Il QR nei Musei Civici: come funziona
Il QR nei Musei Civici

Il video, realizzato all'interno del Museo Archeologico di Bologna, intende dare dimostrazione del funzionamento del codice QR. La nuova modalità di fruizione delle opere esposte è disponibile in via sperimentale - oltre che al Museo Archeologico- anche presso le Collezioni Comunali d'Arte, il Museo Civico del Risorgimento e Palazzo d’Accursio; sarà poi introdotta nei prossimi mesi anche negli altri Musei Civici. Il codice QR (in inglese “quick response”, risposta rapida) è una sorta di codice a barre bidimensionale in grado di memorizzare una notevole quantità di informazioni, in forma di testo. Tali informazioni devono essere “lette” attraverso un telefono cellulare, un palmare, uno smartphone o un dispositivo similare, purché munito di macchina fotografica, connessione ad internet e di un apposito software di lettura (in inglese “QR reader”) facilmente scaricabile, anche gratuitamente: una volta “lanciato” il software e inquadrato con la fotocamera il codice QR, il dispositivo accederà direttamente alle informazioni in esso contenute (numeri di telefono o sms, file audio) attraverso una semplice connessione alla rete internet. Il Progetto è a cura di dell'Istituzione Musei Civici del Comune di Bologna, grazie al contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna ed in collaborazione con Loquendo, società del Gruppo Telecom Italia.