Le due torri nelle medaglie e nelle monete del Museo Civico Archeologico di Bologna a cura di: Paola Giovetti e Laura Marchesini Dal 13 marzo 2024 presso il Museo Civico Archeologico di Bologna, via dell’Archiginnasio 2 Ingresso gratuito Attività gratuite per il pubblico a cura di Laura Marchesini: giovedì 21 marzo e giovedì 4 aprile Dépliant informativo a disposizione del pubblico - progetto grafico di Luca Andreini   http://informa.comune.bologna.it/iperbole/archeologico/eventi/47655/id/109381 Mon, 13 Mar 2023 Mon, 13 Mar 2023 http://informa.comune.bologna.it/iperbole/media/12/3._mcabo_num_00880r.jpg 47842 Atrio - Lapidario