Denis Poulot, imprenditore meccanico francese della seconda metà del secolo XIX, affrontò nella pratica e in riflessioni tradotte in opere a stampa una delle questioni più importanti dello sviluppo tecnologico del tempo: la formazione delle maestranze per le nuove fabbriche. Nel libro Le sublime del 1870, Poulot si confrontò con questa élite operaia, competente e dalle "mani d'oro", ma insofferente alla disciplina del sistema di fabbrica. Nel Méthode d'enseignement manuel del 1889, dedicato alla formazione degli apprendisti meccanici, definì il modello della scuola-officina, dove la metodologia didattica, che proponeva un equilibrato rapporto tra sapere teorico e apprendimento manuale, portava all'apprendimento dell'etica del lavoro.